Codice penale militare

del 13 giugno 1927 (Stato 1° gennaio 2019)


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Art. 40

c. In­suc­ces­so del pe­rio­do di pro­va

 

1Se, du­ran­te il pe­rio­do di pro­va, il con­dan­na­to com­met­te un cri­mi­ne o un de­lit­to e vi è per­tan­to da at­ten­der­si ch'egli com­met­te­rà nuo­vi rea­ti, il giu­di­ce re­vo­ca la so­spen­sio­ne con­di­zio­na­le. Se la pe­na di cui è re­vo­ca­ta la so­spen­sio­ne con­di­zio­na­le e la nuo­va pe­na so­no del­lo stes­so ge­ne­re, il giu­di­ce pro­nun­cia una pe­na uni­ca in ap­pli­ca­zio­ne ana­lo­gi­ca dell'ar­ti­co­lo 43.1

2Se non vi è d'at­ten­der­si che il con­dan­na­to com­pia nuo­vi rea­ti, il giu­di­ce ri­nun­cia al­la re­vo­ca. Può am­mo­ni­re il con­dan­na­to o pro­ro­ga­re il pe­rio­do di pro­va al mas­si­mo del­la me­tà del­la du­ra­ta sta­bi­li­ta nel­la sen­ten­za. Per la du­ra­ta del pe­rio­do di pro­va pro­ro­ga­to, può or­di­na­re un'as­si­sten­za ria­bi­li­ta­ti­va e im­par­ti­re nor­me di con­dot­ta. Se po­ste­rio­re al pe­rio­do di pro­va, la pro­ro­ga de­cor­re dal gior­no in cui è sta­ta or­di­na­ta.

3Il giu­di­ce com­pe­ten­te per giu­di­ca­re il nuo­vo cri­mi­ne o de­lit­to de­ci­de an­che sul­la re­vo­ca.

4La re­vo­ca non può più es­se­re or­di­na­ta do­po tre an­ni dal­la sca­den­za del pe­rio­do di pro­va.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 2 del­la LF del 19 giu. 2015 (Mo­di­fi­ca del­la di­sci­pli­na del­le san­zio­ni), in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 1249; FF 2012 4181).

 

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