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Legge federale concernente l’imposta sul valore aggiunto

del 12 giugno 2009 (Stato 1° gennaio 2020)

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visto l’articolo 130 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 25 giugno 20082,

decreta:

Titolo primo: Disposizioni generali

Art. 1 Oggetto e principi della legge  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ri­scuo­te in ogni fa­se del pro­ces­so di pro­du­zio­ne e di di­stri­bu­zio­ne un’im­po­sta ge­ne­ra­le sul con­su­mo con de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te (im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to, IVA). Lo sco­po dell’im­po­sta è l’im­po­si­zio­ne del con­su­mo fi­na­le non im­pren­di­to­ria­le sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne ri­scuo­te a ti­to­lo d’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to:

a.
un’im­po­sta sul­le pre­sta­zio­ni che i con­tri­buen­ti ef­fet­tua­no a ti­to­lo one­ro­so sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro (im­po­sta sul­le pre­sta­zio­ni ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro1);
b.
un’im­po­sta sull’ac­qui­sto di pre­sta­zio­ni di im­pre­se con se­de all’este­ro da par­te di de­sti­na­ta­ri che si tro­va­no sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro (im­po­sta sull’ac­qui­sto);
c.
un’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne di be­ni (im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne).

3La ri­scos­sio­ne è ef­fet­tua­ta se­con­do i prin­ci­pi:

a.
del­la neu­tra­li­tà con­cor­ren­zia­le;
b.
dell’eco­no­mi­ci­tà del pa­ga­men­to e del­la ri­scos­sio­ne;
c.
del­la tra­sfe­ri­bi­li­tà dell’im­po­sta.

Art. 2 Rapporto con il diritto cantonale  

1Le im­po­ste sui di­rit­ti di en­tra­ta e i di­rit­ti di mu­ta­zio­ne ri­scos­se dai Can­to­ni e dai Co­mu­ni non so­no con­si­de­ra­te im­po­ste del­lo stes­so ge­ne­re ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 134 del­la Co­sti­tu­zio­ne fe­de­ra­le.

2Pos­so­no es­se­re ri­scos­se se non in­clu­do­no l’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to nel­la lo­ro ba­se di cal­co­lo.

Art. 3 Definizioni  

Ai sen­si del­la pre­sen­te leg­ge si in­ten­de per:

a.
ter­ri­to­rio sviz­ze­ro: il ter­ri­to­rio na­zio­na­le sviz­ze­ro e le en­cla­vi do­ga­na­li este­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 2 del­la leg­ge del 18 mar­zo 20051 sul­le do­ga­ne (LD);
b.
be­ni: le co­se mo­bi­li e im­mo­bi­li, non­ché l’ener­gia elet­tri­ca, il gas, il ca­lo­re, il fred­do e si­mi­li;
c.
pre­sta­zio­ne: la con­ces­sio­ne a ter­zi di un va­lo­re eco­no­mi­co de­sti­na­to al con­su­mo nell’aspet­ta­ti­va di una con­tro­pre­sta­zio­ne; so­no pre­sta­zio­ni an­che quel­le che av­ven­go­no in vir­tù di una leg­ge o su or­di­ne di un’au­to­ri­tà;
d.
for­ni­tu­ra:
1.
il tra­sfe­ri­men­to del po­te­re di di­spor­re eco­no­mi­ca­men­te di un be­ne in no­me pro­prio,
2.
la con­se­gna di un be­ne sul qua­le so­no sta­ti ese­gui­ti la­vo­ri, an­che se ta­le be­ne non è sta­to mo­di­fi­ca­to, ma sem­pli­ce­men­te esa­mi­na­to, ve­ri­fi­ca­to, re­go­la­to, con­trol­la­to nel suo fun­zio­na­men­to o sot­to­po­sto a un qual­sia­si al­tro trat­ta­men­to,
3.
la mes­sa a di­spo­si­zio­ne di un be­ne per l’uso o il go­di­men­to;
e.
pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi: ogni pre­sta­zio­ne che non co­sti­tui­sce una for­ni­tu­ra. Vi è pa­ri­men­ti pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi quan­do:
1.
va­lo­ri e di­rit­ti im­ma­te­ria­li ven­go­no ce­du­ti,
2.
non si fa un at­to o si tol­le­ra un at­to o una si­tua­zio­ne;
f.
con­tro­pre­sta­zio­ne: va­lo­re pa­tri­mo­nia­le che il de­sti­na­ta­rio, o un ter­zo in sua ve­ce, im­pie­ga per ot­te­ne­re in cam­bio una pre­sta­zio­ne;
g.2
at­ti­vi­tà so­vra­na: at­ti­vi­tà di una col­let­ti­vi­tà pub­bli­ca, op­pu­re di una per­so­na o di un’or­ga­niz­za­zio­ne de­si­gna­ta da una col­let­ti­vi­tà pub­bli­ca, che non è di na­tu­ra im­pren­di­to­ria­le, se­gna­ta­men­te non è com­mer­cia­le e non è in con­cor­ren­za con le at­ti­vi­tà di of­fe­ren­ti pri­va­ti, an­che se per la stes­sa so­no ri­scos­si emo­lu­men­ti, con­tri­bu­ti o al­tre tas­se;
h.3
per­so­ne stret­ta­men­te vin­co­la­te:
1.
i ti­to­la­ri di al­me­no il 20 per cen­to del ca­pi­ta­le azio­na­rio o del ca­pi­ta­le so­cia­le di un’im­pre­sa o di una cor­ri­spon­den­te par­te­ci­pa­zio­ne a una so­cie­tà di per­so­ne, op­pu­re per­so­ne a lo­ro vi­ci­ne,
2.
fon­da­zio­ni e as­so­cia­zio­ni con le qua­li sus­si­ste un rap­por­to eco­no­mi­co, con­trat­tua­le o per­so­na­le par­ti­co­lar­men­te stret­to; non so­no con­si­de­ra­ti per­so­ne stret­ta­men­te vin­co­la­te gli isti­tu­ti di pre­vi­den­za;
i.4
do­no: li­be­ra­li­tà fat­ta sen­za aspet­tar­si una con­tro­pre­sta­zio­ne ai sen­si del di­rit­to dell’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to; una li­be­ra­li­tà è an­che con­si­de­ra­ta do­no:
1.
se è men­zio­na­ta una o più vol­te, in for­ma neu­tra, in una pub­bli­ca­zio­ne, e ciò an­che in ca­so di in­di­ca­zio­ne del­la dit­ta o del lo­go del do­na­to­re,
2.
se si trat­ta di con­tri­bu­ti di mem­bri pas­si­vi e di be­ne­fat­to­ri ad as­so­cia­zio­ni o a or­ga­niz­za­zio­ni di uti­li­tà pub­bli­ca; i con­tri­bu­ti di be­ne­fat­to­ri so­no con­si­de­ra­ti do­ni an­che quan­do nei li­mi­ti dei fi­ni pre­vi­sti ne­gli sta­tu­ti le or­ga­niz­za­zio­ni di uti­li­tà pub­bli­ca con­ce­do­no vo­lon­ta­ria­men­te van­tag­gi ai pro­pri be­ne­fat­to­ri co­mu­ni­can­do lo­ro nel con­tem­po che non può es­se­re fat­ta va­le­re al­cu­na pre­te­sa;
j.
or­ga­niz­za­zio­ne di uti­li­tà pub­bli­ca: or­ga­niz­za­zio­ne che sod­di­sfa le con­di­zio­ni pre­vi­ste nell’ar­ti­co­lo 56 let­te­ra g LI­FD;
k.
fat­tu­ra: qual­sia­si do­cu­men­to con il qua­le per una pre­sta­zio­ne vie­ne con­teg­gia­ta a un ter­zo una con­tro­pre­sta­zio­ne, in­di­pen­den­te­men­te da co­me que­sto do­cu­men­to vie­ne de­si­gna­to nel­le tran­sa­zio­ni com­mer­cia­li.

1 RS 631.0
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
4 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 4 Samnaun e Sampuoir  

1Fin­ché le val­li di Sam­naun e di Sam­puoir so­no esclu­se dal ter­ri­to­rio do­ga­na­le sviz­ze­ro, in que­ste due val­li la pre­sen­te leg­ge si ap­pli­ca sol­tan­to al­le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi.1

2Le per­di­te di im­po­sta che il ca­po­ver­so 1 com­por­ta per la Con­fe­de­ra­zio­ne de­vo­no es­se­re com­pen­sa­te dai Co­mu­ni di Sam­naun e di Val­sot.2

3Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i det­ta­gli d’in­te­sa con i Co­mu­ni di Sam­naun e di Val­sot. Tie­ne de­bi­ta­men­te con­to del ri­spar­mio do­vu­to al­le mi­no­ri spe­se di ri­scos­sio­ne.3


1 In quan­to suc­ces­so­re nel di­rit­to del Co­mu­ne di Tschlin, a par­ti­re dal 1° gen. 2013 Val­sot de­ve ver­sa­re al­la Con­fe­de­ra­zio­ne la com­pen­sa­zio­ne per le for­ni­tu­re eso­ne­ra­te ef­fet­tua­te sul­la sua par­te del ter­ri­to­rio del­le en­cla­vi do­ga­na­li (RU 2012 3551).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 5 Indicizzazione  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ci­de in me­ri­to all’ade­gua­men­to de­gli im­por­ti espres­si in fran­chi ne­gli ar­ti­co­li 31 ca­po­ver­so 2 let­te­ra c, 37 ca­po­ver­so 1, 38 ca­po­ver­so 1 e 45 ca­po­ver­so 2 let­te­ra b al­lor­quan­do l’in­di­ce na­zio­na­le dei prez­zi al con­su­mo è au­men­ta­to di ol­tre il 30 per cen­to dall’ul­ti­mo ade­gua­men­to.

Art. 6 Trasferimento dell’imposta  

1Il tra­sfe­ri­men­to dell’im­po­sta è ret­to da ac­cor­di di di­rit­to pri­va­to.

2I tri­bu­na­li ci­vi­li so­no com­pe­ten­ti per giu­di­ca­re le con­tro­ver­sie in ma­te­ria di tra­sfe­ri­men­to dell’im­po­sta.

Art. 7 Luogo della fornitura  

1È con­si­de­ra­to luo­go del­la for­ni­tu­ra quel­lo:

a.
in cui si tro­va il be­ne al mo­men­to del tra­sfe­ri­men­to del po­te­re di di­spor­ne eco­no­mi­ca­men­te, del­la con­se­gna o del­la mes­sa a di­spo­si­zio­ne per l’uso o il go­di­men­to;
b.
dal qua­le ini­zia il tra­spor­to o la spe­di­zio­ne del be­ne a de­sti­na­zio­ne dell’ac­qui­ren­te o, su suo or­di­ne, a de­sti­na­zio­ne di un ter­zo.

2È con­si­de­ra­to luo­go del­la for­ni­tu­ra di ener­gia elet­tri­ca in con­dot­te, di gas me­dian­te la re­te di di­stri­bu­zio­ne del gas na­tu­ra­le e di te­le­ri­scal­da­men­to quel­lo in cui il de­sti­na­ta­rio ha la se­de del­la sua at­ti­vi­tà eco­no­mi­ca o uno sta­bi­li­men­to d’im­pre­sa per cui vie­ne ef­fet­tua­ta la for­ni­tu­ra, op­pu­re, in as­sen­za di ta­le se­de o sta­bi­li­men­to, il luo­go nel qua­le l’ener­gia elet­tri­ca, il gas o il te­le­ri­scal­da­men­to so­no ef­fet­ti­va­men­te uti­liz­za­ti o con­su­ma­ti.1

3In ca­so di for­ni­tu­ra di un be­ne dall’este­ro in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro, il luo­go del­la for­ni­tu­ra è con­si­de­ra­to si­to in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro, sem­pre che il for­ni­to­re del­la pre­sta­zio­ne:

a.
di­spon­ga di un’au­to­riz­za­zio­ne dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le con­tri­bu­zio­ni (AFC) a im­por­ta­re i be­ni a pro­prio no­me (di­chia­ra­zio­ne d’ade­sio­ne) e al mo­men­to dell’im­por­ta­zio­ne non vi ri­nun­ci; op­pu­re
b.
ese­gua for­ni­tu­re di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b con be­ni che, ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 53 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a, in ra­gio­ne dell’am­mon­ta­re d’im­po­sta ir­ri­le­van­te so­no esen­ti dall’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne, e rea­liz­zi con ta­li for­ni­tu­re una ci­fra d’af­fa­ri di al­me­no 100 000 fran­chi all’an­no.2

1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018, la lett. b en­tra in 1° gen. 2019 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 8 Luogo della prestazione di servizi  

1Fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 2, è con­si­de­ra­to luo­go del­la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi quel­lo in cui il de­sti­na­ta­rio ha la se­de del­la sua at­ti­vi­tà eco­no­mi­ca o uno sta­bi­li­men­to d’im­pre­sa per i qua­li vie­ne ef­fet­tua­ta la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi, op­pu­re, in as­sen­za di si­mi­li se­de o sta­bi­li­men­to, il suo do­mi­ci­lio o il luo­go nel qua­le ha la di­mo­ra abi­tua­le.

2È con­si­de­ra­to luo­go del­la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi:

a.
per pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi di nor­ma for­ni­te di­ret­ta­men­te a per­so­ne fi­si­che pre­sen­ti, an­che se ec­ce­zio­nal­men­te for­ni­te a di­stan­za: il luo­go in cui il pre­sta­to­re ha la se­de del­la sua at­ti­vi­tà eco­no­mi­ca o uno sta­bi­li­men­to d’im­pre­sa, op­pu­re, in as­sen­za di si­mi­li se­de o sta­bi­li­men­to, il suo do­mi­ci­lio o il luo­go dal qua­le svol­ge la sua at­ti­vi­tà; so­no se­gna­ta­men­te con­si­de­ra­te ta­li le se­guen­ti pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi: i trat­ta­men­ti e te­ra­pie, le pre­sta­zio­ni di cu­ra, la cu­ra del cor­po, la con­su­len­za co­niu­ga­le, fa­mi­lia­re e per­so­na­le, le pre­sta­zio­ni so­cia­li e di aiu­to so­cia­le non­ché l’as­si­sten­za all’in­fan­zia e al­la gio­ven­tù;
b.
per pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi di agen­zie di viag­gio e di or­ga­niz­za­to­ri di ma­ni­fe­sta­zio­ni: il luo­go in cui il pre­sta­to­re ha la se­de del­la sua at­ti­vi­tà eco­no­mi­ca o uno sta­bi­li­men­to d’im­pre­sa, op­pu­re, in as­sen­za di si­mi­li se­de o sta­bi­li­men­to, il suo do­mi­ci­lio o il luo­go dal qua­le svol­ge la sua at­ti­vi­tà;
c.1
per pre­sta­zio­ni cul­tu­ra­li, ar­ti­sti­che, spor­ti­ve, scien­ti­fi­che, di­dat­ti­che, di in­trat­te­ni­men­to e ana­lo­ghe, com­pre­se le pre­sta­zio­ni del pro­mo­to­re e le even­tua­li pre­sta­zio­ni con­nes­se: il luo­go in cui ta­li at­ti­vi­tà so­no ef­fet­ti­va­men­te svol­te;
d.
per pre­sta­zio­ni del­la ri­sto­ra­zio­ne: il luo­go in cui la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi è ef­fet­ti­va­men­te for­ni­ta;
e.
per pre­sta­zio­ni di tra­spor­to di per­so­ne: il luo­go in cui av­vie­ne ef­fet­ti­va­men­te il tra­spor­to te­nu­to con­to del tra­git­to per­cor­so; per i tra­spor­ti tran­sfron­ta­lie­ri, il Con­si­glio fe­de­ra­le può sta­bi­li­re che bre­vi tra­git­ti sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro so­no con­si­de­ra­ti ef­fet­tua­ti all’este­ro e vi­ce­ver­sa;
f.
per pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi re­la­ti­ve a un fon­do: il luo­go in cui si tro­va il fon­do; so­no se­gna­ta­men­te con­si­de­ra­te ta­li: l’in­ter­me­dia­zio­ne, l’am­mi­ni­stra­zio­ne, la va­lu­ta­zio­ne e sti­ma del fon­do, le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi in re­la­zio­ne con l’ac­qui­sto o la co­sti­tu­zio­ne di di­rit­ti rea­li im­mo­bi­lia­ri, le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi in re­la­zio­ne con la pre­pa­ra­zio­ne o il coor­di­na­men­to di pre­sta­zio­ni edi­li qua­li la­vo­ri d’ar­chi­tet­tu­ra, d’in­ge­gne­ria e di sor­ve­glian­za del can­tie­re, la sor­ve­glian­za di fon­di ed edi­fi­ci non­ché le pre­sta­zio­ni di al­log­gio;
g.
per pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi nell’am­bi­to del­la coo­pe­ra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le al­lo svi­lup­po e dell’aiu­to uma­ni­ta­rio: il luo­go cui la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi è de­sti­na­ta.

Art. 9 Distorsioni della concorrenza  

Per evi­ta­re le di­stor­sio­ni del­la con­cor­ren­za cau­sa­te da dop­pie im­po­si­zio­ni o la­cu­ne di im­po­si­zio­ne nell’am­bi­to del­le pre­sta­zio­ni tran­sfron­ta­lie­re, il Con­si­glio fe­de­ra­le può di­sci­pli­na­re la de­li­mi­ta­zio­ne tra for­ni­tu­ra e pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi in de­ro­ga all’ar­ti­co­lo 3 non­ché de­fi­ni­re il luo­go del­la pre­sta­zio­ne in de­ro­ga agli ar­ti­co­li 7 e 8.

Titolo secondo: Imposta sulle prestazioni eseguite sul territorio svizzero

Capitolo 1: Soggetto fiscale

Art. 10 Principio  

1È as­sog­get­ta­to all’im­po­sta chiun­que, a pre­scin­de­re da for­ma giu­ri­di­ca, sco­po e fi­ne di lu­cro, eser­ci­ta un’im­pre­sa e:

a.
con que­sta im­pre­sa ese­gue pre­sta­zio­ni sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro; o
b.
ha se­de, do­mi­ci­lio o sta­bi­li­men­to d’im­pre­sa sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro.1

1bisEser­ci­ta un’im­pre­sa chiun­que:

a.
svol­ge un’at­ti­vi­tà in­di­pen­den­te, pro­fes­sio­na­le o com­mer­cia­le, di­ret­ta al con­se­gui­men­to, me­dian­te pre­sta­zio­ni, di en­tra­te aven­ti ca­rat­te­re di sta­bi­li­tà, in­di­pen­den­te­men­te dall’im­por­to dell’af­flus­so di mez­zi che non so­no con­si­de­ra­ti con­tro­pre­sta­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 ca­po­ver­so 2; e
b.
agi­sce in no­me pro­prio nei con­fron­ti di ter­zi.2

1terL’ac­qui­sto, la de­ten­zio­ne e l’alie­na­zio­ne di par­te­ci­pa­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 29 ca­po­ver­si 2 e 3 co­sti­tui­sco­no un’at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le.3

2È esen­ta­to dall’as­sog­get­ta­men­to chi:

a.
rea­liz­za sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro e all’este­ro una ci­fra d’af­fa­ri in­fe­rio­re a 100 000 fran­chi an­nui pro­ve­nien­te da pre­sta­zio­ni che non so­no esclu­se dall’im­po­sta se­con­do l’ar­ti­co­lo 21 ca­po­ver­so 2;
b.
in­di­pen­den­te­men­te dal­la ci­fra d’af­fa­ri eser­ci­ta un’im­pre­sa con se­de all’este­ro che ese­gue sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro esclu­si­va­men­te una o più del­le se­guen­ti pre­sta­zio­ni o for­ni­tu­re:
1.
pre­sta­zio­ni esen­ti dall’im­po­sta,
2.
pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi che ven­go­no re­se, se­con­do l’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 1, sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro; non è tut­ta­via esen­ta­to dall’as­sog­get­ta­men­to chi ren­de pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi in ma­te­ria d’in­for­ma­ti­ca o di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni a de­sti­na­ta­ri non con­tri­buen­ti,
3.
for­ni­tu­ra di ener­gia elet­tri­ca in con­dot­te, di gas me­dian­te la re­te di di­stri­bu­zio­ne del gas na­tu­ra­le e di te­le­ri­scal­da­men­to a con­tri­buen­ti in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro;
c.
qua­le as­so­cia­zio­ne spor­ti­va o cul­tu­ra­le sen­za sco­po lu­cra­ti­vo e ge­sti­ta a ti­to­lo ono­ri­fi­co o isti­tu­zio­ne di uti­li­tà pub­bli­ca, rea­liz­za sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro e all’este­ro una ci­fra d’af­fa­ri in­fe­rio­re a 150 000 fran­chi an­nui pro­ve­nien­te da pre­sta­zio­ni che non so­no esclu­se dall’im­po­sta se­con­do l’ar­ti­co­lo 21 ca­po­ver­so 2.4

2bisLa ci­fra d’af­fa­ri è cal­co­la­ta se­con­do le con­tro­pre­sta­zio­ni con­ve­nu­te, esclu­sa l’im­po­sta.5

3La se­de in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro non­ché tut­ti gli sta­bi­li­men­ti d’im­pre­sa in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro co­sti­tui­sco­no in­sie­me un sog­get­to fi­sca­le.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
3 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
4 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
5 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 11 Rinuncia all’esenzione dall’assoggettamento  

1Chiun­que eser­ci­ta un’im­pre­sa ed è esen­ta­to dall’as­sog­get­ta­men­to in vir­tù de­gli ar­ti­co­li 10 ca­po­ver­so 2 o 12 ca­po­ver­so 3 ha il di­rit­to di ri­nun­cia­re a ta­le esen­zio­ne.

2La ri­nun­cia all’esen­zio­ne dall’as­sog­get­ta­men­to dev’es­se­re man­te­nu­ta du­ran­te al­me­no un pe­rio­do fi­sca­le.

Art. 12 Collettività pubbliche  

1So­no sog­get­ti fi­sca­li del­le col­let­ti­vi­tà pub­bli­che i ser­vi­zi au­to­no­mi del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni, non­ché gli al­tri en­ti di di­rit­to pub­bli­co.

2I ser­vi­zi pos­so­no riu­nir­si in un uni­co sog­get­to fi­sca­le. Ta­le riu­nio­ne può es­se­re scel­ta per l’ini­zio di ogni pe­rio­do fi­sca­le. Dev’es­se­re man­te­nu­ta du­ran­te al­me­no un pe­rio­do fi­sca­le.

3Il sog­get­to fi­sca­le di una col­let­ti­vi­tà pub­bli­ca è esen­ta­to dall’as­sog­get­ta­men­to fin­ché la sua ci­fra d’af­fa­ri pro­ve­nien­te da pre­sta­zio­ni im­po­ni­bi­li re­se a ter­zi che non so­no col­let­ti­vi­tà pub­bli­che è in­fe­rio­re a 100 000 fran­chi an­nui. La ci­fra d’af­fa­ri è cal­co­la­ta se­con­do le con­tro­pre­sta­zio­ni con­ve­nu­te, esclu­sa l’im­po­sta.1

4Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ter­mi­na qua­li pre­sta­zio­ni del­le col­let­ti­vi­tà pub­bli­che so­no con­si­de­ra­te im­pren­di­to­ria­li e quin­di im­po­ni­bi­li.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 13 Imposizione di gruppo  

1Se ne fan­no ri­chie­sta, i sog­get­ti giu­ri­di­ci con se­de o sta­bi­li­men­to d’im­pre­sa in Sviz­ze­ra che so­no le­ga­ti tra lo­ro dal­la di­re­zio­ne uni­ca di un sog­get­to giu­ri­di­co pos­so­no riu­nir­si in un uni­co sog­get­to fi­sca­le (grup­po d’im­po­si­zio­ne). Nel grup­po pos­so­no es­se­re in­clu­si an­che sog­get­ti giu­ri­di­ci che non eser­ci­ta­no un’im­pre­sa non­ché per­so­ne fi­si­che.

2La riu­nio­ne in un grup­po d’im­po­si­zio­ne può es­se­re scel­ta per l’ini­zio di ogni pe­rio­do fi­sca­le. Può es­ser­vi po­sto ter­mi­ne per la fi­ne di un pe­rio­do fi­sca­le.

Art. 14 Inizio e fine dell’assoggettamento e dell’esenzione dall’assoggettamento  

1L’as­sog­get­ta­men­to ini­zia:

a.
per un’im­pre­sa con se­de, do­mi­ci­lio o sta­bi­li­men­to d’im­pre­sa sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro, nel mo­men­to in cui vie­ne av­via­ta l’at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le;
b.
per tut­te le al­tre im­pre­se, nel mo­men­to in cui es­se ese­guo­no per la pri­ma vol­ta una pre­sta­zio­ne sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro.1

2L’as­sog­get­ta­men­to ter­mi­na:

a.
per un’im­pre­sa con se­de, do­mi­ci­lio o sta­bi­li­men­to d’im­pre­sa sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro:
1.
al ter­mi­ne dell’at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le,
2.
in ca­so di li­qui­da­zio­ne pa­tri­mo­nia­le, al­la chiu­su­ra del­la pro­ce­du­ra di li­qui­da­zio­ne;
b.
per tut­te le al­tre im­pre­se, al­la fi­ne dell’an­no ci­vi­le in cui es­se ese­guo­no per l’ul­ti­ma vol­ta una pre­sta­zio­ne sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro.2

3L’esen­zio­ne dall’as­sog­get­ta­men­to ter­mi­na ap­pe­na la ci­fra d’af­fa­ri to­ta­le con­se­gui­ta nell’ul­ti­mo eser­ci­zio com­mer­cia­le rag­giun­ge il li­mi­te sta­bi­li­to ne­gli ar­ti­co­li 10 ca­po­ver­so 2 let­te­re a o c o 12 ca­po­ver­so 3 o è pre­su­mi­bi­le che ta­le li­mi­te sa­rà su­pe­ra­to en­tro 12 me­si dall’av­vio o dall’am­plia­men­to dell’at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le.

4La di­chia­ra­zio­ne di ri­nun­cia all’esen­zio­ne dall’as­sog­get­ta­men­to può es­se­re ef­fet­tua­ta al più pre­sto per l’ini­zio del pe­rio­do fi­sca­le in cor­so.

5Se la ci­fra d’af­fa­ri de­ter­mi­nan­te del con­tri­buen­te non rag­giun­ge più il li­mi­te sta­bi­li­to ne­gli ar­ti­co­li 10 ca­po­ver­so 2 let­te­re a o c o 12 ca­po­ver­so 3 ed è pre­su­mi­bi­le che la ci­fra d’af­fa­ri de­ter­mi­nan­te non sa­rà più rag­giun­ta nem­me­no nel pe­rio­do fi­sca­le suc­ces­si­vo, il con­tri­buen­te de­ve an­nun­cia­re la fi­ne dell’as­sog­get­ta­men­to. Ta­le an­nun­cio può es­se­re ef­fet­tua­to al più pre­sto per la fi­ne del pe­rio­do fi­sca­le in cui la ci­fra d’af­fa­ri de­ter­mi­nan­te non è più rag­giun­ta. Il man­ca­to an­nun­cio è con­si­de­ra­to ri­nun­cia all’esen­zio­ne dall’as­sog­get­ta­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 11. Ta­le ri­nun­cia di­ven­ta ef­fi­ca­ce all’ini­zio del pe­rio­do fi­sca­le suc­ces­si­vo.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 15 Responsabilità solidale  

1So­no so­li­dal­men­te re­spon­sa­bi­li con il con­tri­buen­te:

a.
i so­ci di una so­cie­tà sem­pli­ce, di una so­cie­tà in no­me col­let­ti­vo o in ac­co­man­di­ta, nell’am­bi­to del­la lo­ro re­spon­sa­bi­li­tà di di­rit­to ci­vi­le;
b.
chi or­ga­niz­za o fa or­ga­niz­za­re un’asta vo­lon­ta­ria;
c.1
ogni per­so­na o so­cie­tà di per­so­ne ap­par­te­nen­te a un grup­po d’im­po­si­zio­ne (art. 13), ad ec­ce­zio­ne de­gli isti­tu­ti di pre­vi­den­za, per tut­te le im­po­ste do­vu­te dal grup­po; se una per­so­na o una so­cie­tà di per­so­ne esce dal grup­po, es­sa ri­spon­de sol­tan­to per i cre­di­ti fi­sca­li ri­sul­tan­ti dal­le pro­prie at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­li;
d.
in ca­so di tra­sfe­ri­men­to dell’im­pre­sa: il pre­ce­den­te de­bi­to­re, per i cre­di­ti fi­sca­li sor­ti pri­ma del tra­sfe­ri­men­to, du­ran­te tre an­ni dal­la co­mu­ni­ca­zio­ne o dal­la pub­bli­ca­zio­ne del­lo stes­so;
e.
al­la fi­ne dell’as­sog­get­ta­men­to di una per­so­na giu­ri­di­ca sciol­ta, di una so­cie­tà com­mer­cia­le o di una co­mu­ni­tà di per­so­ne sen­za per­so­na­li­tà giu­ri­di­ca: le per­so­ne in­ca­ri­ca­te del­la li­qui­da­zio­ne, si­no a con­cor­ren­za del ri­ca­vo del­la li­qui­da­zio­ne;
f.
per l’im­po­sta do­vu­ta da una per­so­na giu­ri­di­ca che tra­sfe­ri­sce la pro­pria se­de all’este­ro: gli or­ga­ni in­ca­ri­ca­ti del­la ge­stio­ne de­gli af­fa­ri, si­no a con­cor­ren­za del pa­tri­mo­nio net­to del­la per­so­na giu­ri­di­ca.

2Le per­so­ne men­zio­na­te nel ca­po­ver­so 1 let­te­re e ed f ri­spon­do­no uni­ca­men­te dei cre­di­ti di im­po­sta, de­gli in­te­res­si e del­le spe­se sor­ti o sca­du­ti du­ran­te la lo­ro ge­stio­ne; la lo­ro re­spon­sa­bi­li­tà non è in cau­sa se com­pro­va­no d’aver fat­to tut­to il pos­si­bi­le per ac­cer­ta­re e adem­pie­re il cre­di­to fi­sca­le.

3È fat­ta sal­va la re­spon­sa­bi­li­tà di cui all’ar­ti­co­lo 12 ca­po­ver­so 3 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 22 mar­zo 19742 sul di­rit­to pe­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo (DPA).

4Qua­lo­ra il con­tri­buen­te ce­da cre­di­ti del­la sua im­pre­sa a ter­zi, que­sti ri­spon­do­no sus­si­dia­ria­men­te con lui per l’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to ce­du­ta con i cre­di­ti se al mo­men­to del­la ces­sio­ne il de­bi­to fi­sca­le nei con­fron­ti dell’AFC non è an­co­ra sor­to ed è sta­to ri­la­scia­to un at­te­sta­to di ca­ren­za di be­ni.3

5La per­so­na so­li­dal­men­te re­spon­sa­bi­le ha i me­de­si­mi di­rit­ti e do­ve­ri pro­ce­du­ra­li del con­tri­buen­te.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 RS 313.0
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 16 Successione fiscale  

1Al­la mor­te del con­tri­buen­te gli ere­di su­ben­tra­no nei suoi di­rit­ti e ob­bli­ghi. Es­si ri­spon­do­no so­li­dal­men­te per le im­po­ste do­vu­te dal de­fun­to si­no a con­cor­ren­za del­le lo­ro quo­te ere­di­ta­rie, com­pre­si gli an­ti­ci­pi ere­di­ta­ri.

2Chi as­su­me un’im­pre­sa su­ben­tra nei di­rit­ti e ob­bli­ghi fi­sca­li del dan­te cau­sa.

Art. 17 Sostituzione fiscale  

L’adem­pi­men­to de­gli ob­bli­ghi fi­sca­li del­le so­cie­tà com­mer­cia­li este­re e del­le co­mu­ni­tà di per­so­ne este­re sen­za per­so­na­li­tà giu­ri­di­ca in­com­be an­che ai lo­ro so­ci.

Capitolo 2: Oggetto dell’imposta

Art. 18 Principio  

1Sog­giac­cio­no all’im­po­sta sul­le pre­sta­zio­ni ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro le pre­sta­zio­ni ef­fet­tua­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro da con­tri­buen­ti die­tro con­tro­pre­sta­zio­ne; ta­li pre­sta­zio­ni so­no im­po­ni­bi­li nel­la mi­su­ra in cui la pre­sen­te leg­ge non pre­ve­da ec­ce­zio­ni.

2In man­can­za di pre­sta­zio­ne, non so­no se­gna­ta­men­te con­si­de­ra­ti con­tro­pre­sta­zio­ne:

a.
i sus­si­di e gli al­tri con­tri­bu­ti di di­rit­to pub­bli­co, an­che se so­no ver­sa­ti in vir­tù di un man­da­to di pre­sta­zio­ni o di un ac­cor­do di pro­gram­ma ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 46 ca­po­ver­so 2 del­la Co­sti­tu­zio­ne fe­de­ra­le;
b.
i fon­di pro­ve­nien­ti esclu­si­va­men­te da tas­se tu­ri­sti­che di di­rit­to pub­bli­co e im­pie­ga­ti a fa­vo­re del­la co­mu­ni­tà, su in­ca­ri­co del­le col­let­ti­vi­tà pub­bli­che, da­gli uf­fi­ci tu­ri­sti­ci e dal­le so­cie­tà di svi­lup­po tu­ri­sti­co;
c.
i con­tri­bu­ti ver­sa­ti dai fon­di can­to­na­li di ap­prov­vi­gio­na­men­to idri­co, di trat­ta­men­to del­le ac­que di sca­ri­co o di smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti al­le azien­de di smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti e al­le azien­de for­ni­tri­ci d’ac­qua;
d.
i do­ni;
e.
i con­fe­ri­men­ti al­le im­pre­se, in par­ti­co­la­re i mu­tui sen­za in­te­res­si, i con­tri­bu­ti di ri­sa­na­men­to e le ri­nun­ce a cre­di­ti;
f.
i di­vi­den­di e al­tre quo­te di uti­li;
g.
i pa­ga­men­ti com­pen­sa­ti­vi dei co­sti ver­sa­ti agli at­to­ri eco­no­mi­ci di una bran­ca da un’uni­tà or­ga­niz­za­ti­va, se­gna­ta­men­te da un fon­do, in vir­tù di di­spo­si­zio­ni le­ga­li o con­trat­tua­li;
h.
gli im­por­ti ver­sa­ti per il de­po­si­to, se­gna­ta­men­te di im­bal­lag­gi;
i.
gli im­por­ti ver­sa­ti a ti­to­lo di ri­sar­ci­men­to dei dan­ni, ri­pa­ra­zio­ne mo­ra­le e si­mi­li;
j.
le in­den­ni­tà per at­ti­vi­tà svol­te a ti­to­lo di­pen­den­te, qua­li gli ono­ra­ri di mem­bri di un con­si­glio di am­mi­ni­stra­zio­ne o di un con­si­glio di fon­da­zio­ne, le in­den­ni­tà ver­sa­te da au­to­ri­tà o il sol­do;
k.
i rim­bor­si, i con­tri­bu­ti e gli aiu­ti fi­nan­zia­ri ri­ce­vu­ti per la for­ni­tu­ra di be­ni all’este­ro esen­te dall’im­po­sta in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 23 ca­po­ver­so 2 nu­me­ro 1;
l.
gli emo­lu­men­ti, i con­tri­bu­ti o al­tri pa­ga­men­ti ri­ce­vu­ti per at­ti­vi­tà so­vra­ne.
Art. 19 Pluralità di prestazioni  

1Pre­sta­zio­ni in­di­pen­den­ti le une dal­le al­tre so­no trat­ta­te sin­go­lar­men­te.

2Più pre­sta­zio­ni in­di­pen­den­ti le une dal­le al­tre che so­no riu­ni­te in un in­sie­me o of­fer­te qua­le com­bi­na­zio­ne di pre­sta­zio­ni pos­so­no es­se­re trat­ta­te co­me la pre­sta­zio­ne pre­pon­de­ran­te se so­no for­ni­te in cam­bio di una con­tro­pre­sta­zio­ne com­ples­si­va e la pre­sta­zio­ne pre­pon­de­ran­te rap­pre­sen­ta al­me­no il 70 per cen­to del­la con­tro­pre­sta­zio­ne com­ples­si­va (com­bi­na­zio­ne).

3Le pre­sta­zio­ni che so­no stret­ta­men­te cor­re­la­te sot­to il pro­fi­lo eco­no­mi­co e che si in­trec­cia­no al pun­to da do­ver es­se­re con­si­de­ra­te co­me un tut­to in­di­vi­si­bi­le co­sti­tui­sco­no un’ope­ra­zio­ne eco­no­mi­ca uni­ca e so­no trat­ta­te co­me una pre­sta­zio­ne com­ples­si­va.

4Le pre­sta­zio­ni ac­ces­so­rie, qua­li la for­ni­tu­ra di im­bal­lag­gi, so­no trat­ta­te fi­scal­men­te co­me la pre­sta­zio­ne prin­ci­pa­le.

Art. 20 Attribuzione delle prestazioni  

1Una pre­sta­zio­ne è con­si­de­ra­ta ef­fet­tua­ta dal­la per­so­na che agi­sce qua­le for­ni­to­re del­la pre­sta­zio­ne nei con­fron­ti dei ter­zi.

2Se una per­so­na agi­sce in no­me e per con­to di un’al­tra, la pre­sta­zio­ne è con­si­de­ra­ta ef­fet­tua­ta dal rap­pre­sen­ta­to se il rap­pre­sen­tan­te:

a.
può pro­va­re che agi­sce in qua­li­tà di rap­pre­sen­tan­te e può iden­ti­fi­ca­re chia­ra­men­te il rap­pre­sen­ta­to; e
b.
co­mu­ni­ca espres­sa­men­te l’esi­sten­za del rap­por­to di rap­pre­sen­tan­za al de­sti­na­ta­rio del­la pre­sta­zio­ne o l’esi­sten­za di ta­le rap­por­to ri­sul­ta dal­le cir­co­stan­ze.

3Se il ca­po­ver­so 1 si ap­pli­ca a un rap­por­to tri­la­te­ra­le, il rap­por­to di pre­sta­zio­ne tra la per­so­na che agi­sce qua­le for­ni­to­re e la per­so­na che for­ni­sce ef­fet­ti­va­men­te la pre­sta­zio­ne è qua­li­fi­ca­to al­la stre­gua di quel­lo tra la per­so­na che agi­sce qua­le for­ni­to­re e il de­sti­na­ta­rio del­la pre­sta­zio­ne.

Art. 21 Prestazioni escluse dall’imposta  

1Una pre­sta­zio­ne esclu­sa dall’im­po­sta non è im­po­ni­bi­le se non si è op­ta­to per la sua im­po­si­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 22.

2So­no esclu­si dall’im­po­sta:

1.
il tra­spor­to di be­ni che sot­to­stan­no ai ser­vi­zi ri­ser­va­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 del­la leg­ge del 30 apri­le 19971 sul­le po­ste;
2.
le cu­re ospe­da­lie­re e le cu­re me­di­che in ospe­da­li nell’am­bi­to del­la me­di­ci­na uma­na, com­pre­se le pre­sta­zio­ni a es­se stret­ta­men­te con­nes­se, for­ni­te da ospe­da­li co­me pu­re da cen­tri me­di­ci e dia­gno­sti­ci; la for­ni­tu­ra di pro­te­si e di ap­pa­rec­chi or­to­pe­di­ci fab­bri­ca­ti in pro­prio o ac­qui­sta­ti è con­si­de­ra­ta for­ni­tu­ra im­po­ni­bi­le;
3.
le cu­re me­di­che nell’am­bi­to del­la me­di­ci­na uma­na pre­sta­te da me­di­ci, me­di­ci-den­ti­sti, psi­co­te­ra­peu­ti, chi­ro­pra­ti­ci, fi­sio­te­ra­pi­sti, na­tu­ro­pa­ti, le­va­tri­ci, in­fer­mie­ri o da per­so­ne che eser­ci­ta­no pro­fes­sio­ni ana­lo­ghe, pur­ché chi pre­sta i ser­vi­zi di­spon­ga del­la re­la­ti­va au­to­riz­za­zio­ne; il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i det­ta­gli.2 La for­ni­tu­ra di pro­te­si e di ap­pa­rec­chi or­to­pe­di­ci fab­bri­ca­ti in pro­prio o ac­qui­sta­ti è con­si­de­ra­ta for­ni­tu­ra im­po­ni­bi­le;
4.
le pre­sta­zio­ni di cu­ra for­ni­te da in­fer­mie­ri, or­ga­niz­za­zio­ni Spi­tex o ca­se di cu­ra, pur­ché sia­no sta­te pre­scrit­te da un me­di­co;
5.
le for­ni­tu­re di or­ga­ni uma­ni da par­te di isti­tu­zio­ni ri­co­no­sciu­te a li­vel­lo me­di­co e da ospe­da­li, non­ché la for­ni­tu­ra di san­gue uma­no in­te­ro da par­te di ti­to­la­ri dell’ap­po­si­ta li­cen­za;
6.
le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi da par­te di as­so­cia­zio­ni i cui mem­bri eser­ci­ta­no le pro­fes­sio­ni men­zio­na­te nel nu­me­ro 3, pur­ché ta­li pre­sta­zio­ni sia­no for­ni­te pro­por­zio­nal­men­te e al prez­zo di co­sto ai mem­bri, per con­sen­ti­re lo­ro l’im­me­dia­to eser­ci­zio del­la pro­pria at­ti­vi­tà;
7.
il tra­spor­to di per­so­ne ma­la­te, fe­ri­te o di­sa­bi­li in mez­zi di tra­spor­to ap­po­si­ta­men­te at­trez­za­ti;
8.3
le pre­sta­zio­ni del­le isti­tu­zio­ni di aiu­to e si­cu­rez­za so­cia­li, del­le or­ga­niz­za­zio­ni di uti­li­tà pub­bli­ca di cu­re ai ma­la­ti e di aiu­to a do­mi­ci­lio (Spi­tex) e del­le ca­se per an­zia­ni, ca­se di ri­po­so e ca­se di cu­ra;
9.
le pre­sta­zio­ni di as­si­sten­za all’in­fan­zia e al­la gio­ven­tù for­ni­te da isti­tu­zio­ni ap­po­si­ta­men­te at­trez­za­te;
10.
le pre­sta­zio­ni stret­ta­men­te vin­co­la­te al pro­mo­vi­men­to del­la cul­tu­ra e del­la for­ma­zio­ne dei gio­va­ni for­ni­te da isti­tu­zio­ni di uti­li­tà pub­bli­ca nell’am­bi­to di scam­bi di gio­va­ni; so­no gio­va­ni ai sen­si di que­sta di­spo­si­zio­ne tut­te le per­so­ne si­no al com­pi­men­to dei 25 an­ni di età;
11.
le se­guen­ti pre­sta­zio­ni nell’am­bi­to dell’edu­ca­zio­ne e del­la for­ma­zio­ne:4
a.
le pre­sta­zio­ni nell’am­bi­to dell’edu­ca­zio­ne dell’in­fan­zia e del­la gio­ven­tù, dell’in­se­gna­men­to, del­la for­ma­zio­ne, del per­fe­zio­na­men­to e del­la ri­qua­li­fi­ca­zio­ne pro­fes­sio­na­le, com­pre­so l’in­se­gna­men­to im­par­ti­to da in­se­gnan­ti pri­va­ti e scuo­le pri­va­te,
b.
i cor­si, le con­fe­ren­ze e le al­tre ma­ni­fe­sta­zio­ni di na­tu­ra scien­ti­fi­ca o istrut­ti­va; l’at­ti­vi­tà di con­fe­ren­zie­re non sot­to­stà all’im­po­sta, in­di­pen­den­te­men­te dal fat­to che l’ono­ra­rio sia ver­sa­to al con­fe­ren­zie­re o al suo da­to­re di la­vo­ro,
c.
gli esa­mi nell’am­bi­to del­la for­ma­zio­ne,
d.
le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi di na­tu­ra or­ga­niz­za­ti­va (com­pre­se le re­la­ti­ve pre­sta­zio­ni ac­ces­so­rie) in fa­vo­re di un’isti­tu­zio­ne le cui pre­sta­zio­ni so­no esclu­se dall’im­po­sta in vir­tù del­le let­te­re a–c, sem­pre che sia­no for­ni­te da mem­bri dell’isti­tu­zio­ne,
e.
le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi di na­tu­ra or­ga­niz­za­ti­va (com­pre­se le re­la­ti­ve pre­sta­zio­ni ac­ces­so­rie) in fa­vo­re di ser­vi­zi del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni che for­ni­sco­no, gra­tui­ta­men­te o a pa­ga­men­to, pre­sta­zio­ni esclu­se dall’im­po­sta in vir­tù del­le let­te­re a–c;
12.
la mes­sa a di­spo­si­zio­ne di per­so­na­le da par­te di isti­tu­zio­ni re­li­gio­se o fi­lo­so­fi­che sen­za sco­po lu­cra­ti­vo, per la cu­ra dei ma­la­ti, l’aiu­to e la si­cu­rez­za so­cia­li, l’as­si­sten­za all’in­fan­zia e al­la gio­ven­tù, l’edu­ca­zio­ne e l’istru­zio­ne, non­ché per il cul­to, la be­ne­fi­cen­za e sco­pi di uti­li­tà pub­bli­ca;
13.
le pre­sta­zio­ni for­ni­te ai pro­pri mem­bri, con­tro pa­ga­men­to di con­tri­bu­ti sta­bi­li­ti in con­for­mi­tà de­gli sta­tu­ti, da par­te di isti­tu­zio­ni sen­za sco­po lu­cra­ti­vo che per­se­guo­no obiet­ti­vi di na­tu­ra po­li­ti­ca, sin­da­ca­le, eco­no­mi­ca, re­li­gio­sa, pa­triot­ti­ca, fi­lo­so­fi­ca, fi­lan­tro­pi­ca, eco­lo­gi­ca, spor­ti­va, cul­tu­ra­le o ci­vi­ca;
14.
le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi cul­tu­ra­li re­se di­ret­ta­men­te al pub­bli­co o, se non re­se di­ret­ta­men­te, da que­st’ul­ti­mo frui­bi­li di­ret­ta­men­te nei se­guen­ti set­to­ri:5
a.
rap­pre­sen­ta­zio­ni tea­tra­li, mu­si­ca­li e co­reo­gra­fi­che, non­ché pro­ie­zio­ni ci­ne­ma­to­gra­fi­che,
b.
spet­ta­co­li di at­to­ri, mu­si­ci­sti, bal­le­ri­ni e al­tri ar­ti­sti ese­cu­to­ri, pre­sta­zio­ni di per­so­ne che par­te­ci­pa­no sul pia­no ar­ti­sti­co a ta­li spet­ta­co­li, non­ché pre­sta­zio­ni di ba­rac­co­ni­sti, com­pre­si i gio­chi d’abi­li­tà che es­si pro­pon­go­no,6
c.
vi­si­te di mu­sei, gal­le­rie, mo­nu­men­ti, luo­ghi sto­ri­ci, non­ché di giar­di­ni bo­ta­ni­ci e zoo­lo­gi­ci,
d.
pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi da par­te di bi­blio­te­che, ar­chi­vi e al­tri cen­tri di do­cu­men­ta­zio­ne, se­gna­ta­men­te la con­sul­ta­zio­ne di te­sti, re­gi­stra­zio­ni di suo­ni e di im­ma­gi­ni nei lo­ro lo­ca­li; so­no tut­ta­via im­po­ni­bi­li le for­ni­tu­re di be­ni (com­pre­sa la mes­sa a di­spo­si­zio­ne) di si­mi­li isti­tu­zio­ni;
15.
le con­tro­pre­sta­zio­ni ri­chie­ste in ca­so di ma­ni­fe­sta­zio­ni spor­ti­ve, com­pre­si i di­rit­ti di par­te­ci­pa­zio­ne a det­te ma­ni­fe­sta­zio­ni (p. es. la tas­sa di iscri­zio­ne) e le pre­sta­zio­ni ac­ces­so­rie;
16.7
le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi cul­tu­ra­li e la for­ni­tu­ra di ope­re d’ar­te di na­tu­ra cul­tu­ra­le da par­te de­gli au­to­ri, co­me scrit­to­ri, com­po­si­to­ri, ci­nea­sti, pit­to­ri e scul­to­ri, non­ché le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi de­gli edi­to­ri e del­le so­cie­tà di ri­scos­sio­ne per la dif­fu­sio­ne di que­ste ope­re; que­sta di­spo­si­zio­ne si ap­pli­ca an­che al­le ope­re di se­con­da ma­no di cui all’ar­ti­co­lo 3 del­la leg­ge del 9 ot­to­bre 19928 sul di­rit­to d’au­to­re che so­no di na­tu­ra cul­tu­ra­le;
17.9
le pre­sta­zio­ni in ca­so di ma­ni­fe­sta­zio­ni co­me ven­di­te di be­ne­fi­cen­za, mer­ca­ti­ni dell’usa­to e tom­bo­le ef­fet­tua­te da isti­tu­zio­ni che svol­go­no at­ti­vi­tà esclu­se dall’im­po­sta nel set­to­re del­lo sport e del­la cul­tu­ra sen­za sco­po lu­cra­ti­vo, nei set­to­ri del­la cu­ra ai ma­la­ti, dell’aiu­to e del­la si­cu­rez­za so­cia­li, dell’as­si­sten­za all’in­fan­zia e al­la gio­ven­tù, da or­ga­niz­za­zio­ni di uti­li­tà pub­bli­ca di cu­re ai ma­la­ti e di aiu­to a do­mi­ci­lio (Spi­tex) e da ca­se per an­zia­ni, ca­se di ri­po­so e ca­se di cu­ra, pur­ché ta­li ma­ni­fe­sta­zio­ni sia­no in­te­se a pro­cu­ra­re un aiu­to fi­nan­zia­rio a det­te isti­tu­zio­ni e sia­no ef­fet­tua­te a lo­ro esclu­si­vo pro­fit­to; le pre­sta­zio­ni ese­gui­te a lo­ro esclu­si­vo pro­fit­to in ne­go­zi di se­con­da ma­no da isti­tu­zio­ni di aiu­to e si­cu­rez­za so­cia­li;
18.10
nel set­to­re as­si­cu­ra­ti­vo:
a.
le pre­sta­zio­ni di as­si­cu­ra­zio­ne e di rias­si­cu­ra­zio­ne,
b.
le pre­sta­zio­ni del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li,
c.
le se­guen­ti pre­sta­zio­ni nell’am­bi­to del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li e del­la pre­ven­zio­ne:
pre­sta­zio­ni re­ci­pro­che tra isti­tu­ti del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li
pre­sta­zio­ni de­gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne in vir­tù di com­pi­ti pre­ven­ti­vi pre­scrit­ti dal­la leg­ge
pre­sta­zio­ni che ser­vo­no al­la for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le e al­la for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le con­ti­nua,
d.
le pre­sta­zio­ni re­la­ti­ve all’at­ti­vi­tà di agen­te o di in­ter­me­dia­rio d’as­si­cu­ra­zio­ne;
19.
le se­guen­ti ope­ra­zio­ni nel set­to­re del mer­ca­to mo­ne­ta­rio e dei ca­pi­ta­li:
a.
la con­ces­sio­ne e la me­dia­zio­ne di cre­di­ti, non­ché la ge­stio­ne di cre­di­ti da par­te di chi li ha con­ces­si,
b.
la me­dia­zio­ne e l’as­sun­zio­ne di im­pe­gni, fi­de­ius­sio­ni e al­tre cau­zio­ni e ga­ran­zie, non­ché la ge­stio­ne di ga­ran­zie di cre­di­ti da par­te di chi li ha con­ces­si,
c.
le ope­ra­zio­ni, com­pre­sa la me­dia­zio­ne, re­la­ti­ve al de­po­si­to di fon­di, ai con­ti cor­ren­ti, ai pa­ga­men­ti, al­le gi­ra­te, ai cre­di­ti pe­cu­nia­ri, agli as­se­gni e ad al­tri ef­fet­ti com­mer­cia­li; è in­ve­ce im­po­ni­bi­le il ri­cu­pe­ro di cre­di­ti su or­di­ne del cre­di­to­re (ope­ra­zio­ni d’in­cas­so),
d.
le ope­ra­zio­ni, com­pre­sa la me­dia­zio­ne, re­la­ti­ve ai mez­zi le­ga­li di pa­ga­men­to (va­lu­te sviz­ze­re ed este­re qua­li di­vi­se, ban­co­no­te e mo­ne­te); so­no in­ve­ce im­po­ni­bi­li i pez­zi da col­le­zio­ne (ban­co­no­te e mo­ne­te) che nor­mal­men­te non ven­go­no uti­liz­za­ti co­me mez­zo le­ga­le di pa­ga­men­to,
e.
le ope­ra­zio­ni (ope­ra­zio­ni in con­tan­ti e ope­ra­zio­ni a ter­mi­ne), com­pre­sa la me­dia­zio­ne, re­la­ti­ve a car­te­va­lo­ri, di­rit­ti-va­lo­re e de­ri­va­ti, non­ché a quo­te di so­cie­tà e di al­tre as­so­cia­zio­ni; so­no in­ve­ce im­po­ni­bi­li la cu­sto­dia e la ge­stio­ne di car­te­va­lo­ri, di­rit­ti-va­lo­re e de­ri­va­ti non­ché di quo­te (de­po­si­ti ecc.), com­pre­si i col­lo­ca­men­ti fi­du­cia­ri,
f.11
l’of­fer­ta di quo­te a in­ve­sti­men­ti col­let­ti­vi di ca­pi­ta­le ai sen­si del­la leg­ge del 23 giu­gno 200612 su­gli in­ve­sti­men­ti col­let­ti­vi (LI­Col) e la ge­stio­ne di in­ve­sti­men­ti col­let­ti­vi di ca­pi­ta­le ai sen­si del­la LI­Col da par­te di per­so­ne che li ge­sti­sco­no o li cu­sto­di­sco­no, non­ché da par­te del­le di­re­zio­ni dei fon­di, del­le ban­che de­po­si­ta­rie e dei lo­ro man­da­ta­ri; si con­si­de­ra­no man­da­ta­ri tut­te le per­so­ne fi­si­che o giu­ri­di­che al­le qua­li gli in­ve­sti­men­ti col­let­ti­vi di ca­pi­ta­le pos­so­no de­le­ga­re com­pi­ti con­for­me­men­te al­la LI­Col o al­la leg­ge del 15 giu­gno 201813 su­gli isti­tu­ti fi­nan­zia­ri; l’of­fer­ta di quo­te e la ge­stio­ne del­le so­cie­tà di in­ve­sti­men­to a ca­pi­ta­le fis­so ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 110 LI­Col so­no di­sci­pli­na­te dal­la let­te­ra e;
20.
il tra­sfe­ri­men­to e la co­sti­tu­zio­ne di di­rit­ti rea­li su fon­di, non­ché le pre­sta­zio­ni ef­fet­tua­te da co­mu­nio­ni di com­pro­prie­ta­ri di pro­prie­tà per pia­ni ai pro­pri mem­bri, nel­la mi­su­ra in cui ta­li pre­sta­zio­ni con­si­sta­no nel­la mes­sa a di­spo­si­zio­ne per l’uso del­la pro­prie­tà co­mu­ne, nel­la sua ma­nu­ten­zio­ne, nel­le sue ri­pa­ra­zio­ni e in qual­sia­si al­tro at­to di ge­stio­ne, co­me pu­re nel­la for­ni­tu­ra di ca­lo­re e di be­ni si­mi­li;
21.
la mes­sa a di­spo­si­zio­ne per l’uso o il go­di­men­to di fon­di e par­ti di fon­di; so­no in­ve­ce im­po­ni­bi­li:
a.
la lo­ca­zio­ne d’ap­par­ta­men­ti e ca­me­re per l’al­log­gio di ospi­ti, non­ché la lo­ca­zio­ne di sa­le nel set­to­re al­ber­ghie­ro e del­la ri­sto­ra­zio­ne,
b.
la lo­ca­zio­ne di aree di cam­peg­gio,
c.14
la lo­ca­zio­ne, per il par­cheg­gio di vei­co­li, di aree non de­sti­na­te all’uso co­mu­ne, sal­vo se si trat­ta di una pre­sta­zio­ne ac­ces­so­ria a una lo­ca­zio­ne di im­mo­bi­li esclu­sa dall’im­po­sta,
d.
la lo­ca­zio­ne e l’af­fit­to di at­trez­za­tu­re e mac­chi­ne in­stal­la­te du­re­vol­men­te e fa­cen­ti par­te di un im­pian­to, non pe­rò di im­pian­ti spor­ti­vi,
e.
la lo­ca­zio­ne di cas­set­te di si­cu­rez­za,
f.
la lo­ca­zio­ne di stand di espo­si­zio­ne e di sin­go­li lo­ca­li in edi­fi­ci espo­si­ti­vi e con­gres­sua­li;
22.
le for­ni­tu­re, al mas­si­mo al lo­ro va­lo­re fac­cia­le, di fran­co­bol­li va­le­vo­li per l’af­fran­ca­tu­ra sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro e di al­tri va­lo­ri di bol­lo uf­fi­cia­li;
23.15
le ope­ra­zio­ni con­cer­nen­ti gio­chi in de­na­ro, pur­ché il pro­dot­to lor­do dei gio­chi sia as­sog­get­ta­to al­la tas­sa sul­le ca­se da gio­co se­con­do l’ar­ti­co­lo 119 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 29 set­tem­bre 201716 sui gio­chi in de­na­ro (LGD) o l’uti­le net­to rea­liz­za­to sia de­sti­na­to in­te­ra­men­te a sco­pi d’uti­li­tà pub­bli­ca ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 125 LGD;
24.
le for­ni­tu­re di be­ni mo­bi­li usa­ti, che so­no sta­ti uti­liz­za­ti uni­ca­men­te per pre­sta­zio­ni esclu­se dall’im­po­sta se­con­do il pre­sen­te ar­ti­co­lo;
25.17
26.
la ven­di­ta, da par­te de­gli agri­col­to­ri, dei sel­vi­col­to­ri e de­gli or­ti­col­to­ri, di pro­dot­ti agri­co­li, fo­re­sta­li e or­ti­co­li del­la pro­pria azien­da, la ven­di­ta di be­stia­me da par­te dei com­mer­cian­ti di be­stia­me e la ven­di­ta di lat­te al­le azien­de di tra­sfor­ma­zio­ne da par­te dei cen­tri di rac­col­ta del lat­te;
27.
le pre­sta­zio­ni di or­ga­niz­za­zio­ni di uti­li­tà pub­bli­ca vol­te a pro­muo­ve­re l’im­ma­gi­ne di ter­zi e le pre­sta­zio­ni di ter­zi vol­te a pro­muo­ve­re l’im­ma­gi­ne di or­ga­niz­za­zio­ni di uti­li­tà pub­bli­ca;
28.18
le pre­sta­zio­ni ef­fet­tua­te:
a.
tra le uni­tà or­ga­niz­za­ti­ve del­la me­de­si­ma col­let­ti­vi­tà pub­bli­ca,
b.
tra le so­cie­tà di di­rit­to pri­va­to o pub­bli­co al­le qua­li par­te­ci­pa­no esclu­si­va­men­te col­let­ti­vi­tà pub­bli­che e le col­let­ti­vi­tà pub­bli­che par­te­ci­pan­ti a ta­li so­cie­tà o le lo­ro uni­tà or­ga­niz­za­ti­ve,
c.
tra gli isti­tu­ti o le fon­da­zio­ni fon­da­ti esclu­si­va­men­te da col­let­ti­vi­tà pub­bli­che e le col­let­ti­vi­tà pub­bli­che che han­no par­te­ci­pa­to al­la lo­ro fon­da­zio­ne o le lo­ro uni­tà or­ga­niz­za­ti­ve;
28bis.19
la mes­sa a di­spo­si­zio­ne di per­so­na­le da par­te di col­let­ti­vi­tà pub­bli­che ad al­tre col­let­ti­vi­tà pub­bli­che;
29.
l’eser­ci­zio di fun­zio­ni d’ar­bi­tra­to;
30.20
le pre­sta­zio­ni ese­gui­te tra isti­tu­ti di for­ma­zio­ne e di ri­cer­ca che par­te­ci­pa­no a una coo­pe­ra­zio­ne in ma­te­ria di istru­zio­ne e di ri­cer­ca, se ef­fet­tua­te nell’am­bi­to del­la coo­pe­ra­zio­ne, a pre­scin­de­re dal fat­to che la coo­pe­ra­zio­ne in ma­te­ria di istru­zio­ne e di ri­cer­ca si pre­sen­ti qua­le sog­get­to fi­sca­le.

3Fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 4, l’esclu­sio­ne dall’im­po­sta di una pre­sta­zio­ne men­zio­na­ta nel ca­po­ver­so 2 si de­ter­mi­na esclu­si­va­men­te in fun­zio­ne del con­te­nu­to del­la stes­sa, a pre­scin­de­re da chi la for­ni­sce o la ri­ce­ve.

4Se una pre­sta­zio­ne men­zio­na­ta nel ca­po­ver­so 2 è esclu­sa dall’im­po­sta a cau­sa del­le ca­rat­te­ri­sti­che del suo for­ni­to­re o de­sti­na­ta­rio, l’esclu­sio­ne si ap­pli­ca sol­tan­to al­le pre­sta­zio­ni for­ni­te o ri­ce­vu­te da per­so­ne che pre­sen­ta­no ta­li ca­rat­te­ri­sti­che.21

5Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce in det­ta­glio le pre­sta­zio­ni esclu­se dall’im­po­sta; a tal pro­po­si­to os­ser­va il prin­ci­pio del­la neu­tra­li­tà con­cor­ren­zia­le.

6Le uni­tà or­ga­niz­za­ti­ve di una col­let­ti­vi­tà pub­bli­ca se­con­do il ca­po­ver­so 2 nu­me­ro 28 so­no i suoi ser­vi­zi, le sue so­cie­tà di di­rit­to pri­va­to o pub­bli­co, pur­ché non vi par­te­ci­pi­no né al­tre col­let­ti­vi­tà pub­bli­che né al­tri ter­zi, non­ché i suoi isti­tu­ti e le sue fon­da­zio­ni, pur­ché la col­let­ti­vi­tà pub­bli­ca li ab­bia fon­da­ti sen­za la par­te­ci­pa­zio­ne di al­tre col­let­ti­vi­tà pub­bli­che o di al­tri ter­zi.22

7Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce qua­li isti­tu­ti so­no con­si­de­ra­ti isti­tu­ti di for­ma­zio­ne e di ri­cer­ca se­con­do il ca­po­ver­so 2 nu­me­ro 30.23


1 [RU 1997 2452, 2000 2355 all. n. 23, 2003 4297, 2006 2197 all. n. 85, 2007 5645. RU 2012 4993 all. n. I]. Ve­di ora (RU 2012 4993): art. 18 del­la L del 17 dic. 2010 sul­le po­ste (RS 783.0).
2RU 2011 2423
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
4 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
5 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
6 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
7 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
8 RS 231.1
9 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
11 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 8 del­la LF del 15 giu. 2018 su­gli isti­tu­ti fi­nan­zia­ri, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2018 5247, 2019 4631; FF 2015 7293).
12 RS 951.31
13 RS 954.1
14RU 2009 7129
15 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II 4 dell’all. al­la LF del 29 set. 2017 sui gio­chi in de­na­ro, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 5103; FF 2015 6849).
16 RS 935.51
17 Abro­ga­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
18 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161). La cor­re­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne di re­da­zio­ne dell’AF del 31 ago. 2017, pub­bli­ca­ta il 12 set. 2017, con­cer­ne sol­tan­to il te­sto fran­ce­se (RU 2017 4857).
19 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
20 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
21RU 2009 7129
22 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
23 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 22 Opzione per l’imposizione delle prestazioni escluse dall’imposta  

1Fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 2, il con­tri­buen­te può as­sog­get­ta­re all’im­po­sta pre­sta­zio­ni che ne so­no esclu­se (op­zio­ne), pur­ché la in­di­chi chia­ra­men­te o la di­chia­ri nel ren­di­con­to.1

2L’op­zio­ne è esclu­sa per:

a.
le pre­sta­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 21 ca­po­ver­so 2 nu­me­ri 18, 19 e 23;
b.2
le pre­sta­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 21 ca­po­ver­so 2 nu­me­ri 20 e 21, se il de­sti­na­ta­rio uti­liz­za o in­ten­de uti­liz­za­re il be­ne esclu­si­va­men­te a sco­po abi­ta­ti­vo.

1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 23 Prestazioni esenti dall’imposta  

1L’im­po­sta sul­le pre­sta­zio­ni ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro non è do­vu­ta sul­le pre­sta­zio­ni esen­ti dall’im­po­sta in vir­tù del pre­sen­te ar­ti­co­lo.

2So­no esen­ti dall’im­po­sta:

1.
la for­ni­tu­ra di be­ni tra­spor­ta­ti o spe­di­ti di­ret­ta­men­te all’este­ro, ec­cet­tua­ta la mes­sa a di­spo­si­zio­ne de­gli stes­si per l’uso o il go­di­men­to;
2.1
la mes­sa a di­spo­si­zio­ne di be­ni per l’uso o il go­di­men­to, se­gna­ta­men­te la lo­ro lo­ca­zio­ne o il lo­ro no­leg­gio, pur­ché il de­sti­na­ta­rio stes­so del­la for­ni­tu­ra uti­liz­zi i be­ni pre­va­len­te­men­te all’este­ro;
3.2
la for­ni­tu­ra di be­ni per i qua­li è com­pro­va­to che so­no ri­ma­sti sot­to vi­gi­lan­za do­ga­na­le sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro nell’am­bi­to del re­gi­me di tran­si­to (art. 49 LD3), del re­gi­me di de­po­si­to do­ga­na­le (art. 50–57 LD), del re­gi­me di am­mis­sio­ne tem­po­ra­nea (art. 58 LD) o del re­gi­me del per­fe­zio­na­men­to at­ti­vo (art. 59 LD), pur­ché il re­gi­me sia con­clu­so re­go­lar­men­te o con au­to­riz­za­zio­ne suc­ces­si­va dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le do­ga­ne (AFD);
3bis.4
la for­ni­tu­ra di be­ni per i qua­li è com­pro­va­to che so­no ri­ma­sti sot­to vi­gi­lan­za do­ga­na­le sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro a cau­sa del lo­ro im­ma­gaz­zi­na­men­to in un de­po­si­to fran­co do­ga­na­le (art. 62–66 LD) e che non han­no per­so que­sto sta­tu­to do­ga­na­le con ef­fet­to re­troat­ti­vo;
4.5
il tra­sfe­ri­men­to di be­ni all’este­ro, da sé o tra­mi­te ter­zi, pur­ché non sia in re­la­zio­ne con una for­ni­tu­ra;
5.
il tra­spor­to o la spe­di­zio­ne di be­ni in re­la­zio­ne a un’im­por­ta­zio­ne di be­ni e tut­te le pre­sta­zio­ni con­nes­se, fi­no al luo­go di de­sti­na­zio­ne in cui i be­ni de­vo­no es­se­re tra­spor­ta­ti al mo­men­to del­la na­sci­ta del de­bi­to fi­sca­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 56; in as­sen­za di de­bi­to fi­sca­le, il mo­men­to de­ter­mi­nan­te è sta­bi­li­to in ap­pli­ca­zio­ne ana­lo­gi­ca dell’ar­ti­co­lo 69 LD;
6.
il tra­spor­to o la spe­di­zio­ne di be­ni in re­la­zio­ne a un’espor­ta­zio­ne di be­ni in li­be­ra pra­ti­ca do­ga­na­le e tut­te le pre­sta­zio­ni con­nes­se;
7.6
le pre­sta­zio­ni di tra­spor­to e le at­ti­vi­tà ac­ces­so­rie nel set­to­re del­la lo­gi­sti­ca, qua­li il ca­ri­co, lo sca­ri­co, il tra­sbor­do, il di­sbri­go di ope­ra­zio­ni o il de­po­si­to in­ter­me­dio:
a.
per le qua­li il luo­go del­la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi se­con­do l’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 1 è sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro, ma la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi è ese­gui­ta esclu­si­va­men­te all’este­ro, o
b.
che so­no ef­fet­tua­te in re­la­zio­ne con be­ni po­sti sot­to vi­gi­lan­za do­ga­na­le;
8.
la for­ni­tu­ra di ae­ro­mo­bi­li a im­pre­se che eser­ci­ta­no a ti­to­lo com­mer­cia­le il tra­spor­to ae­reo (traf­fi­co di tra­spor­to o traf­fi­co char­ter), nel­la mi­su­ra in cui le lo­ro at­ti­vi­tà nei vo­li in­ter­na­zio­na­li su­pe­ri­no quel­le nel traf­fi­co ae­reo in­ter­no; le tra­sfor­ma­zio­ni, ri­pa­ra­zio­ni e ma­nu­ten­zio­ni de­gli ae­ro­mo­bi­li ac­qui­sta­ti da ta­li im­pre­se di tra­spor­to ae­reo nell’am­bi­to di una for­ni­tu­ra; le for­ni­tu­re, ri­pa­ra­zio­ni e ma­nu­ten­zio­ni de­gli og­get­ti in­stal­la­ti in ta­li ae­ro­mo­bi­li o de­gli og­get­ti che ser­vo­no al lo­ro fun­zio­na­men­to; le for­ni­tu­re di be­ni de­sti­na­te al ri­for­ni­men­to de­gli ae­ro­mo­bi­li, non­ché le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi ef­fet­tua­te per i bi­so­gni im­me­dia­ti di ta­li ae­ro­mo­bi­li e del lo­ro ca­ri­co;
9.
le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi ef­fet­tua­te espres­sa­men­te in no­me e per con­to di ter­zi da me­dia­to­ri, se la pre­sta­zio­ne og­get­to del­la me­dia­zio­ne è esen­te dall’im­po­sta in vir­tù del pre­sen­te ar­ti­co­lo op­pu­re è ef­fet­tua­ta uni­ca­men­te all’este­ro; se la pre­sta­zio­ne og­get­to del­la me­dia­zio­ne è ef­fet­tua­ta sia sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro sia all’este­ro, è esen­te da im­po­sta sol­tan­to la quo­ta di me­dia­zio­ne con­cer­nen­te le pre­sta­zio­ni all’este­ro o le pre­sta­zio­ni esen­ti dall’im­po­sta in vir­tù del pre­sen­te ar­ti­co­lo;
10.7
le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi ef­fet­tua­te in no­me pro­prio da agen­zie di viag­gio e or­ga­niz­za­to­ri di ma­ni­fe­sta­zio­ni, pur­ché gli stes­si si av­val­ga­no di for­ni­tu­re di be­ni e pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi che ter­zi ef­fet­tua­no all’este­ro; se ta­li pre­sta­zio­ni di ter­zi so­no ef­fet­tua­te sia sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro sia all’este­ro, è esen­te dall’im­po­sta sol­tan­to la quo­ta del­la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi dell’agen­zia di viag­gio o dell’or­ga­niz­za­to­re con­cer­nen­te le pre­sta­zio­ni all’este­ro;
11.8
la for­ni­tu­ra di be­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 1bis LD a viag­gia­to­ri in par­ten­za per l’este­ro o in pro­ve­nien­za dall’este­ro.

3Si ha espor­ta­zio­ne di­ret­ta ai sen­si del ca­po­ver­so 2 nu­me­ro 1 quan­do il be­ne og­get­to del­la for­ni­tu­ra è espor­ta­to all’este­ro, in un de­po­si­to do­ga­na­le aper­to o in un de­po­si­to fran­co do­ga­na­le sen­za es­se­re sta­to uti­liz­za­to sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro. In ca­so di ope­ra­zio­ni a ca­te­na l’espor­ta­zio­ne di­ret­ta si esten­de a tut­ti i for­ni­to­ri coin­vol­ti. Pri­ma del­la sua espor­ta­zio­ne il be­ne og­get­to del­la for­ni­tu­ra può es­se­re la­vo­ra­to o tra­sfor­ma­to da in­ca­ri­ca­ti dell’ac­qui­ren­te non con­tri­buen­te.

4Per ga­ran­ti­re la neu­tra­li­tà con­cor­ren­zia­le, il Con­si­glio fe­de­ra­le può esen­ta­re dall’im­po­sta i tra­spor­ti tran­sfron­ta­lie­ri per via ae­rea, per via fer­ro­via­ria e in au­to­bus.

5Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze (DFF) di­sci­pli­na le con­di­zio­ni al­le qua­li le for­ni­tu­re sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro in vi­sta dell’espor­ta­zio­ne nel traf­fi­co tu­ri­sti­co so­no esen­ti da im­po­sta e de­fi­ni­sce le pro­ve ne­ces­sa­rie a ta­le fi­ne.9


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
3 RS 631.0
4 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
5RU 2010 1469
6 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
7 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
8 In­tro­dot­ta dal n. I 2 del­la LF del 17 dic. 2010 sull’ac­qui­sto di mer­ci nei ne­go­zi in zo­na fran­ca di tas­se de­gli ae­ro­por­ti, in vi­go­re dal 1° giu. 2011 (RU 2011 1743; FF 2010 1921).
9RU 2009 7129

Capitolo 3: Base di calcolo e aliquote d’imposta

Art. 24 Base di calcolo  

1L’im­po­sta è cal­co­la­ta sul­la con­tro­pre­sta­zio­ne ef­fet­ti­va­men­te ri­ce­vu­ta. La con­tro­pre­sta­zio­ne com­pren­de se­gna­ta­men­te an­che il ri­sar­ci­men­to di tut­te le spe­se, fat­tu­ra­te se­pa­ra­ta­men­te o me­no, non­ché i tri­bu­ti di di­rit­to pub­bli­co do­vu­ti dal con­tri­buen­te. So­no fat­ti sal­vi i ca­po­ver­si 2 e 6.

2In ca­so di pre­sta­zio­ni a per­so­ne stret­ta­men­te vin­co­la­te (art. 3 lett. h), si con­si­de­ra con­tro­pre­sta­zio­ne il va­lo­re che sa­reb­be sta­to con­ve­nu­to fra ter­zi in­di­pen­den­ti.

3In ca­so di per­mu­ta, la con­tro­pre­sta­zio­ne cor­ri­spon­de al va­lo­re di mer­ca­to del­la pre­sta­zio­ne for­ni­ta in cam­bio.

4In ca­so di ri­pa­ra­zio­ne con so­sti­tu­zio­ne di pez­zi, la con­tro­pre­sta­zio­ne è co­sti­tui­ta uni­ca­men­te dal­la re­tri­bu­zio­ne del la­vo­ro ese­gui­to.

5Se la pre­sta­zio­ne è ef­fet­tua­ta per il pa­ga­men­to di un de­bi­to, si con­si­de­ra con­tro­pre­sta­zio­ne l’im­por­to del de­bi­to estin­to.

6Non so­no in­clu­si nel­la ba­se di cal­co­lo:

a.
le im­po­ste sui di­rit­ti di en­tra­ta e i di­rit­ti di mu­ta­zio­ne, non­ché l’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to do­vu­ta sul­la pre­sta­zio­ne;
b.
gli im­por­ti che il con­tri­buen­te ri­ce­ve dal de­sti­na­ta­rio del­la pre­sta­zio­ne a ti­to­lo di rim­bor­so del­le spe­se so­ste­nu­te in no­me e per con­to di que­st’ul­ti­mo, pur­ché li de­si­gni se­pa­ra­ta­men­te (par­ti­te di gi­ro);
c.
la par­te del­la con­tro­pre­sta­zio­ne ine­ren­te al va­lo­re del ter­re­no in ca­so di alie­na­zio­ne di un be­ne im­mo­bi­le;
d.
le tas­se can­to­na­li a fa­vo­re dei fon­di di ap­prov­vi­gio­na­men­to idri­co, di trat­ta­men­to del­le ac­que di sca­ri­co e di smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti in­clu­se nel prez­zo del­le pre­sta­zio­ni di eli­mi­na­zio­ne e di ero­ga­zio­ne, pur­ché ta­li fon­di ver­si­no con­tri­bu­ti al­le azien­de di smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti o al­le azien­de for­ni­tri­ci d’ac­qua.
Art. 24a Imposizione dei margini  

1Ai fi­ni del cal­co­lo dell’im­po­sta, il con­tri­buen­te che ha ac­qui­sta­to pez­zi da col­le­zio­ne qua­li og­get­ti d’ar­te, an­ti­chi­tà e si­mi­li, può, al mo­men­to in cui li ri­ven­de, de­dur­re il prez­zo d’ac­qui­sto dal prez­zo di ven­di­ta, a con­di­zio­ne che non ab­bia de­dot­to l’im­po­sta pre­ce­den­te sul prez­zo d’ac­qui­sto (im­po­si­zio­ne dei mar­gi­ni). Se il prez­zo d’ac­qui­sto è su­pe­rio­re al prez­zo di ven­di­ta, la per­di­ta può es­se­re com­pu­ta­ta de­du­cen­do la dif­fe­ren­za dal­la ci­fra d’af­fa­ri im­po­ni­bi­le.

2Per i pez­zi da col­le­zio­ne im­por­ta­ti dal ri­ven­di­to­re, l’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne ver­sa­ta può es­se­re ad­di­zio­na­ta al prez­zo d’ac­qui­sto.

3È con­si­de­ra­to ri­ven­di­to­re chi agi­sce per pro­prio con­to o sul­la ba­se di un con­trat­to di com­mis­sio­ne d’ac­qui­sto o di ven­di­ta per con­to di ter­zi.

4Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce la no­zio­ne di pez­zi da col­le­zio­ne.

5Se più pez­zi da col­le­zio­ne so­no ac­qui­sta­ti a un prez­zo com­ples­si­vo, l’im­po­sta può es­se­re cal­co­la­ta sul­la dif­fe­ren­za tra il prez­zo d’ac­qui­sto com­ples­si­vo e il prez­zo di ven­di­ta com­ples­si­vo. Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na le con­di­zio­ni.


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 25 Aliquote d’imposta  

1L’im­po­sta am­mon­ta al 7,7 per cen­to (ali­quo­ta nor­ma­le);1 so­no fat­ti sal­vi i ca­po­ver­si 2 e 3.

2L’im­po­sta am­mon­ta al 2,5 per cen­to (ali­quo­ta ri­dot­ta):2

a.
sul­la for­ni­tu­ra dei be­ni se­guen­ti:
1.
ac­qua tra­spor­ta­ta in con­dot­te,
2.3
der­ra­te ali­men­ta­ri se­con­do la leg­ge del 20 giu­gno 20144 sul­le der­ra­te ali­men­ta­ri, tran­ne le be­van­de al­co­li­che,
3.
be­stia­me, pol­la­me, pe­sci,
4.
ce­rea­li,
5.
se­men­ti, bul­bi e ci­pol­le da tra­pian­to, pian­te vi­ve, ta­lee, in­ne­sti, fio­ri re­ci­si e ra­mi, an­che in ar­ran­gia­men­ti, maz­zi, co­ro­ne e si­mi­li; pur­ché ven­ga al­le­sti­ta una fat­tu­ra se­pa­ra­ta, la for­ni­tu­ra di que­sti be­ni è im­po­ni­bi­le con l’ali­quo­ta ri­dot­ta an­che se è sta­ta ef­fet­tua­ta in com­bi­na­zio­ne con una pre­sta­zio­ne im­po­ni­bi­le con l’ali­quo­ta nor­ma­le,
6.
ali­men­ti e stra­me per ani­ma­li, aci­di per l’in­si­la­men­to,
7.
con­ci­mi, pro­dot­ti fi­to­sa­ni­ta­ri, ma­te­ria­li di pac­cia­ma­tu­ra e al­tri ma­te­ria­li ve­ge­ta­li di co­per­tu­ra,
8.
me­di­ci­na­li,
9.
gior­na­li, ri­vi­ste, li­bri e al­tri stam­pa­ti sen­za ca­rat­te­re pub­bli­ci­ta­rio, del ge­ne­re de­fi­ni­to dal Con­si­glio fe­de­ra­le;
abis.5
su gior­na­li, ri­vi­ste e li­bri elet­tro­ni­ci sen­za ca­rat­te­re pub­bli­ci­ta­rio, del ge­ne­re de­fi­ni­to dal Con­si­glio fe­de­ra­le;
b.
sul­le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi del­le so­cie­tà di ra­dio e te­le­vi­sio­ne, tran­ne quel­le aven­ti ca­rat­te­re com­mer­cia­le;
c.
sul­le pre­sta­zio­ni men­zio­na­te nell’ar­ti­co­lo 21 ca­po­ver­so 2 nu­me­ri 14–16;
d.
sul­le pre­sta­zio­ni nel set­to­re dell’agri­col­tu­ra con­si­sten­ti nel­la la­vo­ra­zio­ne di­ret­ta del suo­lo in re­la­zio­ne con la pro­du­zio­ne na­tu­ra­le o nel­la la­vo­ra­zio­ne dei pro­dot­ti del suo­lo adi­bi­to al­la pro­du­zio­ne na­tu­ra­le.

3 Al­le der­ra­te ali­men­ta­ri of­fer­te nell’am­bi­to di pre­sta­zio­ni del­la ri­sto­ra­zio­ne si ap­pli­ca l’ali­quo­ta nor­ma­le. È con­si­de­ra­ta pre­sta­zio­ne del­la ri­sto­ra­zio­ne la som­mi­ni­stra­zio­ne di der­ra­te ali­men­ta­ri quan­do il con­tri­buen­te le pre­pa­ra o le ser­ve di­ret­ta­men­te pres­so il clien­te op­pu­re tie­ne a di­spo­si­zio­ne im­pian­ti par­ti­co­la­ri per il con­su­mo sul po­sto. Se le der­ra­te ali­men­ta­ri, ad ec­ce­zio­ne del­le be­van­de al­co­li­che, so­no de­sti­na­te a es­se­re aspor­ta­te o con­se­gna­te si ap­pli­ca l’ali­quo­ta ri­dot­ta, pur­ché a ta­le sco­po sia­no sta­ti adot­ta­ti prov­ve­di­men­ti or­ga­niz­za­ti­vi ade­gua­ti per la de­li­mi­ta­zio­ne di que­ste pre­sta­zio­ni da quel­le del­la ri­sto­ra­zio­ne; di­ver­sa­men­te si ap­pli­ca l’ali­quo­ta nor­ma­le. Se le der­ra­te ali­men­ta­ri, ad ec­ce­zio­ne del­le be­van­de al­co­li­che, so­no of­fer­te in di­stri­bu­to­ri au­to­ma­ti­ci si ap­pli­ca l’ali­quo­ta ri­dot­ta.6

4L’im­po­sta sul­le pre­sta­zio­ni nel set­to­re al­ber­ghie­ro am­mon­ta al 3,7 per cen­to (ali­quo­ta spe­cia­le). L’ali­quo­ta spe­cia­le si ap­pli­ca si­no al 31 di­cem­bre 2020 op­pu­re, qua­lo­ra il ter­mi­ne di cui all’ar­ti­co­lo 196 nu­me­ro 14 ca­po­ver­so 1 del­la Co­sti­tu­zio­ne fe­de­ra­le ven­ga pro­ro­ga­to, si­no al 31 di­cem­bre 2027 al mas­si­mo. Si con­si­de­ra pre­sta­zio­ne del set­to­re al­ber­ghie­ro l’al­log­gio con pri­ma co­la­zio­ne, an­che se que­sta è fat­tu­ra­ta se­pa­ra­ta­men­te.7

5Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce in det­ta­glio i be­ni e le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi men­zio­na­ti nel ca­po­ver­so 2; a tal pro­po­si­to os­ser­va il prin­ci­pio del­la neu­tra­li­tà con­cor­ren­zia­le.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 nov. 2017 sull’au­men­to tem­po­ra­neo del­le ali­quo­te dell’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to per fi­nan­zia­re l’am­plia­men­to dell’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 e con ef­fet­to al più tar­di fi­no al 31 dic. 2030 (RU 2017 6305).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 nov. 2017 sull’au­men­to tem­po­ra­neo del­le ali­quo­te dell’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to per fi­nan­zia­re l’am­plia­men­to dell’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 e con ef­fet­to al più tar­di fi­no al 31 dic. 2030 (RU 2017 6305).
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II 3 dell’all. al­la L del 20 giu. 2014 sul­le der­ra­te ali­men­ta­ri, in vi­go­re dal 1° mag. 2017 (RU 2017 249; FF 2011 5017).
4 RS 817.0
5 In­tro­dot­ta dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
6 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. IV del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
7 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II 1 del­la LF del 16 giu. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7667; FF 2017 2987 3003).

Capitolo 4: Emissione della fattura e dichiarazione fiscale

Art. 26 Fattura  

1Su ri­chie­sta del de­sti­na­ta­rio del­la pre­sta­zio­ne, il for­ni­to­re del­la pre­sta­zio­ne gli ri­la­scia una fat­tu­ra che sod­di­sfi i re­qui­si­ti di cui ai ca­po­ver­si 2 e 3.

2La fat­tu­ra de­ve spe­ci­fi­ca­re chia­ra­men­te il for­ni­to­re, il de­sti­na­ta­rio e il ge­ne­re del­la pre­sta­zio­ne e de­ve con­te­ne­re di re­go­la i se­guen­ti ele­men­ti:

a.1
il no­me e il luo­go del for­ni­to­re del­la pre­sta­zio­ne co­me ap­pa­re nel­le tran­sa­zio­ni com­mer­cia­li, l’in­di­ca­zio­ne che è iscrit­to nel re­gi­stro dei con­tri­buen­ti non­ché il nu­me­ro con cui è iscrit­to;
b.
il no­me e il luo­go del de­sti­na­ta­rio del­la pre­sta­zio­ne co­me ap­pa­re nel­le tran­sa­zio­ni com­mer­cia­li;
c.
la da­ta o il pe­rio­do del­la for­ni­tu­ra del­la pre­sta­zio­ne, se non so­no iden­ti­ci al­la da­ta del­la fat­tu­ra;
d.
il ge­ne­re, l’og­get­to e l’en­ti­tà del­la pre­sta­zio­ne;
e.
l’am­mon­ta­re del­la con­tro­pre­sta­zio­ne;
f.
l’ali­quo­ta d’im­po­sta ap­pli­ca­bi­le e l’am­mon­ta­re d’im­po­sta do­vu­to sul­la con­tro­pre­sta­zio­ne; se la con­tro­pre­sta­zio­ne com­pren­de l’im­po­sta, è suf­fi­cien­te in­di­ca­re l’ali­quo­ta d’im­po­sta ap­pli­ca­bi­le.

3Sul­le fat­tu­re emes­se da cas­se au­to­ma­tiz­za­te (scon­tri­ni di cas­sa) non de­vo­no fi­gu­ra­re in­di­ca­zio­ni sul de­sti­na­ta­rio del­la pre­sta­zio­ne, sem­pre che la con­tro­pre­sta­zio­ne espo­sta sul giu­sti­fi­ca­ti­vo non su­pe­ri un im­por­to sta­bi­li­to dal Con­si­glio fe­de­ra­le.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 2 dell’all. al­la LF del 18 giu. 2010 sul nu­me­ro d’iden­ti­fi­ca­zio­ne del­le im­pre­se, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 4989; FF 2009 6817).

Art. 27 Dichiarazione fiscale inesatta o non rettificata  

1Chi non è iscrit­to nel re­gi­stro dei con­tri­buen­ti o ap­pli­ca la pro­ce­du­ra di no­ti­fi­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 38 non può men­zio­na­re l’im­po­sta sul­le fat­tu­re.1

2Chi men­zio­na un’im­po­sta in una fat­tu­ra sen­za es­ser­vi au­to­riz­za­to o in­di­ca un’im­po­sta trop­po ele­va­ta per una pre­sta­zio­ne de­ve l’im­po­sta in­di­ca­ta, sal­vo che:

a.
ef­fet­tui una cor­re­zio­ne del­la fat­tu­ra se­con­do il ca­po­ver­so 4; o
b.2
ren­da ve­ro­si­mi­le che per la Con­fe­de­ra­zio­ne non ne ri­sul­ta una per­di­ta d’im­po­sta; non vi è per­di­ta d’im­po­sta se­gna­ta­men­te se il de­sti­na­ta­rio del­la fat­tu­ra non ha de­dot­to l’im­po­sta pre­ce­den­te o se l’im­po­sta pre­ce­den­te de­dot­ta è sta­ta rim­bor­sa­ta al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

3Le con­se­guen­ze giu­ri­di­che di cui al ca­po­ver­so 2 si ve­ri­fi­ca­no an­che in ca­so di ac­cre­di­to, sem­pre che il de­sti­na­ta­rio dell’ac­cre­di­to non si op­pon­ga per scrit­to a un’im­po­sta in­di­ca­ta sen­za fon­da­men­to o a un am­mon­ta­re d’im­po­sta trop­po ele­va­to.3

4La cor­re­zio­ne a po­ste­rio­ri di una fat­tu­ra può aver luo­go, nei li­mi­ti am­mes­si dal di­rit­to com­mer­cia­le, me­dian­te un do­cu­men­to ri­cet­ti­zio che rin­via al­la fat­tu­ra ori­gi­na­le an­nul­lan­do­la.4


1RU 2009 7129
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
4RU 2010 1469

Capitolo 5: Deduzione dell’imposta precedente

Art. 28 Principio  

1Fat­ti sal­vi gli ar­ti­co­li 29 e 33, nell’am­bi­to del­la sua at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le il con­tri­buen­te può de­dur­re le se­guen­ti im­po­ste pre­ce­den­ti:

a.
l’im­po­sta sul­le pre­sta­zio­ni ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro fat­tu­ra­ta­gli;
b.
l’im­po­sta sull’ac­qui­sto da lui di­chia­ra­ta (art. 45–49);
c.
l’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne da lui ver­sa­ta o da ver­sa­re, il cui cre­di­to non è su­bor­di­na­to a con­di­zio­ni o il cui cre­di­to è su­bor­di­na­to a con­di­zio­ni ed è sca­du­to, non­ché l’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne di be­ni da lui di­chia­ra­ta (art. 52 e 63).

2Il con­tri­buen­te può de­dur­re a ti­to­lo di im­po­sta pre­ce­den­te il 2,5 per cen­to dell’im­por­to fat­tu­ra­to­gli se ha ac­qui­sta­to, nell’am­bi­to del­la sua at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le che dà di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te, pro­dot­ti agri­co­li, sil­vi­co­li, or­ti­co­li, be­stia­me o lat­te pres­so agri­col­to­ri, sel­vi­col­to­ri, or­ti­col­to­ri, com­mer­cian­ti di be­stia­me e cen­tri di rac­col­ta del lat­te non as­sog­get­ta­ti all’im­po­sta.1

3Il con­tri­buen­te può de­dur­re l’im­po­sta pre­ce­den­te se­con­do il ca­po­ver­so 1 se com­pro­va di aver­la ver­sa­ta.2


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 nov. 2017 sull’au­men­to tem­po­ra­neo del­le ali­quo­te dell’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to per fi­nan­zia­re l’am­plia­men­to dell’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 e con ef­fet­to al più tar­di fi­no al 31 dic. 2030 (RU 2017 6305).
2 Ori­gi­na­rio cpv. 4. Cpv. 3 abro­ga­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 28a Deduzione dell’imposta precedente fittizia  

1Il con­tri­buen­te può de­dur­re un’im­po­sta pre­ce­den­te fit­ti­zia se:

a.
nell’am­bi­to del­la sua at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le che dà di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te, ha ac­qui­sta­to un be­ne mo­bi­le ac­cer­ta­bi­le; e
b.
all’ac­qui­sto del be­ne non gli vie­ne chia­ra­men­te tra­sfe­ri­ta l’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to.

2L’im­po­sta pre­ce­den­te fit­ti­zia vie­ne cal­co­la­ta sull’im­por­to pa­ga­to dal con­tri­buen­te. Ta­le im­por­to com­pren­de l’im­po­sta cal­co­la­ta in ba­se all’ali­quo­ta ap­pli­ca­bi­le al mo­men­to dell’ac­qui­sto del be­ne.

3Per i be­ni as­sog­get­ta­ti all’im­po­si­zio­ne dei mar­gi­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24a non può es­se­re de­dot­ta al­cu­na im­po­sta pre­ce­den­te fit­ti­zia.


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 29 Esclusione del diritto alla deduzione dell’imposta precedente  

1Non sus­si­ste al­cun di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te per pre­sta­zio­ni e im­por­ta­zio­ne di be­ni uti­liz­za­ti per la for­ni­tu­ra di pre­sta­zio­ni esclu­se dall’im­po­sta se il con­tri­buen­te non ha op­ta­to per la lo­ro im­po­si­zio­ne.

1bisPer le pre­sta­zio­ni ese­gui­te all’este­ro, la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te è am­mes­sa nel­la stes­sa mi­su­ra in cui sa­reb­be pos­si­bi­le se le pre­sta­zio­ni fos­se­ro ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro e si fos­se po­tu­to op­ta­re per la lo­ro im­po­si­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 22.1

2In de­ro­ga al ca­po­ver­so 1, vi è di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te, nell’am­bi­to dell’at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le che vi dà di­rit­to, per l’ac­qui­sto, la de­ten­zio­ne e l’alie­na­zio­ne di par­te­ci­pa­zio­ni non­ché per le ri­strut­tu­ra­zio­ni ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 19 o 61 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 14 di­cem­bre 19902 sull’im­po­sta fe­de­ra­le di­ret­ta (LI­FD).

3So­no par­te­ci­pa­zio­ni le quo­te del ca­pi­ta­le di al­tre im­pre­se, che so­no de­te­nu­te a ti­to­lo d’in­ve­sti­men­to du­re­vo­le e che pro­cu­ra­no un’in­fluen­za de­ter­mi­nan­te. Quo­te rap­pre­sen­tan­ti al­me­no il 10 per cen­to del ca­pi­ta­le so­no con­si­de­ra­te par­te­ci­pa­zio­ni.

4Per la de­ter­mi­na­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te de­du­ci­bi­le le so­cie­tà hol­ding pos­so­no ba­sar­si sull’at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le del­le im­pre­se da es­se de­te­nu­te che dà di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te.3


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 RS 642.11
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 30 Doppia utilizzazione  

1Se il con­tri­buen­te uti­liz­za be­ni, par­ti di es­si o pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi al di fuo­ri o nell’am­bi­to del­la sua at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le sia per pre­sta­zio­ni che dan­no di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te, sia per pre­sta­zio­ni che non vi dan­no di­rit­to, la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te de­ve es­se­re cor­ret­ta pro­por­zio­nal­men­te all’uti­liz­za­zio­ne.

2Se la pre­sta­zio­ne pre­ce­den­te è uti­liz­za­ta prin­ci­pal­men­te nell’am­bi­to dell’at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le per pre­sta­zio­ni che dan­no di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te, que­sta può es­se­re de­dot­ta in­te­gral­men­te e cor­ret­ta al­la fi­ne del pe­rio­do fi­sca­le (art. 31).

Art. 31 Consumo proprio  

1Se i pre­sup­po­sti per la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te ven­go­no suc­ces­si­va­men­te a ca­de­re (con­su­mo pro­prio), la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te de­ve es­se­re cor­ret­ta nel mo­men­to in cui ta­li pre­sup­po­sti so­no ve­nu­ti a ca­de­re. L’im­po­sta pre­ce­den­te de­dot­ta, com­pre­se le re­la­ti­ve quo­te cor­ret­te a ti­to­lo di sgra­vio fi­sca­le suc­ces­si­vo, dev’es­se­re re­sti­tui­ta.

2Vi è se­gna­ta­men­te con­su­mo pro­prio quan­do il con­tri­buen­te pre­le­va du­re­vol­men­te o tem­po­ra­nea­men­te dal­la sua im­pre­sa be­ni o pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi, sem­pre che al mo­men­to dell’ac­qui­sto o del con­fe­ri­men­to dell’in­sie­me de­gli stes­si o di re­la­ti­vi com­po­nen­ti ab­bia pro­ce­du­to a una de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te o ab­bia ot­te­nu­to i be­ni o le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi nell’am­bi­to del­la pro­ce­du­ra di no­ti­fi­ca di cui all’ar­ti­co­lo 38, e:1

a.
li uti­liz­za al di fuo­ri del­la sua at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le, in par­ti­co­la­re per sco­pi pri­va­ti;
b.
li uti­liz­za per un’at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le che non dà di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 29 ca­po­ver­so 1;
c.
li de­sti­na a uno sco­po gra­tui­to sen­za che sia da­to un mo­ti­vo im­pren­di­to­ria­le; il mo­ti­vo im­pren­di­to­ria­le è pre­sun­to per re­ga­li si­no a 500 fran­chi per per­so­na e an­no, non­ché per re­ga­li pub­bli­ci­ta­ri e cam­pio­ni di mer­ci vol­ti a rea­liz­za­re ope­ra­zio­ni im­po­ni­bi­li o esen­ti dall’im­po­sta;
d.
ha an­co­ra il po­te­re di di­spor­re di ta­li be­ni o pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi al mo­men­to in cui ces­sa l’as­sog­get­ta­men­to.

3Se il be­ne o la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi so­no sta­ti uti­liz­za­ti du­ran­te il pe­rio­do com­pre­so tra la ri­ce­zio­ne del­la pre­sta­zio­ne e il mo­men­to in cui i pre­sup­po­sti per la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te so­no ve­nu­ti a ca­de­re, la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te de­ve es­se­re cor­ret­ta in fun­zio­ne dell’im­por­to del va­lo­re at­tua­le del be­ne o del­la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi. Per cal­co­la­re il va­lo­re at­tua­le, l’im­por­to dell’im­po­sta pre­ce­den­te è ri­dot­to li­near­men­te, per i be­ni mo­bi­li e per le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi, di un quin­to per ogni an­no tra­scor­so e, per i be­ni im­mo­bi­li, di un ven­te­si­mo per ogni an­no tra­scor­so. Il si­ste­ma con­ta­bi­le non è ri­le­van­te. In ca­si mo­ti­va­ti, il Con­si­glio fe­de­ra­le può sta­bi­li­re de­ro­ghe al­le di­spo­si­zio­ni sull’am­mor­ta­men­to.

4Se un be­ne è uti­liz­za­to so­lo tem­po­ra­nea­men­te al di fuo­ri dell’at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le o per un’at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le che non dà di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te, il con­tri­buen­te de­ve cor­reg­ge­re la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te in fun­zio­ne dell’am­mon­ta­re dell’im­po­sta che gra­ve­reb­be una lo­ca­zio­ne fat­tu­ra­ta a un ter­zo in­di­pen­den­te.


Art. 32 Sgravio fiscale successivo  

1Se i pre­sup­po­sti per la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te si ve­ri­fi­ca­no suc­ces­si­va­men­te (sgra­vio fi­sca­le suc­ces­si­vo), la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te può es­se­re ef­fet­tua­ta nel pe­rio­do di ren­di­con­to in cui ta­li pre­sup­po­sti si so­no ve­ri­fi­ca­ti. L’im­po­sta pre­ce­den­te non de­dot­ta, com­pre­se le quo­te cor­ret­te a ti­to­lo di con­su­mo pro­prio, può es­se­re de­dot­ta.

2Se il be­ne o la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi so­no sta­ti uti­liz­za­ti du­ran­te il pe­rio­do com­pre­so tra la ri­ce­zio­ne del­la pre­sta­zio­ne o l’im­por­ta­zio­ne e il ve­ri­fi­car­si dei pre­sup­po­sti per la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te, l’im­po­sta pre­ce­den­te de­du­ci­bi­le si li­mi­ta al va­lo­re at­tua­le del be­ne o del­la pre­sta­zio­ne. Per cal­co­la­re il va­lo­re at­tua­le, l’im­por­to dell’im­po­sta pre­ce­den­te è ri­dot­to li­near­men­te, per i be­ni mo­bi­li e per le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi, di un quin­to per ogni an­no tra­scor­so e, per i be­ni im­mo­bi­li, di un ven­te­si­mo per ogni an­no tra­scor­so. Il si­ste­ma con­ta­bi­le non è ri­le­van­te. In ca­si mo­ti­va­ti, il Con­si­glio fe­de­ra­le può sta­bi­li­re de­ro­ghe al­le di­spo­si­zio­ni sull’am­mor­ta­men­to.

3Se un be­ne è uti­liz­za­to so­lo tem­po­ra­nea­men­te per un’at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le che dà di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te, il con­tri­buen­te può cor­reg­ge­re la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te in fun­zio­ne dell’am­mon­ta­re dell’im­po­sta che gra­ve­reb­be una lo­ca­zio­ne fat­tu­ra­ta a un ter­zo in­di­pen­den­te.

Art. 33 Riduzione della deduzione dell’imposta precedente  

1Fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 2, i flus­si di mez­zi fi­nan­zia­ri che non so­no con­si­de­ra­ti con­tro­pre­sta­zio­ne (art. 18 cpv. 2) non com­por­ta­no una ri­du­zio­ne del­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te.

2Il con­tri­buen­te de­ve ri­dur­re pro­por­zio­nal­men­te la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te se ri­ce­ve fon­di se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 ca­po­ver­so 2 let­te­re a–c.

Capitolo 6: Determinazione, nascita e prescrizione del credito fiscale

Sezione 1: Basi temporali

Art. 34 Periodo fiscale  

1L’im­po­sta è ri­scos­sa per un pe­rio­do fi­sca­le.

2Il pe­rio­do fi­sca­le cor­ri­spon­de all’an­no ci­vi­le.

3L’AFC può au­to­riz­za­re il con­tri­buen­te che lo ri­chie­de a con­si­de­ra­re co­me pe­rio­do fi­sca­le l’eser­ci­zio com­mer­cia­le.1


1 Non an­co­ra in vi­go­re (RU 2009 5203).

Art. 35 Periodo di rendiconto  

1All’in­ter­no del pe­rio­do fi­sca­le, il pe­rio­do di ren­di­con­to dell’im­po­sta è:

a.
di nor­ma il tri­me­stre ci­vi­le;
b.1
in ca­so di al­le­sti­men­to del ren­di­con­to se­con­do il me­to­do del­le ali­quo­te sal­do (art. 37 cpv. 1 e 2), il se­me­stre ci­vi­le;
c.
in ca­so di re­go­la­re ec­ce­den­za dell’im­po­sta pre­ce­den­te, su do­man­da del con­tri­buen­te, il me­se ci­vi­le.

2Su ri­chie­sta, l’AFC può au­to­riz­za­re, in ca­si fon­da­ti, al­tri pe­rio­di di ren­di­con­to e ne sta­bi­li­sce le con­di­zio­ni.


Sezione 2: Entità del credito fiscale e procedura di notifica

Art. 36 Metodo di rendiconto effettivo  

1Di nor­ma il ren­di­con­to è al­le­sti­to se­con­do il me­to­do ef­fet­ti­vo.

2In ca­so di ap­pli­ca­zio­ne del me­to­do di ren­di­con­to ef­fet­ti­vo, il cre­di­to fi­sca­le del cor­ri­spon­den­te pe­rio­do di ren­di­con­to si cal­co­la de­du­cen­do l’im­po­sta pre­ce­den­te dal­la som­ma dell’im­po­sta do­vu­ta sul­le pre­sta­zio­ni ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro, dell’im­po­sta sull’ac­qui­sto (art. 45) e dell’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne di­chia­ra­ta se­con­do la pro­ce­du­ra di ri­por­to del pa­ga­men­to (art. 63).

Art. 37 Allestimento del rendiconto secondo i metodi delle aliquote saldo e delle aliquote forfetarie  

1Il con­tri­buen­te che rea­liz­za una ci­fra d’af­fa­ri an­nua pro­ve­nien­te da pre­sta­zio­ni im­po­ni­bi­li pa­ri o in­fe­rio­re a 5 005 000 fran­chi e che de­ve pa­ga­re nel me­de­si­mo pe­rio­do im­po­ste pa­ri o in­fe­rio­ri a 103 000 fran­chi, cal­co­la­te in ba­se all’ali­quo­ta sal­do de­ter­mi­nan­te nei suoi con­fron­ti, può al­le­sti­re il ren­di­con­to se­con­do il me­to­do del­le ali­quo­te sal­do.2

2In ca­so di ap­pli­ca­zio­ne del me­to­do del­le ali­quo­te sal­do, il cre­di­to fi­sca­le è sta­bi­li­to mol­ti­pli­can­do il to­ta­le di tut­te le con­tro­pre­sta­zio­ni im­po­ni­bi­li rea­liz­za­te in un pe­rio­do di ren­di­con­to, com­pre­se le im­po­ste, per l’ali­quo­ta sal­do au­to­riz­za­ta dall’AFC.

3Le ali­quo­te sal­do ten­go­no con­to del­la quo­ta dell’im­po­sta pre­ce­den­te usua­le per il set­to­re. So­no fis­sa­te dall’AFC pre­via con­sul­ta­zio­ne del­le as­so­cia­zio­ni dei set­to­ri in­te­res­sa­ti.3

4Il con­tri­buen­te che in­ten­de al­le­sti­re il suo ren­di­con­to ap­pli­can­do il me­to­do del­le ali­quo­te sal­do de­ve far­ne ri­chie­sta all’AFC e ap­pli­ca­re ta­le me­to­do du­ran­te al­me­no un pe­rio­do fi­sca­le. Se sce­glie il me­to­do di ren­di­con­to ef­fet­ti­vo, il con­tri­buen­te può pas­sa­re al me­to­do del­le ali­quo­te sal­do sol­tan­to do­po tre an­ni. La mo­di­fi­ca del me­to­do di ren­di­con­to può es­se­re ef­fet­tua­ta sol­tan­to all’ini­zio di un pe­rio­do fi­sca­le.

5Le col­let­ti­vi­tà pub­bli­che e le isti­tu­zio­ni af­fi­ni, se­gna­ta­men­te le cli­ni­che e le scuo­le pri­va­te o le im­pre­se di tra­spor­to con­ces­sio­na­rie non­ché le as­so­cia­zio­ni e le fon­da­zio­ni, pos­so­no ap­pli­ca­re il me­to­do del­le ali­quo­te for­fe­ta­rie.4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i det­ta­gli.


1RU 2009 7129
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 nov. 2017 sull’au­men­to tem­po­ra­neo del­le ali­quo­te dell’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to per fi­nan­zia­re l’am­plia­men­to dell’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 e con ef­fet­to al più tar­di fi­no al 31 dic. 2030 (RU 2017 6305).
3 Nuo­vo te­sto del se­con­do per. giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
4RU 2009 7129

Art. 38 Procedura di notifica  

1Se l’im­po­sta cal­co­la­ta sul prez­zo di alie­na­zio­ne se­con­do l’ali­quo­ta le­ga­le su­pe­ra 10 000 fran­chi o l’alie­na­zio­ne è ef­fet­tua­ta a fa­vo­re di una per­so­na stret­ta­men­te vin­co­la­ta, il con­tri­buen­te de­ve adem­pie­re il suo ob­bli­go di ren­di­con­to e di pa­ga­men­to dell’im­po­sta me­dian­te no­ti­fi­ca:

a.1
in ca­so di ri­strut­tu­ra­zio­ni con­for­me­men­te agli ar­ti­co­li 19 o 61 LI­FD2;
b.3
in ca­so di al­tri tra­sfe­ri­men­ti di un pa­tri­mo­nio o di una par­te di es­so a un al­tro con­tri­buen­te nell’am­bi­to di una co­sti­tu­zio­ne, di una li­qui­da­zio­ne, di una ri­strut­tu­ra­zio­ne, di un’alie­na­zio­ne di un’at­ti­vi­tà com­mer­cia­le o di un ne­go­zio giu­ri­di­co di­sci­pli­na­to dal­la leg­ge del 3 ot­to­bre 20034 sul­la fu­sio­ne.

2Il Con­si­glio fe­de­ra­le può sta­bi­li­re in qua­li al­tri ca­si va ap­pli­ca­ta o può es­se­re ap­pli­ca­ta la pro­ce­du­ra di no­ti­fi­ca.

3Le no­ti­fi­che de­vo­no es­se­re ef­fet­tua­te nell’am­bi­to del ren­di­con­to re­go­la­re.

4Ap­pli­can­do la pro­ce­du­ra di no­ti­fi­ca, l’ac­qui­ren­te ri­pren­de per i va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li tra­sfe­ri­ti la ba­se di cal­co­lo dell’alie­nan­te e il coef­fi­cien­te ap­pli­ca­bi­le al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te.

5Se nei ca­si di cui al ca­po­ver­so 1 la pro­ce­du­ra di no­ti­fi­ca non è sta­ta ap­pli­ca­ta e il cre­di­to fi­sca­le è co­per­to da ga­ran­zie, la pro­ce­du­ra di no­ti­fi­ca non può più es­se­re di­spo­sta.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 RS 642.11
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
4 RS 221.301

Sezione 3: Nascita, modifica e prescrizione del credito fiscale

Art. 39 Sistema di rendiconto  

1Il ren­di­con­to è al­le­sti­to se­con­do le con­tro­pre­sta­zio­ni con­ve­nu­te.

2L’AFC può au­to­riz­za­re il con­tri­buen­te che lo ri­chie­de ad al­le­sti­re il ren­di­con­to se­con­do le con­tro­pre­sta­zio­ni ri­ce­vu­te.

3Il si­ste­ma di ren­di­con­to scel­to de­ve es­se­re man­te­nu­to per al­me­no un pe­rio­do fi­sca­le.

4L’AFC può ob­bli­ga­re il con­tri­buen­te ad al­le­sti­re il ren­di­con­to se­con­do le con­tro­pre­sta­zio­ni ri­ce­vu­te se:

a.
il con­tri­buen­te in­cas­sa una par­te im­por­tan­te del­le con­tro­pre­sta­zio­ni pri­ma di aver for­ni­to la pre­sta­zio­ne o di ave­re emes­so la re­la­ti­va fat­tu­ra; o
b.
vi è il so­spet­to fon­da­to che il con­tri­buen­te abu­si del ren­di­con­to se­con­do le con­tro­pre­sta­zio­ni con­ve­nu­te per pro­cac­cia­re a sé o ad al­tri un in­de­bi­to pro­fit­to.
Art. 40 Nascita del credito fiscale  

1In ca­so di ren­di­con­to al­le­sti­to se­con­do le con­tro­pre­sta­zio­ni con­ve­nu­te, il di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te sor­ge al mo­men­to del­la ri­ce­zio­ne del­la fat­tu­ra. Il de­bi­to fi­sca­le sor­ge:

a.
al mo­men­to dell’emis­sio­ne del­la fat­tu­ra;
b.
al mo­men­to dell’emis­sio­ne del­la fat­tu­ra par­zia­le o dell’in­cas­so del pa­ga­men­to par­zia­le, per le pre­sta­zio­ni og­get­to di fat­tu­re o pa­ga­men­ti par­zia­li e con­se­cu­ti­vi;
c.
al mo­men­to dell’in­cas­so del­la con­tro­pre­sta­zio­ne, in ca­so di pa­ga­men­ti an­ti­ci­pa­ti per pre­sta­zio­ni non esen­ti dall’im­po­sta, non­ché in ca­so di pre­sta­zio­ni sen­za emis­sio­ne di fat­tu­ra.

2In ca­so di ren­di­con­to al­le­sti­to se­con­do le con­tro­pre­sta­zio­ni ri­ce­vu­te, il di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te sor­ge al mo­men­to del pa­ga­men­to. Il de­bi­to fi­sca­le sor­ge con l’in­cas­so del­la con­tro­pre­sta­zio­ne.

3Per l’im­po­sta sull’ac­qui­sto, il di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te sor­ge al mo­men­to del ren­di­con­to di ta­le im­po­sta (art. 47).

4Per l’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne, il di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te sor­ge al­la fi­ne del pe­rio­do di ren­di­con­to in cui è sta­ta fis­sa­ta ta­le im­po­sta.

Art. 41 Modifica successiva del debito fiscale e della deduzione dell’imposta precedente  

1Se la con­tro­pre­sta­zio­ne pa­ga­ta dal de­sti­na­ta­rio del­la pre­sta­zio­ne o con­ve­nu­ta con lo stes­so vie­ne cor­ret­ta, nel mo­men­to in cui la cor­re­zio­ne è con­ta­bi­liz­za­ta o la con­tro­pre­sta­zio­ne cor­ret­ta è in­cas­sa­ta oc­cor­re ade­gua­re il de­bi­to fi­sca­le.

2Se la con­tro­pre­sta­zio­ne ver­sa­ta dal con­tri­buen­te vie­ne cor­ret­ta, nel mo­men­to in cui la cor­re­zio­ne è con­ta­bi­liz­za­ta o la con­tro­pre­sta­zio­ne cor­ret­ta è ver­sa­ta oc­cor­re ade­gua­re la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te.

Art. 42 Prescrizione del diritto di tassazione  

1Il di­rit­to di tas­sa­zio­ne si pre­scri­ve in cin­que an­ni dal­la fi­ne del pe­rio­do fi­sca­le in cui è sor­to il cre­di­to fi­sca­le.

2La pre­scri­zio­ne è in­ter­rot­ta me­dian­te una di­chia­ra­zio­ne scrit­ta ri­cet­ti­zia vol­ta a de­ter­mi­na­re o cor­reg­ge­re il cre­di­to fi­sca­le, me­dian­te una de­ci­sio­ne, una de­ci­sio­ne su re­cla­mo o una sen­ten­za. L’an­nun­cio di un con­trol­lo se­con­do l’ar­ti­co­lo 78 ca­po­ver­so 3 o l’ini­zio di un con­trol­lo non an­nun­cia­to com­por­ta una cor­ri­spon­den­te in­ter­ru­zio­ne del­la pre­scri­zio­ne.1

3Se la pre­scri­zio­ne è in­ter­rot­ta dall’AFC o da un’au­to­ri­tà di ri­cor­so, il ter­mi­ne di pre­scri­zio­ne de­cor­re nuo­va­men­te. Il nuo­vo ter­mi­ne di pre­scri­zio­ne è di due an­ni.

4La pre­scri­zio­ne è so­spe­sa fin­ché per il pe­rio­do fi­sca­le in­te­res­sa­to è in cor­so un pro­ce­di­men­to pe­na­le in ma­te­ria fi­sca­le se­con­do la pre­sen­te leg­ge, pur­ché lo stes­so sia sta­to an­nun­cia­to al de­bi­to­re (art. 104 cpv. 4).2

5In­ter­ru­zio­ne e so­spen­sio­ne han­no ef­fet­to nei con­fron­ti di tut­ti i de­bi­to­ri.

6Il di­rit­to di tas­sa­zio­ne si pre­scri­ve in ogni ca­so in die­ci an­ni dal­la fi­ne del pe­rio­do fi­sca­le in cui è sor­to il cre­di­to fi­sca­le.


Art. 43 Passaggio in giudicato del credito fiscale  

1Il cre­di­to fi­sca­le pas­sa in giu­di­ca­to me­dian­te:

a.
una de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to, una de­ci­sio­ne su re­cla­mo pas­sa­ta in giu­di­ca­to o una sen­ten­za pas­sa­ta in giu­di­ca­to;
b.
il ri­co­no­sci­men­to scrit­to o il pa­ga­men­to sen­za ri­ser­ve da par­te del con­tri­buen­te di un av­vi­so di tas­sa­zio­ne;
c.
l’ini­zio del­la pre­scri­zio­ne del di­rit­to di tas­sa­zio­ne.

2Si­no al pas­sag­gio in giu­di­ca­to i ren­di­con­ti pre­sen­ta­ti e gli im­por­ti ver­sa­ti pos­so­no es­se­re cor­ret­ti.

Art. 44 Cessione e costituzione in pegno del credito fiscale  

1Il con­tri­buen­te può ce­de­re o co­sti­tui­re in pe­gno il suo cre­di­to fi­sca­le con­for­me­men­te al­le nor­me del di­rit­to ci­vi­le.

2La ces­sio­ne o la co­sti­tu­zio­ne in pe­gno del cre­di­to fi­sca­le la­scia im­pre­giu­di­ca­ti i di­rit­ti dell’AFC, se­gna­ta­men­te le sue ec­ce­zio­ni e le mi­su­re a ga­ran­zia dell’im­po­sta.1


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Titolo terzo: Imposta sull’acquisto

Art. 45 Assoggettamento  

1Sog­giac­cio­no all’im­po­sta sull’ac­qui­sto:

a.1
pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi che, se­con­do l’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 1, ven­go­no ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro da im­pre­se con se­de all’este­ro non iscrit­te nel re­gi­stro dei con­tri­buen­ti, fat­ta ec­ce­zio­ne per le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi in ma­te­ria d’in­for­ma­ti­ca o di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni a de­sti­na­ta­ri non con­tri­buen­ti;
b.
l’im­por­ta­zio­ne di sup­por­ti di da­ti sen­za va­lo­re di mer­ca­to con le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi e i di­rit­ti ivi con­te­nu­ti (art. 52 cpv. 2);
c.2
la for­ni­tu­ra di be­ni im­mo­bi­li sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro che non sog­gia­ce all’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne ed è ef­fet­tua­ta da im­pre­se con se­de all’este­ro non iscrit­te nel re­gi­stro dei con­tri­buen­ti, fat­ta ec­ce­zio­ne per la mes­sa a di­spo­si­zio­ne di ta­li be­ni per l’uso o il go­di­men­to;
d.3
la for­ni­tu­ra di ener­gia elet­tri­ca in con­dot­te, di gas me­dian­te la re­te di di­stri­bu­zio­ne del gas na­tu­ra­le e di te­le­ri­scal­da­men­to da par­te di im­pre­se con se­de all’este­ro a con­tri­buen­ti in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro.

2È as­sog­get­ta­to all’im­po­sta per le pre­sta­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 il de­sti­na­ta­rio del­le stes­se, sem­pre che:4

a.
sia as­sog­get­ta­to all’im­po­sta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 10; o
b.5
ac­qui­sti nell’an­no ci­vi­le si­mi­li pre­sta­zio­ni per più di 10 000 fran­chi.

1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
3 In­tro­dot­ta dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
4 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
5 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 45a Prestazioni che non soggiacciono all’imposta sull’acquisto  

Non sog­giac­cio­no all’im­po­sta sull’ac­qui­sto le pre­sta­zio­ni esclu­se dall’im­po­sta sul­le pre­sta­zio­ni ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 21 o esen­ti dall’im­po­sta sul­le pre­sta­zio­ni ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 23.


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 46 Calcolo dell’imposta e aliquote d’imposta  

Al cal­co­lo dell’im­po­sta e al­le ali­quo­te d’im­po­sta si ap­pli­ca­no gli ar­ti­co­li 24 e 25.

Art. 47 Periodo fiscale e periodo di rendiconto  

1Ai con­tri­buen­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 45 ca­po­ver­so 2 let­te­ra a si ap­pli­ca­no gli stes­si pe­rio­di fi­sca­li e di ren­di­con­to va­li­di per l’im­po­sta sul­le pre­sta­zio­ni ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro (art. 34 e 35).

2Per i con­tri­buen­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 45 ca­po­ver­so 2 let­te­ra b il pe­rio­do fi­sca­le e di ren­di­con­to cor­ri­spon­do­no all’an­no ci­vi­le.

Art. 48 Nascita del debito fiscale e prescrizione del diritto di tassazione  

1Il de­bi­to fi­sca­le sor­ge:

a.
con il pa­ga­men­to del­la con­tro­pre­sta­zio­ne;
b.
per i con­tri­buen­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 45 ca­po­ver­so 2 let­te­ra a che al­le­sti­sco­no il ren­di­con­to se­con­do le con­tro­pre­sta­zio­ni con­ve­nu­te (art. 40 cpv. 1), al mo­men­to del­la ri­ce­zio­ne del­la fat­tu­ra e, in ca­so di pre­sta­zio­ni sen­za pre­sen­ta­zio­ne del­la fat­tu­ra, con il pa­ga­men­to del­la con­tro­pre­sta­zio­ne.

2La pre­scri­zio­ne del di­rit­to di tas­sa­zio­ne e il pas­sag­gio in giu­di­ca­to so­no di­sci­pli­na­ti da­gli ar­ti­co­li 42 e 43.

Art. 49 Responsabilità solidale, successione e sostituzione fiscali  

Al­la re­spon­sa­bi­li­tà so­li­da­le non­ché al­la suc­ces­sio­ne e al­la so­sti­tu­zio­ne fi­sca­li si ap­pli­ca­no gli ar­ti­co­li 15–17.

Titolo quarto: Imposta sull’importazione

Art. 50 Diritto applicabile  

La le­gi­sla­zio­ne do­ga­na­le è ap­pli­ca­bi­le all’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne di be­ni, pur­ché le di­spo­si­zio­ni che se­guo­no non di­spon­ga­no al­tri­men­ti.

Art. 51 Assoggettamento  

1È as­sog­get­ta­to all’im­po­sta chi è de­bi­to­re do­ga­na­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 70 ca­po­ver­si 2 e 3 LD1.

2La re­spon­sa­bi­li­tà so­li­da­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 70 ca­po­ver­so 3 LD del­le per­so­ne che al­le­sti­sco­no a ti­to­lo pro­fes­sio­na­le di­chia­ra­zio­ni do­ga­na­li (art. 109 LD) de­ca­de se:

a.
l’im­por­ta­to­re ha di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te (art. 28);
b.2
il de­bi­to fi­sca­le è ad­de­bi­ta­to all’im­por­ta­to­re sul con­to del­la pro­ce­du­ra ac­cen­tra­ta di con­teg­gio dell’AFD (PCD); e
c.
l’im­por­ta­to­re ha con­fe­ri­to un man­da­to di rap­pre­sen­tan­za di­ret­ta al­la per­so­na che al­le­sti­sce a ti­to­lo pro­fes­sio­na­le di­chia­ra­zio­ni do­ga­na­li.

3L’AFD può esi­ge­re dal­la per­so­na che al­le­sti­sce a ti­to­lo pro­fes­sio­na­le di­chia­ra­zio­ni do­ga­na­li la pro­va del suo po­te­re di rap­pre­sen­tan­za.3


1 RS 631.0
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 52 Oggetto dell’imposta  

1Sog­giac­cio­no all’im­po­sta:

a.
l’im­por­ta­zio­ne di be­ni, com­pre­si le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi e i di­rit­ti ivi con­te­nu­ti;
b.
l’im­mis­sio­ne in li­be­ra pra­ti­ca di be­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 1bis LD1 da par­te di viag­gia­to­ri in pro­ve­nien­za dall’este­ro nel traf­fi­co ae­reo.2

2Se al mo­men­to dell’im­por­ta­zio­ne di sup­por­ti di da­ti non è pos­si­bi­le sta­bi­lir­ne il va­lo­re di mer­ca­to e se l’im­por­ta­zio­ne non è esen­te da im­po­sta se­con­do l’ar­ti­co­lo 53, non è do­vu­ta al­cu­na im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne e so­no ap­pli­ca­bi­li le di­spo­si­zio­ni sull’im­po­sta sull’ac­qui­sto (art. 45–49).3

3Nel ca­so di una plu­ra­li­tà di pre­sta­zio­ni si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 19.


1 RS 631.0
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 2 del­la LF del 17 dic. 2010 sull’ac­qui­sto di mer­ci nei ne­go­zi in zo­na fran­ca di tas­se de­gli ae­ro­por­ti, in vi­go­re dal 1° giu. 2011 (RU 2011 1743; FF 2010 1921).
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 53 Importazioni esenti da imposta  

1È esen­te da im­po­sta l’im­por­ta­zio­ne di:

a.
be­ni in pic­co­le quan­ti­tà, di va­lo­re mi­ni­mo o il cui am­mon­ta­re d’im­po­sta è ir­ri­le­van­te; il DFF ema­na di­spo­si­zio­ni più det­ta­glia­te;
b.
or­ga­ni uma­ni da par­te di isti­tu­zio­ni ri­co­no­sciu­te a li­vel­lo me­di­co e da ospe­da­li, non­ché san­gue uma­no in­te­ro da par­te di ti­to­la­ri dell’ap­po­si­ta li­cen­za;
c.
ope­re d’ar­te crea­te per­so­nal­men­te da pit­to­ri e scul­to­ri e im­por­ta­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro da­gli stes­si o su lo­ro or­di­ne, fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 54 ca­po­ver­so 1 let­te­ra c;
d.
be­ni am­mes­si in fran­chi­gia do­ga­na­le in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 2 let­te­re b–d, g non­ché i–l LD1;
e.
be­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 23 ca­po­ver­so 2 nu­me­ro 8 im­por­ta­ti da un’im­pre­sa di tra­spor­to ae­reo ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 23 ca­po­ver­so 2 nu­me­ro 8 nell’am­bi­to di una for­ni­tu­ra o in­tro­dot­ti sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro da una ta­le im­pre­sa, pur­ché la stes­sa ab­bia ac­qui­sta­to i be­ni nell’am­bi­to di una for­ni­tu­ra pri­ma dell’im­por­ta­zio­ne e li uti­liz­zi do­po l’im­por­ta­zio­ne per pro­prie at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­li che dan­no di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te (art. 28);
f.
be­ni sot­to­po­sti al re­gi­me d’espor­ta­zio­ne (art. 61 LD) e ri­spe­di­ti in­tat­ti al mit­ten­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro, pur­ché non sia­no sta­ti esen­ta­ti dall’im­po­sta per ef­fet­to dell’espor­ta­zio­ne; se l’im­po­sta è ri­le­van­te, l’esen­zio­ne av­vie­ne per via di re­sti­tu­zio­ne; le di­spo­si­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 59 so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia;
g.2
ener­gia elet­tri­ca in con­dot­te, gas me­dian­te la re­te di di­stri­bu­zio­ne del gas na­tu­ra­le e te­le­ri­scal­da­men­to;
h.
be­ni di­chia­ra­ti esen­ti da im­po­sta in trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li;
i.
be­ni im­por­ta­ti sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro in am­mis­sio­ne tem­po­ra­nea se­con­do gli ar­ti­co­li 9 e 58 LD o per il per­fe­zio­na­men­to at­ti­vo se­con­do gli ar­ti­co­li 12 e 59 LD nel re­gi­me con di­rit­to al­la re­sti­tu­zio­ne, fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 54 ca­po­ver­so 1 let­te­ra d;
j.3
be­ni im­por­ta­ti tem­po­ra­nea­men­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro da una per­so­na re­gi­stra­ta qua­le con­tri­buen­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro per per­fe­zio­na­men­to a cot­ti­mo nell’am­bi­to di un con­trat­to d’ap­pal­to e sot­to­po­sti al re­gi­me del per­fe­zio­na­men­to at­ti­vo con ob­bli­go di pa­ga­men­to con­di­zio­na­to (re­gi­me di non ri­scos­sio­ne; art. 12 e 59 LD);
k.4
be­ni espor­ta­ti dal ter­ri­to­rio sviz­ze­ro in am­mis­sio­ne tem­po­ra­nea se­con­do gli ar­ti­co­li 9 e 58 LD o per per­fe­zio­na­men­to pas­si­vo a cot­ti­mo nell’am­bi­to di un con­trat­to d’ap­pal­to se­con­do gli ar­ti­co­li 13 e 60 LD e ri­spe­di­ti al mit­ten­te in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro, fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 54 ca­po­ver­so 1 let­te­ra e;
l.5
be­ni tra­sfe­ri­ti all’este­ro se­con­do il re­gi­me d’espor­ta­zio­ne (art. 61 LD) per per­fe­zio­na­men­to a cot­ti­mo nell’am­bi­to di un con­trat­to d’ap­pal­to e ri­spe­di­ti al mit­ten­te in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro, fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 54 ca­po­ver­so 1 let­te­ra f.

2Il Con­si­glio fe­de­ra­le può esen­ta­re dall’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne i be­ni che ha di­chia­ra­to esen­ti da da­zio con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 2 let­te­ra a LD.


1 RS 631.0
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
3RU 2010 1469
4RU 2010 1469
5RU 2010 1469

Art. 54 Base di calcolo  

1L’im­po­sta è cal­co­la­ta:

a.
sul­la con­tro­pre­sta­zio­ne, se i be­ni so­no im­por­ta­ti in adem­pi­men­to di un con­trat­to di ven­di­ta o di com­mis­sio­ne;
b.
sul­la con­tro­pre­sta­zio­ne di for­ni­tu­re o la­vo­ri ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 3 let­te­ra d nu­me­ro 2 ese­gui­ti in vir­tù di un con­trat­to d’ap­pal­to con be­ni im­mes­si in li­be­ra pra­ti­ca se­con­do il di­rit­to do­ga­na­le (art. 48 LD2) da una per­so­na non re­gi­stra­ta co­me con­tri­buen­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro;
c.
sul­la con­tro­pre­sta­zio­ne di la­vo­ri com­mis­sio­na­ti da pit­to­ri e scul­to­ri ed ese­gui­ti all’este­ro sul­le lo­ro ope­re d’ar­te (art. 3 lett. d n. 2), a con­di­zio­ne che le ope­re d’ar­te sia­no sta­te im­por­ta­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro da lo­ro stes­si o su lo­ro or­di­ne;
d.
sul­la con­tro­pre­sta­zio­ne per l’uso di be­ni che era­no sta­ti im­por­ta­ti in am­mis­sio­ne tem­po­ra­nea se­con­do gli ar­ti­co­li 9 e 58 LD, pur­ché l’im­po­sta su ta­le con­tro­pre­sta­zio­ne sia ri­le­van­te; se l’uso tem­po­ra­neo è gra­tui­to o se la con­tro­pre­sta­zio­ne ri­chie­sta è ri­dot­ta, fa sta­to la con­tro­pre­sta­zio­ne che sa­reb­be fat­tu­ra­ta a un ter­zo in­di­pen­den­te;
e.3
sul­la con­tro­pre­sta­zio­ne di la­vo­ri ese­gui­ti all’este­ro su be­ni (art. 3 lett. d n. 2) espor­ta­ti in am­mis­sio­ne tem­po­ra­nea se­con­do gli ar­ti­co­li 9 e 58 LD o per per­fe­zio­na­men­to pas­si­vo a cot­ti­mo nell’am­bi­to di un con­trat­to d’ap­pal­to se­con­do gli ar­ti­co­li 13 e 60 LD e ri­spe­di­ti al mit­ten­te in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro;
f.4
sul­la con­tro­pre­sta­zio­ne di la­vo­ri ese­gui­ti all’este­ro su be­ni (art. 3 lett. d n. 2) che so­no sta­ti tra­sfe­ri­ti all’este­ro se­con­do il re­gi­me d’espor­ta­zio­ne (art. 61 LD) per per­fe­zio­na­men­to a cot­ti­mo nell’am­bi­to di un con­trat­to d’ap­pal­to e ri­spe­di­ti al mit­ten­te in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro;
g.5
sul va­lo­re di mer­ca­to nei ri­ma­nen­ti ca­si; per va­lo­re di mer­ca­to s’in­ten­de tut­to ciò che, al­lo sta­dio dell’im­por­ta­zio­ne, un im­por­ta­to­re do­vreb­be pa­ga­re a un for­ni­to­re in­di­pen­den­te nel Pae­se di pro­ve­nien­za dei be­ni al mo­men­to del­la na­sci­ta del de­bi­to fi­sca­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 56, in con­di­zio­ni di li­be­ra con­cor­ren­za, per ot­te­ne­re gli stes­si be­ni.

2Se il cal­co­lo dell’im­po­sta è sta­to ef­fet­tua­to sul­la ba­se del­la con­tro­pre­sta­zio­ne, è de­ter­mi­nan­te la con­tro­pre­sta­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 24 pa­ga­ta o da pa­ga­re dall’im­por­ta­to­re o da un ter­zo in sua ve­ce, fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 18 ca­po­ver­so 2 let­te­ra h. In ca­so di mo­di­fi­ca suc­ces­si­va del­la con­tro­pre­sta­zio­ne si ap­pli­ca per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 41.

3Nel­la ba­se di cal­co­lo de­vo­no es­se­re in­te­gra­ti, se non so­no già com­pre­si:

a.
le im­po­ste, i da­zi e al­tre tas­se do­vu­ti fuo­ri dal ter­ri­to­rio sviz­ze­ro e per l’im­por­ta­zio­ne, tran­ne l’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to da ri­scuo­te­re;
b.6
le spe­se di tra­spor­to o di spe­di­zio­ne e di tut­te le pre­sta­zio­ni con­nes­se si­no al luo­go di de­sti­na­zio­ne in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro, do­ve i be­ni de­vo­no es­se­re tra­spor­ta­ti al mo­men­to del­la na­sci­ta del de­bi­to fi­sca­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 56; se que­sto luo­go è sco­no­sciu­to, va­le co­me luo­go di de­sti­na­zio­ne quel­lo in cui il be­ne vie­ne sca­ri­ca­to sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro do­po la na­sci­ta del de­bi­to fi­sca­le.

4Se sus­si­sto­no dub­bi cir­ca l’esat­tez­za del­la di­chia­ra­zio­ne do­ga­na­le o man­ca­no in­di­ca­zio­ni del va­lo­re, l’AFD può pro­ce­de­re al­la sti­ma del­la ba­se di cal­co­lo dell’im­po­sta en­tro i li­mi­ti del suo po­te­re d’ap­prez­za­men­to.

5Per la de­ter­mi­na­zio­ne del­la ba­se di cal­co­lo dell’im­po­sta, i prez­zi o i va­lo­ri in va­lu­ta este­ra de­vo­no es­se­re con­ver­ti­ti in fran­chi sviz­ze­ri al cor­so del cam­bio (ven­di­ta) in bor­sa la vi­gi­lia del­la na­sci­ta del de­bi­to fi­sca­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 56.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 RS 631.0
3RU 2010 1469
4RU 2010 1469
5 La cor­re­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne di re­da­zio­ne dell’AF del 28 apr. 2016, pub­bli­ca­ta il 10 mag. 2016, con­cer­ne sol­tan­to il te­sto fran­ce­se (RU 2016 1357).
6 La cor­re­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne di re­da­zio­ne dell’AF del 28 apr. 2016, pub­bli­ca­ta il 10 mag. 2016, con­cer­ne sol­tan­to il te­sto fran­ce­se (RU 2016 1357).

Art. 55 Aliquote d’imposta  

1Fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 2, l’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne di be­ni am­mon­ta al 7,7 per cen­to.

2Sull’im­por­ta­zio­ne di be­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 25 ca­po­ver­so 2 let­te­re a e abis l’im­po­sta am­mon­ta al 2,5 per cen­to.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 nov. 2017 sull’au­men­to tem­po­ra­neo del­le ali­quo­te dell’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to per fi­nan­zia­re l’am­plia­men­to dell’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 e con ef­fet­to al più tar­di fi­no al 31 dic. 2030 (RU 2017 6305).

Art. 56 Nascita, prescrizione e pagamento del debito fiscale  

1Il de­bi­to fi­sca­le sor­ge si­mul­ta­nea­men­te all’ob­bli­ga­zio­ne do­ga­na­le (art. 69 LD1).

2Il con­tri­buen­te ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 51 che pa­ga il de­bi­to fi­sca­le per il tra­mi­te del­la PCD può pa­ga­re l’im­po­sta en­tro un ter­mi­ne di 60 gior­ni dall’emis­sio­ne del­la fat­tu­ra; fan­no ec­ce­zio­ne le im­por­ta­zio­ni nel traf­fi­co tu­ri­sti­co di­chia­ra­te ver­bal­men­te per l’im­po­si­zio­ne do­ga­na­le.

3Per quan­to con­cer­ne la co­sti­tu­zio­ne di ga­ran­zie pos­so­no es­se­re con­sen­ti­te age­vo­la­zio­ni, pur­ché la ri­scos­sio­ne dell’im­po­sta non ven­ga pre­giu­di­ca­ta.

4Il de­bi­to fi­sca­le si pre­scri­ve si­mul­ta­nea­men­te all’ob­bli­ga­zio­ne do­ga­na­le (art. 75 LD). La pre­scri­zio­ne è so­spe­sa fin­ché è in cor­so un pro­ce­di­men­to pe­na­le in ma­te­ria fi­sca­le se­con­do la pre­sen­te leg­ge, pur­ché lo stes­so sia sta­to an­nun­cia­to al de­bi­to­re (art. 104 cpv. 4).2

5Se il de­bi­to fi­sca­le è mo­di­fi­ca­to a cau­sa di un ade­gua­men­to suc­ces­si­vo del­la con­tro­pre­sta­zio­ne, se­gna­ta­men­te a cau­sa di mo­di­fi­che con­trat­tua­li o di ade­gua­men­ti di prez­zo ope­ra­ti tra im­pre­se col­le­ga­te in ba­se a di­ret­ti­ve ri­co­no­sciu­te, l’im­po­sta di cui è sta­to cal­co­la­to un im­por­to in­suf­fi­cien­te dev’es­se­re an­nun­cia­ta all’AFD en­tro 30 gior­ni da ta­le ade­gua­men­to. L’an­nun­cio e la ret­ti­fi­ca pos­so­no es­se­re omes­si se l’im­po­sta da pa­ga­re suc­ces­si­va­men­te può es­se­re de­dot­ta a ti­to­lo d’im­po­sta pre­ce­den­te con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 28.


Art. 57 Interesse moratorio  

1Se il de­bi­to fi­sca­le non è pa­ga­to en­tro il ter­mi­ne, è do­vu­to un in­te­res­se mo­ra­to­rio.

2L’in­te­res­se mo­ra­to­rio de­cor­re:

a.
nel ca­so di pa­ga­men­to per il tra­mi­te del­la PCD, sca­du­to il ter­mi­ne di pa­ga­men­to ac­cor­da­to;
b.
nel ca­so di ri­scos­sio­ne dell’im­po­sta sul­la con­tro­pre­sta­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 54 ca­po­ver­so 1 let­te­ra d, sca­du­to il ter­mi­ne di pa­ga­men­to ac­cor­da­to;
c.
nel ca­so di re­cu­pe­ro di im­po­ste la cui re­sti­tu­zio­ne è sta­ta ot­te­nu­ta in­de­bi­ta­men­te, al­la da­ta del ver­sa­men­to;
d.
ne­gli al­tri ca­si, con la na­sci­ta del de­bi­to fi­sca­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 56.

3L’ob­bli­go di pa­ga­re l’in­te­res­se mo­ra­to­rio è da­to an­che du­ran­te una pro­ce­du­ra di ri­cor­so o in ca­so di pa­ga­men­ti ra­tea­li.

Art. 58 Eccezioni all’obbligo di pagare interessi moratori  

Non vie­ne ri­scos­so un in­te­res­se mo­ra­to­rio se:

a.
il de­bi­to fi­sca­le è sta­to ga­ran­ti­to me­dian­te de­po­si­ti in con­tan­ti;
b.
i be­ni im­mes­si in li­be­ra pra­ti­ca (art. 48 LD1) so­no dap­pri­ma sta­ti tas­sa­ti prov­vi­so­ria­men­te (art. 39 LD) e, al mo­men­to dell’ac­cet­ta­zio­ne del­la di­chia­ra­zio­ne do­ga­na­le, l’im­por­ta­to­re era re­gi­stra­to co­me con­tri­buen­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro;
c.2
i be­ni tas­sa­ti con ob­bli­go di pa­ga­men­to con­di­zio­na­to (art. 49, 51 cpv. 2 lett. b, 58 e 59 LD) pre­via con­clu­sio­ne del re­gi­me do­ga­na­le:
1.
so­no rie­spor­ta­ti, o
2.
so­no as­se­gna­ti a un al­tro re­gi­me do­ga­na­le (art. 47 LD);
cbis.3
in ca­so di be­ni tas­sa­ti con ob­bli­go di pa­ga­men­to con­di­zio­na­to, al mo­men­to dell’ac­cet­ta­zio­ne del­la di­chia­ra­zio­ne do­ga­na­le l’im­por­ta­to­re era re­gi­stra­to co­me con­tri­buen­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro;
d.4
e.
i be­ni de­vo­no es­se­re di­chia­ra­ti pe­rio­di­ca­men­te nel­la pro­ce­du­ra d’im­po­si­zio­ne do­ga­na­le (art. 42 cpv. 1 lett. c LD) o so­no tas­sa­ti suc­ces­si­va­men­te in ba­se a una pro­ce­du­ra d’im­po­si­zio­ne do­ga­na­le sem­pli­fi­ca­ta (art. 42 cpv. 2 LD) e l’im­por­ta­to­re al mo­men­to dell’im­por­ta­zio­ne era re­gi­stra­to co­me con­tri­buen­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro.

1 RS 631.0
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
3 In­tro­dot­ta dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
4 Abro­ga­ta dal n. I del­la L del 30 set. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 59 Diritto alla restituzione dell’imposta e prescrizione  

1Per le im­po­ste ri­scos­se in ec­ce­den­za o non do­vu­te sus­si­ste il di­rit­to al­la re­sti­tu­zio­ne.

2Non so­no re­sti­tui­te le im­po­ste ri­scos­se in ec­ce­den­za, non do­vu­te o non più do­vu­te a cau­sa dell’im­po­si­zio­ne dei be­ni se­con­do gli ar­ti­co­li 34 e 51 ca­po­ver­so 3 LD1 o a cau­sa del­la lo­ro rie­spor­ta­zio­ne se­con­do gli ar­ti­co­li 49 ca­po­ver­so 4, 51 ca­po­ver­so 3, 58 ca­po­ver­so 3 e 59 ca­po­ver­so 4 LD, quan­do l’im­por­ta­to­re è re­gi­stra­to co­me con­tri­buen­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro e può de­dur­re l’im­po­sta da ver­sa­re o ver­sa­ta all’AFD a ti­to­lo d’im­po­sta pre­ce­den­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 28.

3Ta­le di­rit­to si pre­scri­ve in cin­que an­ni dal­la fi­ne dell’an­no ci­vi­le in cui è sor­to.

4La pre­scri­zio­ne è in­ter­rot­ta da qual­sia­si eser­ci­zio di ta­le di­rit­to nei con­fron­ti dell’AFD.

5La pre­scri­zio­ne è so­spe­sa fin­tan­to che il di­rit­to ri­ven­di­ca­to è og­get­to di una pro­ce­du­ra di ri­cor­so.

6Il di­rit­to al­la re­sti­tu­zio­ne del­le im­po­ste ri­scos­se in ec­ce­den­za o del­le im­po­ste non do­vu­te si pre­scri­ve in tut­ti i ca­si in 15 an­ni dal­la fi­ne dell’an­no ci­vi­le in cui è sor­to.


1 RS 631.0

Art. 60 Restituzione per riesportazione  

1L’im­po­sta ri­scos­sa sull’im­por­ta­zio­ne è re­sti­tui­ta su ri­chie­sta se le con­di­zio­ni per la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 28 non so­no da­te e:

a.
i be­ni so­no rie­spor­ta­ti inal­te­ra­ti sen­za es­se­re sta­ti og­get­to di una pre­ce­den­te for­ni­tu­ra a un ter­zo sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro e sen­za es­se­re sta­ti uti­liz­za­ti; op­pu­re
b.
i be­ni, pur es­sen­do sta­ti uti­liz­za­ti sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro, so­no rie­spor­ta­ti in se­gui­to all’an­nul­la­men­to del­la for­ni­tu­ra; in tal ca­so, la re­sti­tu­zio­ne è ri­dot­ta dell’im­por­to cor­ri­spon­den­te all’im­po­sta sul­la con­tro­pre­sta­zio­ne do­vu­ta per l’uti­liz­za­zio­ne dei be­ni o sul­la per­di­ta di va­lo­re su­bi­ta in se­gui­to all’uti­liz­za­zio­ne, non­ché sui tri­bu­ti do­ga­na­li all’im­por­ta­zio­ne non re­sti­tui­ti e sui tri­bu­ti de­ri­van­ti da leg­gi fe­de­ra­li di na­tu­ra non do­ga­na­le.

2L’im­po­sta è re­sti­tui­ta sol­tan­to se:

a.
la rie­spor­ta­zio­ne av­vie­ne nel ter­mi­ne di cin­que an­ni a con­ta­re dal­la fi­ne dell’an­no ci­vi­le in cui l’im­po­sta è sta­ta ri­scos­sa; e
b.
è com­pro­va­ta l’iden­ti­tà dei be­ni espor­ta­ti con quel­li im­por­ta­ti in pre­ce­den­za.

3In de­ter­mi­na­ti ca­si la re­sti­tu­zio­ne può es­se­re fat­ta di­pen­de­re da una re­go­la­re di­chia­ra­zio­ne fat­ta nel Pae­se d’im­por­ta­zio­ne.

4Le ri­chie­ste di re­sti­tu­zio­ne de­vo­no es­se­re pre­sen­ta­te al mo­men­to del­la di­chia­ra­zio­ne per il re­gi­me d’espor­ta­zio­ne. Ri­chie­ste suc­ces­si­ve di re­sti­tu­zio­ne pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne se so­no pre­sen­ta­te per scrit­to all’AFD en­tro 60 gior­ni dall’emis­sio­ne del do­cu­men­to d’espor­ta­zio­ne con il qua­le i be­ni so­no sta­ti sot­to­po­sti al re­gi­me d’espor­ta­zio­ne (art. 61 LD1).


1 RS 631.0

Art. 61 Interesse rimuneratorio  

1Fin­ché non ha luo­go il pa­ga­men­to è ver­sa­to un in­te­res­se ri­mu­ne­ra­to­rio:

a.
in ca­so di re­sti­tu­zio­ne di un’im­po­sta ri­scos­sa in ec­ce­den­za o di un’im­po­sta non do­vu­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 59, a par­ti­re dal 61° gior­no dal­la ri­ce­zio­ne del­la ri­chie­sta scrit­ta da par­te dell’AFD;
b.
in ca­so di re­sti­tu­zio­ne dell’im­po­sta a cau­sa di rie­spor­ta­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 60, a par­ti­re dal 61° gior­no dal ri­ce­vi­men­to del­la ri­chie­sta da par­te dell’AFD;
c.
in ca­so di re­gi­me con ob­bli­go di pa­ga­men­to con­di­zio­na­to (art. 49, 51, 58 e 59 LD1), a par­ti­re dal 61° gior­no dal­la con­clu­sio­ne re­go­la­men­ta­re del­la pro­ce­du­ra.

2Il ter­mi­ne di 60 gior­ni sen­za in­te­res­si de­cor­re sol­tan­to quan­do:

a.
tut­ti i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri all’ac­cer­ta­men­to del­la fat­ti­spe­cie e al­la va­lu­ta­zio­ne del­la ri­chie­sta so­no giun­ti all’AFD;
b.2
il ri­cor­so con­tro la de­ci­sio­ne d’im­po­si­zio­ne sod­di­sfa i re­qui­si­ti di cui all’ar­ti­co­lo 52 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 19683 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va (PA);
c.
le ba­si per il cal­co­lo dell’im­po­sta sul­la con­tro­pre­sta­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 54 ca­po­ver­so 1 let­te­ra d so­no no­te all’AFD.

3Non è ver­sa­to un in­te­res­se ri­mu­ne­ra­to­rio in ca­so di con­do­no dell’im­po­sta se­con­do l’ar­ti­co­lo 64.


Art. 62 Competenza e procedura  

1L’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne è ri­scos­sa dall’AFD. Que­st’ul­ti­ma ema­na le di­spo­si­zio­ni e de­ci­sio­ni ne­ces­sa­rie.

2Gli or­ga­ni dell’AFD han­no la fa­col­tà di pro­ce­de­re a tut­ti gli ac­cer­ta­men­ti ne­ces­sa­ri al­la ve­ri­fi­ca dei fat­ti de­ter­mi­nan­ti per la tas­sa­zio­ne. Gli ar­ti­co­li 68–70, 73–75 e 79 so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia. Pre­via in­te­sa, l’AFD può af­fi­da­re all’AFC gli ac­cer­ta­men­ti pres­so i con­tri­buen­ti re­gi­stra­ti sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro.

Art. 63 Riporto del pagamento dell’imposta  

1Gli im­por­ta­to­ri re­gi­stra­ti pres­so l’AFC che al­le­sti­sco­no il ren­di­con­to se­con­do il me­to­do ef­fet­ti­vo pos­so­no di­chia­ra­re l’im­po­sta do­vu­ta sull’im­por­ta­zio­ne di be­ni nel ren­di­con­to d’im­po­sta pe­rio­di­co che tra­smet­to­no all’AFC (pro­ce­du­ra di ri­por­to del pa­ga­men­to), in­ve­ce di ver­sar­la all’AFD, pur­ché im­por­ti­no ed espor­ti­no re­go­lar­men­te be­ni e da ciò ri­sul­ti­no re­go­lar­men­te im­por­tan­ti ec­ce­den­ze di im­po­sta pre­ce­den­te.

2Se i be­ni im­por­ta­ti con la pro­ce­du­ra di ri­por­to di pa­ga­men­to dell’im­po­sta so­no ul­te­rior­men­te la­vo­ra­ti o tra­sfor­ma­ti in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro, l’AFC può au­to­riz­za­re i con­tri­buen­ti a for­ni­re det­ti be­ni la­vo­ra­ti o tra­sfor­ma­ti ad al­tri con­tri­buen­ti sen­za cal­co­la­re l’im­po­sta.

3Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i det­ta­gli del­la pro­ce­du­ra di ri­por­to di pa­ga­men­to dell’im­po­sta.

Art. 64 Condono dell’imposta  

1L’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne può es­se­re con­do­na­ta in tut­to o in par­te se:

a.
be­ni sot­to la cu­sto­dia dell’AFD o in re­gi­me di tran­si­to (art. 49 LD1), di de­po­si­to do­ga­na­le (art. 50–57 LD), di am­mis­sio­ne tem­po­ra­nea (art. 58 LD) o di per­fe­zio­na­men­to at­ti­vo (art. 59 LD) so­no to­tal­men­te o par­zial­men­te di­strut­ti per ca­so for­tui­to, per for­za mag­gio­re o con il con­sen­so del­le au­to­ri­tà;
b.
be­ni in li­be­ra pra­ti­ca do­ga­na­le so­no to­tal­men­te o par­zial­men­te di­strut­ti op­pu­re rie­spor­ta­ti dal ter­ri­to­rio sviz­ze­ro in vir­tù di una de­ci­sio­ne dell’au­to­ri­tà;
c.
da­te le cir­co­stan­ze par­ti­co­la­ri, una ri­scos­sio­ne po­sti­ci­pa­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 85 LD gra­ve­reb­be in mo­do spro­por­zio­na­to il de­bi­to­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 51;
d.
l’in­ca­ri­ca­to del­la di­chia­ra­zio­ne do­ga­na­le (p. es. lo spe­di­zio­nie­re) non può tra­sfe­ri­re l’im­po­sta a cau­sa dell’in­sol­vi­bi­li­tà dell’im­por­ta­to­re e, al mo­men­to dell’ac­cet­ta­zio­ne del­la di­chia­ra­zio­ne do­ga­na­le, l’im­por­ta­to­re era re­gi­stra­to co­me con­tri­buen­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro; l’in­sol­vi­bi­li­tà dell’im­por­ta­to­re è da­ta quan­do la ri­scos­sio­ne da par­te dell’in­ca­ri­ca­to ap­pa­re se­ria­men­te mes­sa in pe­ri­co­lo.

2La Di­re­zio­ne ge­ne­ra­le del­le do­ga­ne de­ci­de in me­ri­to al con­do­no dell’im­po­sta su do­man­da scrit­ta, cor­re­da­ta dei ne­ces­sa­ri do­cu­men­ti giu­sti­fi­ca­ti­vi.

3Il ter­mi­ne per la pre­sen­ta­zio­ne di una do­man­da è:

a.
in ca­so di im­po­si­zio­ne con de­bi­to fi­sca­le non su­bor­di­na­to a con­di­zio­ni, di un an­no dal ri­la­scio del do­cu­men­to d’im­por­ta­zio­ne con il qua­le l’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne è sta­ta de­ter­mi­na­ta;
b.
in ca­so di im­po­si­zio­ne con de­bi­to fi­sca­le su­bor­di­na­to a con­di­zio­ni, di un an­no dal­la con­clu­sio­ne del re­gi­me do­ga­na­le scel­to.

1 RS 631.0

Titolo quinto: Procedura applicabile all’imposta sulle operazioni eseguite sul territorio svizzero e all’imposta sull’acquisto

Capitolo 1: Disposizioni procedurali generali

Art. 65  

1L’AFC è com­pe­ten­te per la de­ter­mi­na­zio­ne e la ri­scos­sio­ne dell’im­po­sta sul­le pre­sta­zio­ni ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro e dell’im­po­sta sull’ac­qui­sto.

2Es­sa pren­de le de­ci­sio­ni ne­ces­sa­rie per una de­ter­mi­na­zio­ne e una ri­scos­sio­ne dell’im­po­sta con­for­mi al­la leg­ge, in quan­to la lo­ro ema­na­zio­ne non sia espres­sa­men­te ri­ser­va­ta a un’al­tra au­to­ri­tà.

3Es­sa pub­bli­ca sen­za in­du­gio qual­sia­si nuo­va pras­si che non sia di ca­rat­te­re esclu­si­va­men­te in­ter­no.

4Tut­ti gli at­ti am­mi­ni­stra­ti­vi de­vo­no es­se­re ese­gui­ti sol­le­ci­ta­men­te.

5L’one­re am­mi­ni­stra­ti­vo che la ri­scos­sio­ne dell’im­po­sta com­por­ta per il con­tri­buen­te non può ec­ce­de­re quan­to as­so­lu­ta­men­te ne­ces­sa­rio per l’ap­pli­ca­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge.

Capitolo 2: Diritti e obblighi del contribuente

Art. 66 Annuncio di inizio e di fine dell’assoggettamento  

1Chi di­ven­ta con­tri­buen­te ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 10 de­ve an­nun­ciar­si spon­ta­nea­men­te per scrit­to all’AFC en­tro 30 gior­ni dall’ini­zio dell’as­sog­get­ta­men­to. Que­sta gli as­se­gna un nu­me­ro non tra­sfe­ri­bi­le ai sen­si del­la leg­ge fe­de­ra­le del 18 giu­gno 20101 sul nu­me­ro d’iden­ti­fi­ca­zio­ne del­le im­pre­se, che vie­ne re­gi­stra­to.2

2Quan­do l’as­sog­get­ta­men­to ter­mi­na con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 2, il con­tri­buen­te de­ve an­nun­ciar­lo per scrit­to all’AFC en­tro 30 gior­ni dal­la ces­sa­zio­ne dell’at­ti­vi­tà im­pren­di­to­ria­le, ma al più tar­di al­la fi­ne del­la pro­ce­du­ra di li­qui­da­zio­ne.

3Chi è as­sog­get­ta­to sol­tan­to all’im­po­sta sull’ac­qui­sto (art. 45 cpv. 2) de­ve an­nun­ciar­si per scrit­to all’AFC en­tro 60 gior­ni dal­la fi­ne dell’an­no ci­vi­le in cui si so­no ve­ri­fi­ca­te le con­di­zio­ni dell’as­sog­get­ta­men­to e di­chia­ra­re nel con­tem­po le pre­sta­zio­ni ac­qui­si­te.


1 RS 431.03
2 Nuo­vo te­sto del per. giu­sta il n. 2 dell’all. al­la LF del 18 giu. 2010 sul nu­me­ro d’iden­ti­fi­ca­zio­ne del­le im­pre­se, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 4989; FF 2009 6817).

Art. 67 Rappresentanza fiscale  

1I con­tri­buen­ti sen­za do­mi­ci­lio o se­de so­cia­le sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro de­vo­no de­si­gna­re, per l’adem­pi­men­to dei lo­ro ob­bli­ghi pro­ce­du­ra­li, un rap­pre­sen­tan­te con do­mi­ci­lio o se­de so­cia­le sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro.

2In ca­so di im­po­si­zio­ne di grup­po (art. 13), il grup­po d’im­po­si­zio­ne de­ve de­si­gna­re, per l’adem­pi­men­to dei suoi ob­bli­ghi pro­ce­du­ra­li, un rap­pre­sen­tan­te con do­mi­ci­lio o se­de so­cia­le in Sviz­ze­ra.

3La de­si­gna­zio­ne di un rap­pre­sen­tan­te se­con­do i ca­po­ver­si 1 e 2 non equi­va­le al­la co­sti­tu­zio­ne di uno sta­bi­li­men­to d’im­pre­sa ai sen­si del­le di­spo­si­zio­ni sul­le im­po­ste di­ret­te.

Art. 68 Obbligo d’informazione  

1Il con­tri­buen­te de­ve in­di­ca­re co­scien­zio­sa­men­te all’AFC tut­ti i fat­ti che pos­so­no es­se­re di qual­che ri­le­van­za per l’ac­cer­ta­men­to dell’as­sog­get­ta­men­to o per il cal­co­lo dell’im­po­sta e inol­tra­re i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri.

2È fat­to sal­vo il se­gre­to pro­fes­sio­na­le tu­te­la­to dal­la leg­ge. Le per­so­ne te­nu­te a os­ser­va­re il se­gre­to pro­fes­sio­na­le han­no l’ob­bli­go di pre­sen­ta­re i lo­ro li­bri e i per­ti­nen­ti do­cu­men­ti; pos­so­no ce­la­re il no­me e l’in­di­riz­zo dei clien­ti o so­sti­tuir­li con co­di­ci, ma il luo­go di do­mi­ci­lio o di se­de dev’es­se­re leg­gi­bi­le. Nei ca­si dub­bi, il pre­si­den­te del­la ca­me­ra com­pe­ten­te del Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le può, su ri­chie­sta dell’AFC o del con­tri­buen­te, de­si­gna­re pe­ri­ti neu­tra­li qua­li or­ga­ni di con­trol­lo.

Art. 69 Diritto d’informazione  

L’AFC in­for­ma en­tro un con­gruo ter­mi­ne il con­tri­buen­te che chie­de per scrit­to rag­gua­gli cir­ca le con­se­guen­ze in ma­te­ria di im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to di una fat­ti­spe­cie con­cre­ta de­scrit­ta con pre­ci­sio­ne. L’in­for­ma­zio­ne è giu­ri­di­ca­men­te vin­co­lan­te per il con­tri­buen­te ri­chie­den­te e l’AFC; non può es­se­re ri­fe­ri­ta a un’al­tra fat­ti­spe­cie.

Art. 70 Contabilità e conservazione  

1Il con­tri­buen­te de­ve te­ne­re i suoi li­bri con­ta­bi­li e i per­ti­nen­ti do­cu­men­ti se­con­do i prin­ci­pi del di­rit­to com­mer­cia­le. L’AFC può ec­ce­zio­nal­men­te pre­scri­ve­re ob­bli­ghi più este­si di quel­li pre­vi­sti dal di­rit­to com­mer­cia­le se ciò è in­di­spen­sa­bi­le al­la cor­ret­ta ri­scos­sio­ne dell’IVA.

2Il con­tri­buen­te de­ve con­ser­va­re de­bi­ta­men­te i suoi li­bri con­ta­bi­li, i giu­sti­fi­ca­ti­vi, le car­te d’af­fa­ri e al­tri do­cu­men­ti si­no al­la sca­den­za del ter­mi­ne as­so­lu­to di pre­scri­zio­ne del cre­di­to fi­sca­le (art. 42 cpv. 6). È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 958f del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni1.2

3I do­cu­men­ti com­mer­cia­li ne­ces­sa­ri per il cal­co­lo del­lo sgra­vio fi­sca­le suc­ces­si­vo e del con­su­mo pro­prio di be­ni im­mo­bi­li de­vo­no es­se­re con­ser­va­ti per 20 an­ni (art. 31 cpv. 3 e 32 cpv. 2).

4Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce le con­di­zio­ni al­le qua­li i giu­sti­fi­ca­ti­vi ne­ces­sa­ri all’ese­cu­zio­ne dell’im­po­sta se­con­do la pre­sen­te leg­ge pos­so­no es­se­re tra­smes­si e con­ser­va­ti in for­ma non car­ta­cea.


1 RS 220
2 Nuo­vo te­sto del per. giu­sta il n. 4 dell’all. al­la LF del 23 dic. 2011 (Di­rit­to con­ta­bi­le), in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6679; FF 2008 1321).

Art. 71 Presentazione del rendiconto  

1Il con­tri­buen­te è te­nu­to a pre­sen­ta­re spon­ta­nea­men­te all’AFC il ren­di­con­to sul cre­di­to fi­sca­le, nel­la for­ma pre­scrit­ta, en­tro 60 gior­ni dal­la fi­ne del pe­rio­do di ren­di­con­to.

2Se l’as­sog­get­ta­men­to pren­de fi­ne, il ter­mi­ne de­cor­re a par­ti­re da ta­le mo­men­to.

Art. 72 Correzione di lacune nel rendiconto  

1Se nell’am­bi­to dell’al­le­sti­men­to dei con­ti an­nua­li con­sta­ta la­cu­ne nei suoi ren­di­con­ti fi­sca­li, il con­tri­buen­te de­ve cor­reg­ger­le al più tar­di nel ren­di­con­to al­le­sti­to per il pe­rio­do in cui ca­de il 180° gior­no dal­la fi­ne dell’eser­ci­zio con­ta­bi­le in que­stio­ne.

2Il con­tri­buen­te è te­nu­to a cor­reg­ge­re suc­ces­si­va­men­te le la­cu­ne con­sta­ta­te in ren­di­con­ti di pe­rio­di fi­sca­li pre­ce­den­ti, sem­pre che i cre­di­ti fi­sca­li di que­sti pe­rio­di fi­sca­li non sia­no pas­sa­ti in giu­di­ca­to o pre­scrit­ti.

3Le cor­re­zio­ni suc­ces­si­ve dei ren­di­con­ti de­vo­no es­se­re ef­fet­tua­te nel­la for­ma pre­scrit­ta dall’AFC.

4In ca­so di er­ro­ri si­ste­ma­ti­ci dif­fi­ci­li da de­ter­mi­na­re, l’AFC può ac­cor­da­re al con­tri­buen­te fa­ci­li­ta­zio­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 80.

Capitolo 3: Obbligo di terzi di fornire informazioni

Art. 73  

1I ter­zi te­nu­ti a for­ni­re in­for­ma­zio­ni ai sen­si del ca­po­ver­so 2 de­vo­no, su ri­chie­sta dell’AFC:

a.
for­ni­re gra­tui­ta­men­te tut­te le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie per la de­ter­mi­na­zio­ne dell’as­sog­get­ta­men­to o per il cal­co­lo del cre­di­to fi­sca­le nei con­fron­ti di un con­tri­buen­te;
b.
con­sen­ti­re la con­sul­ta­zio­ne gra­tui­ta dei li­bri con­ta­bi­li, dei giu­sti­fi­ca­ti­vi, del­le car­te d’af­fa­ri e di al­tre re­gi­stra­zio­ni se le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie non so­no ot­te­ni­bi­li pres­so il con­tri­buen­te.

2So­no ter­zi te­nu­ti a for­ni­re in­for­ma­zio­ni co­lo­ro che:

a.
pos­so­no en­tra­re in li­nea di con­to co­me con­tri­buen­ti;
b.
so­no re­spon­sa­bi­li so­li­dal­men­te con il con­tri­buen­te o, in sua ve­ce, del pa­ga­men­to dell’im­po­sta;
c.
ri­ce­vo­no o han­no for­ni­to pre­sta­zio­ni;
d.
de­ten­go­no una par­te­ci­pa­zio­ne im­por­tan­te in una so­cie­tà sot­to­po­sta all’im­po­si­zio­ne di grup­po.

3È fat­to sal­vo il se­gre­to pro­fes­sio­na­le tu­te­la­to dal­la leg­ge.

Capitolo 4: Diritti e doveri delle autorità

Sezione 1: Segreto e assistenza amministrativa

Art. 74 Segreto  

1Chiun­que è in­ca­ri­ca­to dell’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge o è chia­ma­to a pre­star­vi con­cor­so è te­nu­to a man­te­ne­re il se­gre­to nei con­fron­ti di al­tre au­to­ri­tà e di per­so­ne pri­va­te su quan­to ap­pren­de nell’eser­ci­zio del­le sue fun­zio­ni e a ne­ga­re la con­sul­ta­zio­ne di at­ti uf­fi­cia­li.

2L’ob­bli­go del se­gre­to non è da­to:

a.
in ca­so di as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 75 e di ob­bli­go di de­nun­cia­re gli at­ti pu­ni­bi­li;
b.
nei con­fron­ti di or­ga­ni giu­di­zia­ri o am­mi­ni­stra­ti­vi, se l’au­to­ri­tà in­ca­ri­ca­ta dell’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge è sta­ta au­to­riz­za­ta dal DFF a ri­la­scia­re in­for­ma­zio­ni;
c.
in ca­si spe­ci­fi­ci, nei con­fron­ti del­le au­to­ri­tà in­ca­ri­ca­te del­la pro­ce­du­ra d’ese­cu­zio­ne e di fal­li­men­to o in ca­so di de­nun­cia di rea­ti in ma­te­ria di ese­cu­zio­ne e fal­li­men­to a dan­no dell’AFC;
d.1
per le se­guen­ti in­for­ma­zio­ni con­te­nu­te nel re­gi­stro dei con­tri­buen­ti: nu­me­ro con cui la per­so­na è iscrit­ta, in­di­riz­zo e at­ti­vi­tà eco­no­mi­ca, non­ché ini­zio e fi­ne dell’as­sog­get­ta­men­to.

1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 2 dell’all. al­la LF del 18 giu. 2010 sul nu­me­ro d’iden­ti­fi­ca­zio­ne del­le im­pre­se, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 4989; FF 2009 6817).

Art. 75 Assistenza amministrativa  

1Le au­to­ri­tà fi­sca­li del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, dei Can­to­ni, di­stret­ti, cir­co­li e Co­mu­ni si pre­sta­no re­ci­pro­ca as­si­sten­za nel­lo svol­gi­men­to dei lo­ro com­pi­ti; es­se de­vo­no, a ti­to­lo gra­tui­to, far­si le no­ti­fi­ca­zio­ni op­por­tu­ne, co­mu­ni­car­si le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie e con­ce­der­si la con­sul­ta­zio­ne de­gli at­ti uf­fi­cia­li.

2Le au­to­ri­tà am­mi­ni­stra­ti­ve del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, gli sta­bi­li­men­ti e le azien­de fe­de­ra­li au­to­no­mi, non­ché tut­te le al­tre au­to­ri­tà dei Can­to­ni, di­stret­ti, cir­co­li e Co­mu­ni non men­zio­na­te nel ca­po­ver­so 1 han­no l’ob­bli­go di for­ni­re in­for­ma­zio­ni all’AFC se le in­for­ma­zio­ni ri­chie­ste pos­so­no es­se­re ri­le­van­ti per l’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge, per la ri­scos­sio­ne dell’im­po­sta se­con­do la pre­sen­te leg­ge e per la ri­scos­sio­ne del ca­no­ne per le im­pre­se se­con­do la leg­ge fe­de­ra­le del 24 mar­zo 20061 sul­la ra­dio­te­le­vi­sio­ne; ta­li in­for­ma­zio­ni de­vo­no es­se­re for­ni­te gra­tui­ta­men­te. Su ri­chie­sta, oc­cor­re for­ni­re gra­tui­ta­men­te i do­cu­men­ti all’AFC.2

3Un’in­for­ma­zio­ne può es­se­re ne­ga­ta sol­tan­to se sus­si­sto­no in­te­res­si pub­bli­ci im­por­tan­ti op­pu­re se l’in­for­ma­zio­ne in­tral­ce­reb­be in mi­su­ra no­te­vo­le lo svol­gi­men­to dei com­pi­ti dell’au­to­ri­tà sol­le­ci­ta­ta. Il se­gre­to po­sta­le e del­le te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni de­ve es­se­re tu­te­la­to.

4Le con­tro­ver­sie sull’ob­bli­go del­le au­to­ri­tà am­mi­ni­stra­ti­ve fe­de­ra­li di for­ni­re in­for­ma­zio­ni so­no giu­di­ca­te dal Con­si­glio fe­de­ra­le. Le con­tro­ver­sie sull’ob­bli­go del­le au­to­ri­tà dei Can­to­ni, di­stret­ti, cir­co­li e Co­mu­ni di for­ni­re in­for­ma­zio­ni so­no giu­di­ca­te dal Tri­bu­na­le fe­de­ra­le (art. 120 del­la L del 17 giu. 20053 sul Tri­bu­na­le fe­de­ra­le), sem­pre che il Go­ver­no can­to­na­le ab­bia re­spin­to la do­man­da d’in­for­ma­zio­ni.

5Le or­ga­niz­za­zio­ni al­le qua­li so­no af­fi­da­ti com­pi­ti di di­rit­to pub­bli­co han­no, nei li­mi­ti di que­sti com­pi­ti, lo stes­so ob­bli­go di for­ni­re in­for­ma­zio­ni che in­com­be al­le au­to­ri­tà; il ca­po­ver­so 4 si ap­pli­ca per ana­lo­gia.


1 RS 784.40
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 3 dell’all. al­la LF del 26 set. 2014, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 2131; FF 2013 4237).
3 RS 173.110

Art. 75a Assistenza amministrativa internazionale  

1En­tro i li­mi­ti del­le pro­prie com­pe­ten­ze, l’AFC può con­ce­de­re al­le au­to­ri­tà este­re, a lo­ro ri­chie­sta, l’as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va ne­ces­sa­ria all’ese­cu­zio­ne dei lo­ro com­pi­ti, se­gna­ta­men­te per ga­ran­ti­re l’ap­pli­ca­zio­ne con­for­me del di­rit­to in ma­te­ria di im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to, non­ché per pre­ve­ni­re, sco­pri­re e per­se­gui­re in­fra­zio­ni con­tro ta­le di­rit­to, sem­pre che un trat­ta­to in­ter­na­zio­na­le lo pre­ve­da.

2Es­sa ese­gue l’as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va ap­pli­can­do per ana­lo­gia gli ar­ti­co­li 115a–115i LD2.


1 In­tro­dot­to dal n. 3 dell’all. al­la L del 28 set. 2012 sull’as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va fi­sca­le, in vi­go­re dal 1° feb. 2013 (RU 2013 231; FF 2011 5587).
2 RS 631.0

Sezione 2: Protezione dei dati

Art. 76 Trattamento dei dati  

1Per l’adem­pi­men­to dei suoi com­pi­ti le­ga­li, l’AFC è au­to­riz­za­ta a trat­ta­re da­ti per­so­na­li e pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne, com­pre­si i da­ti con­cer­nen­ti san­zio­ni e pro­ce­di­men­ti am­mi­ni­stra­ti­vi e pe­na­li.

2L’AFC è au­to­riz­za­ta a uti­liz­za­re si­ste­ma­ti­ca­men­te il nu­me­ro d’as­si­cu­ra­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne vec­chia­ia e su­per­sti­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 50c del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 19462 sull’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti per ac­cer­ta­re l’as­sog­get­ta­men­to fi­sca­le.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 RS 831.10

Art. 76a Sistema d’informazione  

1L’AFC ge­sti­sce un si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne per trat­ta­re da­ti per­so­na­li e da­ti de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne con­cer­nen­ti san­zio­ni e pro­ce­di­men­ti am­mi­ni­stra­ti­vi e pe­na­li non­ché i pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà.

2Il si­ste­ma ser­ve per:

a.
ac­cer­ta­re l’as­sog­get­ta­men­to fi­sca­le di per­so­ne fi­si­che e giu­ri­di­che non­ché di co­mu­ni­tà di per­so­ne;
b.
ac­cer­ta­re le pre­sta­zio­ni im­po­ni­bi­li, non­ché de­ter­mi­na­re e ve­ri­fi­ca­re le im­po­ste do­vu­te sul­le stes­se e le im­po­ste pre­ce­den­ti de­du­ci­bi­li;
c.
ve­ri­fi­ca­re le pre­sta­zio­ni di­chia­ra­te co­me esclu­se dall’im­po­sta e le re­la­ti­ve im­po­ste pre­ce­den­ti;
d.
ve­ri­fi­ca­re l’esen­zio­ne fi­sca­le di pre­sta­zio­ni che per leg­ge sog­giac­cio­no all’im­po­sta o per la cui im­po­si­zio­ne si è op­ta­to;
e.
ese­gui­re con­trol­li sui giu­sti­fi­ca­ti­vi di im­por­ta­zio­ne ed espor­ta­zio­ne ri­le­van­ti per la ri­scos­sio­ne dell’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to;
f.
ga­ran­ti­re la ri­scos­sio­ne del­le im­po­ste do­vu­te dai con­tri­buen­ti e dal­le per­so­ne re­spon­sa­bi­li in so­li­do;
g.
in­flig­ge­re ed ese­gui­re san­zio­ni am­mi­ni­stra­ti­ve o pe­na­li;
h.
trat­ta­re do­man­de di as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va e giu­di­zia­ria;
i.
lot­ta­re con­tro i rea­ti fi­sca­li;
j.
te­ne­re sta­ti­sti­che ne­ces­sa­rie al­la de­ter­mi­na­zio­ne dell’im­po­sta;
k.
ese­gui­re ana­li­si ed ela­bo­ra­re pro­fi­li di ri­schio.

3Il si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne può con­te­ne­re i se­guen­ti da­ti per­so­na­li, com­pre­si quel­li de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne:

a.
da­ti sull’iden­ti­tà del­le per­so­ne;
b.
da­ti sul­le at­ti­vi­tà eco­no­mi­che;
c.
da­ti sul­la si­tua­zio­ne red­di­tua­le e pa­tri­mo­nia­le;
d.
da­ti sul­la si­tua­zio­ne tri­bu­ta­ria;
e.
da­ti su de­bi­ti e ces­sio­ni di cre­di­ti;
f.
da­ti su pro­ce­du­re di ese­cu­zio­ne, fal­li­men­to e se­que­stro;
g.
pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 let­te­ra d del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 19922 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti;
h.
da­ti sull’os­ser­van­za de­gli ob­bli­ghi fi­sca­li;
i.
da­ti sul so­spet­to di in­fra­zio­ni;
j.
da­ti su rea­ti, og­get­ti se­que­stra­ti e mez­zi di pro­va;
k.
da­ti su pro­ce­di­men­ti am­mi­ni­stra­ti­vi e pe­na­li non­ché su pro­ce­du­re di as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va e giu­di­zia­ria.

1 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 RS 235.1

Art. 76b Comunicazione dei dati  

1In vir­tù dell’ar­ti­co­lo 10 del­la leg­ge del 28 giu­gno 19672 sul Con­trol­lo del­le fi­nan­ze, per l’adem­pi­men­to dei suoi com­pi­ti le­ga­li il Con­trol­lo fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze ha ac­ces­so al si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne dell’AFC.

2L’AFC può co­mu­ni­ca­re o ren­de­re ac­ces­si­bi­li i da­ti di cui all’ar­ti­co­lo 76a ca­po­ver­so 3 me­dian­te pro­ce­du­ra di ri­chia­mo al per­so­na­le dell’AFD in­ca­ri­ca­to del­la de­ter­mi­na­zio­ne e ri­scos­sio­ne dell’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to e dell’ese­cu­zio­ne di pro­ce­di­men­ti am­mi­ni­stra­ti­vi e pe­na­li, sem­pre che que­sto sia ne­ces­sa­rio all’ese­cu­zio­ne dei suoi com­pi­ti.


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 RS 614.0

Art. 76c Conservazione dei dati e dei documenti  

1I da­ti e i do­cu­men­ti uti­liz­za­ti e trat­ta­ti in ap­pli­ca­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge de­vo­no es­se­re con­ser­va­ti con cu­ra e si­ste­ma­ti­ca­men­te, non­ché pro­tet­ti da even­tua­li ef­fet­ti no­ci­vi.

2I do­cu­men­ti con­ser­va­ti in ba­se al­la pre­sen­te di­spo­si­zio­ne so­no equi­pa­ra­ti agli ori­gi­na­li.


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 76d Disposizioni d’esecuzione  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne con­cer­nen­ti:

a.
il si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne;
b.
le ca­te­go­rie dei da­ti per­so­na­li trat­ta­ti;
c.
l’elen­co dei da­ti de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne con­cer­nen­ti san­zio­ni e pro­ce­di­men­ti am­mi­ni­stra­ti­vi e pe­na­li;
d.
il di­rit­to d’ac­ces­so e di trat­ta­men­to;
e.
la du­ra­ta di con­ser­va­zio­ne dei da­ti; e
f.
l’ar­chi­via­zio­ne e la di­stru­zio­ne dei da­ti.

1 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Sezione 3: Garanzia della corretta riscossione delle imposte

Art. 77 Verifica  

L’AFC ve­ri­fi­ca se è adem­piu­to l’ob­bli­go di an­nun­ciar­si co­me con­tri­buen­te, di al­le­sti­re i ren­di­con­ti e di pa­ga­re l’im­po­sta.

Art. 78 Controllo  

1L’AFC può ef­fet­tua­re con­trol­li pres­so i con­tri­buen­ti se è ne­ces­sa­rio per chia­ri­re la fat­ti­spe­cie. A que­sto sco­po, i con­tri­buen­ti de­vo­no con­sen­ti­re in ogni mo­men­to all’AFC l’ac­ces­so al­la lo­ro con­ta­bi­li­tà e ai re­la­ti­vi giu­sti­fi­ca­ti­vi. Lo stes­so ob­bli­go in­com­be ai ter­zi te­nu­ti a for­ni­re in­for­ma­zio­ni con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 73 ca­po­ver­so 2.

2La ri­chie­sta e la ve­ri­fi­ca di do­cu­men­ti com­ple­ti da par­te dell’AFC è con­si­de­ra­ta un con­trol­lo.

3Il con­trol­lo de­ve es­se­re an­nun­cia­to per scrit­to. In ca­si fon­da­ti l’AFC può ec­ce­zio­nal­men­te pre­scin­de­re dall’an­nun­cio del con­trol­lo.

4Il con­tri­buen­te può, con do­man­da mo­ti­va­ta, chie­de­re l’ese­cu­zio­ne di un con­trol­lo.1 Il con­trol­lo de­ve es­se­re ef­fet­tua­to en­tro due an­ni.

5Il con­trol­lo de­ve es­se­re con­clu­so en­tro 360 gior­ni dal suo an­nun­cio con un av­vi­so di tas­sa­zio­ne; que­st’ul­ti­mo in­di­ca l’am­mon­ta­re del cre­di­to fi­sca­le del pe­rio­do con­trol­la­to.

6Gli ac­cer­ta­men­ti con­cer­nen­ti ter­zi, fat­ti in oc­ca­sio­ne di un con­trol­lo se­con­do i ca­po­ver­si 1–4 pres­so i se­guen­ti isti­tu­ti pos­so­no es­se­re uti­liz­za­ti esclu­si­va­men­te per l’ap­pli­ca­zio­ne dell’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to:

a.
la Ban­ca na­zio­na­le sviz­ze­ra;
b.
una cen­tra­le d’emis­sio­ne di ob­bli­ga­zio­ni fon­dia­rie;
c.
una ban­ca o una cas­sa di ri­spar­mio ai sen­si del­la leg­ge dell’8 no­vem­bre 19342 sul­le ban­che;
d.
un isti­tu­to fi­nan­zia­rio ai sen­si del­la leg­ge del 15 giu­gno 20183 su­gli isti­tu­ti fi­nan­zia­ri;
e.
un’in­fra­strut­tu­ra del mer­ca­to fi­nan­zia­rio ai sen­si del­la leg­ge del 19 giu­gno 20154 sull’in­fra­strut­tu­ra fi­nan­zia­ria.5

7Il se­gre­to pro­fes­sio­na­le pre­vi­sto dal­la leg­ge sul­le ban­che, dal­la leg­ge su­gli isti­tu­ti fi­nan­zia­ri e dal­la leg­ge sull’in­fra­strut­tu­ra fi­nan­zia­ria de­ve es­se­re tu­te­la­to.6


1RU 2009 7129
2 RS 952.0
3 RS 954.1
4 RS 958.1
5 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 8 del­la LF del 15 giu. 2018 su­gli isti­tu­ti fi­nan­zia­ri, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2018 5247, 2019 4631; FF 2015 7293).
6 In­tro­dot­to dall’all. n. II 8 del­la LF del 15 giu. 2018 su­gli isti­tu­ti fi­nan­zia­ri, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2018 5247, 2019 4631; FF 2015 7293).

Art. 79 Tassazione d’ufficio  

1Se i do­cu­men­ti con­ta­bi­li non esi­sto­no o so­no in­com­ple­ti o se le in­di­ca­zio­ni pre­sen­ta­te dal con­tri­buen­te non cor­ri­spon­do­no ma­ni­fe­sta­men­te al­la real­tà, l’AFC ese­gue una tas­sa­zio­ne d’uf­fi­cio nei li­mi­ti del suo po­te­re d’ap­prez­za­men­to.

2La de­ter­mi­na­zio­ne del cre­di­to fi­sca­le ha luo­go me­dian­te un av­vi­so di tas­sa­zio­ne.

Art. 80 Semplificazioni  

Se la re­gi­stra­zio­ne esat­ta di sin­go­li fat­ti es­sen­zia­li al cal­co­lo dell’im­po­sta gra­va ec­ces­si­va­men­te al con­tri­buen­te, l’AFC gli ac­cor­da age­vo­la­zio­ni e am­met­te una de­ter­mi­na­zio­ne ap­pros­si­ma­ti­va dell’im­po­sta, pur­ché non ne ri­sul­ti­no no­te­vo­li di­mi­nu­zio­ni o au­men­ti dell’im­po­sta, non si ve­ri­fi­chi un’im­por­tan­te di­stor­sio­ne del­la con­cor­ren­za e non di­ven­ti­no ec­ces­si­va­men­te dif­fi­col­to­si l’al­le­sti­men­to dei ren­di­con­ti di al­tri con­tri­buen­ti e i con­trol­li fi­sca­li.

Capitolo 5: Procedura di decisione e di ricorso

Art. 81 Principi  

1Le di­spo­si­zio­ni del­la PA1 so­no ap­pli­ca­bi­li. L’ar­ti­co­lo 2 ca­po­ver­so 1 PA non si ap­pli­ca al­la pro­ce­du­ra in ma­te­ria di im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to.

2Le au­to­ri­tà ac­cer­ta­no d’uf­fi­cio i fat­ti giu­ri­di­ca­men­te ri­le­van­ti.

3Il prin­ci­pio del li­be­ro ap­prez­za­men­to del­le pro­ve è ap­pli­ca­bi­le. L’am­mis­sio­ne di una pro­va non può es­se­re fat­ta di­pen­de­re esclu­si­va­men­te dal­la pre­sen­ta­zio­ne di de­ter­mi­na­ti mez­zi di pro­va.


Art. 82 Decisioni dell’AFC  

1D’uf­fi­cio o su ri­chie­sta del con­tri­buen­te, l’AFC pren­de tut­te le de­ci­sio­ni ne­ces­sa­rie per la ri­scos­sio­ne dell’im­po­sta, in par­ti­co­la­re se:

a.
l’esi­sten­za o l’en­ti­tà dell’as­sog­get­ta­men­to è con­te­sta­ta;
b.
l’iscri­zio­ne o la can­cel­la­zio­ne nel re­gi­stro dei con­tri­buen­ti è con­te­sta­ta;
c.
l’esi­sten­za o l’en­ti­tà del cre­di­to fi­sca­le, del­la re­spon­sa­bi­li­tà so­li­da­le o del­la pre­te­sa al­la re­sti­tu­zio­ne di im­po­ste è con­te­sta­ta;
d.
il con­tri­buen­te o la per­so­na so­li­dal­men­te re­spon­sa­bi­le non pa­ga l’im­po­sta;
e.
al­tri ob­bli­ghi fon­da­ti sul­la pre­sen­te leg­ge o su or­di­nan­ze ema­na­te in vir­tù del­la leg­ge non so­no ri­co­no­sciu­ti o non so­no adem­piu­ti;
f.
in un ca­so spe­ci­fi­co, s’im­po­ne o si ri­chie­de di de­ter­mi­na­re d’uf­fi­cio, a ti­to­lo pre­ven­ti­vo, l’as­sog­get­ta­men­to, il cre­di­to fi­sca­le, le ba­si di cal­co­lo dell’im­po­sta, l’ali­quo­ta ap­pli­ca­bi­le o la re­spon­sa­bi­li­tà so­li­da­le.

2Le de­ci­sio­ni ven­go­no no­ti­fi­ca­te per scrit­to al con­tri­buen­te. De­vo­no in­di­ca­re i ri­me­di giu­ri­di­ci e con­te­ne­re una mo­ti­va­zio­ne ade­gua­ta.

Art. 83 Reclamo  

1Le de­ci­sio­ni dell’AFC so­no im­pu­gna­bi­li con re­cla­mo en­tro 30 gior­ni dal­la no­ti­fi­ca­zio­ne.

2Il re­cla­mo de­ve es­se­re pre­sen­ta­to per scrit­to all’AFC. Es­so de­ve con­te­ne­re le con­clu­sio­ni, i mo­ti­vi, l’in­di­ca­zio­ne dei mez­zi di pro­va, non­ché la fir­ma del re­cla­man­te o del suo rap­pre­sen­tan­te. Il rap­pre­sen­tan­te de­ve giu­sti­fi­ca­re i suoi po­te­ri con una pro­cu­ra scrit­ta. I mez­zi di pro­va de­vo­no es­se­re de­si­gna­ti nell’at­to di re­cla­mo e al­le­ga­ti al­lo stes­so.

3Se il re­cla­mo non sod­di­sfa que­sti re­qui­si­ti o se le con­clu­sio­ni o i mo­ti­vi non so­no suf­fi­cien­te­men­te chia­ri, l’AFC as­se­gna al re­cla­man­te un bre­ve ter­mi­ne sup­ple­ti­vo per ri­me­diar­vi. Es­sa gli as­se­gna que­sto ter­mi­ne sup­ple­ti­vo con la com­mi­na­to­ria che, de­cor­ren­do in­frut­tuo­so, es­sa de­ci­de­rà in ba­se agli at­ti o, qua­lo­ra man­chi­no le con­clu­sio­ni, i mo­ti­vi, la fir­ma op­pu­re la pro­cu­ra, non en­tre­rà nel me­ri­to del re­cla­mo.

4Se il re­cla­mo è pre­sen­ta­to con­tro una de­ci­sio­ne già esau­sti­va­men­te mo­ti­va­ta dell’AFC, que­st’ul­ti­ma, su ri­chie­sta o con il con­sen­so del re­cla­man­te, lo tra­smet­te co­me ri­cor­so al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le.1

5La pro­ce­du­ra di re­cla­mo è con­ti­nua­ta an­che in ca­so di ri­ti­ro del re­cla­mo, se vi so­no in­di­zi che fan­no sup­por­re che la de­ci­sio­ne im­pu­gna­ta non sia con­for­me al­le di­spo­si­zio­ni di leg­ge de­ter­mi­nan­ti.


Art. 84 Spese procedurali e ripetibili  

1Nel­la pro­ce­du­ra di de­ci­sio­ne o di re­cla­mo non so­no di nor­ma pre­le­va­te spe­se. Non so­no ver­sa­te ri­pe­ti­bi­li al­le par­ti.

2Qua­lun­que sia l’esi­to del­la pro­ce­du­ra, le spe­se pro­ce­du­ra­li pos­so­no es­se­re ad­dos­sa­te al­la per­so­na o all’au­to­ri­tà che le ha pro­vo­ca­te per sua pro­pria col­pa.

Art. 85 Revisione, interpretazione e rettifica  

Gli ar­ti­co­li 66–69 PA1 si ap­pli­ca­no al­la re­vi­sio­ne, all’in­ter­pre­ta­zio­ne e al­la ret­ti­fi­ca di av­vi­si di tas­sa­zio­ne, de­ci­sio­ni e de­ci­sio­ni su re­cla­mo dell’AFC.


Capitolo 6: Riscossione

Art. 86 Pagamento dell’imposta  

1En­tro 60 gior­ni dal­la fi­ne del pe­rio­do di ren­di­con­to, il con­tri­buen­te è te­nu­to a sal­da­re il cre­di­to fi­sca­le sor­to in ta­le pe­rio­do.

2Se il con­tri­buen­te non pa­ga o ese­gue un ver­sa­men­to ma­ni­fe­sta­men­te in­suf­fi­cien­te, l’AFC, pre­via dif­fi­da, pro­muo­ve l’ese­cu­zio­ne per l’am­mon­ta­re d’im­po­sta prov­vi­so­ria­men­te do­vu­to per il pe­rio­do di ren­di­con­to in­te­res­sa­to. Se il con­tri­buen­te non ha al­le­sti­to un ren­di­con­to o se lo stes­so è ma­ni­fe­sta­men­te in­com­ple­to, l’AFC de­ter­mi­na dap­pri­ma, nei li­mi­ti del suo po­te­re d’ap­prez­za­men­to, l’am­mon­ta­re d’im­po­sta prov­vi­so­ria­men­te do­vu­to.

3L’op­po­si­zio­ne del con­tri­buen­te com­por­ta l’aper­tu­ra del­la pro­ce­du­ra di ri­get­to. L’eli­mi­na­zio­ne dell’op­po­si­zio­ne com­pe­te all’AFC nell’am­bi­to del­la pro­ce­du­ra di de­ci­sio­ne e di re­cla­mo.

4La de­ci­sio­ne sull’op­po­si­zio­ne è im­pu­gna­bi­le con re­cla­mo all’AFC en­tro die­ci gior­ni dal­la no­ti­fi­ca­zio­ne. Fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 5, la de­ci­sio­ne sul re­cla­mo è de­fi­ni­ti­va.

5Se l’AFC ha de­ter­mi­na­to se­con­do il suo ap­prez­za­men­to l’am­mon­ta­re d’im­po­sta prov­vi­so­ria­men­te do­vu­to per il qua­le è sta­ta pro­mos­sa l’ese­cu­zio­ne, la de­ci­sio­ne sul re­cla­mo è im­pu­gna­bi­le con ri­cor­so al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le. Il ri­cor­so non ha ef­fet­to so­spen­si­vo, sal­vo che il Tri­bu­na­le lo di­spon­ga su do­man­da mo­ti­va­ta. Il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le de­ci­de de­fi­ni­ti­va­men­te.

6L’ar­ti­co­lo 85a del­la leg­ge fe­de­ra­le dell’11 apri­le 18891 sul­la ese­cu­zio­ne e sul fal­li­men­to (LEF) non è ap­pli­ca­bi­le.

7La ri­scos­sio­ne di un am­mon­ta­re d’im­po­sta se­con­do il ca­po­ver­so 2 la­scia im­pre­giu­di­ca­ta la de­ter­mi­na­zio­ne del cre­di­to fi­sca­le de­fi­ni­ti­vo se­con­do gli ar­ti­co­li 72, 78 e 82. Se la de­ter­mi­na­zio­ne del cre­di­to fi­sca­le non ha luo­go a cau­sa di inat­ti­vi­tà del con­tri­buen­te, in par­ti­co­la­re per­ché non cor­reg­ge le la­cu­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 72 né chie­de una de­ci­sio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 82, con la sca­den­za del ter­mi­ne di pre­scri­zio­ne del di­rit­to di tas­sa­zio­ne si con­si­de­ra­no cre­di­to fi­sca­le an­che gli im­por­ti dell’im­po­sta de­ter­mi­na­ti dall’AFC se­con­do il ca­po­ver­so 2.2

8In­ve­ce di pa­ga­re l’im­po­sta, il con­tri­buen­te può pre­sta­re ga­ran­zie se­con­do l’ar­ti­co­lo 93 ca­po­ver­so 7.

9Ri­ce­vu­ti il pa­ga­men­to o le ga­ran­zie, l’AFC ri­ti­ra im­me­dia­ta­men­te l’ese­cu­zio­ne.


1 RS 281.1
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 87 Interesse moratorio  

1In ca­so di pa­ga­men­to tar­di­vo, è do­vu­to sen­za dif­fi­da un in­te­res­se mo­ra­to­rio.

2In ca­so di ri­pre­sa fi­sca­le, non è do­vu­to un in­te­res­se mo­ra­to­rio qua­lo­ra la stes­sa sia sta­ta de­ter­mi­na­ta da un er­ro­re che non avreb­be com­por­ta­to per­di­te d’im­po­sta per la Con­fe­de­ra­zio­ne se fos­se sta­to trat­ta­to cor­ret­ta­men­te.

Art. 88 Rimborso al contribuente  

1Se dal ren­di­con­to d’im­po­sta ri­sul­ta un’ec­ce­den­za a fa­vo­re del con­tri­buen­te, que­st’ul­ti­ma gli vie­ne ver­sa­ta.

2So­no fat­ti sal­vi:

a.
la com­pen­sa­zio­ne dell’ec­ce­den­za con de­bi­ti d’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne, an­che se non so­no an­co­ra sca­du­ti;
b.
l’im­pie­go dell’ec­ce­den­za a ga­ran­zia dell’im­po­sta se­con­do l’ar­ti­co­lo 94 ca­po­ver­so 1;
c.
l’im­pie­go dell’ec­ce­den­za per la com­pen­sa­zio­ne di cre­di­ti tra ser­vi­zi fe­de­ra­li.

3Il con­tri­buen­te può chie­de­re la re­sti­tu­zio­ne di im­po­ste pa­ga­te ma non do­vu­te, pur­ché il cre­di­to fi­sca­le non sia pas­sa­to in giu­di­ca­to.1

4Se il ver­sa­men­to dell’ec­ce­den­za se­con­do il ca­po­ver­so 1 o la re­sti­tu­zio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 3 so­no ef­fet­tua­ti ol­tre il 60° gior­no dal­la ri­ce­zio­ne del ren­di­con­to o del­la ri­chie­sta scrit­ta di re­sti­tu­zio­ne pres­so l’AFC, è cor­ri­spo­sto un in­te­res­se ri­mu­ne­ra­to­rio a con­ta­re dal 61° gior­no si­no a quel­lo del ver­sa­men­to o del­la re­sti­tu­zio­ne.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 89 Esecuzione  

1Se l’im­po­sta, gli in­te­res­si, le spe­se e le mul­te non so­no pa­ga­ti, l’AFC pro­muo­ve l’ese­cu­zio­ne e pren­de tut­ti i prov­ve­di­men­ti op­por­tu­ni pre­vi­sti dal di­rit­to ci­vi­le e dal di­rit­to dell’ese­cu­zio­ne for­za­ta.

2Se il cre­di­to fi­sca­le non è an­co­ra pas­sa­to in giu­di­ca­to ed è con­te­sta­to, l’AFC ema­na una de­ci­sio­ne. La col­lo­ca­zio­ne de­fi­ni­ti­va non si ope­ra fin­ché non esi­sta una de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to.1

3L’op­po­si­zio­ne del con­tri­buen­te com­por­ta l’aper­tu­ra del­la pro­ce­du­ra di ri­get­to. L’AFC è com­pe­ten­te per l’eli­mi­na­zio­ne dell’op­po­si­zio­ne.

42

5L’AFC de­ve in­di­ca­re i cre­di­ti fi­sca­li ne­gli in­ven­ta­ri pub­bli­ci o in­si­nuar­li in ca­so di dif­fi­da pub­bli­ca ai cre­di­to­ri.3

6Gli im­por­ti d’im­po­sta con­se­gui­ti nell’am­bi­to di una pro­ce­du­ra d’ese­cu­zio­ne for­za­ta co­sti­tui­sco­no spe­se di rea­liz­za­zio­ne.

7In ca­si fon­da­ti, l’AFC può ri­nun­cia­re a ri­cu­pe­ra­re l’im­po­sta se lo svol­gi­men­to di una pro­ce­du­ra d’ese­cu­zio­ne non por­te­reb­be a nes­sun ri­sul­ta­to uti­le.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 Abro­ga­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 90 Agevolazioni di pagamento  

1Qua­lo­ra il pa­ga­men­to dell’im­po­sta, de­gli in­te­res­si e del­le spe­se en­tro il ter­mi­ne sta­bi­li­to do­ves­se es­se­re par­ti­co­lar­men­te gra­vo­so per il con­tri­buen­te, l’AFC può con­ve­ni­re con lui una pro­ro­ga del ter­mi­ne o pa­ga­men­ti ra­tea­li.

2Le age­vo­la­zio­ni di pa­ga­men­to pos­so­no es­se­re su­bor­di­na­te al­la pre­sta­zio­ne di ade­gua­te ga­ran­zie.

3Le age­vo­la­zio­ni di pa­ga­men­to de­ca­do­no se ven­go­no a man­ca­re i lo­ro pre­sup­po­sti o se non so­no adem­piu­te le con­di­zio­ni cui so­no su­bor­di­na­te.

4La pre­sen­ta­zio­ne di una do­man­da di age­vo­la­zio­ni di pa­ga­men­to non so­spen­de l’ese­cu­zio­ne.

Art. 91 Prescrizione del diritto di esigere il pagamento dell’imposta  

1Il di­rit­to di esi­ge­re il pa­ga­men­to del cre­di­to fi­sca­le, de­gli in­te­res­si e del­le spe­se si pre­scri­ve in cin­que an­ni dal pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la re­la­ti­va pre­te­sa.

2La pre­scri­zio­ne è so­spe­sa fin­ché il de­bi­to­re non può es­se­re escus­so in Sviz­ze­ra.

3La pre­scri­zio­ne è in­ter­rot­ta da qual­sia­si at­to d’esa­zio­ne e da qual­sia­si pro­ro­ga da par­te dell’AFC, non­ché da qual­sia­si eser­ci­zio del­la pre­te­sa da par­te del con­tri­buen­te.

4L’in­ter­ru­zio­ne e la so­spen­sio­ne han­no ef­fet­to nei con­fron­ti di tut­ti i de­bi­to­ri.

5Il di­rit­to di esi­ge­re il pa­ga­men­to si pre­scri­ve in ogni ca­so in die­ci an­ni dal­la fi­ne dell’an­no in cui la pre­te­sa è pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

6Se per un cre­di­to fi­sca­le è ri­la­scia­to un at­te­sta­to di ca­ren­za di be­ni, la pre­scri­zio­ne del di­rit­to di esi­ge­re il pa­ga­men­to è ret­ta dal­le di­spo­si­zio­ni del­la LEF1.


1 RS 281.1

Art. 92 Condono dell’imposta  

1L’AFC può con­do­na­re in tut­to o in par­te un’im­po­sta ac­cer­ta­ta e pas­sa­ta in giu­di­ca­to se:1

a.2
il con­tri­buen­te non ha fat­tu­ra­to e in­cas­sa­to l’im­po­sta per un mo­ti­vo scu­sa­bi­le, un tra­sfe­ri­men­to suc­ces­si­vo del­la stes­sa non è pos­si­bi­le o ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le e il pa­ga­men­to dell’im­po­sta ri­sul­te­reb­be estre­ma­men­te gra­vo­so per lui;
b.
il con­tri­buen­te de­ve l’im­po­sta uni­ca­men­te per­ché non ha ri­spet­ta­to pre­scri­zio­ni for­ma­li o ha com­mes­so er­ro­ri per mo­ti­vi di or­ga­niz­za­zio­ne e ri­sul­ta o egli di­mo­stra che la Con­fe­de­ra­zio­ne non ha su­bi­to una per­di­ta d’im­po­sta; o
c.
il con­tri­buen­te non ha po­tu­to adem­pie­re i suoi ob­bli­ghi per un mo­ti­vo scu­sa­bi­le, ma può suc­ces­si­va­men­te di­mo­stra­re o ren­de­re ve­ro­si­mi­le che la tas­sa­zio­ne d’uf­fi­cio dell’AFC era trop­po ele­va­ta; in tal ca­so il con­do­no può es­se­re ac­cor­da­to sol­tan­to si­no a con­cor­ren­za dell’im­por­to tas­sa­to in ec­ces­so.

2L’AFC può inol­tre ac­cor­da­re un con­do­no dell’im­po­sta, o ri­nun­cia­re a esi­ge­re ga­ran­zie per il suo cre­di­to, nell’am­bi­to di una pro­ce­du­ra di con­cor­da­to giu­di­zia­le.

3La do­man­da di con­do­no, mo­ti­va­ta per scrit­to e cor­re­da­ta dei ne­ces­sa­ri mez­zi di pro­va, dev’es­se­re pre­sen­ta­ta all’AFC. Con­tro la de­ci­sio­ne dell’AFC non è am­mes­so re­cla­mo. La de­ci­sio­ne è im­pu­gna­bi­le con ri­cor­so al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le.

4La pre­sen­ta­zio­ne di una do­man­da di con­do­no non so­spen­de l’ese­cu­zio­ne del­le im­po­ste ac­cer­ta­te con de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

5La pro­ce­du­ra di con­do­no dell’im­po­sta è gra­tui­ta. Le spe­se pos­so­no tut­ta­via es­se­re ad­dos­sa­te in tut­to o in par­te al ri­chie­den­te se ha pre­sen­ta­to una do­man­da ma­ni­fe­sta­men­te in­fon­da­ta.

63


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2RU 2009 7129
3 Abro­ga­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Capitolo 7: Garanzia dell’imposta

Art. 93 Garanzie  

1L’AFC può esi­ge­re ga­ran­zie per le im­po­ste, gli in­te­res­si e le spe­se, an­che se non so­no pas­sa­ti in giu­di­ca­to, né sca­du­ti, se:1

a.
l’esa­zio­ne tem­pe­sti­va sem­bra in pe­ri­co­lo;
b.
il de­bi­to­re pren­de di­spo­si­zio­ni per ab­ban­do­na­re il suo do­mi­ci­lio, la sua se­de so­cia­le o il suo sta­bi­li­men­to d’im­pre­sa in Sviz­ze­ra o per far­si can­cel­la­re dal re­gi­stro sviz­ze­ro di com­mer­cio;
c.
il de­bi­to­re è in mo­ra con il lo­ro pa­ga­men­to;
d.
il con­tri­buen­te as­su­me in tut­to o in par­te un’im­pre­sa in fal­li­men­to.
e.
il con­tri­buen­te pre­sen­ta ren­di­con­ti in cui fi­gu­ra­no im­por­ti ma­ni­fe­sta­men­te trop­po bas­si.

2Se il con­tri­buen­te ri­nun­cia all’esen­zio­ne dall’as­sog­get­ta­men­to (art. 11) o op­ta per l’im­po­si­zio­ne di pre­sta­zio­ni esclu­se dall’im­po­sta (art. 22), l’AFC può esi­ge­re che pre­sti ga­ran­zie con­for­me­men­te al ca­po­ver­so 7.

3La ri­chie­sta di ga­ran­zie de­ve in­di­ca­re la cau­sa giu­ri­di­ca del­le stes­se, l’im­por­to da ga­ran­ti­re e l’uf­fi­cio in­ca­ri­ca­to di ri­ce­ver­le; es­sa va­le co­me de­cre­to di se­que­stro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 274 LEF2. Con­tro la ri­chie­sta di ga­ran­zie non è am­mes­so re­cla­mo.

4La ri­chie­sta di ga­ran­zie è im­pu­gna­bi­le con ri­cor­so al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le.

5Il ri­cor­so con­tro la ri­chie­sta di ga­ran­zie non ha ef­fet­to so­spen­si­vo.

6La no­ti­fi­ca­zio­ne del­la de­ci­sio­ne con­cer­nen­te il cre­di­to fi­sca­le va­le co­me ini­zio dell’azio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 279 LEF. Il ter­mi­ne per pro­muo­ve­re l’ese­cu­zio­ne de­cor­re dal mo­men­to in cui la de­ci­sio­ne re­la­ti­va al cre­di­to fi­sca­le è pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

7Le ga­ran­zie de­vo­no es­se­re pre­sta­te sot­to for­ma di de­po­si­ti in con­tan­ti, fi­de­ius­sio­ni so­li­da­li sol­vi­bi­li, ga­ran­zie ban­ca­rie, car­tel­le ipo­te­ca­rie o ipo­te­che, po­liz­ze di as­si­cu­ra­zio­ne sul­la vi­ta con va­lo­re di ri­scat­to, ob­bli­ga­zio­ni in fran­chi sviz­ze­ri, quo­ta­te in bor­sa, di de­bi­to­ri sviz­ze­ri o ob­bli­ga­zio­ni di cas­sa emes­se da ban­che sviz­ze­re.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 RS 281.1

Art. 94 Altri provvedimenti di garanzia  

1Un’ec­ce­den­za a fa­vo­re del con­tri­buen­te ri­sul­tan­te dal ren­di­con­to d’im­po­sta può es­se­re:

a.
com­pen­sa­ta con de­bi­ti di pe­rio­di pre­ce­den­ti;
b.
ac­cre­di­ta­ta per com­pen­sa­re de­bi­ti di pe­rio­di suc­ces­si­vi, se il con­tri­buen­te è in ri­tar­do con i pa­ga­men­ti o per al­tri mo­ti­vi il cre­di­to fi­sca­le ap­pa­re ve­ro­si­mil­men­te mes­so in pe­ri­co­lo; l’im­por­to ac­cre­di­ta­to frut­ta in­te­res­se, al­lo stes­so tas­so di quel­lo ri­mu­ne­ra­to­rio, a con­ta­re dal 61° gior­no do­po la ri­ce­zio­ne del ren­di­con­to da par­te dell’AFC e si­no al mo­men­to del­la com­pen­sa­zio­ne; op­pu­re
c.
com­pen­sa­ta con ga­ran­zie ri­chie­ste dall’AFC.

2Se il con­tri­buen­te non ha né do­mi­ci­lio né se­de so­cia­le in Sviz­ze­ra, l’AFC può inol­tre esi­ge­re la pre­sta­zio­ne di ga­ran­zie se­con­do l’ar­ti­co­lo 93 ca­po­ver­so 7 per i de­bi­ti pro­ba­bi­li.

3In ca­so di ri­pe­tu­to pa­ga­men­to tar­di­vo, l’AFC può ob­bli­ga­re il de­bi­to­re a ef­fet­tua­re pa­ga­men­ti an­ti­ci­pa­ti men­si­li o bi­men­si­li.

Art. 95 Cancellazione dal registro di commercio  

Una per­so­na giu­ri­di­ca o uno sta­bi­li­men­to di un’im­pre­sa este­ra pos­so­no es­se­re can­cel­la­ti dal re­gi­stro sviz­ze­ro di com­mer­cio sol­tan­to se l’AFC ha co­mu­ni­ca­to all’uf­fi­cio in­ca­ri­ca­to del­la te­nu­ta del re­gi­stro che l’im­po­sta do­vu­ta è sta­ta pa­ga­ta o è co­per­ta da ga­ran­zie.

Titolo sesto: Disposizioni penali

Art. 96 Sottrazione d’imposta  

1Chiun­que, in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za, ri­du­ce il cre­di­to fi­sca­le a sca­pi­to del­lo Sta­to:

a.
nell’am­bi­to di un pe­rio­do fi­sca­le, non di­chia­ran­do tut­te le en­tra­te, esa­ge­ran­do l’en­ti­tà del­le en­tra­te pro­ve­nien­ti da pre­sta­zio­ni esen­ti dall’im­po­sta, non di­chia­ran­do tut­te le spe­se che sog­giac­cio­no all’im­po­sta sull’ac­qui­sto o di­chia­ran­do trop­pe spe­se che dan­no di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te;
b.
ot­te­nen­do un rim­bor­so in­de­bi­to; o
c.
ot­te­nen­do un con­do­no dell’im­po­sta in­giu­sti­fi­ca­to,

è pu­ni­to con la mul­ta si­no a 400 000 fran­chi.

2Chiun­que tra­sfe­ri­sce l’im­po­sta sot­trat­ta nei ca­si di cui al ca­po­ver­so 1 in una for­ma che dà di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te è pu­ni­to con la mul­ta si­no a 800 000 fran­chi.

3Chiun­que ri­du­ce il cre­di­to fi­sca­le a sca­pi­to del­lo Sta­to di­chia­ran­do in mo­do ve­ri­tie­ro i fat­to­ri ri­le­van­ti ai fi­ni del­la de­ter­mi­na­zio­ne dell’im­po­sta, ma qua­li­fi­can­do­li in mo­do er­ra­to sot­to il pro­fi­lo fi­sca­le, è pu­ni­to con la mul­ta si­no a 200 000 fran­chi se in­ten­zio­nal­men­te non ap­pli­ca cor­ret­ta­men­te nor­me le­ga­li chia­re, di­spo­si­zio­ni chia­re dell’au­to­ri­tà o pras­si chia­re pub­bli­ca­te e non ne in­for­ma pre­via­men­te per scrit­to l’au­to­ri­tà. Se ha agi­to per ne­gli­gen­za, l’au­to­re è pu­ni­to con la mul­ta si­no a 20 000 fran­chi.

4Chiun­que ri­du­ce il cre­di­to fi­sca­le a sca­pi­to del­lo Sta­to:

a.
non di­chia­ran­do mer­ci, di­chia­ran­do­le in mo­do ine­sat­to od oc­cul­tan­do­le, in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za, all’at­to del­la lo­ro im­por­ta­zio­ne;

b. non for­nen­do i da­ti ri­chie­sti o for­nen­do da­ti in­ve­ri­tie­ri o in­com­ple­ti, in­ten­zio­nal­men­te, nell’am­bi­to di un con­trol­lo ef­fet­tua­to dall’au­to­ri­tà o di una pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va vol­ta a de­ter­mi­na­re il cre­di­to fi­sca­le o il con­do­no dell’im­po­sta,

è pu­ni­to con la mul­ta si­no a 800 000 fran­chi.

5Il ten­ta­ti­vo è pu­ni­bi­le.

6Qua­lo­ra il pro­fit­to fi­sca­le sia ot­te­nu­to sul­la ba­se di un ren­di­con­to er­ra­to, la sot­tra­zio­ne d’im­po­sta è pu­ni­bi­le sol­tan­to se l’er­ro­re non è sta­to cor­ret­to en­tro il ter­mi­ne pre­vi­sto (art. 72 cpv. 1).

Art. 97 Commisurazione della pena e sottrazione d’imposta qualificata  

1La mul­ta è com­mi­su­ra­ta con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 106 ca­po­ver­so 3 del Co­di­ce pe­na­le (CP)1; l’ar­ti­co­lo 34 CP può es­se­re con­si­de­ra­to per ana­lo­gia. Se il pro­fit­to fi­sca­le ot­te­nu­to è su­pe­rio­re all’im­por­to mas­si­mo del­la pe­na com­mi­na­ta e l’in­fra­zio­ne è in­ten­zio­na­le, la mul­ta può es­se­re au­men­ta­ta si­no al dop­pio del pro­fit­to fi­sca­le.

2In ca­so di cir­co­stan­ze ag­gra­van­ti, l’im­por­to mas­si­mo del­la mul­ta com­mi­na­ta è au­men­ta­to del­la me­tà. Può inol­tre es­se­re pro­nun­cia­ta una pe­na de­ten­ti­va si­no a due an­ni. So­no cir­co­stan­ze ag­gra­van­ti:

a.
il fat­to di re­clu­ta­re una o più per­so­ne per com­met­te­re un’in­fra­zio­ne con­tro il di­rit­to dell’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to;
b.
il fat­to di com­met­te­re per me­stie­re in­fra­zio­ni con­tro il di­rit­to dell’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to.

1 RS 311.0

Art. 98 Violazione di obblighi procedurali  

Chiun­que, in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za:

a.
non si an­nun­cia co­me con­tri­buen­te;
b.
no­no­stan­te dif­fi­da, non pre­sen­ta un ren­di­con­to en­tro il ter­mi­ne;
c.
non di­chia­ra l’im­po­sta per il per­ti­nen­te pe­rio­do di ren­di­con­to;
d.
non pre­sta de­bi­ta­men­te le ga­ran­zie ri­chie­ste;
e.
non tie­ne, al­le­sti­sce, con­ser­va o pro­du­ce re­go­lar­men­te i li­bri con­ta­bi­li, i giu­sti­fi­ca­ti­vi, le car­te d’af­fa­ri e al­tri do­cu­men­ti;
f.
no­no­stan­te dif­fi­da, non for­ni­sce le in­for­ma­zio­ni ri­chie­ste o for­ni­sce in­for­ma­zio­ni ine­sat­te op­pu­re omet­te di di­chia­ra­re o di­chia­ra in mo­do ine­sat­to da­ti e be­ni de­ter­mi­nan­ti per la ri­scos­sio­ne dell’im­po­sta o per la ve­ri­fi­ca dell’as­sog­get­ta­men­to;
g.
in­di­ca nel­le fat­tu­re un am­mon­ta­re d’im­po­sta non do­vu­to o di­ver­so da quel­lo do­vu­to;
h.
in­di­can­do un nu­me­ro di re­gi­stro, fa cre­de­re di es­se­re iscrit­to nel re­gi­stro dei con­tri­buen­ti;
i.
no­no­stan­te dif­fi­da, ren­de dif­fi­ci­le, in­tral­cia o ren­de im­pos­si­bi­le la re­go­la­re ese­cu­zio­ne di un con­trol­lo,
è pu­ni­to con la mul­ta, pur­ché il fat­to non sia pu­ni­to da un’al­tra di­spo­si­zio­ne che pre­ve­de una pe­na più ele­va­ta.
Art. 99 Ricettazione fiscale  

Chiun­que ac­qui­sta, ac­cet­ta in do­no, in pe­gno o al­tri­men­ti in cu­sto­dia, oc­cul­ta, aiu­ta a spac­cia­re o met­te in com­mer­cio be­ni sa­pen­do o do­ven­do sup­por­re che l’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne do­vu­ta su­gli stes­si è sta­ta sot­trat­ta in­ten­zio­nal­men­te, è pu­ni­to con la pe­na ap­pli­ca­bi­le all’au­to­re.

Art. 100 Infrazioni commesse nell’azienda  

Se la mul­ta ap­pli­ca­bi­le non su­pe­ra i 100 000 fran­chi e se la de­ter­mi­na­zio­ne del­le per­so­ne pu­ni­bi­li se­con­do l’ar­ti­co­lo 6 DPA1 esi­ge­reb­be prov­ve­di­men­ti d’in­chie­sta spro­por­zio­na­ti all’en­ti­tà del­la pe­na, l’au­to­ri­tà può pre­scin­de­re da un pro­ce­di­men­to con­tro det­te per­so­ne e, in lo­ro ve­ce, con­dan­na­re al pa­ga­men­to del­la mul­ta l’azien­da (art. 7 DPA).


1 RS 313.0

Art. 101 Concorso di infrazioni  

1Gli ar­ti­co­li 7, 9, 11, 12 ca­po­ver­so 4 e 13 DPA1 non so­no ap­pli­ca­bi­li.

2Una con­dan­na se­con­do l’ar­ti­co­lo 98 let­te­ra a del­la pre­sen­te leg­ge non esclu­de una con­dan­na se­con­do gli ar­ti­co­li 96 e 97.

3Una con­dan­na se­con­do l’ar­ti­co­lo 14 DPA esclu­de un’ul­te­rio­re con­dan­na per la me­de­si­ma fat­ti­spe­cie di cui agli ar­ti­co­li 96 e 97 del­la pre­sen­te leg­ge.

4Se un at­to co­sti­tui­sce con­tem­po­ra­nea­men­te una sot­tra­zio­ne dell’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne o una ri­cet­ta­zio­ne fi­sca­le e un’in­fra­zio­ne con­tro al­tri di­spo­sti fe­de­ra­li in ma­te­ria di tas­se per­se­gui­bi­le da par­te dell’AFD, si in­flig­ge la pe­na pre­vi­sta per l’in­fra­zio­ne più gra­ve; la pe­na può es­se­re au­men­ta­ta in mi­su­ra ade­gua­ta.

5Se per una o più in­fra­zio­ni ri­sul­ta­no adem­piu­te le con­di­zio­ni per l’in­fli­zio­ne di più pe­ne di com­pe­ten­za dell’AFC, si in­flig­ge la pe­na pre­vi­sta per l’in­fra­zio­ne più gra­ve; la pe­na può es­se­re au­men­ta­ta in mi­su­ra ade­gua­ta.


1 RS 313.0

Art. 102 Autodenuncia  

1Se il con­tri­buen­te de­nun­cia spon­ta­nea­men­te un’in­fra­zio­ne al­la pre­sen­te leg­ge pri­ma che sia no­ta all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te, si pre­scin­de dall’apri­re un pro­ce­di­men­to pe­na­le nei suoi con­fron­ti, a con­di­zio­ne che:

a.1
aiu­ti l’au­to­ri­tà, per quan­to si pos­sa ra­gio­ne­vol­men­te pre­ten­de­re da lui, a de­ter­mi­na­re l’am­mon­ta­re dell’im­po­sta do­vu­ta o da re­sti­tui­re; e
b.
si ado­pe­ri se­ria­men­te per pa­ga­re l’im­po­sta do­vu­ta o da re­sti­tui­re.

2Se un non con­tri­buen­te de­nun­cia spon­ta­nea­men­te un’in­fra­zio­ne al­la pre­sen­te leg­ge da lui com­mes­sa o cui ha par­te­ci­pa­to, si pre­scin­de dall’apri­re un pro­ce­di­men­to pe­na­le nei suoi con­fron­ti.

3L’au­to­de­nun­cia di una per­so­na giu­ri­di­ca dev’es­se­re pre­sen­ta­ta dai suoi or­ga­ni o rap­pre­sen­tan­ti. La lo­ro re­spon­sa­bi­li­tà so­li­da­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 12 ca­po­ver­so 3 DPA2 de­ca­de e non si pro­ce­de pe­nal­men­te nei lo­ro con­fron­ti.

4Una cor­re­zio­ne del ren­di­con­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 72 ca­po­ver­so 2 è con­si­de­ra­ta au­to­de­nun­cia.


Art. 103 Azione penale  

1La DPA1, ec­cet­tua­ti gli ar­ti­co­li 63 ca­po­ver­si 1 e 2, 69 ca­po­ver­so 2, 73 ca­po­ver­so 1, ul­ti­mo pe­rio­do, non­ché 77 ca­po­ver­so 4, è ap­pli­ca­bi­le all’azio­ne pe­na­le.

2L’azio­ne pe­na­le per le in­fra­zio­ni in ma­te­ria di im­po­sta sul­le pre­sta­zio­ni ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro e di im­po­sta sull’ac­qui­sto spet­ta all’AFC, quel­la in ma­te­ria di im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne all’AFD.

3Nel­le cau­se pe­na­li stret­ta­men­te con­nes­se sot­to il pro­fi­lo ma­te­ria­le che so­no di com­pe­ten­za sia dell’AFC sia dell’AFD, l’AFC può, d’in­te­sa con l’AFD, de­ci­de­re di riu­ni­re i pro­ce­di­men­ti pres­so una del­le due au­to­ri­tà.

4Si può pre­scin­de­re dal pro­ce­di­men­to pe­na­le se la col­pa e le con­se­guen­ze del fat­to so­no di lie­ve en­ti­tà (art. 52 CP2). In tal ca­so è ema­na­to un de­cre­to di non luo­go a pro­ce­de­re o di ab­ban­do­no.

5Se l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te de­ve istrui­re o giu­di­ca­re an­che al­tre cau­se con­cer­nen­ti rea­ti ai qua­li è ap­pli­ca­bi­le la DPA, il ca­po­ver­so 1 si ap­pli­ca a tut­ti i rea­ti.


1 RS 313.0
2 RS 311.0

Art. 104 Garanzie procedurali  

1L’im­pu­ta­to ha di­rit­to a un pro­ce­di­men­to pe­na­le equo, con­for­me­men­te al­la Co­sti­tu­zio­ne fe­de­ra­le e al­le per­ti­nen­ti leg­gi di pro­ce­du­ra pe­na­le.

2L’im­pu­ta­to non è te­nu­to a de­por­re a pro­prio ca­ri­co in un pro­ce­di­men­to pe­na­le.

3Le in­for­ma­zio­ni for­ni­te dall’im­pu­ta­to nell’am­bi­to del­la pro­ce­du­ra di ri­scos­sio­ne dell’im­po­sta (art. 68 e 73) o i mez­zi di pro­va ot­te­nu­ti nell’am­bi­to di un con­trol­lo se­con­do l’ar­ti­co­lo 78 pos­so­no es­se­re uti­liz­za­ti nel pro­ce­di­men­to pe­na­le sol­tan­to se l’im­pu­ta­to vi ac­con­sen­te.

4L’aper­tu­ra dell’in­chie­sta pe­na­le dev’es­se­re co­mu­ni­ca­ta per scrit­to e sen­za in­du­gio all’im­pu­ta­to, per quan­to gra­vi mo­ti­vi non vi si op­pon­ga­no.

Art. 105 Prescrizione dell’azione penale  

1Il di­rit­to di av­via­re un pro­ce­di­men­to pe­na­le si pre­scri­ve:

a.
in ca­so di vio­la­zio­ne di ob­bli­ghi pro­ce­du­ra­li, al mo­men­to del pas­sag­gio in giu­di­ca­to del cre­di­to fi­sca­le con­nes­so con ta­le vio­la­zio­ne;
b.1
nell’am­bi­to dell’im­po­sta sul­le pre­sta­zio­ni ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro e dell’im­po­sta sull’ac­qui­sto:
1.
per le con­trav­ven­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 96 ca­po­ver­si 1–3, in sei me­si dal pas­sag­gio in giu­di­ca­to del cor­ri­spon­den­te cre­di­to fi­sca­le,
2.
in ca­so di sot­tra­zio­ne d’im­po­sta se­con­do l’ar­ti­co­lo 96 ca­po­ver­so 4, in due an­ni dal pas­sag­gio in giu­di­ca­to del cor­ri­spon­den­te cre­di­to fi­sca­le,
3.
per i de­lit­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 97 ca­po­ver­so 2 e per i de­lit­ti se­con­do gli ar­ti­co­li 14–17 DPA2, in set­te an­ni dal­la fi­ne del pe­rio­do fi­sca­le in­te­res­sa­to;
c.3
nell’am­bi­to dell’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne: per tut­ti i de­lit­ti e le con­trav­ven­zio­ni se­con­do gli ar­ti­co­li 96, 97 ca­po­ver­so 2 e 99 non­ché per i de­lit­ti se­con­do gli ar­ti­co­li 14-17 DPA, in set­te an­ni;
d. ed e.4

2L’azio­ne pe­na­le non si pre­scri­ve più se pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne di pre­scri­zio­ne è pro­nun­cia­ta una de­ci­sio­ne pe­na­le o una sen­ten­za di pri­mo gra­do.

3La pre­scri­zio­ne dell’ob­bli­go di pa­ga­men­to o re­sti­tu­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 12 DPA è ret­ta:

a.
in li­nea di prin­ci­pio, dall’ar­ti­co­lo 42;
b.
se è adem­piu­ta una fat­ti­spe­cie di cui agli ar­ti­co­li 96 ca­po­ver­so 4, 97 ca­po­ver­so 2 o 99 o agli ar­ti­co­li 14–17 DPA, dai ca­po­ver­si 1 e 2.

4Il di­rit­to di pro­se­gui­re un pro­ce­di­men­to pe­na­le av­via­to si pre­scri­ve in cin­que an­ni; la pre­scri­zio­ne è so­spe­sa fin­ché l’im­pu­ta­to è all’este­ro.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
2 RS 313.0
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
4 Abro­ga­te dal n. I del­la L del 30 set. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 106 Riscossione e prescrizione delle multe e delle spese  

1Le mul­te e le spe­se sta­bi­li­te nel pro­ce­di­men­to pe­na­le fi­sca­le so­no ri­scos­se se­con­do la pro­ce­du­ra di cui agli ar­ti­co­li 86–90. L’ar­ti­co­lo 36 CP1 è ap­pli­ca­bi­le.

2La pre­scri­zio­ne del di­rit­to di ri­scos­sio­ne è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 91.


1 RS 311.0

Titolo settimo: Disposizioni finali

Capitolo 1: Disposizioni di esecuzione

Art. 107 Consiglio federale  

1Il Con­si­glio fe­de­ra­le:

a.
di­sci­pli­na lo sgra­vio dall’IVA per i be­ne­fi­cia­ri di esen­zio­ni fi­sca­li di cui all’ar­ti­co­lo 2 del­la leg­ge del 22 giu­gno 20071 sul­lo Sta­to ospi­te;
b.
di­sci­pli­na a qua­li con­di­zio­ni l’im­po­sta gra­van­te pre­sta­zio­ni ese­gui­te sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro a de­sti­na­ta­ri con do­mi­ci­lio o se­de all’este­ro o gra­van­te le lo­ro im­por­ta­zio­ni può es­se­re rim­bor­sa­ta, pur­ché la re­ci­pro­ci­tà da par­te del lo­ro Pae­se di do­mi­ci­lio o di se­de sia ga­ran­ti­ta; al ri­guar­do de­vo­no va­le­re di prin­ci­pio le stes­se esi­gen­ze va­li­de per i con­tri­buen­ti sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro in ma­te­ria di de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te;
c.2
di­sci­pli­na il trat­ta­men­to in ma­te­ria di IVA del­le pre­sta­zio­ni re­se a per­so­ne che ap­par­ten­go­no al per­so­na­le e so­no al­lo stes­so tem­po per­so­ne stret­ta­men­te vin­co­la­te; a ta­le sco­po tie­ne con­to del trat­ta­men­to di que­ste pre­sta­zio­ni nel qua­dro dell’im­po­sta fe­de­ra­le di­ret­ta e può pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni all’ar­ti­co­lo 24 ca­po­ver­so 2.

2Il Con­si­glio fe­de­ra­le può ema­na­re, in de­ro­ga al­la pre­sen­te leg­ge, di­spo­si­zio­ni con­cer­nen­ti l’im­po­si­zio­ne del­le ope­ra­zio­ni con mo­ne­te d’oro e con oro fi­no non­ché l’im­po­si­zio­ne del­la lo­ro im­por­ta­zio­ne.3

3Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na le pre­scri­zio­ni di ese­cu­zio­ne.


1 RS 192.12
2 In­tro­dot­ta dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 108 Dipartimento federale delle finanze  

Il DFF:

a.
sta­bi­li­sce i tas­si d’in­te­res­se mo­ra­to­rio e ri­mu­ne­ra­to­rio con­for­mi al mer­ca­to e li ade­gua pe­rio­di­ca­men­te;
b.
de­fi­ni­sce i ca­si in cui non vie­ne ri­scos­so un in­te­res­se mo­ra­to­rio;
c.
sta­bi­li­sce un im­por­to li­mi­te en­tro il qua­le esi­gui tas­si d’in­te­res­se mo­ra­to­rio e ri­mu­ne­ra­to­rio non ven­go­no ri­scos­si o non van­no ver­sa­ti.
Art. 109 Organo consultivo  

1Il Con­si­glio fe­de­ra­le può isti­tui­re un or­ga­no con­sul­ti­vo com­po­sto di rap­pre­sen­tan­ti dei con­tri­buen­ti, dei Can­to­ni, de­gli am­bien­ti scien­ti­fi­ci, de­gli ope­ra­to­ri fi­sca­li e dei con­su­ma­to­ri.1

2L’or­ga­no con­sul­ti­vo esa­mi­na le con­se­guen­ze de­gli ade­gua­men­ti del­la pre­sen­te leg­ge, del­le sue di­spo­si­zio­ni di ese­cu­zio­ne e del­le pras­si per i con­tri­buen­ti e l’eco­no­mia.

3L’or­ga­no con­sul­ti­vo espri­me un pa­re­re sui pro­get­ti e può for­mu­la­re au­to­no­ma­men­te rac­co­man­da­zio­ni per even­tua­li mo­di­fi­che.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Capitolo 2: Abrogazione e modifica del diritto vigente

Art. 110 Diritto previgente: abrogazione  

La leg­ge del 2 set­tem­bre 19991 sull’IVA è abro­ga­ta.


1 [RU 2000 1300 1134, 2001 3086, 2002 1480, 2004 4719 all. n. II 5, 2005 4545 all. n. 2, 2006 2197 all. n. 52 2673 3243 5379 all. n. II 5, 2007 1411 all. n. 7 3425 all. n. 1 6637 all. n. II 5]

Art. 111 Modifica del diritto vigente  

...1


1 Le mod. pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 2009 5203.

Capitolo 3: Disposizioni transitorie

Art. 112 Applicazione del diritto anteriore  

1Fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 113, le di­spo­si­zio­ni del di­rit­to an­te­rio­re e le lo­ro pre­scri­zio­ni d’ese­cu­zio­ne ri­man­go­no an­co­ra ap­pli­ca­bi­li a tut­ti i fat­ti e rap­por­ti di di­rit­to sor­ti du­ran­te la lo­ro va­li­di­tà. La pre­scri­zio­ne con­ti­nua a es­se­re ret­ta da­gli ex ar­ti­co­li 49 e 50.

2Il di­rit­to an­te­rio­re è ap­pli­ca­bi­le al­le pre­sta­zio­ni ef­fet­tua­te pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge non­ché al­le im­por­ta­zio­ni di be­ni per i qua­li il de­bi­to d’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne è sor­to pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge.

3Le pre­sta­zio­ni ef­fet­tua­te par­zial­men­te pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge so­no im­po­ni­bi­li se­con­do il di­rit­to an­te­rio­re. Il nuo­vo di­rit­to si ap­pli­ca al­la par­te di pre­sta­zio­ni ef­fet­tua­ta do­po la sua en­tra­ta in vi­go­re.

Art. 113 Applicazione del nuovo diritto  

1Per de­ter­mi­na­re se le con­di­zio­ni dell’esen­zio­ne dall’as­sog­get­ta­men­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 10 ca­po­ver­so 2 so­no adem­pi­te all’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge, il nuo­vo di­rit­to si ap­pli­ca al­le pre­sta­zio­ni im­po­ni­bi­li in vir­tù del­la pre­sen­te leg­ge ef­fet­tua­te nel cor­so dei 12 me­si pre­ce­den­ti.

2Le di­spo­si­zio­ni sul­lo sgra­vio fi­sca­le suc­ces­si­vo di cui all’ar­ti­co­lo 32 si ap­pli­ca­no an­che al­le pre­sta­zio­ni per le qua­li non era da­to il di­rit­to al­la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del nuo­vo di­rit­to.

3Fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 91, il nuo­vo di­rit­to pro­ce­du­ra­le è ap­pli­ca­bi­le a tut­ti i pro­ce­di­men­ti pen­den­ti al mo­men­to del­la sua en­tra­ta in vi­go­re.

Art. 114 Possibilità di scelta  

1Con l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge i con­tri­buen­ti pos­so­no di nuo­vo av­va­ler­si del­le pos­si­bi­li­tà di scel­ta pre­vi­ste dal­la leg­ge. Nel­la mi­su­ra in cui le pos­si­bi­li­tà di scel­ta sog­giac­cia­no a de­ter­mi­na­ti ter­mi­ni, que­sti ul­ti­mi de­cor­ro­no nuo­va­men­te dal­la da­ta di en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge.

2Se il con­tri­buen­te non si espri­me sul­le pos­si­bi­li­tà di scel­ta en­tro 90 gior­ni dall’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge, si pre­su­me che man­ten­ga la sua scel­ta pre­ce­den­te, per quan­to ciò sia giu­ri­di­ca­men­te pos­si­bi­le.

Art. 115 Modifica delle aliquote d’imposta  

1Gli ar­ti­co­li 112 e 113 so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia al­la mo­di­fi­ca del­le ali­quo­te d’im­po­sta. Il Con­si­glio fe­de­ra­le ade­gua di con­se­guen­za gli im­por­ti mas­si­mi sta­bi­li­ti nell’ar­ti­co­lo 37 ca­po­ver­so 1.1

2Per il cal­co­lo de­gli im­por­ti dell’im­po­sta se­con­do le ali­quo­te pre­vi­gen­ti, ai con­tri­buen­ti so­no ac­cor­da­ti ter­mi­ni suf­fi­cien­te­men­te lun­ghi a se­con­da del ge­ne­re dei con­trat­ti di for­ni­tu­ra di be­ni e di pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).

Art. 115a Disposizione transitoria della modifica del 30 settembre 2016  

Su pez­zi da col­le­zio­ne qua­li og­get­ti d’ar­te, an­ti­chi­tà e si­mi­li per i qua­li al mo­men­to dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 30 set­tem­bre 2016 è già sta­ta de­dot­ta l’im­po­sta pre­ce­den­te, la de­du­zio­ne dell’im­po­sta pre­ce­den­te non de­ve es­se­re an­nul­la­ta, pur­ché la ven­di­ta dei be­ni in que­stio­ne sia ef­fet­tua­ta sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro e sia ver­sa­ta l’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to sul prez­zo di ven­di­ta to­ta­le.


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575 5059; FF 2015 2161).

Capitolo 4: Referendum ed entrata in vigore

Art. 116  

1La pre­sen­te leg­ge sot­to­stà a re­fe­ren­dum fa­col­ta­ti­vo.1

2Fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 3, es­sa en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 2010. Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ter­mi­na l’en­tra­ta in vi­go­re de­gli ar­ti­co­li 34 ca­po­ver­so 3 e 78 ca­po­ver­so 4.2

3In ca­so di re­fe­ren­dum e di ac­cet­ta­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge in vo­ta­zio­ne po­po­la­re, il Con­si­glio fe­de­ra­le ne de­ter­mi­na l’en­tra­ta in vi­go­re.


1 Il ter­mi­ne di re­fe­ren­dum per la pre­sen­te L è sca­du­to inu­ti­liz­za­to il 1° ott. 2009 (FF 2009 3789).
2 L’art. 78 cpv. 4 è in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 4737).

Disposizione transitoria della modifica del 19 marzo 2010

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