Ordinanza 1
concernente la legge sul lavoro
(OLL 1)


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Art. 30 Lavoro notturno senza alternanza con il lavoro diurno

(art. 25 e 26 LL)

1 Il la­vo­ro not­tur­no du­ran­te più di sei set­ti­ma­ne e fi­no a 12 set­ti­ma­ne al mas­si­mo sen­za al­ter­nan­za con il la­vo­ro diur­no con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 25 ca­po­ver­so 3 del­la leg­ge è am­mes­so pur­ché:17

a.18
es­so sia in­di­spen­sa­bi­le per ra­gio­ni azien­da­li o la mag­gio­ran­za dei la­vo­ra­to­ri in­te­res­sa­ti chie­da per scrit­to di ri­nun­cia­re all’al­ter­nan­za tra la­vo­ro diur­no e not­tur­no poi­ché ta­le al­ter­nan­za non è per lo­ro ac­cet­ta­bi­le, in par­ti­co­la­re per ra­gio­ni per­so­na­li o fa­mi­lia­ri;
b.
il la­vo­ra­to­re ab­bia da­to il suo con­sen­so per scrit­to; e
c.
nel­lo spa­zio di 24 set­ti­ma­ne, i pe­rio­di di la­vo­ro diur­no ab­bia­no com­ples­si­va­men­te al­me­no la stes­sa du­ra­ta dei pe­rio­di di la­vo­ro not­tur­no.

2 Il la­vo­ro not­tur­no du­ran­te più di 12 set­ti­ma­ne sen­za al­ter­nan­za con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 25 ca­po­ver­so 3 del­la leg­ge è am­mes­so pur­ché:

a.
es­so sia in­di­spen­sa­bi­le per ra­gio­ni azien­da­li o la mag­gio­ran­za dei la­vo­ra­to­ri in­te­res­sa­ti chie­da per scrit­to di ri­nun­cia­re all’al­ter­nan­za tra la­vo­ro diur­no e not­tur­no poi­ché ta­le al­ter­nan­za non è per lo­ro ac­cet­ta­bi­le, in par­ti­co­la­re per ra­gio­ni per­so­na­li o fa­mi­lia­ri;
b.
il la­vo­ra­to­re ab­bia da­to il suo con­sen­so per scrit­to; e
c.
i pre­sup­po­sti giu­sta l’ar­ti­co­lo 29 ca­po­ver­so 1 let­te­re a–d sia­no adem­piu­ti.19

2bis Vi è in­di­spen­sa­bi­li­tà per ra­gio­ni azien­da­li se­con­do i ca­po­ver­si 1 let­te­ra a e 2 let­te­ra a se:

a.
si trat­ta di un la­vo­ro not­tur­no per il qua­le non esi­ste un la­vo­ro diur­no e se­ra­le cor­ri­spon­den­te; op­pu­re
b.
nel mer­ca­to del la­vo­ro or­di­na­rio non può es­se­re re­clu­ta­to suf­fi­cien­te per­so­na­le qua­li­fi­ca­to per co­sti­tui­re squa­dre da im­pie­ga­re in al­ter­nan­za.20

3 I la­vo­ra­to­ri che ef­fet­tua­no la­vo­ro not­tur­no con­for­me­men­te al ca­po­ver­so 2:

a.
pos­so­no es­se­re im­pie­ga­ti al mas­si­mo:
1.
cin­que not­ti su set­te con­se­cu­ti­ve; op­pu­re
2.
sei not­ti su no­ve con­se­cu­ti­ve; e
b.
non pos­so­no svol­ge­re la­vo­ro straor­di­na­rio giu­sta l’ar­ti­co­lo 25 du­ran­te i lo­ro gior­ni di con­ge­do.

4 I pre­sup­po­sti e le con­di­zio­ni di cui ai ca­po­ver­si 1–3 non so­no ap­pli­ca­bi­li ai la­vo­ra­to­ri che svol­go­no la­vo­ro not­tur­no re­go­la­re al mas­si­mo du­ran­te un’ora si­tua­ta all’ini­zio o al ter­mi­ne del la­vo­ro not­tur­no fra le 05.00 e le 06.00 o fra le 23.00 e le 24.00.

17 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 30 giu. 2010, in vi­go­re dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3111).

18 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 30 giu. 2010, in vi­go­re dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3111).

19 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 30 giu. 2010, in vi­go­re dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3111).

20 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 30 giu. 2010, in vi­go­re dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3111).

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