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Regolamento
del Tribunale federale dei brevetti
(RTFB)

del 28 settembre 2011 (Stato 1° agosto 2019)

Il Tribunale federale dei brevetti,

visto l’articolo 20 capoverso 3 lettera a della legge del 20 marzo 20091
sul Tribunale federale dei brevetti (LTFB),

adotta il seguente regolamento:

Sezione 1: Organizzazione

Art. 1 Compiti della Corte plenaria  

1 La Cor­te ple­na­ria è com­pe­ten­te per la no­mi­na del vi­ce­pre­si­den­te ed even­tual­men­te di un ul­te­rio­re mem­bro del­la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va2 se­con­do l’ar­ti­co­lo 20 ca­po­ver­so 2 LTFB.

2 La Cor­te ple­na­ria con­si­glia la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va nell’ela­bo­ra­zio­ne dei re­go­la­men­ti.

2 Nuo­va espr. giu­sta il n. I dell’O del TFB del 24 giu. 2019, in vi­go­re dal 1° ago. 2019 (RU 20193327). Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Art. 2 Convocazione della Corte plenaria  

La Cor­te ple­na­ria è con­vo­ca­ta dal pre­si­den­te del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le dei bre­vet­ti.

Art. 3 Presidenza  

1 Il pre­si­den­te del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le dei bre­vet­ti è in­ca­ri­ca­to se­gna­ta­men­te di:

a.
rap­pre­sen­ta­re il Tri­bu­na­le ver­so l’ester­no;
b.
pre­sie­de­re la Cor­te ple­na­ria e la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va;
c.
con­vo­ca­re la Cor­te ple­na­ria e la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va;
d.
de­si­gna­re un so­sti­tu­to per la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va sce­glien­do­lo tra i giu­di­ci con for­ma­zio­ne giu­ri­di­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 20 ca­po­ver­so 2 LTFB;
e.
com­por­re il col­le­gio giu­di­can­te;
f.
de­ter­mi­na­re la lin­gua del pro­ce­di­men­to e au­to­riz­za­re l’even­tua­le uso dell’in­gle­se;
g.
sta­bi­li­re i luo­ghi in cui svol­ge­re se­du­te ester­ne.

2 Il vi­ce­pre­si­den­te o il ter­zo mem­bro or­di­na­rio del­la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va rap­pre­sen­ta e coa­diu­va il pre­si­den­te e adem­pie con lui i com­pi­ti at­tri­bui­ti al­la pre­si­den­za.

Art. 4 Commissione amministrativa  

1 La Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va è com­pe­ten­te per:

a.
ema­na­re i re­go­la­men­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 20 ca­po­ver­so 3 let­te­ra a LTFB;
b.
au­to­riz­za­re i con­su­len­ti in bre­vet­ti a rap­pre­sen­ta­re le par­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 29 ca­po­ver­so 1 LTFB e te­ne­re un elen­co di que­sti con­su­len­ti;
c.
de­ci­de­re in qua­li­tà di da­to­re di la­vo­ro;
d.
adot­ta­re il pro­get­to del pre­ven­ti­vo, del con­sun­ti­vo e del rap­por­to di ge­stio­ne pre­sen­ta­ti all’As­sem­blea fe­de­ra­le;
e.
adem­pie­re tut­ti i com­pi­ti non at­tri­bui­ti a un al­tro or­ga­no.

2 La Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va pren­de le sue de­ci­sio­ni a mag­gio­ran­za. De­li­be­ra va­li­da­men­te se al­me­no due mem­bri par­te­ci­pa­no al­la se­du­ta o al­la pro­ce­du­ra per cir­co­la­zio­ne de­gli at­ti. In ca­so di pa­ri­tà di vo­ti, quel­lo del pre­si­den­te è de­ter­mi­nan­te.

3 In me­ri­to al­le do­man­de di ri­cu­sa­zio­ne con­te­sta­te, la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va de­ci­de, se­con­do l’ar­ti­co­lo 11, al­la pre­sen­za di tut­ti i suoi mem­bri.

4 Se un mem­bro è im­pe­di­to o og­get­to di una do­man­da di ri­cu­sa­zio­ne, è rap­pre­sen­ta­to dal so­sti­tu­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 20 ca­po­ver­so 2 LTFB. Se an­che il so­sti­tu­to o un al­tro mem­bro del­la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va è im­pe­di­to o og­get­to di una do­man­da di ri­cu­sa­zio­ne, è rap­pre­sen­ta­to dal giu­di­ce con for­ma­zio­ne giu­ri­di­ca e con la mag­gio­re an­zia­ni­tà di ser­vi­zio; se vi so­no più giu­di­ci con la stes­sa an­zia­ni­tà di ser­vi­zio, dal più an­zia­no tra lo­ro.

Art. 5 Primo cancelliere  

1 Il pri­mo can­cel­lie­re di­ri­ge l’am­mi­ni­stra­zio­ne del Tri­bu­na­le.

2 Il pri­mo can­cel­lie­re è com­pe­ten­te per:

a.
pre­pa­ra­re ed ese­gui­re le de­ci­sio­ni pre­se dal­la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va;
b.
pre­pa­ra­re il pre­ven­ti­vo, il con­sun­ti­vo e il pia­no fi­nan­zia­rio;
c.
con­trol­la­re la ge­stio­ne fi­nan­zia­ria in col­la­bo­ra­zio­ne con la se­gre­te­ria ge­ne­ra­le del Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le;
d.
pre­pa­ra­re il rap­por­to di ge­stio­ne;
e.
ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za;
f.
ga­ran­ti­re ade­gua­ti ser­vi­zi in­for­ma­ti­ci.

3 Il pri­mo can­cel­lie­re par­te­ci­pa al­le se­du­te del­la Cor­te ple­na­ria e del­la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va con vo­to con­sul­ti­vo ed è re­spon­sa­bi­le del­la te­nu­ta del ver­ba­le.

4 Il pri­mo can­cel­le­rie fun­ge an­che da can­cel­lie­re ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 9.

Art. 6 Diritto di firma  

1 Il pre­si­den­te e il pri­mo can­cel­lie­re fir­ma­no col­let­ti­va­men­te nel­le at­ti­vi­tà di com­pe­ten­za del­la Cor­te ple­na­ria o del­la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va.

2 Il pre­si­den­te fir­ma in­di­vi­dual­men­te lad­do­ve l’at­ti­vi­tà è di sua esclu­si­va com­pe­ten­za.

3 Il pri­mo can­cel­lie­re fir­ma in­di­vi­dual­men­te in tut­te le at­ti­vi­tà di na­tu­ra am­mi­ni­stra­ti­va. Per de­ter­mi­na­te at­ti­vi­tà può de­le­ga­re il di­rit­to di fir­ma ad al­tre per­so­ne.

Sezione 2: Organizzazione dell’attività giudiziaria

Art. 7 Collegio giudicante  

1 Il pre­si­den­te de­ter­mi­na il nu­me­ro di per­so­ne e la com­po­si­zio­ne del col­le­gio giu­di­can­te se­con­do le di­spo­si­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 21 LTFB.

2 In ca­so di udien­za istrut­to­ria, il pre­si­den­te de­si­gna un giu­di­ce che par­te­ci­pa all’udien­za in­sie­me a lui o al giu­di­ce dell’istrut­to­ria. Il pre­si­den­te può an­che de­si­gna­re due per­so­ne.

3 Per il di­bat­ti­men­to il col­le­gio giu­di­can­te è com­ple­ta­to, se ne­ces­sa­rio, do­po il se­con­do scam­bio di scrit­ti. Se una de­ci­sio­ne del Tri­bu­na­le è in­di­spen­sa­bi­le pri­ma di que­sto mo­men­to, il col­le­gio giu­di­can­te è com­ple­ta­to per tem­po.

4 I giu­di­ci so­no scel­ti se­con­do le lo­ro co­no­scen­ze spe­ci­fi­che. Oc­cor­re fa­re in mo­do che le cau­se sia­no ri­par­ti­te il più equa­men­te pos­si­bi­le tra i giu­di­ci.

Art. 8 Altre attività dei giudici  

1 I giu­di­ci or­di­na­ri a tem­po par­zia­le che in­ten­do­no eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va al di fuo­ri del Tri­bu­na­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 11 LTFB de­vo­no pre­sen­ta­re una do­man­da di au­to­riz­za­zio­ne al­la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va.

2 L’au­to­riz­za­zio­ne è ri­la­scia­ta se l’at­ti­vi­tà, te­nu­to con­to del tem­po ne­ces­sa­rio al suo adem­pi­men­to, non im­pe­di­sce al giu­di­ce di de­di­car­si pie­na­men­te ai suoi do­ve­ri d’uf­fi­cio. In ogni ca­so de­vo­no es­se­re ri­spet­ta­te le re­go­le sull’in­com­pa­ti­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le di cui all’ar­ti­co­lo 10 LTFB.

Art. 9 Cancellieri  

1 I can­cel­lie­ri adem­pio­no i com­pi­ti pre­vi­sti dall’ar­ti­co­lo 24 ca­po­ver­si 1 e 2 LTFB.

2 I can­cel­lie­ri so­no inol­tre com­pe­ten­ti per:

a.
te­ne­re i ver­ba­li dei di­bat­ti­men­ti e del­le de­li­be­ra­zio­ni;
b.
pub­bli­ca­re le de­ci­sio­ni.

3 Il giu­di­ce dell’istrut­to­ria può au­to­riz­za­re un can­cel­lie­re a fir­ma­re in suo no­me una de­ci­sio­ne in­ci­den­ta­le.

Sezione 3: Procedura di ricusazione

Art. 10 Obbligo di comunicare 3  

1 Ogni mem­bro del Tri­bu­na­le co­mu­ni­ca al­la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va, sen­za in­du­gio e in­di­pen­den­te­men­te dal­la fa­se del­la pro­ce­du­ra, i pos­si­bi­li mo­ti­vi di ri­cu­sa­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 47 ca­po­ver­so 1 del Co­di­ce di pro­ce­du­ra ci­vi­le del 19 di­cem­bre 20084.

2 Il mem­bro del Tri­bu­na­le in que­stio­ne si astie­ne spon­ta­nea­men­te se ri­tie­ne da­to il mo­ti­vo.

3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TFB del 12 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° apr. 2013 (RU 2013673).

4 RS 272

Art. 11 Decisione in merito alla ricusazione  

Se la do­man­da di ri­cu­sa­zio­ne è con­te­sta­ta, la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va de­ci­de in as­sen­za dell’in­te­res­sa­to.

Sezione 4: Procedura decisionale

Art. 12 Giudizio delle cause  

1 Il Tri­bu­na­le giu­di­ca me­dian­te cir­co­la­zio­ne de­gli at­ti o de­li­be­ra­zio­ne ora­le non pub­bli­ca.

2 Il pre­si­den­te di­ri­ge la pro­ce­du­ra per cir­co­la­zio­ne de­gli at­ti.

3 Il pre­si­den­te, se fa par­te del col­le­gio giu­di­can­te, di­ri­ge i di­bat­ti­men­ti e le de­li­be­ra­zio­ni ora­li. Ne­gli al­tri ca­si, la di­re­zio­ne spet­ta al giu­di­ce dell’istrut­to­ria.

Art. 13 Approvazione della motivazione della sentenza e opinione divergente 5  

1 Se una sen­ten­za è re­sa in pro­ce­du­ra per cir­co­la­zio­ne de­gli at­ti, è pos­si­bi­le mo­di­fi­car­ne la mo­ti­va­zio­ne sol­tan­to con il con­sen­so di tut­ti i giu­di­ci in­te­res­sa­ti; so­no fat­te sal­ve le mo­di­fi­che di ca­rat­te­re me­ra­men­te re­da­zio­na­le.

2 Se una sen­ten­za è pro­nun­cia­ta nell’am­bi­to di una de­li­be­ra­zio­ne, la mo­ti­va­zio­ne scrit­ta è mes­sa in cir­co­la­zio­ne per ap­pro­va­zio­ne tra i mem­bri del col­le­gio giu­di­can­te; il ca­po­ver­so 1 si ap­pli­ca per ana­lo­gia.

3 Quan­do il Tri­bu­na­le sta­tui­sce a mag­gio­ran­za, il mem­bro del Tri­bu­na­le può espri­me­re la sua opi­nio­ne di­ver­gen­te in ap­pen­di­ce al­la de­ci­sio­ne. Ta­le ap­pen­di­ce è pub­bli­ca­ta con la de­ci­sio­ne. 6

5 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TFB del 12 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° apr. 2013 (RU 2013673).

6 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TFB del 12 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° apr. 2013 (RU 2013673).

Art. 14 Firma delle sentenze e delle decisioni  

1 Il giu­di­ce che pre­sie­de il col­le­gio giu­di­can­te e il can­cel­lie­re fir­ma­no le sen­ten­ze. In ca­so d’im­pe­di­men­to, fir­ma un al­tro mem­bro del col­le­gio giu­di­can­te.

2 Le de­ci­sio­ni del giu­di­ce uni­co se­con­do l’ar­ti­co­lo 23 LTFB so­no fir­ma­te dal giu­di­ce che ha sta­tui­to e dal can­cel­lie­re. In ca­so d’im­pe­di­men­to, fir­ma un mem­bro del Tri­bu­na­le de­si­gna­to co­me so­sti­tu­to dal giu­di­ce che ha sta­tui­to.

Sezione 5: Riprese e registrazioni

Art. 15  

Nei lo­ca­li del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le dei bre­vet­ti so­no vie­ta­te ri­pre­se e re­gi­stra­zio­ni.

Sezione 6: Disposizione finale

Art. 16  

Il pre­sen­te re­go­la­men­to en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 2012.

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