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Legge federale
sul contratto d’assicurazione
(Legge sul contratto d’assicurazione, LCA)1

del 2 aprile 1908 (Stato 1° gennaio 2022)

1 Tit. abbreviato e abbreviazione introdotti dal n. I della LF del 17 dic. 2004, in vigore dal 1° gen. 2006 (RU 2005 5245; FF 2003 3233).

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

in esecuzione dell’articolo 64 della Costituzione federale2;3
visto il messaggio 2 febbraio 1904 del Consiglio federale,

decreta:

2 [CS 1 3]. Questa disposizione corrisponde all’art. 122 della Cost. federale del 18 apr. 1999 (RS 101).

3Nuovo testo giusta l’all. n. 8 della L del 24 mar. 2000 sul foro, in vigore dal 1° gen. 2001 (RU 20002355; FF 19992427).

Capitolo 1: Disposizioni generali 4

4 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Sezione 1: Conclusione del contratto 5

5 Introdotto dal n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 1  

Pro­po­sta di as­si­cu­ra­zio­ne

 

1 Chi ha fat­to all’as­si­cu­ra­to­re la pro­po­sta d’un con­trat­to di as­si­cu­ra­zio­ne ri­ma­ne vin­co­la­to per quat­tor­di­ci gior­ni, quan­do non ab­bia fis­sa­to un ter­mi­ne più bre­ve per l’ac­cet­ta­zio­ne.

2 Ri­ma­ne vin­co­la­to per quat­tro set­ti­ma­ne se l’as­si­cu­ra­zio­ne ri­chie­de una vi­si­ta me­di­ca.

3 Il ter­mi­ne co­min­cia a de­cor­re­re dal­la con­se­gna o dall’in­vio del­la pro­po­sta all’as­si­cu­ra­to­re od al suo agen­te.

4 Il pro­po­nen­te è li­be­ra­to quan­do l’ac­cet­ta­zio­ne dell’as­si­cu­ra­to­re non gli sia giun­ta pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne.

Art. 2  

Pro­po­ste spe­cia­li

 

1 Si ri­tie­ne ac­cet­ta­ta la pro­po­sta di pro­lun­ga­re o di mo­di­fi­ca­re un con­trat­to o di ri­met­te­re in vi­go­re un con­trat­to so­spe­so, quan­do l’as­si­cu­ra­to­re non l’ab­bia re­spin­ta en­tro quat­tor­di­ci gior­ni dal ri­ce­vi­men­to.

2 Ove una vi­si­ta me­di­ca sia ri­chie­sta dal­le con­di­zio­ni ge­ne­ra­li d’as­si­cu­ra­zio­ne, la pro­po­sta si ri­tie­ne ac­cet­ta­ta se l’as­si­cu­ra­to­re non l’ha re­spin­ta en­tro quat­tro set­ti­ma­ne dal ri­ce­vi­men­to.

3 Que­ste di­spo­si­zio­ni non si ap­pli­ca­no al­la pro­po­sta di au­men­ta­re la som­ma as­si­cu­ra­ta.

Art. 2a6  

Di­rit­to di re­vo­ca

 

1 Lo sti­pu­lan­te può re­vo­ca­re la pro­po­sta di con­clu­sio­ne del con­trat­to o la di­chia­ra­zio­ne di ac­cet­ta­zio­ne del­lo stes­so per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto.

2 Il ter­mi­ne di re­vo­ca è di quat­tor­di­ci gior­ni e de­cor­re dal mo­men­to in cui lo sti­pu­lan­te ha pro­po­sto o ac­cet­ta­to il con­trat­to.

3 Il ter­mi­ne è os­ser­va­to se lo sti­pu­lan­te co­mu­ni­ca la re­vo­ca all’as­si­cu­ra­to­re, o con­se­gna la di­chia­ra­zio­ne di re­vo­ca al­la po­sta, en­tro l’ul­ti­mo gior­no del ter­mi­ne.

4 Il di­rit­to di re­vo­ca è esclu­so per le as­si­cu­ra­zio­ni col­let­ti­ve di per­so­ne, le co­per­tu­re prov­vi­so­rie e le con­ven­zio­ni di du­ra­ta in­fe­rio­re a un me­se.

5 Fin­tan­to­ché, no­no­stan­te la re­vo­ca, il ter­zo le­so può fa­re va­le­re in buo­na fe­de pre­te­se nei con­fron­ti dell’as­si­cu­ra­to­re, lo sti­pu­lan­te de­ve il pre­mio e l’as­si­cu­ra­to­re non può op­por­re al ter­zo le­so l’inef­fi­ca­cia del con­trat­to.

6 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 2b7  

Ef­fet­ti del­la re­vo­ca

 

1 La re­vo­ca ren­de inef­fi­ca­ce sin dall’ini­zio la pro­po­sta di con­clu­sio­ne del con­trat­to o la di­chia­ra­zio­ne di ac­cet­ta­zio­ne del­lo sti­pu­lan­te. Nel ca­so di as­si­cu­ra­zio­ni sul­la vi­ta vin­co­la­te a par­te­ci­pa­zio­ni, dev’es­se­re re­sti­tui­to il va­lo­re al mo­men­to del­la re­vo­ca.

2 Le par­ti de­vo­no re­sti­tui­re le pre­sta­zio­ni già ri­ce­vu­te.

3 Lo sti­pu­lan­te non de­ve all’as­si­cu­ra­to­re nes­sun’al­tra in­den­ni­tà. Ove l’equi­tà lo ri­chie­da, lo sti­pu­lan­te de­ve ri­fon­de­re in tut­to o in par­te al­l’as­si­cu­ra­to­re le spe­se per gli ac­cer­ta­men­ti par­ti­co­la­ri da que­sto svol­ti in buo­na fe­de in vi­sta del­la con­clu­sio­ne del con­trat­to.

7 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Sezione 2: Obblighi d’informare 8

8 Introdotto dal n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 39  

Ob­bli­go d’in­for­ma­re dell’as­si­cu­ra­to­re

 

1 Pri­ma del­la con­clu­sio­ne del con­trat­to d’as­si­cu­ra­zio­ne, l’as­si­cu­ra­to­re de­ve in­for­ma­re lo sti­pu­lan­te, in ma­nie­ra com­pren­si­bi­le e in una for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto, sul­la pro­pria iden­ti­tà e sul con­te­nu­to es­sen­zia­le del con­trat­to d’as­si­cu­ra­zio­ne. Es­so lo in­for­ma sui se­guen­ti ele­men­ti:10

a.
ri­schi as­si­cu­ra­ti;
b.11
l’esten­sio­ne del­la co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va e il ti­po di as­si­cu­ra­zio­ne, ov­ve­ro se si trat­ta di un’as­si­cu­ra­zio­ne di som­ma fis­sa o di un’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro i dan­ni;
c.
pre­mi do­vu­ti e al­tri ob­bli­ghi del­lo sti­pu­lan­te;
d.
du­ra­ta e estin­zio­ne del con­trat­to d’as­si­cu­ra­zio­ne;
e.
ba­si di cal­co­lo e prin­ci­pi e me­to­di per la de­ter­mi­na­zio­ne del­le ec­ce­den­ze e la par­te­ci­pa­zio­ne al­le stes­se;
f.12
i va­lo­ri di ri­scat­to e di tra­sfor­ma­zio­ne, non­ché le prin­ci­pa­li ti­po­lo­gie di co­sti le­ga­te al ri­scat­to di un’as­si­cu­ra­zio­ne sul­la vi­ta su­scet­ti­bi­le di ri­scat­to;
g.
trat­ta­men­to dei da­ti per­so­na­li, com­pre­si lo sco­po e il ge­ne­re del­la col­le­zio­ne di da­ti, non­ché de­sti­na­ta­ri e con­ser­va­zio­ne dei da­ti;
h.13
il di­rit­to di re­vo­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 2anon­ché la for­ma e il ter­mi­ne del­la re­vo­ca;
i.14
il ter­mi­ne di pre­sen­ta­zio­ne dell’av­vi­so di si­ni­stro di cui all’ar­ti­co­lo 38 ca­po­ver­so 1;
j.15
la va­li­di­tà tem­po­ra­le del­la pro­te­zio­ne as­si­cu­ra­ti­va, in par­ti­co­la­re nei ca­si in cui il si­ni­stro ac­ca­da nel cor­so del­la du­ra­ta del con­trat­to ma il dan­no che ne de­ri­va si ve­ri­fi­chi sol­tan­to do­po l’estin­zio­ne del con­trat­to.

2 Ta­li in­for­ma­zio­ni so­no for­ni­te al­lo sti­pu­lan­te in mo­do ta­le ch’egli pos­sa es­ser­ne a co­no­scen­za quan­do pro­po­ne o ac­cet­ta il con­trat­to d’as­si­cu­ra­zio­ne. In ogni ca­so, a quel mo­men­to de­ve es­se­re in pos­ses­so del­le con­di­zio­ni ge­ne­ra­li d’as­si­cu­ra­zio­ne e dell’in­for­ma­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra g.

3 Il da­to­re di la­vo­ro che con­clu­de un’as­si­cu­ra­zio­ne col­let­ti­va di per­so­ne per pro­teg­ge­re i pro­pri la­vo­ra­to­ri è te­nu­to a in­for­mar­li, per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto, sul con­te­nu­to es­sen­zia­le, sul­le mo­di­fi­che e sul­lo scio­gli­men­to del con­trat­to. L’as­si­cu­ra­to­re met­te a di­spo­si­zio­ne del da­to­re di la­vo­ro la do­cu­men­ta­zio­ne ne­ces­sa­ria a tal fi­ne.16

9 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 dic. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2005 5245; FF 2003 3233).

10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

11 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

12 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

13 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

14 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

15 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

16 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 3a17  

Vio­la­zio­ne dell’ob­bli­go d’in­for­ma­re

 

1 Se l’as­si­cu­ra­to­re ha vio­la­to l’ob­bli­go d’in­for­ma­re di cui all’ar­ti­co­lo 3, lo sti­pu­lan­te ha il di­rit­to di re­ce­de­re dal con­trat­to per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto. Il re­ces­so ha ef­fet­to dal mo­men­to in cui per­vie­ne all’as­si­cu­ra­to­re.

2 Il di­rit­to di re­ces­so si estin­gue quat­tro set­ti­ma­ne do­po che lo sti­pu­lan­te è ve­nu­to a co­no­scen­za del­la vio­la­zio­ne dell’ob­bli­go e del­le in­for­ma­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 3, ma al più tar­di due an­ni do­po la vio­la­zio­ne dell’ob­bli­go.

17 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 dic. 2004 (RU 2005 5245; FF 2003 3233). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 4  

Di­chia­ra­zio­ni ob­bli­ga­to­rie

a. In ge­ne­re

 

1 Il pro­po­nen­te de­ve di­chia­ra­re all’as­si­cu­ra­to­re, sul­la scor­ta di un que­stio­na­rio o in ri­spo­sta a do­man­de po­ste in al­tra for­ma, tut­ti i fat­ti ri­le­van­ti per l’ap­prez­za­men­to del ri­schio, in quan­to e co­me gli so­no o gli de­vo­no es­se­re no­ti. Le do­man­de e la di­chia­ra­zio­ne de­vo­no es­se­re fat­te per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto.19

2 So­no ri­le­van­ti i fat­ti che pos­so­no in­flui­re sul­la de­ter­mi­na­zio­ne dell’as­si­cu­ra­to­re a con­chiu­de­re il con­trat­to od a con­chiu­der­lo al­le con­di­zio­ni con­ve­nu­te.

3 Si pre­su­mo­no ri­le­van­ti i fat­ti in me­ri­to ai qua­li l’as­si­cu­ra­to­re ab­bia for­mu­la­to do­man­de pre­ci­se, non equi­vo­che.20

19 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

20 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 5  

b. In ca­so di rap­pre­sen­tan­za

c. Nell’as­si­cu­ra­zio­ne di ter­zi

 

1 Quan­do il con­trat­to sia con­chiu­so a mez­zo di un rap­pre­sen­tan­te, si di­chia­re­ran­no e i fat­ti ri­le­van­ti che so­no o de­vo­no es­se­re no­ti al rap­pre­sen­ta­to e quel­li che so­no o de­vo­no es­se­re no­ti al rap­pre­sen­tan­te.

2 Nel ca­so dell’as­si­cu­ra­zio­ne di ter­zi (art. 16) si di­chia­re­ran­no an­che i fat­ti ri­le­van­ti che so­no o de­vo­no es­se­re no­ti al ter­zo as­si­cu­ra­to o al suo in­ter­me­dia­rio, a me­no che il con­trat­to non ven­ga con­clu­so a lo­ro in­sa­pu­ta o non sia pos­si­bi­le av­vi­sa­re in tem­po uti­le il pro­po­nen­te.23

23 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 624  

Re­ti­cen­ze e lo­ro con­se­guen­ze

a. In ge­ne­re

 

1 Se nel ri­spon­de­re al­le do­man­de di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 chi era te­nu­to a fa­re la di­chia­ra­zio­ne ha di­chia­ra­to ine­sat­ta­men­te o ta­ciu­to un fat­to ri­le­van­te che co­no­sce­va o do­ve­va co­no­sce­re e a pro­po­si­to del qua­le era sta­to in­ter­pel­la­to, l’as­si­cu­ra­to­re ha il di­rit­to di re­ce­de­re dal con­trat­to per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto.25 Il re­ces­so ha ef­fet­to dal mo­men­to in cui per­vie­ne al­lo sti­pu­lan­te.

2 Il di­rit­to di re­ces­so si estin­gue quat­tro set­ti­ma­ne do­po che l’as­si­cu­ra­to­re è ve­nu­to a co­no­scen­za del­la re­ti­cen­za.

3 Quan­do il con­trat­to è sciol­to per re­ces­so in vir­tù del ca­po­ver­so 1, l’ob­bli­go dell’as­si­cu­ra­to­re di for­ni­re la pre­sta­zio­ne si estin­gue an­che per i dan­ni già in­ter­ve­nu­ti, nel­la mi­su­ra in cui il fat­to che è sta­to og­get­to del­la re­ti­cen­za ab­bia in­flui­to sull’in­sor­ge­re o sul­la por­ta­ta del dan­no. Se ha già for­ni­to pre­sta­zio­ni per un sif­fat­to si­ni­stro, l’as­si­cu­ra­to­re ha di­rit­to a re­sti­tu­zio­ne.26

4 In ca­so di re­ces­so da un con­trat­to d’as­si­cu­ra­zio­ne sul­la vi­ta, ri­scat­ta­bi­le se­con­do la pre­sen­te leg­ge (art. 90 cpv. 2), l’as­si­cu­ra­to­re for­ni­sce la pre­sta­zio­ne pre­vi­sta in ca­so di ri­scat­to.

24 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 dic. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 5245; FF 2003 3233).

25 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

26 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 7  

b. Nel con­trat­to di as­si­cu­ra­zio­ne col­let­ti­va

 

Quan­do il con­trat­to com­pren­da più co­se o più per­so­ne e la re­ti­cen­za si ri­fe­ri­sca so­la­men­te ad al­cu­ne di que­ste co­se o di que­ste per­so­ne, l’as­si­cu­ra­zio­ne ri­ma­ne in vi­go­re per le al­tre ove ri­sul­ti dal­le cir­co­stan­ze che l’as­si­cu­ra­to­re le avreb­be as­si­cu­ra­te an­che so­le al­le me­de­si­me con­di­zio­ni.

Art. 8  

Va­li­di­tà del con­trat­to no­no­stan­te la re­ti­cen­za

 

No­no­stan­te la re­ti­cen­za (art. 6) l’as­si­cu­ra­to­re non può re­ce­de­re dal con­trat­to:

1.
se il fat­to ta­ciu­to o ine­sat­ta­men­te di­chia­ra­to ha ces­sa­to d’esi­ste­re pri­ma che sia ac­ca­du­to il si­ni­stro;
2.
se la re­ti­cen­za fu pro­vo­ca­ta dall’as­si­cu­ra­to­re;
3.
se l’as­si­cu­ra­to­re co­no­sce­va o do­ve­va co­no­sce­re il fat­to ta­ciu­to;
4.
se l’as­si­cu­ra­to­re co­no­sce­va o do­ve­va co­no­sce­re esat­ta­men­te il fat­to ine­sat­ta­men­te di­chia­ra­to;
5.
se l’as­si­cu­ra­to­re ha ri­nun­cia­to al di­rit­to di re­ce­de­re dal con­trat­to;
6.
se chi è te­nu­to a fa­re la di­chia­ra­zio­ne non ri­spon­de ad una que­stio­ne a lui po­sta e l’as­si­cu­ra­to­re ha con­chiu­so ciò non­di­me­no il con­trat­to. Que­sta di­spo­si­zio­ne non si ap­pli­ca al ca­so in cui, giu­sta le al­tre co­mu­ni­ca­zio­ni dell’ob­bli­ga­to al­la di­chia­ra­zio­ne, la que­stio­ne deb­ba es­se­re con­si­de­ra­ta co­me se aves­se ri­ce­vu­to una ri­spo­sta in un de­ter­mi­na­to sen­so e ta­le ri­spo­sta ap­pa­ri­sca co­me una re­ti­cen­za so­pra un fat­to ri­le­van­te che l’ob­bli­ga­to al­la di­chia­ra­zio­ne co­no­sce­va o do­ve­va co­no­sce­re.

Sezione 3: Contenuto e obbligatorietà del contratto 27

27 Introdotto dal n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 928  

Co­per­tu­ra prov­vi­so­ria

 

1 Per­ché un as­si­cu­ra­to­re sia te­nu­to a for­ni­re la pre­sta­zio­ne in ca­so di co­per­tu­ra prov­vi­so­ria, è suf­fi­cien­te che i ri­schi as­si­cu­ra­ti e l’e­sten­sio­ne del­la co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va prov­vi­so­ria sia­no de­ter­mi­na­bi­li. L’ob­­bli­go d’in­for­ma­re dell’as­si­cu­ra­to­re si ri­du­ce di con­se­guen­za.

2 Un pre­mio è do­vu­to per quan­to sia con­ve­nu­to o usua­le.

3 Se non è li­mi­ta­ta nel tem­po, la co­per­tu­ra prov­vi­so­ria può es­se­re di­sdet­ta in ogni tem­po con un pre­av­vi­so di quat­tor­di­ci gior­ni. Es­sa ces­sa co­mun­que al mo­men­to del­la con­clu­sio­ne del con­trat­to de­fi­ni­ti­vo con l’as­si­cu­ra­to­re in que­stio­ne o con un al­tro as­si­cu­ra­to­re.

4 L’as­si­cu­ra­to­re de­ve con­fer­ma­re per scrit­to la co­per­tu­ra prov­vi­so­ria.

28 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 1029  

As­si­cu­ra­zio­ne con ef­fet­to re­troat­ti­vo

 

1 Il con­trat­to può espli­ca­re ef­fet­ti a una da­ta an­te­rio­re al­la sua con­clu­sio­ne se sus­si­ste un in­te­res­se as­si­cu­ra­bi­le.

2 L’as­si­cu­ra­zio­ne con ef­fet­to re­troat­ti­vo è nul­la se sol­tan­to lo sti­pu­lan­te o l’as­si­cu­ra­to sa­pe­va o avreb­be do­vu­to sa­pe­re che il si­ni­stro si era già ve­ri­fi­ca­to.

29 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 1130  

Po­liz­za

a. Con­te­nu­to

 

1 L’as­si­cu­ra­to­re ri­la­scia al­lo sti­pu­lan­te una po­liz­za che sta­bi­li­sce i di­rit­ti e gli ob­bli­ghi del­le par­ti.

2 L’as­si­cu­ra­to­re de­ve ri­la­scia­re al­lo sti­pu­lan­te che ne fac­cia ri­chie­sta una co­pia del­le di­chia­ra­zio­ni con­te­nu­te nel­la pro­po­sta di as­si­cu­ra­zio­ne o al­tri­men­ti fat­te dal pro­po­nen­te e sul­la cui ba­se l’as­si­cu­ra­zio­ne è sta­ta con­clu­sa.

30 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 1231  

b. ...

 

31 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 13  

c. Am­mor­tiz­za­zio­ne

 

1 ...32

2 All’am­mor­tiz­za­zio­ne del­le po­liz­ze si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia le di­spo­si­zio­ni del Co­di­ce fe­de­ra­le del­le ob­bli­ga­zio­ni del 14 giu­gno 188133 sull’am­mor­tiz­za­zio­ne dei ti­to­li al por­ta­to­re, con la va­rian­te che il ter­mi­ne di pro­du­zio­ne dev’es­se­re di un an­no al più.

32 Abro­ga­to dall’all. 1 n. II 8 del Co­di­ce di pro­ce­du­ra ci­vi­le del 19 dic. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2011 (RU 2010 1739; FF 2006 6593).

33[RU 5 577, 11 490; CS 23 tit. fin. art. 60 cpv. 2, 193in fi­ne art. 18 di­sp. fin. e trans. tit. XXIV a XX­XIII, 770 art. 103 cpv. 1]. Ora: le di­spo­si­zio­ni del CO (RS 220).

Art. 14  

Si­ni­stro ca­gio­na­to da col­pa

 

1 L’as­si­cu­ra­to­re non è re­spon­sa­bi­le quan­do il si­ni­stro sia sta­to ca­gio­na­to in­ten­zio­nal­men­te dal­lo sti­pu­lan­te o dall’aven­te di­rit­to.

2 Se il si­ni­stro fu ca­gio­na­to da col­pa gra­ve del­lo sti­pu­lan­te o dall’aven­te di­rit­to, l’as­si­cu­ra­to­re può ri­dur­re la sua pre­sta­zio­ne pro­por­zio­na­ta­men­te al gra­do del­la col­pa.

3 Se il si­ni­stro fu ca­gio­na­to in­ten­zio­nal­men­te o per col­pa gra­ve da per­so­na che con­vi­ve con lo sti­pu­lan­te o l’aven­te di­rit­to, o da per­so­na de cui at­ti es­si so­no re­spon­sa­bi­li e se lo sti­pu­lan­te o l’aven­te di­rit­to ha com­mes­so una ne­gli­gen­za gra­ve nel­la sor­ve­glian­za di ta­le per­so­na, sia col pren­der­la al pro­prio ser­vi­zio sia coll’am­met­ter­la pres­so di sè, l’as­si­cu­ra­to­re può ri­dur­re la sua pre­sta­zio­ne pro­por­zio­na­ta­men­te al gra­do del­la col­pa del­lo sti­pu­lan­te o dell’aven­te di­rit­to.

4 Se il si­ni­stro è do­vu­to a col­pa lie­ve del­lo sti­pu­lan­te o dell’aven­te di­rit­to, se que­sti si so­no re­si col­pe­vo­li di ne­gli­gen­za lie­ve a’ sen­si del lem­ma pre­ce­den­te o se il si­ni­stro fu ca­gio­na­to per col­pa lie­ve di una del­le al­tre per­so­ne qui­vi in­di­ca­te, l’as­si­cu­ra­to­re ri­spon­de per in­te­ro.

Art. 15  

Do­ve­re di uma­ni­tà

 

Quan­do una del­le per­so­ne in­di­ca­te nell’ar­ti­co­lo 14 del­la pre­sen­te leg­ge ab­bia ca­gio­na­to il si­ni­stro adem­pien­do un do­ve­re d’uma­ni­tà, l’as­si­cu­ra­to­re ri­spon­de per in­te­ro.

Art. 1634  

Og­get­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne

 

1 L’as­si­cu­ra­zio­ne ha per og­get­to un in­te­res­se as­si­cu­ra­bi­le del­lo sti­pu­lan­te (as­si­cu­ra­zio­ne per con­to pro­prio) o di un ter­zo (as­si­cu­ra­zio­ne per con­to di ter­zi). L’as­si­cu­ra­zio­ne può ri­fe­rir­si al­la per­so­na, a co­se o al ri­ma­nen­te pa­tri­mo­nio del­lo sti­pu­lan­te (as­si­cu­ra­zio­ne pro­pria) o di un ter­zo (as­si­cu­ra­zio­ne di ter­zi).

2 Nel dub­bio si pre­su­me che lo sti­pu­lan­te ab­bia con­clu­so l’as­si­cu­ra­zio­ne per con­to pro­prio.

3 Nel ca­so dell’as­si­cu­ra­zio­ne per con­to di ter­zi, l’as­si­cu­ra­to­re può op­por­re lo­ro tut­te le ec­ce­zio­ni op­po­ni­bi­li al­lo sti­pu­lan­te.

34 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 17 e1835  
 

35 Abro­ga­ti dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Sezione 4: Premio 36

36 Introdotto dal n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 19  

Sca­den­za

 

1 Sal­vo sti­pu­la­zio­ne con­tra­ria il pre­mio per il pri­mo pe­rio­do di as­si­cu­ra­zio­ne sca­de al mo­men­to del­la con­clu­sio­ne del con­trat­to. Per pe­rio­do di as­si­cu­ra­zio­ne s’in­ten­de lo spa­zio di tem­po se­con­do il qua­le vien cal­co­la­ta l’uni­tà di pre­mio. Nel dub­bio il pe­rio­do di as­si­cu­ra­zio­ne è di un an­no.

2 ...38

3 I pre­mi suc­ces­si­vi sca­do­no, nel dub­bio, al prin­ci­pio d’ogni nuo­vo pe­rio­do di as­si­cu­ra­zio­ne.

38 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 20  

Ob­bli­go del­la dif­fi­da. Con­se­guen­ze del­la mo­ra

 

1 Se il pre­mio non è pa­ga­to al­la sca­den­za o en­tro il ter­mi­ne di ri­spet­to con­ces­so dal con­trat­to, il de­bi­to­re dev’es­se­re dif­fi­da­to per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto, a sue spe­se e sot­to com­mi­na­to­ria del­le con­se­guen­ze del­la mo­ra, ad ef­fet­tuar­ne il pa­ga­men­to en­tro quat­tor­di­ci gior­ni dall’in­vio del­la dif­fi­da.40

2 Se il pre­mio è in­cas­sa­to pres­so il de­bi­to­re, la dif­fi­da può es­se­re co­mu­ni­ca­ta oral­men­te.41

3 Se la dif­fi­da ri­ma­ne sen­za ef­fet­to l’ob­bli­ga­zio­ne dell’as­si­cu­ra­to­re è so­spe­sa a da­ta­re dal­la sca­den­za del ter­mi­ne di dif­fi­da.

4 È ri­ser­va­ta la di­spo­si­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 93 del­la pre­sen­te leg­ge.

40 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

41 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 21  

Rap­por­to con­trat­tua­le do­po la mo­ra

 

1 Quan­do l’as­si­cu­ra­to­re non ab­bia ri­chie­sto nel­le vie le­ga­li il pre­mio ar­re­tra­to en­tro due me­si dal­la sca­den­za del ter­mi­ne fis­sa­to all’ar­ti­co­lo 20 del­la pre­sen­te leg­ge si ri­tie­ne che sia re­ce­du­to dal con­trat­to e ab­bia ri­nun­cia­to al pa­ga­men­to del pre­mio.

2 Se l’as­si­cu­ra­to­re ha ri­chie­sto il pre­mio o l’ha ac­cet­ta­to più tar­di, la sua re­spon­sa­bi­li­tà ri­na­sce dal mo­men­to in cui il pre­mio ar­re­tra­to ven­ga pa­ga­to con in­te­res­si e spe­se.

Art. 22e2343  
 

43Abro­ga­ti dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 2445  

Di­vi­si­bi­li­tà del pre­mio

 

1 Se il con­trat­to d’as­si­cu­ra­zio­ne è sciol­to o si estin­gue pri­ma del­la sca­den­za, il pre­mio è do­vu­to sol­tan­to si­no al mo­men­to del­lo scio­gli­men­to del con­trat­to. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 42 ca­po­ver­so 3.

2 Il pre­mio re­la­ti­vo al pe­rio­do as­si­cu­ra­ti­vo in cor­so è do­vu­to in­te­ra­men­te se l’as­si­cu­ra­to­re ha for­ni­to la pre­sta­zio­ne as­si­cu­ra­ti­va in se­gui­to al ve­nir me­no del ri­schio.

45 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 dic. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 5245; FF 2003 3233).

Art. 25a2746  
 

46 Abro­ga­ti dal n. I del­la LF del 17 dic. 2004, con ef­fet­to dal 1° gen. 2006 (RU 2005 5245; FF 2003 3233).

Sezione 5: Modifica del contratto 47

47 Introdotto dal n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 28  

Ag­gra­va­men­to del ri­schio ad ope­ra del­lo sti­pu­lan­te

 

1 Se nel cor­so dell’as­si­cu­ra­zio­ne lo sti­pu­lan­te ha ca­gio­na­to un ag­gra­va­men­to es­sen­zia­le del ri­schio, l’as­si­cu­ra­to­re non è vin­co­la­to per l’av­ve­ni­re al con­trat­to.

2 L’ag­gra­va­men­to del ri­schio è es­sen­zia­le quan­do de­ri­vi dal­la mo­di­fi­ca­zio­ne di un fat­to ri­le­van­te per l’ap­prez­za­men­to del ri­schio (art. 4) e del qua­le le par­ti ab­bia­no de­ter­mi­na­to l’esten­sio­ne ba­san­do­si sul­le ri­spo­ste al­le do­man­de di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1.48

3 Il con­trat­to può di­spor­re se, in che mi­su­ra ed en­tro qua­li ter­mi­ni lo sti­pu­lan­te deb­ba da­re av­vi­so di ta­li ag­gra­va­men­ti del ri­schio all’as­si­cu­ra­to­re.

48 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

a49  

Di­mi­nu­zio­ne del ri­schio

 

1 In ca­so di di­mi­nu­zio­ne es­sen­zia­le del ri­schio, lo sti­pu­lan­te può re­ce­de­re dal con­trat­to con un pre­av­vi­so di quat­tro set­ti­ma­ne, per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto, o esi­ge­re una ri­du­zio­ne del pre­mio.

2 Se l’as­si­cu­ra­to­re re­spin­ge la do­man­da di ri­du­zio­ne del pre­mio o lo sti­pu­lan­te non è d’ac­cor­do con la ri­du­zio­ne of­fer­ta, que­st’ul­ti­mo può re­ce­de­re dal con­trat­to con un pre­av­vi­so di quat­tro set­ti­ma­ne, per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto, en­tro quat­tro set­ti­ma­ne dal mo­men­to in cui gli è per­ve­nu­ta la ri­spo­sta dell’as­si­cu­ra­to­re.

3 La ri­du­zio­ne del pre­mio ha ef­fet­to a de­cor­re­re dal mo­men­to in cui l’as­si­cu­ra­to­re ri­ce­ve la co­mu­ni­ca­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 1.

49 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 29  

Ri­ser­va di pat­ti spe­cia­li

 

1 Le di­spo­si­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 28 del­la pre­sen­te leg­ge non mo­di­fi­ca­no i pat­ti coi qua­li lo sti­pu­lan­te as­su­me de­ter­mi­na­ti ob­bli­ghi al fi­ne di sce­ma­re il ri­schio o d’im­pe­dir­ne l’ag­gra­va­men­to.

2 L’as­si­cu­ra­to­re non può in­vo­ca­re la clau­so­la che lo li­be­ra dal con­trat­to qua­lo­ra lo sti­pu­lan­te man­chi a que­sti ob­bli­ghi se ta­le man­can­za non ha eser­ci­ta­to al­cu­na in­fluen­za sull’av­ve­rar­si del si­ni­stro e sull’esten­sio­ne del­le pre­sta­zio­ni in­com­ben­ti all’as­si­cu­ra­to­re.

Art. 30  

Ag­gra­va­men­to del ri­schio sen­za con­cor­so del­lo sti­pu­lan­te

 

1 Se l’ag­gra­va­men­to es­sen­zia­le del ri­schio av­vie­ne sen­za il con­cor­so del­lo sti­pu­lan­te, le con­se­guen­ze pre­vi­ste nell’ar­ti­co­lo 28 del­la pre­sen­te leg­ge si av­ve­ra­no so­lo quan­do lo sti­pu­lan­te ab­bia omes­so di di­chia­ra­re in­di­la­ta­men­te per iscrit­to all’as­si­cu­ra­to­re l’ag­gra­va­men­to del ri­schio ve­nu­to a sua co­no­scen­za.

2 Se lo sti­pu­lan­te non ha man­ca­to a que­st’ob­bli­go e l’as­si­cu­ra­to­re si è ri­ser­va­to il di­rit­to di ri­sol­ve­re il con­trat­to per cau­sa d’ag­gra­va­men­to es­sen­zia­le del ri­schio, la re­spon­sa­bi­li­tà dell’as­si­cu­ra­to­re si estin­gue quat­tor­di­ci gior­ni do­po ch’egli ab­bia no­ti­fi­ca­to al­lo sti­pu­lan­te il suo re­ces­so dal con­trat­to.

Art. 31  

Ag­gra­va­men­to del ri­schio nel con­trat­to di as­si­cu­ra­zio­ne col­let­ti­va

 

Quan­do il con­trat­to com­pren­da più co­se o più per­so­ne e l’ag­gra­va­men­to del ri­schio con­cer­na so­la­men­te al­cu­ne di que­ste co­se o di que­ste per­so­ne, l’as­si­cu­ra­zio­ne ri­ma­ne in vi­go­re per le al­tre a quan­to lo sti­pu­lan­te pa­ghi, a pri­ma ri­chie­sta dell’as­si­cu­ra­to­re, il mag­gior pre­mio che fos­se do­vu­to per es­se.

Art. 32  

Ag­gra­va­men­to sen­za con­se­guen­ze

 

L’ag­gra­va­men­to del ri­schio non pro­du­ce ef­fet­to giu­ri­di­co:

1.
quan­do non ab­bia eser­ci­ta­to al­cu­na in­fluen­za sull’av­ve­rar­si del si­ni­stro e sull’esten­sio­ne del­le pre­sta­zio­ni in­com­ben­ti all’as­si­cu­ra­to­re;
2.
quan­do ab­bia avu­to luo­go nell’in­ten­zio­ne di tu­te­la­re gli in­te­res­si dell’as­si­cu­ra­to­re;
3.
quan­do sia sta­to im­po­sto da un do­ve­re d’uma­ni­tà;
4.
quan­do l’as­si­cu­ra­to­re ab­bia espres­sa­men­te o ta­ci­ta­men­te ri­nun­cia­to a re­ce­de­re dal con­trat­to, spe­cie quan­do do­po aver ri­ce­vu­to dal­lo sti­pu­lan­te l’av­vi­so scrit­to dell’ag­gra­va­men­to del ri­schio egli non gli ab­bia no­ti­fi­ca­to en­tro quat­tor­di­ci gior­ni il suo re­ces­so dal con­trat­to.
Art. 33  

Esten­sio­ne del ri­schio

 

Sal­vo di­spo­si­zio­ne con­tra­ria del­la pre­sen­te leg­ge, l’as­si­cu­ra­to­re ri­spon­de di tut­ti gli av­ve­ni­men­ti che pre­sen­ti­no i ca­rat­te­ri del ri­schio con­tro le con­se­guen­ze del qua­le l’as­si­cu­ra­zio­ne fu con­chiu­sa, ec­cet­to­chè il con­trat­to non esclu­da dall’as­si­cu­ra­zio­ne sin­go­li av­ve­ni­men­ti in mo­do pre­ci­so, non equi­vo­co.

Art. 3450  

Re­spon­sa­bi­li­tà dell’as­si­cu­ra­to­re per i suoi in­ter­me­dia­ri

 

Nei con­fron­ti del­lo sti­pu­lan­te, l’as­si­cu­ra­to­re ri­spon­de an­che de­gli at­ti del pro­prio in­ter­me­dia­rio.

50 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 dic. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 5245; FF 2003 3233).

Art. 35  

Re­vi­sio­ne del­le con­di­zio­ni ge­ne­ra­li d’as­si­cu­ra­zio­ne

 

Se nel cor­so dell’as­si­cu­ra­zio­ne le con­di­zio­ni ge­ne­ra­li di as­si­cu­ra­zio­ne del­la me­de­si­ma spe­cie ven­go­no mo­di­fi­ca­te, lo sti­pu­lan­te può chie­de­re che il con­trat­to sia con­ti­nua­to al­le nuo­ve con­di­zio­ni. Tut­ta­via se per l’as­si­cu­ra­zio­ne al­le nuo­ve con­di­zio­ni oc­cor­re una pre­sta­zio­ne mag­gio­re, egli de­ve cor­ri­spon­de­re il con­gruo equi­va­len­te.

Sezione 6: Estinzione del contratto 51

51 Introdotto dal n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 35a52  

Re­ces­so or­di­na­rio

 

1 An­che se il con­trat­to è sta­to con­clu­so per una du­ra­ta più lun­ga, vi si può re­ce­de­re per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto al­la fi­ne del ter­zo an­no e di ogni an­no suc­ces­si­vo con un pre­av­vi­so di tre me­si.

2 Le par­ti pos­so­no con­ve­ni­re la pos­si­bi­li­tà di re­ce­de­re dal con­trat­to pri­ma del­la fi­ne del ter­zo an­no. I ter­mi­ni per il re­ces­so de­vo­no es­se­re iden­ti­ci per en­tram­be le par­ti.

3 L’as­si­cu­ra­zio­ne sul­la vi­ta è esclu­sa dal di­rit­to di re­ces­so or­di­na­rio.

4 Nell’as­si­cu­ra­zio­ne com­ple­men­ta­re all’as­si­cu­ra­zio­ne so­cia­le ma­lat­tie (art. 2 cpv. 2 del­la leg­ge del 26 set­tem­bre 201453 sul­la vi­gi­lan­za sull’as­­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie), il di­rit­to di re­ces­so or­di­na­rio e quel­lo in ca­so di si­ni­stro pos­so­no es­se­re eser­ci­ta­ti uni­ca­men­te dal­lo sti­pu­lan­te (art. 42 cpv. 1 del­la pre­sen­te leg­ge). Nell’as­si­cu­ra­zio­ne col­let­ti­va d’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra ta­li di­rit­ti pos­so­no es­se­re eser­ci­ta­ti da en­tram­be le par­ti.

52 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

53 RS 832.12

Art. 35b54  

Re­ces­so straor­di­na­rio

 

1 Per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto, si può re­ce­de­re in ogni tem­po dal con­trat­to per gra­vi mo­ti­vi.

2 Si con­si­de­ra gra­ve mo­ti­vo se­gna­ta­men­te:

a.
una mo­di­fi­ca im­pre­ve­di­bi­le del­le di­spo­si­zio­ni le­ga­li che ren­de im­pos­si­bi­le l’adem­pi­men­to del con­trat­to;
b.
ogni cir­co­stan­za che non con­sen­ta, per ra­gio­ni di buo­na fe­de, di esi­ge­re la con­ti­nua­zio­ne del con­trat­to da par­te del re­ce­den­te.

54 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 35c55  

Ca­si d’as­si­cu­ra­zio­ne pen­den­ti

 

1 So­no nul­le le di­spo­si­zio­ni con­trat­tua­li che per­met­to­no all’as­si­cu­ra­to­re di li­mi­ta­re o sop­pri­me­re uni­la­te­ral­men­te, quan­to al­la lo­ro du­ra­ta o al­la lo­ro en­ti­tà, gli ob­bli­ghi di pre­sta­zio­ne pe­rio­di­ci esi­sten­ti a se­gui­to di ma­lat­tia o in­for­tu­nio, se il con­trat­to è sciol­to in se­gui­to al ve­ri­fi­car­si del si­ni­stro.

2 In ca­so di cam­bia­men­to di as­si­cu­ra­zio­ne, è fat­ta sal­va la pro­se­cu­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne da par­te di un al­tro as­si­cu­ra­to­re, che as­su­ma gli ob­bli­ghi di pre­sta­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 1 quan­to al­la lo­ro du­ra­ta o al­la lo­ro en­ti­tà.

55 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 36  

Re­vo­ca dell’au­to­riz­za­zio­ne; con­se­guen­ze di di­rit­to pri­va­to

 

1 Lo sti­pu­lan­te ha di­rit­to di re­ce­de­re in ogni tem­po dal con­trat­to se l’as­si­cu­ra­to­re che è par­te al con­trat­to non di­spo­ne dell’au­to­riz­za­zio­ne a eser­ci­ta­re l’at­ti­vi­tà as­si­cu­ra­ti­va pre­scrit­ta dal­la leg­ge del 17 di­cem­bre 200457 sul­la sor­ve­glian­za de­gli as­si­cu­ra­to­ri (LSA) o ta­le au­to­riz­za­zio­ne gli è sta­ta re­vo­ca­ta.58

2 ... 59

3 Se re­ce­de da un con­trat­to di as­si­cu­ra­zio­ne sul­la vi­ta, ha di­rit­to al­la ri­ser­va.

4 Egli con­ser­va inol­tre l’azio­ne di ri­sar­ci­men­to.

57 RS 961.01

58 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

59 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 37  

Fal­li­men­to dell’as­si­cu­ra­to­re

 

1 Nel ca­so di fal­li­men­to dell’as­si­cu­ra­to­re il con­trat­to si estin­gue quat­tro set­ti­ma­ne do­po la pub­bli­ca­zio­ne del­la di­chia­ra­zio­ne di fal­li­men­to. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 55 LSA60.61

2 Lo sti­pu­lan­te può far va­le­re il di­rit­to di cui all’ar­ti­co­lo 36 ca­po­ver­so 3.62

3 Se per il pe­rio­do di as­si­cu­ra­zio­ne in cor­so lo sti­pu­lan­te ha ver­so l’as­si­cu­ra­to­re un di­rit­to a in­den­ni­tà, egli può far va­le­re a sua scel­ta, que­sto di­rit­to o le pre­te­se suin­di­ca­te.

4 Gli ri­man­go­no inol­tre ri­ser­va­ti i di­rit­ti di ri­sar­ci­men­to.

60 RS 961.01

61 Per. in­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

62 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 38  

Ob­bli­go di da­re av­vi­so del si­ni­stro

 

1 Ac­ca­du­to il si­ni­stro, l’aven­te di­rit­to, to­sto che sia ve­nu­to a co­no­scen­za del me­de­si­mo e del di­rit­to de­ri­van­te per lui dall’as­si­cu­ra­zio­ne, de­ve dar­ne av­vi­so all’as­si­cu­ra­to­re. Il con­trat­to può di­spor­re che ta­le av­vi­so sa­rà da­to per iscrit­to.

2 Quan­do l’aven­te di­rit­to man­chi per sua col­pa a que­st’ob­bli­go, l’as­si­cu­ra­to­re può ri­dur­re l’in­den­ni­tà dell’im­por­to di cui si tro­ve­reb­be di­mi­nui­ta se l’av­vi­so fos­se sta­to da­to in tem­po.

3 L’as­si­cu­ra­to­re non è vin­co­la­to al con­trat­to se l’aven­te di­rit­to, nell’in­ten­zio­ne d’im­pe­di­re che l’as­si­cu­ra­to­re pos­sa ac­cer­ta­re in tem­po uti­le le cir­co­stan­ze nel­le qua­li il si­ni­stro è ac­ca­du­to, ha omes­so di da­re in­di­la­ta­men­te l’av­vi­so.

Sezione 7: Verificarsi del sinistro 63

63 Introdotto dal n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 38a64  

Ob­bli­go di sal­va­tag­gio

 

1 In ca­so di si­ni­stro, l’aven­te di­rit­to è te­nu­to a fa­re quan­to pos­sa per sce­ma­re il dan­no. Quan­do non vi sia pe­ri­co­lo in mo­ra, egli do­vrà chie­de­re istru­zio­ni all’as­si­cu­ra­to­re cir­ca i prov­ve­di­men­ti da pren­de­re e con­for­mar­si al­le me­de­si­me.

2 Se l’aven­te di­rit­to ha man­ca­to a que­st’ob­bli­go in mo­do ine­scu­sa­bi­le, l’as­si­cu­ra­to­re può li­mi­ta­re l’in­den­ni­tà all’im­por­to cui si tro­ve­reb­be ri­dot­ta qua­lo­ra l’ob­bli­go fos­se sta­to adem­piu­to.

64 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 38b65  

Di­vie­to di cam­bia­men­to

 

1 Pri­ma che il dan­no sia va­lu­ta­to, l’aven­te di­rit­to non de­ve sen­za il con­sen­so dell’as­si­cu­ra­to­re ar­re­ca­re agli og­get­ti dan­neg­gia­ti al­cun cam­bia­men­to che pos­sa ren­de­re più dif­fi­ci­le o im­pos­si­bi­le di ac­cer­ta­re la cau­sa del dan­no o il dan­no stes­so, sem­pre che il cam­bia­men­to non ri­sul­ti im­po­sto dal­lo sco­po di sce­ma­re il dan­no o dall’in­te­res­se pub­bli­co.

2 Se l’aven­te di­rit­to con­trav­vie­ne a que­st’ob­bli­go con in­ten­zio­ne frau­do­len­ta, l’as­si­cu­ra­to­re non è vin­co­la­to al con­trat­to.

65 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 38c66  

Spe­se per sce­ma­re il dan­no

 

1 L’as­si­cu­ra­to­re è te­nu­to a rim­bor­sa­re all’aven­te di­rit­to le spe­se del­le mi­su­re non ma­ni­fe­sta­men­te inop­por­tu­ne che que­sti ha pre­se per sce­ma­re il dan­no (art. 38acpv. 1), an­che quan­do ta­li mi­su­re sia­no ri­ma­ste sen­za ef­fet­to, o quan­do le spe­se ag­giun­te all’in­den­ni­tà ec­ce­da­no l’im­por­to del­la som­ma as­si­cu­ra­ta.

2 Se la som­ma as­si­cu­ra­ta non rag­giun­ge il va­lo­re di ri­sar­ci­men­to l’as­si­cu­ra­to­re sop­por­ta le spe­se nel­la pro­por­zio­ne esi­sten­te fra la som­ma as­si­cu­ra­ta ed il va­lo­re di ri­sar­ci­men­to.

66 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 39  

Giu­sti­fi­ca­zio­ni in­com­ben­ti all’aven­te di­rit­to

 

1 A ri­chie­sta dell’as­si­cu­ra­to­re, l’aven­te di­rit­to de­ve for­nir­gli ogni in­for­ma­zio­ne sui fat­ti a lui no­ti che pos­sa­no ser­vi­re ad ac­cer­ta­re le cir­co­stan­ze nel­le qua­li il si­ni­stro è ac­ca­du­to o a de­ter­mi­na­re le con­se­guen­ze di que­sto.

2 Il con­trat­to può di­spor­re:

1.
che l’aven­te di­rit­to deb­ba pro­dur­re de­ter­mi­na­ti at­ti, se­gna­ta­men­te dei cer­ti­fi­ca­ti me­di­ci, che egli pos­sa pro­cu­rar­si sen­za spe­se ri­le­van­ti;
2.
che le co­mu­ni­ca­zio­ni pre­vi­ste nei ca­po­ver­si 1 e 2 nu­me­ro 1 di que­sto ar­ti­co­lo deb­ba­no es­se­re fat­te, sot­to pe­na del­la per­di­ta del di­rit­to de­ri­van­te dall’as­si­cu­ra­zio­ne, en­tro un ter­mi­ne cer­to e ade­gua­to. Que­sto ter­mi­ne de­cor­re dal gior­no in cui l’as­si­cu­ra­to­re ab­bia, sot­to com­mi­na­to­ria del­le con­se­guen­ze del­la mo­ra, dif­fi­da­to per iscrit­to l’aven­te di­rit­to a fa­re ta­li co­mu­ni­ca­zio­ni.
Art. 39a67  

Ri­le­va­men­to tem­pe­sti­vo

 

1 Sem­pre che nes­sun in­te­res­se pri­va­to pre­pon­de­ran­te vi si op­pon­ga, all’uf­fi­cio AI com­pe­ten­te pos­so­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti da­ti per il ri­le­va­men­to tem­pe­sti­vo de­gli as­si­cu­ra­ti in­ca­pa­ci al la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 3b del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 195968 sull’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà (LAI).

2 Pos­so­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti sol­tan­to i da­ti ne­ces­sa­ri al­lo sco­po in que­stio­ne. A ta­le con­di­zio­ne, l’isti­tu­to d’as­si­cu­ra­zio­ne è li­be­ra­to dal­l’ob­bli­go di ser­ba­re il se­gre­to.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri.

67 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 del­la LF del 6 ott. 2006 (5a re­vi­sio­ne dell’AI), in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5129; FF 2005 3989).

68 RS 831.20

Art. 39b69  

Col­la­bo­ra­zio­ne in­te­ri­sti­tu­zio­na­le

 

1 Sem­pre che nes­sun in­te­res­se pri­va­to pre­pon­de­ran­te vi si op­pon­ga, nel­l’am­bi­to del­la col­la­bo­ra­zio­ne in­te­ri­sti­tu­zio­na­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 68bis LAI70 pos­so­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti da­ti:

a.
agli uf­fi­ci AI;
b.
agli isti­tu­ti d’as­si­cu­ra­zio­ne pri­va­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 68bis ca­po­ver­so 1 let­te­ra b LAI;
c.
agli isti­tu­ti del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 68bis ca­po­ver­so 1 let­te­ra c LAI.

2 Pos­so­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti sol­tan­to i da­ti ne­ces­sa­ri al­lo sco­po in que­stio­ne. A ta­le con­di­zio­ne, l’isti­tu­to d’as­si­cu­ra­zio­ne è li­be­ra­to dall’ob­bli­go di ser­ba­re il se­gre­to.

3 L’in­te­res­sa­to dev’es­se­re in­for­ma­to cir­ca la co­mu­ni­ca­zio­ne dei da­ti.

69 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 del­la LF del 6 ott. 2006 (5a re­vi­sio­ne dell’AI), in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5129; FF 2005 3989).

70 RS 831.20

Art. 40  

Fro­di nel­le giu­sti­fi­ca­zio­ni

 

L’as­si­cu­ra­to­re non è vin­co­la­to al con­trat­to di fron­te all’aven­te di­rit­to, se que­sti od il suo rap­pre­sen­tan­te, nell’in­ten­to d’in­dur­lo in er­ro­re, ha di­chia­ra­to ine­sat­ta­men­te o ta­ciu­to dei fat­ti che esclu­de­reb­be­ro o li­mi­te­reb­be­ro l’ob­bli­go dell’as­si­cu­ra­to­re, o se, nel me­de­si­mo in­ten­to, egli non ha fat­to o ha fat­to tar­di­va­men­te le co­mu­ni­ca­zio­ni che per l’ar­ti­co­lo 39 del­la pre­sen­te leg­ge gl’in­com­bo­no.

Art. 41  

Sca­den­za del cre­di­to d’as­si­cu­ra­zio­ne

 

1 Il cre­di­to de­ri­van­te dal con­trat­to di as­si­cu­ra­zio­ne sca­de quat­tro set­ti­ma­ne do­po che l’as­si­cu­ra­to­re ab­bia ri­ce­vu­to le in­for­ma­zio­ni dal­le qua­li pos­sa con­vin­cer­si del fon­da­men­to del­la pre­te­sa.

2 È nul­la la clau­so­la per cui il cre­di­to di­ven­te­rà esi­gi­bi­le so­lo do­po che sia sta­to ri­co­no­sciu­to dall’as­si­cu­ra­to­re o am­mes­so da sen­ten­za de­fi­ni­ti­va.

Art. 41a71  

Ver­sa­men­to di ac­con­ti

 

1 Se l’as­si­cu­ra­to­re con­te­sta il suo ob­bli­go di pre­sta­zio­ne, sca­du­to il ter­mi­ne di cui all’ar­ti­co­lo 41 ca­po­ver­so 1 l’aven­te di­rit­to può esi­ge­re il ver­sa­men­to di ac­con­ti si­no a con­cor­ren­za dell’im­por­to non con­te­sta­to.

2 La stes­sa re­go­la si ap­pli­ca se non è chia­ro co­me la pre­sta­zio­ne as­si­cu­ra­ti­va deb­ba es­se­re ri­par­ti­ta tra più aven­ti di­rit­to.

71 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 42  

Dan­no par­zia­le

 

1 Quan­do sia­vi sta­to sol­tan­to un dan­no par­zia­le e si pre­ten­da per es­so una in­den­ni­tà, l’as­si­cu­ra­to­re e lo sti­pu­lan­te han­no en­tram­bi il di­rit­to di re­ce­de­re dal con­trat­to al più tar­di al pa­ga­men­to del­la in­den­ni­tà.

2 Se il con­trat­to è sciol­to per re­ces­so, la re­spon­sa­bi­li­tà dell’as­si­cu­ra­to­re si estin­gue 14 gior­ni do­po che il re­ces­so è sta­to co­mu­ni­ca­to all’al­tra par­te.72

3 L’as­si­cu­ra­to­re con­ser­va il di­rit­to al pre­mio per il pe­rio­do di as­si­cu­ra­zio­ne in cor­so se lo sti­pu­lan­te re­ce­de dal con­trat­to du­ran­te l’an­no suc­ces­si­vo al­la sua con­clu­sio­ne.73

4 Quan­do né l’as­si­cu­ra­to­re né lo sti­pu­lan­te re­ce­da­no dal con­trat­to, l’as­si­cu­ra­to­re, sal­vo sti­pu­la­zio­ne con­tra­ria, ri­spon­de pel fu­tu­ro so­lo col re­si­duo del­la som­ma as­si­cu­ra­ta.

72 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 dic. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 5245; FF 2003 3233).

73 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 dic. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 5245; FF 2003 3233).

Sezione 8: Altre disposizioni 74

74 Introdotto dal n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 43  

Co­mu­ni­ca­zio­ni dell’as­si­cu­ra­to­re

 

Le co­mu­ni­ca­zio­ni che l’as­si­cu­ra­to­re de­ve fa­re a nor­ma del­la pre­sen­te leg­ge al­lo sti­pu­lan­te o all’aven­te di­rit­to pos­so­no es­se­re fat­te va­li­da­men­te all’ul­ti­mo in­di­riz­zo a lui no­to.

Art. 44  

Co­mu­ni­ca­zio­ne del­lo sti­pu­lan­te o dell’aven­te di­rit­to: in­di­riz­zi

 

1 Per tut­te le co­mu­ni­ca­zio­ni che gli de­vo­no es­se­re fat­te a nor­ma del con­trat­to o del­la pre­sen­te leg­ge, l’as­si­cu­ra­to­re è te­nu­to ad in­di­ca­re al­me­no un in­di­riz­zo in Sviz­ze­ra e a por­tar­lo a co­no­scen­za del­lo sti­pu­lan­te e dell’aven­te di­rit­to che gli ab­bia no­ti­fi­ca­to le sue ra­gio­ni per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto.75

2 Quan­do l’as­si­cu­ra­to­re non adem­pia que­sti ob­bli­ghi non può in­vo­ca­re le con­se­gu­en­ze pre­vi­ste nel con­trat­to o nel­la pre­sen­te leg­ge per il ca­so in cui una co­mu­ni­ca­zio­ne non ven­ga fat­ta o ven­ga fat­ta tar­di­va­men­te.

3 Lo sti­pu­lan­te o l’aven­te di­rit­to può fa­re le co­mu­ni­ca­zio­ni che gl’in­com­bo­no, a sua scel­ta, all’in­di­riz­zo in­di­ca­to, all’as­si­cu­ra­to­re di­ret­ta­men­te od a qua­lun­que agen­te di que­st’ul­ti­mo. Le par­ti pos­so­no con­ve­ni­re che l’agen­te non è au­to­riz­za­to a ri­ce­ve­re co­mu­ni­ca­zio­ni per l’as­si­cu­ra­to­re.

75 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 45  

Vio­la­zio­ne del con­trat­to

 

1 Se è sta­ta con­ve­nu­ta una san­zio­ne per il ca­so in cui lo sti­pu­lan­te o l’aven­te di­rit­to vio­li un ob­bli­go, egli non in­cor­re nel­la san­zio­ne quan­do:

a.
ri­sul­ti dal­le cir­co­stan­ze che la vio­la­zio­ne non è im­pu­ta­bi­le a col­pa; o
b.
lo sti­pu­lan­te di­mo­stri che la vio­la­zio­ne non ha eser­ci­ta­to al­cu­na in­fluen­za sul ve­ri­fi­car­si del si­ni­stro e sull’esten­sio­ne del­le pre­sta­zio­ni do­vu­te dall’as­si­cu­ra­to­re.77

2 L’in­sol­vi­bi­li­tà del de­bi­to­re non scu­sa il ri­tar­do nel pa­ga­men­to del pre­mio.

3 Quan­do il con­trat­to o la pre­sen­te leg­ge vin­co­li l’esi­sten­za di un di­rit­to de­ri­van­te dall’as­si­cu­ra­zio­ne all’os­ser­van­za di un ter­mi­ne lo sti­pu­lan­te o l’aven­te di­rit­to può com­pie­re l’at­to omes­so sen­za col­pa non ap­pe­na l’im­pe­di­men­to sia tol­to.

77 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 46  

Pre­scri­zio­ne e ter­mi­ne

 

1 Fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 3, i cre­di­ti de­ri­van­ti dal con­trat­to di as­si­cu­ra­zio­ne si pre­scri­vo­no in cin­que an­ni dal fat­to su cui è fon­da­to l’ob­bli­go di for­ni­re la pre­sta­zio­ne.78 L’ar­ti­co­lo 41 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 25 gi­ugno 198279 sul­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le per la vec­chia­ia, i su­per­sti­ti e l’in­va­li­di­tà è ri­ser­va­to.80

2 So­no nul­li i pat­ti che as­sog­get­ta­no il cre­di­to ver­so l’as­si­cu­ra­to­re ad una pre­scri­zio­ne o ad un ter­mi­ne più bre­ve. Ri­ma­ne fer­ma la di­spo­si­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 39 ca­po­ver­so 2 nu­me­ro 2 del­la pre­sen­te leg­ge.

3 I cre­di­ti de­ri­van­ti dal con­trat­to di as­si­cu­ra­zio­ne col­let­ti­va d’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra in ca­so di ma­lat­tia si pre­scri­vo­no in due an­ni dal fat­to su cui è fon­da­to l’ob­bli­go di for­ni­re la pre­sta­zio­ne.81

78 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

79RS 831.40

80Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 25 giu. 1982 sul­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le per la vec­chia­ia, i su­per­sti­ti e l’in­va­li­di­tà, in vi­go­re dal 1° gen. 1985 (RU 1983797827art. 1 cpv. 1; FF 1976 I 113).

81 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 46a82  

Fal­li­men­to del­lo sti­pu­lan­te

 

1 In ca­so di fal­li­men­to del­lo sti­pu­lan­te il con­trat­to sus­si­ste e l’am­mi­ni­stra­zio­ne del fal­li­men­to è re­spon­sa­bi­le del suo adem­pi­men­to. So­no fat­ti sal­vi l’ar­ti­co­lo 81 e le di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te leg­ge re­la­ti­ve all’estin­zio­ne del con­trat­to.

2 Le pre­te­se e le pre­sta­zio­ni de­ri­van­ti dall’as­si­cu­ra­zio­ne di be­ni im­pi­gno­ra­bi­li se­con­do l’ar­ti­co­lo 92 del­la leg­ge fe­de­ra­le dell’11 apri­le 188983 sul­la ese­cu­zio­ne e sul fal­li­men­to non rien­tra­no nel­la mas­sa fal­li­men­ta­re.

82In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la L del 23 giu. 1978 sul­la sor­ve­glian­za de­gli as­si­cu­ra­to­ri (RU 19781836; FF 1976 II 859). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

83 RS 281.1

Art. 46b84  

Cu­mu­lo di as­si­cu­ra­zio­ni

 

1 Quan­do lo stes­so in­te­res­se sia as­si­cu­ra­to con­tro lo stes­so ri­schio e per lo stes­so tem­po pres­so più di un as­si­cu­ra­to­re, di gui­sa che le som­me as­si­cu­ra­te in­sie­me riu­ni­te ec­ce­da­no il va­lo­re di as­si­cu­ra­zio­ne (cu­mu­lo di as­si­cu­ra­zio­ni), lo sti­pu­lan­te è te­nu­to a dar­ne sen­za in­du­gio co­no­scen­za, per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto, a ogni as­si­cu­ra­to­re.

2 Se al mo­men­to del­la con­clu­sio­ne di un ul­te­rio­re con­trat­to non è a co­no­scen­za dell’esi­sten­za di un cu­mu­lo di as­si­cu­ra­zio­ni, lo sti­pu­lan­te può re­ce­de­re da que­sto con­trat­to per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto en­tro quat­tro set­ti­ma­ne dal­la sco­per­ta del cu­mu­lo di as­si­cu­ra­zio­ni.

3 Se lo sti­pu­lan­te ha omes­so in­ten­zio­nal­men­te que­sta no­ti­fi­ca­zio­ne o ha con­clu­so più as­si­cu­ra­zio­ni nell’in­ten­to di pro­cu­rar­si con es­se un uti­le il­le­ci­to, gli as­si­cu­ra­to­ri non so­no vin­co­la­ti in suo con­fron­to al con­trat­to.

4 Ogni as­si­cu­ra­to­re ha di­rit­to a tut­ta la pre­sta­zio­ne con­ve­nu­ta.

84 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 46c85  

Re­spon­sa­bi­li­tà in ca­so di cu­mu­lo di as­si­cu­ra­zio­ni

 

1 In ca­so di cu­mu­lo di as­si­cu­ra­zio­ni, ogni as­si­cu­ra­to­re ri­spon­de del dan­no nel­la pro­por­zio­ne esi­sten­te fra la som­ma da es­so as­si­cu­ra­ta e l’im­por­to to­ta­le del­le som­me as­si­cu­ra­te.

2 Se uno de­gli as­si­cu­ra­to­ri è di­ve­nu­to in­sol­vi­bi­le gli al­tri as­si­cu­ra­to­ri ri­spon­do­no, fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 38c ca­po­ver­so 2, per la quo­ta che in­com­be all’as­si­cu­ra­to­re in­sol­vi­bi­le nel­la pro­por­zio­ne esi­sten­te fra le som­me da lo­ro as­si­cu­ra­te e fi­no a con­cor­ren­za di quel­la as­si­cu­ra­ta da cia­scu­no di es­si. Il cre­di­to spet­tan­te all’aven­te di­rit­to con­tro l’as­si­cu­ra­to­re in­sol­vi­bi­le pas­sa agli as­si­cu­ra­to­ri che han­no pa­ga­to l’in­den­ni­tà.

3 Ac­ca­du­to il si­ni­stro, l’aven­te di­rit­to non può ri­sol­ve­re o mo­di­fi­ca­re nes­su­na as­si­cu­ra­zio­ne a de­tri­men­to de­gli al­tri as­si­cu­ra­to­ri.

85 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 47  

Ta­ci­ta rin­no­va­zio­ne

 

Il pat­to di ta­ci­ta rin­no­va­zio­ne del con­trat­to ha ef­fet­to so­lo in quan­to li­mi­ti la rin­no­va­zio­ne ad un an­no per vol­ta.

Art. 47a87  

Nu­me­ro AVS

 

Le im­pre­se di as­si­cu­ra­zio­ne pri­va­te sog­get­te al­la LSA88 so­no au­to­riz­za­te a uti­liz­za­re si­ste­ma­ti­ca­men­te il nu­me­ro AVS con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 194689 sull’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti, ai fi­ni dell’eser­ci­zio del­le as­si­cu­ra­zio­ni com­ple­men­ta­ri pri­va­te nel qua­dro dell’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie o dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni, sol­tan­to se:

a.
eser­ci­ta­no le as­si­cu­ra­zio­ni com­ple­men­ta­ri all’as­si­cu­ra­zio­ne so­cia­le ma­lat­tie pre­vi­ste nell’ar­ti­co­lo 12 ca­po­ver­so 2 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 18 mar­zo 199490 sull’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie;
b.
so­no iscrit­te nel re­gi­stro de­gli as­si­cu­ra­to­ri LAINF di cui all’ar­ti­co­lo 68 ca­po­ver­so 2 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 mar­zo 198191 sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni e of­fro­no le as­si­cu­ra­zio­ni com­ple­men­ta­ri al­la LAINF.

87 In­tro­dot­to dall’all. n. 2 del­la LF del 23 giu. 2006 (Nuo­vo nu­me­ro d’as­si­cu­ra­to dell’AVS), in vi­go­re dal 1° dic. 2007 (RU 2007 5259; FF 2006 471).

88 RS 961.01

89 RS 831.10

90 RS 832.10. Que­sto art. è ora abro­ga­to. Dal 1° gen. 2016 ve­di art. 2 cpv. 2 del­la L del 26 set. 2014 sul­la vi­gi­lan­za sull’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie (RS 832.12).

91 RS 832.20

Capitolo 2: Disposizioni speciali 92

92 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Sezione 1: Assicurazione di cose 93

93 Introdotto dal n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 48e4994  
 

94 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 50  

Di­mi­nu­zio­ne del va­lo­re di as­si­cu­ra­zio­ne

 

1 Se nel cor­so dell’as­si­cu­ra­zio­ne il va­lo­re di as­si­cu­ra­zio­ne ha su­bi­to una di­mi­nu­zio­ne es­sen­zia­le, l’as­si­cu­ra­to­re e lo sti­pu­lan­te pos­so­no chie­de­re en­tram­bi una pro­por­zio­na­ta ri­du­zio­ne del­la som­ma as­si­cu­ra­ta.

2 ...95

95 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 51  

So­pras­si­cu­ra­zio­ne

 

Se la som­ma as­si­cu­ra­ta ec­ce­de il va­lo­re di as­si­cu­ra­zio­ne (so­pras­si­cu­ra­zio­ne), l’as­si­cu­ra­to­re non è vin­co­la­to al con­trat­to ver­so lo sti­pu­lan­te, quan­do que­sti ab­bia sti­pu­la­to il con­trat­to nell’in­ten­to di pro­cu­rar­si con la so­pras­si­cu­ra­zio­ne un uti­le il­le­ci­to. L’as­si­cu­ra­to­re ha di­rit­to a tut­ta la pre­sta­zio­ne con­ve­nu­ta.

Art. 51a96  

Som­ma as­si­cu­ra­ta; ob­bli­go di ri­sar­ci­men­to nel­la sot­toas­si­cu­ra­zio­ne

 

1 Sal­vo di­spo­si­zio­ne con­tra­ria del con­trat­to o del­la pre­sen­te leg­ge (art. 38c), l’as­si­cu­ra­to­re ri­spon­de del dan­no so­lo fi­no a con­cor­ren­za del­la som­ma as­si­cu­ra­ta.

2 Se la som­ma as­si­cu­ra­ta non rag­giun­ge il va­lo­re di ri­sar­ci­men­to (sot­tas­si­cu­ra­zio­ne), il dan­no, sal­vo pat­to con­tra­rio, de­ve es­se­re ri­sar­ci­to nel­la pro­por­zio­ne esi­sten­te fra la som­ma as­si­cu­ra­ta ed il va­lo­re di ri­sar­ci­men­to.

96 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 52e 5397  
 

97 Abro­ga­ti dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 5498  

Cam­bia­men­to di pro­prie­ta­rio

 

1 Se l’og­get­to del con­trat­to d’as­si­cu­ra­zio­ne cam­bia pro­prie­ta­rio, i di­rit­ti e gli ob­bli­ghi de­ri­van­ti dal con­trat­to d’as­si­cu­ra­zio­ne pas­sa­no al nuo­vo pro­prie­ta­rio.

2 En­tro 30 gior­ni dal tra­pas­so di pro­prie­tà il nuo­vo pro­prie­ta­rio può ri­fiu­ta­re il tra­sfe­ri­men­to del con­trat­to per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto.99

3 L’as­si­cu­ra­to­re può re­ce­de­re dal con­trat­to, per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto, en­tro 14 gior­ni dal mo­men­to in cui è ve­nu­to a co­no­scen­za dell’iden­ti­tà del nuo­vo pro­prie­ta­rio.100 Il con­trat­to si estin­gue al più pre­sto 30 gior­ni do­po la di­sdet­ta.

4 Gli ar­ti­co­li 28–32 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia se il cam­bia­men­to di pro­prie­ta­rio pro­vo­ca un ag­gra­va­men­to del ri­schio.

98 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 dic. 2008, in vi­go­re dal 1° lug. 2009 (RU 2009 2799; FF 2008 67456755).

99 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

100 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 55101  
 

101 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 56  

Pi­gno­ra­men­to e se­que­stro

 

Se fu pi­gno­ra­ta in via d’ese­cu­zio­ne o se­que­stra­ta una co­sa as­si­cu­ra­ta, l’as­si­cu­ra­to­re che ne sia av­ver­ti­to in tem­po non può più pa­ga­re va­li­da­men­te l’in­den­ni­tà se non all’uf­fi­cio d’ese­cu­zio­ne.

Art. 57  

Pe­gno sul­la co­sa as­si­cu­ra­ta

 

1 Se fu as­si­cu­ra­ta una co­sa co­sti­tui­ta in pe­gno, il pe­gno del cre­di­to­re si esten­de tan­to al di­rit­to che il con­trat­to di as­si­cu­ra­zio­ne con­fe­ri­sce al de­bi­to­re quan­to ai be­ni ac­qui­sta­ti coll’in­den­ni­tà in so­sti­tu­zio­ne del­la co­sa as­si­cu­ra­ta.

2 Se il pe­gno fu no­ti­fi­ca­to all’as­si­cu­ra­to­re, que­sti non può pa­ga­re l’in­den­ni­tà all’as­si­cu­ra­to se non col con­sen­so del cre­di­to­re pi­gno­ra­ti­zio o ver­so pre­sta­zio­ne di ga­ran­zie a fa­vo­re del me­de­si­mo.

Art. 58102  

Va­lu­ta­zio­ne del dan­no

 

1 Tan­to l’as­si­cu­ra­to­re quan­to l’aven­te di­rit­to pos­so­no chie­de­re che il dan­no ven­ga va­lu­ta­to sen­za in­du­gio dal­le par­ti. Nel ca­so di di­stru­zio­ne par­zia­le di pro­dot­ti agri­co­li, se­gna­ta­men­te per ef­fet­to del­la gran­di­ne, la va­lu­ta­zio­ne del dan­no dev’es­se­re, a ri­chie­sta dell’una o dell’al­tra del­le par­ti, ri­man­da­ta fi­no al rac­col­to.

2 Quan­do una del­le par­ti ri­fiu­ti di coo­pe­ra­re al­la va­lu­ta­zio­ne del dan­no o quan­do le due par­ti non pos­sa­no in­ten­der­si cir­ca l’im­por­tan­za del dan­no av­ve­nu­to, que­sto, sal­vo pat­ti spe­cia­li, do­vrà es­se­re va­lu­ta­to da pe­ri­ti de­si­gna­ti dall’au­to­ri­tà giu­di­zia­ria.

3 Il fat­to di ave­re coo­pe­ra­to al­la va­lu­ta­zio­ne del dan­no non pri­va l’as­si­cu­ra­to­re del­le ec­ce­zio­ni che gli spet­ta­no con­tro la pre­te­sa d’in­den­ni­tà dell’aven­te di­rit­to.

4 È nul­lo il pat­to che vie­ti all’aven­te di­rit­to di far­si as­si­ste­re nel­le trat­ta­ti­ve per la va­lu­ta­zio­ne del dan­no.

5 Le spe­se di va­lu­ta­zio­ne del dan­no in­com­bo­no al­le par­ti in egua­le mi­su­ra.

102 Ori­gi­na­rio art. 67.

Sezione 2: Assicurazione per la responsabilità civile 103

103 Introdotto dal n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 59104  

As­si­cu­ra­zio­ne per la re­spon­sa­bi­li­tà ci­vi­le

a. Esten­sio­ne

 

1 Quan­do lo sti­pu­lan­te si sia as­si­cu­ra­to con­tro le con­se­guen­ze del­la re­spon­sa­bi­li­tà ine­ren­te per leg­ge ad un eser­ci­zio in­du­stria­le, l’as­si­cu­ra­zio­ne si esten­de an­che al­la re­spon­sa­bi­li­tà dei suoi rap­pre­sen­tan­ti ed a quel­la del­le per­so­ne in­ca­ri­ca­te di di­ri­ge­re o sor­ve­glia­re l’eser­ci­zio non­ché agli al­tri la­vo­ra­to­ri.

2 L’as­si­cu­ra­zio­ne co­pre sia le pre­te­se di ri­sar­ci­men­to dei dan­neg­gia­ti sia i di­rit­ti di re­gres­so di ter­zi.

3 Nell’as­si­cu­ra­zio­ne per la re­spon­sa­bi­li­tà ci­vi­le ob­bli­ga­to­ria non è pos­si­bi­le op­por­re al dan­neg­gia­to le ec­ce­zio­ni de­ri­van­ti da even­ti as­si­cu­ra­ti pro­vo­ca­ti in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za gra­ve, dal­la vio­la­zio­ne di ob­bli­ghi, dal man­ca­to pa­ga­men­to dei pre­mi o da una fran­chi­gia con­ve­nu­ta con­trat­tual­men­te.

104 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 60  

b. Pe­gno le­ga­le del ter­zo dan­neg­gia­to

 

1 Nel ca­so di as­si­cu­ra­zio­ne con­tro le con­se­guen­ze del­la re­spon­sa­bi­li­tà ci­vi­le il ter­zo dan­neg­gia­to ha, fi­no a con­cor­ren­za del ri­sar­ci­men­to a lui spet­tan­te, un di­rit­to di pe­gno sul­la in­den­ni­tà do­vu­ta al­lo sti­pu­lan­te. L’as­si­cu­ra­to­re può pa­ga­re l’in­den­ni­tà di­ret­ta­men­te al ter­zo dan­neg­gia­to.

1bis Il ter­zo dan­neg­gia­to o il suo aven­te cau­sa van­ta un di­rit­to di cre­di­to di­ret­to nei con­fron­ti dell’as­si­cu­ra­to­re, nei li­mi­ti di un’even­tua­le co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va e fat­te sal­ve le obie­zio­ni e le ec­ce­zio­ni che l’as­si­cu­ra­to­re può op­por­gli in vir­tù del­la leg­ge o del con­trat­to.105

2 L’as­si­cu­ra­to­re è re­spon­sa­bi­le di ogni at­to con cui pre­giu­di­chi il ter­zo nel suo di­rit­to.

3 Nei ca­si in cui è sti­pu­la­ta un’as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria per la re­spon­sa­bi­li­tà ci­vi­le, il ter­zo dan­neg­gia­to può esi­ge­re dall’as­si­cu­ra­to ci­vil­men­te re­spon­sa­bi­le o dal­la com­pe­ten­te au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za l’in­di­ca­zio­ne dell’as­si­cu­ra­to­re. Que­st’ul­ti­mo de­ve for­ni­re in­for­ma­zio­ni sul ti­po e sull’esten­sio­ne del­la co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va.106

105 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

106 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 61a 72107  
 

107 Abro­ga­ti dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Sezione 3: Assicurazione sulla vita 108

108 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 73  

Na­tu­ra giu­ri­di­ca del­la po­liz­za, ces­sio­ne e co­sti­tu­zio­ne in pe­gno

 

1 Il di­rit­to de­ri­van­te da un con­trat­to d’as­si­cu­ra­zio­ne di som­ma fis­sa non può es­se­re ce­du­to o co­sti­tui­to in pe­gno né me­dian­te gi­ra­ta né me­dian­te sem­pli­ce con­se­gna del­la po­liz­za. Per la va­li­di­tà del­la ces­sio­ne e del­la co­sti­tu­zio­ne in pe­gno oc­cor­ro­no la for­ma scrit­ta e la con­se­gna del­la po­liz­za non­ché la no­ti­fi­ca per scrit­to all’as­si­cu­ra­to­re.109

2 Se la po­liz­za di­spo­ne che l’as­si­cu­ra­to­re può pa­ga­re al por­ta­to­re, l’as­si­cu­ra­to­re di buo­na fe­de può con­si­de­ra­re co­me aven­te di­rit­to ogni por­ta­to­re.

109 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 74  

As­si­cu­ra­zio­ne sul­la vi­ta al­trui

 

1 L’as­si­cu­ra­zio­ne sul­la vi­ta al­trui è nul­la quan­do la per­so­na per il cui de­ces­so è sti­pu­la­ta non vi ab­bia da­to il suo con­sen­so per iscrit­to pri­ma del­la con­clu­sio­ne del con­trat­to. Se l’as­si­cu­ra­zio­ne è sti­pu­la­ta per il de­ces­so di una per­so­na in­ca­pa­ce oc­cor­re il con­sen­so scrit­to del rap­pre­sen­tan­te le­ga­le.

2 Il di­rit­to de­ri­van­te dall’as­si­cu­ra­zio­ne può in­ve­ce es­se­re ce­du­to sen­za il con­sen­so del ter­zo.

3 Il con­trat­to può di­spor­re che le nor­me de­gli ar­ti­co­li 6 e 28 del­la pre­sen­te leg­ge si ap­pli­che­ran­no an­che quan­do la per­so­na per il cui de­ces­so l’as­si­cu­ra­zio­ne fu sti­pu­la­ta ab­bia com­mes­so una re­ti­cen­za o ca­gio­na­to l’ag­gra­va­men­to del ri­schio.

Art. 75110  
 

110 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 76  

As­si­cu­ra­zio­ne a be­ne­fi­cio di ter­zi

a. Prin­ci­pio; esten­sio­ne

 

1 Lo sti­pu­lan­te ha di­rit­to di de­si­gna­re un ter­zo co­me be­ne­fi­cia­rio sen­za il con­sen­so dell’as­si­cu­ra­to­re.111

2 Il be­ne­fi­cio può com­pren­de­re tut­to il di­rit­to de­ri­van­te dall’as­si­cu­raz­io­ne o so­lo una par­te di es­so.

111Ve­di non­di­me­no l’art. 1 dell’O del 1° mar. 1966 che abro­ga le re­stri­zio­ni al­la li­ber­tà con­trat­tua­le per i con­trat­ti d’as­si­cu­ra­zio­ne (RS 221.229.11).

Art. 77  

b. Di­rit­to di di­spo­si­zio­ne del­lo sti­pu­lan­te

 

1 An­che quan­do un ter­zo sia sta­to de­si­gna­to co­me be­ne­fi­cia­rio, lo sti­pu­lan­te può di­spor­re li­be­ra­men­te, tra vi­vi e per cau­sa di mor­te, del di­rit­to de­ri­van­te dall’as­si­cu­ra­zio­ne.112

2 Il di­rit­to di re­vo­ca del be­ne­fi­cio ces­sa so­lo quan­do lo sti­pu­lan­te ab­bia ri­nun­cia­to a ta­le re­vo­ca con la pro­pria fir­ma nel­la po­liz­za e con­se­gna­ta que­st’ul­ti­ma al be­ne­fi­ci­ario.

112Ve­di non­di­me­no l’art. 1 dell’O del 1° mar. 1966 che abro­ga le re­stri­zio­ni al­la li­ber­tà con­trat­tua­le per i con­trat­ti d’as­si­cu­ra­zio­ne (RS 221.229.11).

Art. 78  

c. Na­tu­ra del di­rit­to del be­ne­fi­cia­rio

 

Sal­vo le di­spo­si­zio­ni che fos­se­ro sta­te pre­se a nor­ma dell’ar­ti­co­lo 77 ca­po­ver­so 1 del­la pre­sen­te leg­ge, il be­ne­fi­cio crea a fa­vo­re del be­ne­fi­cia­rio un di­rit­to suo pro­prio sul cre­di­to de­ri­van­te dall’as­si­cu­ra­zio­ne as­se­gna­ta­gli.

Art. 79  

d. Cau­se le­ga­li d’estin­zio­ne

 

1 Il be­ne­fi­cio si estin­gue col pi­gno­ra­men­to del cre­di­to de­ri­van­te dall’as­si­cu­ra­zio­ne e con la di­chia­ra­zio­ne di fal­li­men­to del­lo sti­pu­lan­te. Es­so ri­na­sce quan­do ces­si il pi­gno­ra­men­to o sia re­vo­ca­to il fal­li­men­to.

2 Se lo sti­pu­lan­te ha ri­nun­cia­to al­la re­vo­ca del be­ne­fi­cio, il di­rit­to crea­to dall’as­si­cu­ra­zio­ne a fa­vo­re del be­ne­fi­cia­rio non sog­gia­ce all’ese­cu­zio­ne a van­tag­gio dei cre­di­to­ri del­lo sti­pu­lan­te.

Art. 80113  

e. Esclu­sio­ne del pi­gno­ra­men­to e del fal­li­men­to

 

Se i be­ne­fi­cia­ri so­no il co­niu­ge, il part­ner re­gi­stra­to o i di­scen­den­ti del­lo sti­pu­lan­te, il di­rit­to d’as­si­cu­ra­zio­ne del be­ne­fi­cia­rio e quel­lo del­lo sti­pu­lan­te non sog­giac­cio­no, sal­vo gli even­tua­li di­rit­ti di pe­gno, all’ese­cu­zio­ne a van­tag­gio dei cre­di­to­ri del­lo sti­pu­lan­te.

113 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 13 del­la L del 18 giu. 2004 sull’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 20055685; FF 20031165).

Art. 81  

f. Su­bin­gres­so

 

1 Se i be­ne­fi­cia­ri d’un con­trat­to di as­si­cu­ra­zio­ne sul­la vi­ta so­no il co­niu­ge, il part­ner re­gi­stra­to o i di­scen­den­ti del­lo sti­pu­lan­te, es­si gli su­ben­tra­no nei di­rit­ti e ne­gli ob­bli­ghi de­ri­van­ti dal con­trat­to di as­si­cu­ra­zio­ne non ap­pe­na ven­ga ri­la­scia­to nei suoi con­fron­ti un at­te­sta­to di ca­ren­za di be­ni o egli sia di­chia­ra­to in fal­li­men­to, ec­cet­to­chè non ri­fiu­ti­no espres­sa­men­te un tal su­bin­gres­so.115

2 I be­ne­fi­cia­ri so­no te­nu­ti a no­ti­fi­ca­re all’as­si­cu­ra­to­re il tra­pas­so dell’as­si­cu­ra­zio­ne pro­du­cen­do un cer­ti­fi­ca­to dell’uf­fi­cio d’ese­cu­zio­ne o dell’am­mi­ni­stra­zio­ne del fal­li­men­to. Se vi so­no più be­ne­fi­cia­ri, es­si de­vo­no de­si­gna­re un rap­pre­sen­tan­te che ri­ce­va le co­mu­ni­ca­zio­ni in­com­ben­ti all’as­si­cu­ra­to­re.

115 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 13 del­la L del 18 giu. 2004 sull’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 20055685; FF 20031165).

Art. 82  

g. Ri­ser­va del­la azio­ne ri­vo­ca­to­ria

 

Ri­man­go­no fer­me, di fron­te al­le di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te leg­ge cir­ca l’as­si­cu­ra­zio­ne a be­ne­fi­cio di ter­zi, le pre­scri­zio­ni de­gli ar­ti­co­li 285 e se­guen­ti del­la leg­ge fe­de­ra­le dell’11 apri­le 1889116 sul­la ese­cu­zio­ne e sul fal­li­men­to.

Art. 83  

h. In­ter­pre­ta­zio­ne dei pat­ti re­la­ti­vi al be­ne­fi­cio

aa. I be­ne­fi­cia­ri

 

1 Se fu­ro­no de­si­gna­ti co­me be­ne­fi­cia­ri i fi­gli di una per­so­na de­ter­mi­na­ta, s’in­ten­do­no per ta­li i di­scen­den­ti che han­no di­rit­to al­la suc­ces­sio­ne.

2 Per co­niu­ge s’in­ten­de il co­niu­ge su­per­sti­te.

2bis Per part­ner re­gi­stra­to s’in­ten­de il part­ner re­gi­stra­to su­per­sti­te.117

3 Per su­per­sti­ti, ere­di o aven­ti cau­sa de­si­gna­ti co­me be­ne­fi­cia­ri s’in­ten­do­no i di­scen­den­ti che han­no di­rit­to al­la suc­ces­sio­ne ed il co­niu­ge su­per­sti­te o il part­ner re­gi­stra­to su­per­sti­te, e quan­do non vi sia­no né di­scen­den­ti che han­no di­rit­to al­la suc­ces­sio­ne né co­niu­ge su­per­sti­te o part­ner re­gi­stra­to su­per­sti­te, le al­tre per­so­ne suc­ces­si­bi­li118

117 In­tro­dot­to dall’all. n. 13 del­la L del 18 giu. 2004 sull’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 20055685; FF 20031165).

118 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 13 del­la L del 18 giu. 2004 sull’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 20055685; FF 20031165).

Art. 84  

bb. Le quo­te

 

1 Se l’as­si­cu­ra­zio­ne è de­vo­lu­ta ai di­scen­den­ti che han­no di­rit­to al­la suc­ces­sio­ne ed al co­niu­ge su­per­sti­te o al part­ner re­gi­stra­to su­per­sti­te in qua­li­tà di be­ne­fi­cia­ri, la som­ma as­si­cu­ra­ta spet­ta per una me­tà al co­niu­ge o part­ner e per l’al­tra me­tà ai di­scen­den­ti se­con­do il lo­ro di­rit­to suc­ces­so­rio.119

2 Se fu­ro­no de­si­gna­ti qua­li be­ne­fi­cia­ri al­tri ere­di, l’as­si­cu­ra­zio­ne è lo­ro de­vo­lu­ta se­con­do il ri­spet­ti­vo di­rit­to suc­ces­so­rio.

3 Se più per­so­ne non suc­ces­si­bi­li so­no de­si­gna­te co­me be­ne­fi­cia­ri sen­za pre­ci­sa in­di­ca­zio­ne del­le quo­te ri­spet­ti­ve, l’as­si­cu­ra­zio­ne è lo­ro de­vo­lu­ta in par­ti ugua­li.

4 Scom­pa­ren­do uno dei be­ne­fi­cia­ri, la sua quo­ta si ag­giun­ge in par­ti ugua­li a quel­le de­gli al­tri.

119 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 13 del­la L del 18 giu. 2004 sull’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 20055685; FF 20031165).

Art. 85120  

i. Ri­pu­dio del­la suc­ces­sio­ne

 

Se i be­ne­fi­cia­ri so­no i di­scen­den­ti che han­no di­rit­to al­la suc­ces­sio­ne, il co­niu­ge o il part­ner re­gi­stra­to, i ge­ni­to­ri, i non­ni, i fra­tel­li o le so­rel­le, l’as­si­cu­ra­zio­ne è lo­ro de­vo­lu­ta an­che quan­do ri­pu­di­no la suc­ces­sio­ne.

120 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 13 del­la L del 18 giu. 2004 sull’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 20055685; FF 20031165).

Art. 86121  

Rea­liz­za­zio­ne in via di ese­cu­zio­ne e di fal­li­men­to

 

1 Se il di­rit­to de­ri­van­te da un con­trat­to d’as­si­cu­ra­zio­ne sul­la vi­ta, con­chiu­so dal de­bi­to­re sul­la pro­pria vi­ta, sog­gia­ce al­la rea­liz­za­zio­ne in via d’ese­cu­zio­ne o di fal­li­men­to, il co­niu­ge, il part­ner re­gi­stra­to o i di­scen­den­ti del de­bi­to­re pos­so­no chie­de­re col suo con­sen­so che es­so ven­ga lo­ro ce­du­to ver­so pa­ga­men­to del prez­zo di ri­scat­to.

2 Se ta­le di­rit­to fu co­sti­tui­to in pe­gno e de­ve es­se­re rea­liz­za­to in via d’ese­cu­zio­ne o di fal­li­men­to, il co­niu­ge, il part­ner re­gi­stra­to o i di­scen­den­ti del de­bi­to­re pos­so­no chie­de­re col suo con­sen­so che es­so ven­ga lo­ro ce­du­to ver­so pa­ga­men­to del cre­di­to ga­ran­ti­to dal pe­gno o, quan­do il cre­di­to stes­so sia in­fe­rio­re al prez­zo di ri­scat­to, ver­so pa­ga­men­to di que­sto prez­zo.

3 Il co­niu­ge, il part­ner re­gi­stra­to o i di­scen­den­ti de­vo­no pre­sen­ta­re la lo­ro do­man­da all’uf­fi­cio d’ese­cu­zio­ne o all’am­mi­ni­stra­zio­ne del fal­li­men­to pri­ma del­la rea­liz­za­zio­ne del cre­di­to.

121 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 13 del­la L del 18 giu. 2004 sull’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 20055685; FF 20031165).

Art. 87e 88122  
 

122Abro­ga­ti dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 89123  

As­si­cu­ra­zio­ne sul­la vi­ta; estin­zio­ne an­ti­ci­pa­ta

 

Qua­lun­que sia la du­ra­ta con­ve­nu­ta, lo sti­pu­lan­te può re­ce­de­re dal con­trat­to do­po un an­no per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto.

123 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 89a124  
 

124In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 18 giu. 1993 (RU 1993 3175; FF 1993 I 609). Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 90125  

Tra­sfor­ma­zio­ne e ri­scat­to

a. In ge­ne­re

 

1 Se l’as­si­cu­ra­zio­ne ha un va­lo­re di tra­sfor­ma­zio­ne, lo sti­pu­lan­te può esi­ge­re che es­sa sia in­te­ra­men­te o par­zial­men­te tra­sfor­ma­ta in un’as­si­cu­ra­zio­ne li­be­ra­ta dal pa­ga­men­to dei pre­mi. Il con­trat­to può pre­ve­de­re in me­ri­to un va­lo­re mi­ni­mo.

2 Se il va­lo­re di tra­sfor­ma­zio­ne è in­fe­rio­re al va­lo­re mi­ni­mo pre­vi­sto, l’as­si­cu­ra­to­re ver­sa il va­lo­re di ri­scat­to al­lo sti­pu­lan­te.

3 Se il con­trat­to co­pre un si­ni­stro il cui ve­ri­fi­car­si è cer­to e se in ca­so di estin­zio­ne to­ta­le o par­zia­le del con­trat­to l’as­si­cu­ra­zio­ne ha un va­lo­re di ri­scat­to, lo sti­pu­lan­te ne può esi­ge­re il pa­ga­men­to.

125 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 91  

b. De­ter­mi­na­zio­ne dei va­lo­ri

 

1 L’as­si­cu­ra­to­re de­ve fis­sa­re le ba­si per la de­ter­mi­na­zio­ne del va­lo­re di tra­sfor­ma­zio­ne e del va­lo­re di ri­scat­to.

2 Le di­spo­si­zio­ni re­la­ti­ve al­la tra­sfor­ma­zio­ne ed al ri­scat­to de­vo­no es­se­re in­ser­te nel­le con­di­zio­ni ge­ne­ra­li di as­si­cu­ra­zio­ne.

3 L’Au­to­ri­tà fe­de­ra­le di vi­gi­lan­za sui mer­ca­ti fi­nan­zia­ri (FIN­MA) de­ci­de se i va­lo­ri di tra­sfor­ma­zio­ne e di ri­scat­to pre­vi­sti sia­no ade­gua­ti.126

126 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 7 del­la LF del 22 giu. 2007 con­cer­nen­te l’Au­to­ri­tà fe­de­ra­le di vi­gi­lan­za sui mer­ca­ti fi­nan­zia­ri, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 20085207; FF 20062625).

Art. 92  

c. Ob­bli­ghi del­l’as­si­cu­ra­to­re; ul­te­rio­re ve­ri­fi­ca da par­te del­la FIN­MA; sca­den­za del prez­zo di ri­scat­to

 

1 Su do­man­da dell’aven­te di­rit­to, l’as­si­cu­ra­to­re è te­nu­to a cal­co­la­re en­tro quat­tro set­ti­ma­ne il va­lo­re di tra­sfor­ma­zio­ne od il va­lo­re di ri­scat­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne ed a far­glie­lo co­no­sce­re. A ri­chie­sta dell’aven­te di­rit­to l’as­si­cu­ra­to­re de­ve inol­tre for­nir­gli i da­ti ne­ces­sa­ri per cal­co­la­re a mez­zo di pe­ri­ti il va­lo­re di tra­sfor­ma­zio­ne o di ri­scat­to.

2 Ad istan­za dell’aven­te di­rit­to, la FIN­MA ve­ri­fi­ca gra­tui­ta­men­te l’esat­tez­za dei va­lo­ri cal­co­la­ti dall’as­si­cu­ra­to­re.128

3 Se l’aven­te di­rit­to do­man­da il ri­scat­to, il prez­zo di ri­scat­to sca­de tre me­si do­po che la do­man­da sia giun­ta all’as­si­cu­ra­to­re.

128 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 7 del­la LF del 22 giu. 2007 con­cer­nen­te l’Au­to­ri­tà fe­de­ra­le di vi­gi­lan­za sui mer­ca­ti fi­nan­zia­ri, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 20085207; FF 20062625).

Art. 93  

d. Non ca­du­ci­tà

 

1 Se il pa­ga­men­to dei pre­mi ces­sa do­po che l’as­si­cu­ra­zio­ne sia sta­ta in vi­go­re per tre an­ni al­me­no, è do­vu­to il va­lo­re di tra­sfor­ma­zio­ne del­la stes­sa. L’as­si­cu­ra­to­re de­ve fis­sa­re a nor­ma del­la pre­sen­te leg­ge il va­lo­re di tra­sfor­ma­zio­ne e, per le as­si­cu­ra­zio­ni su­scet­ti­bi­li di ri­scat­to, il va­lo­re di ri­scat­to, dan­do­ne co­mu­ni­ca­zio­ne all’aven­te di­rit­to che ne fac­cia ri­chie­sta.

2 Se l’as­si­cu­ra­zio­ne è su­scet­ti­bi­le di ri­scat­to, l’aven­te di­rit­to può chie­de­re en­tro sei set­ti­ma­ne da quan­do ri­ce­vet­te que­sta co­mu­ni­ca­zio­ne, in­ve­ce del­la tra­sfor­ma­zio­ne, il va­lo­re di ri­scat­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne.

Art. 94  

e. Tra­sfor­ma­zio­ne e ri­scat­to del­le par­te­ci­pa­zio­ni agli uti­li

 

Le di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te leg­ge, re­la­ti­ve al­la tra­sfor­ma­zio­ne ed al ri­scat­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne sul­la vi­ta, si ap­pli­ca­no an­che al­le pre­sta­zio­ni che l’as­si­cu­ra­to­re ha con­ces­so all’aven­te di­rit­to co­me par­te­ci­pa­zio­ni agli uti­li dell’im­pre­sa sot­to for­ma d’au­men­to del­le pre­sta­zio­ni di as­si­cu­ra­zio­ne.

Art. 94a129  
 

129In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 18 giu. 1993 (RU 1993 3175; FF 1993 I 609). Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 17 dic. 2004, con ef­fet­to dal 1° gen. 2006 (RU 2005 5245; FF 2003 3233).

Art. 95130  

Di­rit­to di pe­gno dell’as­si­cu­ra­to­re; li­qui­da­zio­ne

 

Se l’aven­te di­rit­to ha co­sti­tui­to in pe­gno a fa­vo­re dell’as­si­cu­ra­to­re il di­rit­to de­ri­van­te da un con­trat­to di as­si­cu­ra­zio­ne sul­la vi­ta, l’as­si­cu­ra­to­re può com­pen­sa­re il pro­prio cre­di­to col va­lo­re di ri­scat­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne, do­po aver dif­fi­da­to inu­til­men­te il de­bi­to­re, per scrit­to o in un’al­tra for­ma che con­sen­ta la pro­va per te­sto e sot­to com­mi­na­to­ria del­le con­se­guen­ze del­la mo­ra, a pa­ga­re il de­bi­to en­tro sei me­si dal gior­no del­la ri­ce­vu­ta dif­fi­da.

130 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Sezione 4: Assicurazione contro gli infortuni e le malattie131

131 Introdotta dal n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 95a

Art. 95b  

As­si­cu­ra­zio­ne col­let­ti­va con­tro gli in­for­tu­ni e le ma­lat­tie; di­rit­to del be­ne­fi­cia­rio

As­si­cu­ra­zio­ne con­tro gl’in­for­tu­ni; in­va­li­di­tà

 

1 Se l’in­for­tu­nio ha ca­gio­na­to all’as­si­cu­ra­to una di­mi­nu­zio­ne del­la ca­pa­ci­tà di la­vo­ro pre­ve­di­bil­men­te du­ra­tu­ra, l’in­den­ni­tà de­ve es­se­re pa­ga­ta sot­to for­ma di ca­pi­ta­le sul­la ba­se del­la som­ma as­si­cu­ra­ta per il ca­so d’in­va­li­di­tà, non ap­pe­na le con­se­guen­ze pre­ve­di­bil­men­te du­ra­tu­re dell’in­for­tu­nio sia­no ac­cer­ta­te. Que­sta di­spo­si­zio­ne non si ap­pli­ca quan­do lo sti­pu­lan­te ab­bia espres­sa­men­te pro­po­sto l’in­den­ni­tà sot­to for­ma di ren­di­ta.

2 Il con­trat­to può di­spor­re che nell’in­ter­val­lo si pa­ghe­ran­no del­le ren­di­te e che que­ste do­vran­no dif­fal­car­si dall’in­den­ni­tà.

Sezione 5: Coordinamento 132

132 Introdotto dal n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 95c133  

Di­rit­to di re­gres­so dell’as­si­cu­ra­to­re

 

1 Le pre­sta­zio­ni de­ri­van­ti da as­si­cu­ra­zio­ni con­tro i dan­ni non so­no cu­mu­la­bi­li con al­tre pre­sta­zio­ni di in­den­niz­zo dei dan­ni.

2 L’as­si­cu­ra­to­re su­ben­tra nei di­rit­ti dell’as­si­cu­ra­to per i dan­ni si­mi­li da es­so co­per­ti, nel­la mi­su­ra del­la sua pre­sta­zio­ne e nel mo­men­to in cui que­sta vie­ne for­ni­ta.

3 Il ca­po­ver­so 2 non si ap­pli­ca al ca­so in cui il dan­no sia do­vu­to a col­pa lie­ve di una per­so­na che ha una stret­ta re­la­zio­ne con l’as­si­cu­ra­to. Han­no una stret­ta re­la­zio­ne con l’as­si­cu­ra­to se­gna­ta­men­te le per­so­ne che:

a.
con­vi­vo­no con lui;
b.
han­no con lui un rap­por­to di la­vo­ro;
c.
so­no au­to­riz­za­te ad uti­liz­za­re la co­sa as­si­cu­ra­ta.
c.
so­no au­to­riz­za­te ad uti­liz­za­re la co­sa as­si­cu­ra­ta.

133 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 96134  

Esclu­sio­ne del di­rit­to di re­gres­so dell’as­si­cu­ra­to­re

 

Nell’as­si­cu­ra­zio­ne di som­ma fis­sa i di­rit­ti ver­so ter­zi spet­tan­ti per ef­fet­to del si­ni­stro all’aven­te di­rit­to non pas­sa­no all’as­si­cu­ra­to­re.

134 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Capitolo 3: Disposizioni imperative 135

135 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 97136  

Di­spo­si­zio­ni in­de­ro­ga­bi­li

 

Le se­guen­ti di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te leg­ge non pos­so­no es­se­re mo­di­fi­ca­te me­dian­te con­ven­zio­ne: ar­ti­co­li 10 ca­po­ver­so 2, 13, 24, 35b, 35c, 41 ca­po­ver­so 2, 46a, 46b ca­po­ver­si 1 e 2, 46c ca­po­ver­so 1, 47, 51, 58 ca­po­ver­so 4, 60, 73, 74 ca­po­ver­so 1 e 95c ca­po­ver­si 1 e 2.

136 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 98137  

Di­spo­si­zio­ni che non pos­so­no es­se­re mo­di­fi­ca­te a dan­no del­lo sti­pu­lan­te o dell’aven­te di­rit­to

 

Le se­guen­ti di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te leg­ge non pos­so­no es­se­re mo­di­fi­ca­te me­dian­te con­ven­zio­ne a dan­no del­lo sti­pu­lan­te o dell’aven­te di­rit­to: ar­ti­co­li 1–3a, 6, 9, 11, 14 ca­po­ver­so 4, 15, 20, 21, 28, 28a, 29 ca­po­ver­so 2, 30, 32, 34, 35a, 38c ca­po­ver­so 2, 39 ca­po­ver­so 2 nu­me­ro 2 se­con­do pe­rio­do, 41a, 42 ca­po­ver­si 1–3, 44–46, 54, 56, 57, 59, 76 ca­po­ver­so 1, 77 ca­po­ver­so 1, 89, 90–95a, 95b ca­po­ver­so 1, 95c ca­po­ver­so 3 e 96.

137 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 98a138  

Ec­ce­zio­ni

 

1 Gli ar­ti­co­li 97 e 98 non si ap­pli­ca­no:

a.
al­le as­si­cu­ra­zio­ni cre­di­to e al­le as­si­cu­ra­zio­ni cau­zio­na­li, se si trat­ta di as­si­cu­ra­zio­ni con­cer­nen­ti ri­schi pro­fes­sio­na­li o com­mer­cia­li, e al­le as­si­cu­ra­zio­ni tra­spor­ti;
b.
al­le as­si­cu­ra­zio­ni con sti­pu­lan­ti pro­fes­sio­ni­sti.

2 So­no con­si­de­ra­ti sti­pu­lan­ti pro­fes­sio­ni­sti:

a.
gli isti­tu­ti di pre­vi­den­za e gli isti­tu­ti de­di­ti al­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le;
b.
gli in­ter­me­dia­ri fi­nan­zia­ri se­con­do la leg­ge dell’8 no­vem­bre 1934139 sul­le ban­che e la leg­ge del 23 giu­gno 2006140 su­gli in­ve­sti­men­ti col­let­ti­vi;
c.
le im­pre­se di as­si­cu­ra­zio­ne se­con­do la LSA141;
d.
gli sti­pu­lan­ti este­ri sot­to­po­sti a una vi­gi­lan­za pru­den­zia­le equi­va­len­te a quel­la del­le per­so­ne di cui al­le let­te­re a–c;
e.
gli en­ti, isti­tu­ti e fon­da­zio­ni di di­rit­to pub­bli­co che pre­ve­do­no una ge­stio­ne pro­fes­sio­na­le dei ri­schi;
f.
le im­pre­se che pre­ve­do­no una ge­stio­ne pro­fes­sio­na­le dei ri­schi;
g.
le im­pre­se che su­pe­ra­no al­me­no due dei tre va­lo­ri se­guen­ti:
1.
som­ma di bi­lan­cio di 20 mi­lio­ni di fran­chi,
2.
im­por­to net­to del vo­lu­me d’af­fa­ri di 40 mi­lio­ni di fran­chi,
3.
ca­pi­ta­le pro­prio di 2 mi­lio­ni di fran­chi.

3 Se lo sti­pu­lan­te fa par­te di un grup­po di im­pre­se per il qua­le è al­le­sti­to un con­to an­nua­le con­so­li­da­to (con­to di grup­po), i va­lo­ri di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­ra g so­no ap­pli­ca­ti al con­to di grup­po.

4 L’as­si­cu­ra­zio­ne viag­gi non è con­si­de­ra­ta un’as­si­cu­ra­zio­ne tra­spor­ti ai sen­si del ca­po­ver­so 1.

138 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

139 RS 952.0

140 RS 951.31

141 RS 961.01

Art. 99  

Or­di­nan­ze del Con­si­glio fe­de­ra­le

 

Il Con­si­glio fe­de­ra­le può de­cre­ta­re, me­dian­te or­di­nan­ze, che le re­stri­zio­ni al­la li­ber­tà con­trat­tua­le pre­vi­ste nell’ar­ti­co­lo 98 del­la pre­sen­te leg­ge non si ap­pli­cher­an­no a sin­go­le spe­cie di as­si­cu­ra­zio­ni in quan­to ciò sia ri­chie­sto dal­la na­tu­ra o dal­le con­di­zio­ni par­ti­co­la­ri di que­ste spe­cie di as­si­cu­ra­zio­ni.

Capitolo 4: Disposizioni finali 142

142 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 100  

Rap­por­to col di­rit­to del­le ob­bli­ga­zio­ni

 

1 Per tut­to quan­to non sia pre­vi­sto nel­la pre­sen­te leg­ge il con­trat­to d’as­si­cu­ra­zio­ne è ret­to dal­le di­spo­si­zio­ni del di­rit­to del­le ob­bli­ga­zio­ni.

2 Per gli sti­pu­lan­ti e gli as­si­cu­ra­ti con­si­de­ra­ti di­soc­cu­pa­ti ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 10 del­la leg­ge del 25 giu­gno 1982143 sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne so­no inol­tre ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia gli ar­ti­co­li 71 ca­po­ver­si 1 e 2 e 73 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 18 mar­zo 1994144 sull’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie.145

143 RS 837.0

144 RS 832.10

145In­tro­dot­to dall’art. 115 del­la L del 25 giu. 1982 sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne (RU 19822184; FF 1980III 469). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 dic. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 5245; FF 2003 3233).

Art. 101146  

Rap­por­ti di di­rit­to non sog­get­ti al­la pre­sen­te leg­ge

 

1 La pre­sen­te leg­ge non è ap­pli­ca­bi­le:

1.
ai con­trat­ti di rias­si­cu­ra­zio­ne;
2.147
ai rap­por­ti di di­rit­to pri­va­to tra le im­pre­se di as­si­cu­ra­zio­ne non sot­to­po­ste al­la sor­ve­glian­za (art. 2 cpv. 2 LSA148) e i lo­ro as­si­cu­ra­ti, ad ec­ce­zio­ne dei rap­por­ti di di­rit­to per il cui eser­ci­zio ta­li im­pre­se di as­si­cu­ra­zio­ne so­no sot­to­po­ste al­la sor­ve­glian­za.

2 Que­sti rap­por­ti di di­rit­to so­no ret­ti dal Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni149.

146Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la L del 23 giu. 1978 sul­la sor­ve­glian­za de­gli as­si­cu­ra­to­ri, in vi­go­re dal 1° gen. 1979 (RU 19781836; FF 1976 II 859).

147Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 dic. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 5245; FF 2003 3233).

148 RS 961.01

149RS 220

Art. 101aa101c150  
 

150In­tro­dot­ti dal n. I del­la LF del 18 giu. 1993 (RU 1993 3175; FF 1993 I 609). Abro­ga­ti dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 102151  
 

151Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 103  

Abro­ga­zio­ne di di­spo­si­zio­ni esi­sten­ti

 

1 ... 152

2 Tut­ta­via, la pre­sen­te leg­ge non mo­di­fi­ca le di­spo­si­zio­ni del­le leg­gi e or­di­nan­ze can­to­na­li che reg­go­no gli isti­tu­ti di as­si­cu­ra­zio­ne or­ga­niz­za­ti dai Can­to­ni.

152Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969; FF 2017 4401).

Art. 103a153  
 

153 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2020 4969, 2021 357; FF 2017 4401).

Art. 104  
 

Il Con­si­glio fe­de­ra­le è in­ca­ri­ca­to, con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge fe­de­ra­le del 17 giu­gno 1874154 con­cer­nen­te le vo­ta­zio­ni po­po­la­ri su leg­gi e ri­so­lu­zio­ni fe­de­ra­li, di pub­bli­ca­re la pre­sen­te leg­ge e di fis­sa­re la da­ta del­la sua en­tra­ta in vi­go­re.

Da­ta dell’en­tra­ta in vi­go­re:155 1° gen­na­io 1910

154[CS 1 168; RU 1962 848art. 11 cpv. 3. RU 1978 688art. 89 lett. b]

155DCF del 17 lug. 1908 (RU 24 751).

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