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Ordinanza
sulla protezione di persone ed edifici
di competenza federale
(OPCF)

del 24 giugno 2020 (Stato 1° gennaio 2021)

Il Consiglio federale svizzero,

visti gli articoli 23 capoverso 1 e 30 della legge federale del 21 marzo 19971 sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna (LMSI),

ordina:

Capitolo 1: Oggetto

Art. 1  

1 La pre­sen­te or­di­nan­za di­sci­pli­na:

a.
l’adem­pi­men­to dei com­pi­ti re­la­ti­vi al­la pro­te­zio­ne di per­so­ne ed edi­fi­ci ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 22–24 LM­SI;
b.
il fi­nan­zia­men­to del­le mi­su­re di pro­te­zio­ne di cui al­la let­te­ra a, com­pre­sa l’in­den­ni­tà ai Can­to­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 28 ca­po­ver­so 2 LM­SI.

2 L’ese­cu­zio­ne di mi­su­re di si­cu­rez­za com­ple­men­ta­ri ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 20 let­te­ra f del­la leg­ge del 22 giu­gno 20072 sul­lo Sta­to ospi­te (LSO) è ret­ta dall’or­di­nan­za del 7 di­cem­bre 20073 sul­lo Sta­to ospi­te.

Capitolo 2: Competenze generali

Art. 2 Compiti dell’Ufficio federale di polizia  

1 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di po­li­zia (fed­pol) as­sol­ve se­gna­ta­men­te i se­guen­ti com­pi­ti nell’am­bi­to del­la pro­te­zio­ne di per­so­ne ed edi­fi­ci:

a.
va­lu­ta la mi­nac­cia a cui so­no espo­ste le per­so­ne e or­di­na le mi­su­re per la lo­ro pro­te­zio­ne sem­pre che non le ese­gua au­to­no­ma­men­te;
b.
va­lu­ta la mi­nac­cia a cui so­no espo­sti gli edi­fi­ci e for­ni­sce con­su­len­za all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le co­stru­zio­ni e del­la lo­gi­sti­ca (UF­CL), ai ti­to­la­ri del di­rit­to di po­li­zia e al­le per­so­ne da pro­teg­ge­re;
c.
ef­fet­tua il ser­vi­zio di sor­ve­glian­za e di guar­dia in de­ter­mi­na­ti edi­fi­ci (ser­vi­zio di si­cu­rez­za);
d.
ri­la­scia il do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne fe­de­ra­le;
e.
ge­sti­sce la Cen­tra­le d’al­lar­me dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le;
f.
ge­sti­sce il Cen­tro au­di­zio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
g.
prov­ve­de al­la for­ma­zio­ne e al­la for­ma­zio­ne con­ti­nua dei pro­pri col­la­bo­ra­to­ri e de­gli in­ca­ri­ca­ti del­la si­cu­rez­za non­ché all’istru­zio­ne del­le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 45.

2 Nell’adem­pi­men­to dei com­pi­ti di cui al ca­po­ver­so 1, fed­pol col­la­bo­ra con al­tre au­to­ri­tà sviz­ze­re ed este­re re­spon­sa­bi­li per la si­cu­rez­za non­ché con ser­vi­zi di si­cu­rez­za pri­va­ti.

Art. 3 Incaricati della sicurezza  

1 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le e i di­par­ti­men­ti non­ché le ri­spet­ti­ve uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve, ad ec­ce­zio­ne del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­la di­fe­sa, del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne e del­lo sport (DDPS), in­di­ca­no a fed­pol il no­me di un in­ca­ri­ca­to del­la si­cu­rez­za non­ché di un sup­plen­te per il set­to­re del­la pro­te­zio­ne di per­so­ne ed edi­fi­ci.

2 Gli in­ca­ri­ca­ti del­la si­cu­rez­za as­sol­vo­no i se­guen­ti com­pi­ti:

a.
for­ni­sco­no con­su­len­za e so­ste­gno ai su­pe­rio­ri ge­rar­chi­ci di tut­ti i li­vel­li nel­le que­stio­ni di si­cu­rez­za;
b.
pro­muo­vo­no la con­sa­pe­vo­lez­za in ma­te­ria di si­cu­rez­za nel­la pro­pria uni­tà or­ga­niz­za­ti­va;
c.
ela­bo­ra­no un pia­no di si­cu­rez­za, d’in­te­sa con fed­pol, con­cer­nen­te in par­ti­co­la­re le mi­su­re di si­cu­rez­za or­ga­niz­za­ti­ve e l’or­ga­niz­za­zio­ne d’emer­gen­za;
d.
ri­chie­do­no, coor­di­na­no e con­trol­la­no le mi­su­re di si­cu­rez­za d’in­te­sa con fed­pol;
e.
ese­guo­no re­go­lar­men­te eser­ci­ta­zio­ni di eva­cua­zio­ne;
f.
an­nun­cia­no sen­za in­du­gio gli even­ti ri­le­van­ti sot­to il pro­fi­lo del­la si­cu­rez­za al ser­vi­zio pre­po­sto e a fed­pol.
Art. 4 Coordinamento con le autorità cantonali di polizia  

Fed­pol e gli in­ca­ri­ca­ti del­la si­cu­rez­za coor­di­na­no pre­ven­ti­va­men­te le lo­ro at­ti­vi­tà con le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà can­to­na­li di po­li­zia, se vi è un’in­ter­fe­ren­za con l’adem­pi­men­to dei com­pi­ti da par­te di que­ste ul­ti­me.

Art. 5 Responsabilità di superiori gerarchici e collaboratori  

1 I su­pe­rio­ri ge­rar­chi­ci di tut­ti i li­vel­li in se­no al­le au­to­ri­tà fe­de­ra­li as­su­mo­no la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà di­ret­ti­va nell’am­bi­to del­le mi­su­re di si­cu­rez­za e ap­pli­ca­no ta­li mi­su­re nel­la lo­ro uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va.

2 I col­la­bo­ra­to­ri so­no an­ch’es­si re­spon­sa­bi­li per l’ese­cu­zio­ne del­le mi­su­re di si­cu­rez­za.

Capitolo 3: Protezione di persone

Sezione 1: Cerchia di persone e periodo di protezione

Art. 6 Persone da proteggere in Svizzera  

Fed­pol prov­ve­de al­la pro­te­zio­ne in Sviz­ze­ra del­le se­guen­ti per­so­ne:

a.
i mem­bri dell’As­sem­blea fe­de­ra­le;
b.
i mem­bri del Con­si­glio fe­de­ra­le e il can­cel­lie­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
c.
i giu­di­ci or­di­na­ri dei tri­bu­na­li del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e al­tre per­so­ne elet­te dall’As­sem­blea fe­de­ra­le;
d.
gli im­pie­ga­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne par­ti­co­lar­men­te espo­sti a mi­nac­ce;
e.
le per­so­ne che go­do­no del­lo sta­tu­to di­plo­ma­ti­co o con­so­la­re e le al­tre per­so­ne che be­ne­fi­cia­no del­la pro­te­zio­ne del di­rit­to in­ter­na­zio­na­le pub­bli­co.
Art. 7 Persone da proteggere all’estero  

1 Se ne­ces­sa­rio, fed­pol prov­ve­de an­che all’este­ro al­la pro­te­zio­ne del­le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 6 let­te­re a–d.

2 Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le de­gli af­fa­ri este­ri (DFAE) e il DDPS prov­ve­do­no au­to­no­ma­men­te al­la pro­te­zio­ne dei pro­pri im­pie­ga­ti di­stac­ca­ti all’este­ro.

Art. 8 Periodo di protezione  

1 Fed­pol ga­ran­ti­sce la pro­te­zio­ne del­le se­guen­ti per­so­ne per la du­ra­ta in­di­ca­ta qui ap­pres­so:

a.
le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 6 let­te­re a, c–d: dall’as­sun­zio­ne del­la fun­zio­ne si­no al­la sua ces­sa­zio­ne, se il suo eser­ci­zio com­por­ta una mi­nac­cia;
b.
le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 6 let­te­ra b: dall’ele­zio­ne si­no a un an­no do­po la fi­ne del man­da­to;
c.
le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 6 let­te­ra e: con­for­me­men­te agli im­pe­gni de­ri­van­ti dal di­rit­to in­ter­na­zio­na­le pub­bli­co, agli usi in­ter­na­zio­na­li e al­la LSO4.

2 Fed­pol può, in via ec­ce­zio­na­le, at­tua­re mi­su­re di pro­te­zio­ne già pri­ma dell’ini­zio del pe­rio­do di pro­te­zio­ne.

Art. 9 Proroga del periodo di protezione  

1 Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le di giu­sti­zia e po­li­zia (DFGP) può pro­ro­ga­re le mi­su­re di pro­te­zio­ne op­pu­re or­di­nar­ne di nuo­ve per le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 6 let­te­re a–d se, a cau­sa del­la fun­zio­ne eser­ci­ta­ta in pas­sa­to, la mi­nac­cia per­si­ste o si pre­sen­ta una nuo­va mi­nac­cia an­che al ter­mi­ne del pe­rio­do di pro­te­zio­ne.

2 Se si pre­ve­de che sa­ran­no ne­ces­sa­rie mi­su­re ar­chi­tet­to­ni­che o tec­ni­che pres­so i do­mi­ci­li pri­va­ti, la pro­ro­ga o la di­spo­si­zio­ne di nuo­ve mi­su­re av­vie­ne d’in­te­sa con l’uni­tà or­ga­niz­za­ti­va com­pe­ten­te di cui all’ar­ti­co­lo 53 ca­po­ver­so 1 e l’UF­CL.

Sezione 2: Misure

Art. 10 Valutazione della minaccia  

1 Fed­pol va­lu­ta la mi­nac­cia a cui so­no espo­ste le per­so­ne che è in­ca­ri­ca­to di pro­teg­ge­re.

2 Sta­bi­li­sce per i di­ver­si ri­schi i li­vel­li di mi­nac­cia e de­fi­ni­sce le mi­su­re di pro­te­zio­ne ade­gua­te.

Art. 11 Disposizione di misure di protezione  

1 Fed­pol or­di­na mi­su­re di pro­te­zio­ne di per­so­ne d’in­te­sa con la per­so­na da pro­teg­ge­re.

2 Le mi­su­re pos­so­no es­se­re or­di­na­te per l’in­te­ro pe­rio­do di pro­te­zio­ne o per una du­ra­ta de­ter­mi­na­ta.

3 Se una per­so­na ri­nun­cia all’at­tua­zio­ne del­le mi­su­re o di una par­te di es­se, fed­pol esi­ge una con­fer­ma scrit­ta dell’in­te­res­sa­to. In as­sen­za di una con­fer­ma scrit­ta, fed­pol chie­de una di­chia­ra­zio­ne di ri­nun­cia ora­le che prov­ve­de a do­cu­men­ta­re.

4 La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni non ri­spon­do­no dei dan­ni ca­gio­na­ti all’in­te­res­sa­to da una sua ri­nun­cia all’at­tua­zio­ne del­le mi­su­re o di una par­te di es­se o da una sua scar­sa col­la­bo­ra­zio­ne.

Art. 12 Protezione di persone in Svizzera  

1 Fed­pol in­ca­ri­ca del­la pro­te­zio­ne di per­so­ne in Sviz­ze­ra le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà can­to­na­li di po­li­zia op­pu­re ser­vi­zi di si­cu­rez­za pri­va­ti.

2 Per la pro­te­zio­ne del­le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 6 let­te­re c–d, fed­pol può im­pie­ga­re per­so­na­le spe­cia­liz­za­to dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le. In­for­ma le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà can­to­na­li di po­li­zia in me­ri­to a ta­le im­pie­go.

3 Fed­pol coor­di­na le mi­su­re se l’in­ca­ri­co de­ve es­se­re af­fi­da­to a più ser­vi­zi.

Art. 13 Protezione di persone all’estero  

1 Per la pro­te­zio­ne di per­so­ne all’este­ro, fed­pol im­pie­ga per­so­na­le spe­cia­liz­za­to dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le op­pu­re per­so­na­le del­le au­to­ri­tà can­to­na­li di po­li­zia.

2 Il per­so­na­le mes­so a di­spo­si­zio­ne dal­le au­to­ri­tà can­to­na­li di po­li­zia ri­ma­ne sot­to­po­sto al di­rit­to di­sci­pli­na­re del pro­prio Can­to­ne du­ran­te l’im­pie­go per con­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne; sul pia­no ope­ra­ti­vo è sot­to­po­sto all’au­to­ri­tà di fed­pol.

Art. 14 Presa di contatto con la persona che rappresenta una potenziale minaccia  

1 A sco­po di pre­ven­zio­ne e di al­len­ta­men­to del­la ten­sio­ne non­ché per rac­co­glie­re in­for­ma­zio­ni nell’am­bi­to del­la pro­te­zio­ne di per­so­ne, fed­pol e le au­to­ri­tà can­to­na­li di po­li­zia da es­so in­ca­ri­ca­te pos­so­no pren­de­re con­tat­to con la per­so­na che rap­pre­sen­ta una po­ten­zia­le mi­nac­cia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 23 ca­po­ver­so 3bis LM­SI.

2 È pos­si­bi­le re­car­si al do­mi­ci­lio del­la per­so­na che rap­pre­sen­ta una po­ten­zia­le mi­nac­cia, con­vo­car­la op­pu­re con­tat­tar­la per scrit­to o te­le­fo­ni­ca­men­te.

3 Se è fed­pol stes­so a con­tat­ta­re la per­so­na che rap­pre­sen­ta una po­ten­zia­le mi­nac­cia, im­pie­ga per­so­na­le spe­cia­liz­za­to dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le. Con­cor­da pre­via­men­te l’im­pie­go con la com­pe­ten­te au­to­ri­tà can­to­na­le di po­li­zia.

Art. 15 Consegna di mezzi ausiliari  

Fed­pol può met­te­re a di­spo­si­zio­ne del­le per­so­ne da pro­teg­ge­re mez­zi au­si­lia­ri vol­ti a in­cre­men­ta­re la si­cu­rez­za per­so­na­le.

Capitolo 4: Protezione di edifici

Sezione 1: Competenze

Art. 16 Protezione degli edifici della Confederazione  

1 Fed­pol prov­ve­de al­la pro­te­zio­ne dei se­guen­ti edi­fi­ci:

a.
le se­di del Con­si­glio fe­de­ra­le e la se­de del can­cel­lie­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne non­ché gli edi­fi­ci uti­liz­za­ti esclu­si­va­men­te dai mem­bri del Con­si­glio fe­de­ra­le e dal can­cel­lie­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
b.
gli edi­fi­ci del­le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le cen­tra­le se­con­do l’al­le­ga­to 1 dell’or­di­nan­za del 25 no­vem­bre 19985 sull’or­ga­niz­za­zio­ne del Go­ver­no e dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne (OLO­GA), ad ec­ce­zio­ne de­gli edi­fi­ci uti­liz­za­ti esclu­si­va­men­te dal DDPS e dal­le ri­spet­ti­ve uni­tà or­ga­niz­za­ti­ve;
c.
gli edi­fi­ci del­le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve sen­za per­so­na­li­tà giu­ri­di­ca au­to­no­me sul pia­no or­ga­niz­za­ti­vo dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le de­cen­tra­liz­za­ta se­con­do l’al­le­ga­to 1 OLO­GA, ad ec­ce­zio­ne de­gli edi­fi­ci del set­to­re dei po­li­tec­ni­ci fe­de­ra­li.

2 Su ri­chie­sta del­le com­pe­ten­ti uni­tà or­ga­niz­za­ti­ve, fed­pol prov­ve­de al­la pro­te­zio­ne dei se­guen­ti edi­fi­ci:

a.
gli edi­fi­ci che ospi­ta­no l’As­sem­blea fe­de­ra­le o i suoi or­ga­ni;
b.
gli edi­fi­ci che ospi­ta­no i tri­bu­na­li del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
c.
gli edi­fi­ci che ospi­ta­no il Mi­ni­ste­ro pub­bli­co del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

3 Su ri­chie­sta del­le com­pe­ten­ti uni­tà or­ga­niz­za­ti­ve, fed­pol prov­ve­de al­la pro­te­zio­ne di edi­fi­ci che ospi­ta­no en­ti, isti­tu­ti e fon­da­zio­ni au­to­no­mi sul pia­no giu­ri­di­co dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le de­cen­tra­liz­za­ta se­con­do l’al­le­ga­to 1 OLO­GA.

4 La com­pe­ten­za di fed­pol sus­si­ste in­di­pen­den­te­men­te dal fat­to che gli edi­fi­ci sia­no di pro­prie­tà del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o pre­si in lo­ca­zio­ne da que­st’ul­ti­ma e che si tro­vi­no in Sviz­ze­ra o all’este­ro.

5 Le di­spo­si­zio­ni re­la­ti­ve agli edi­fi­ci del­la Con­fe­de­ra­zio­ne si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia an­che agli im­pian­ti e ai di­spo­si­ti­vi qua­li gli im­pian­ti elet­tri­ci, gli im­pian­ti di ci­ster­ne, i par­cheg­gi e le sta­zio­ni me­te­reo­lo­gi­che, sem­pre che sus­si­sta il bi­so­gno di pro­te­zio­ne.

Art. 17 Esercizio del diritto di polizia  

1 Ne­gli edi­fi­ci del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, il di­rit­to di po­li­zia è eser­ci­ta­to dai ri­spet­ti­vi ca­pi dei di­par­ti­men­ti, del­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le, de­gli uf­fi­ci e del­le al­tre au­to­ri­tà fe­de­ra­li.

2 Ne­gli edi­fi­ci dei tri­bu­na­li del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, il di­rit­to di po­li­zia è eser­ci­ta­to dal­la per­so­na com­pe­ten­te o dall’or­ga­no com­pe­ten­te del tri­bu­na­le in que­stio­ne.

3 L’eser­ci­zio del di­rit­to di po­li­zia nei lo­ca­li dell’As­sem­blea fe­de­ra­le e dei Ser­vi­zi del Par­la­men­to sot­to­stà all’ar­ti­co­lo 69 ca­po­ver­so 1 del­la leg­ge del 13 di­cem­bre 20026 sul Par­la­men­to.

4 Se nel­lo stes­so edi­fi­cio so­no ospi­ta­te più uni­tà or­ga­niz­za­ti­ve, i ri­spet­ti­vi ca­pi de­ci­do­no di co­mu­ne ac­cor­do le mo­da­li­tà con cui è eser­ci­ta­to il di­rit­to di po­li­zia.

5 I ti­to­la­ri del di­rit­to di po­li­zia sta­bi­li­sco­no le mo­da­li­tà di le­git­ti­ma­zio­ne dell’iden­ti­tà per ac­ce­de­re agli edi­fi­ci di lo­ro com­pe­ten­za.

Art. 18 Protezione di domicili privati  

1 Du­ran­te il pe­rio­do di pro­te­zio­ne, fed­pol prov­ve­de se ne­ces­sa­rio al­la pro­te­zio­ne dei do­mi­ci­li pri­va­ti del­le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 6 let­te­re a–d.

2 Per do­mi­ci­li pri­va­ti del­le per­so­ne da pro­teg­ge­re s’in­ten­de:

a.
la ca­sa o l’ap­par­ta­men­to nel ri­spet­ti­vo luo­go di do­mi­ci­lio;
b.
la ca­sa o l’ap­par­ta­men­to nel ri­spet­ti­vo luo­go del sog­gior­no set­ti­ma­na­le;
c.
gli ap­par­ta­men­ti o le ca­se di va­can­za abi­ta­ti dal­le per­so­ne in que­stio­ne in Sviz­ze­ra e all’este­ro.

Sezione 2: Misure

Art. 19 Analisi dei rischi  

Fed­pol va­lu­ta i ri­schi per gli edi­fi­ci di cui all’ar­ti­co­lo 16 ca­po­ver­so 1, as­se­gna a cia­scu­no di que­sti edi­fi­ci un li­vel­lo di mi­nac­cia e sta­bi­li­sce gli obiet­ti­vi di pro­te­zio­ne (ana­li­si dei ri­schi).

Art. 20 Misure di protezione architettoniche e tecniche presso gli edifici della Confederazione in Svizzera  

1 Sul­la ba­se dell’ana­li­si dei ri­schi, l’UF­CL al­le­sti­sce la pia­ni­fi­ca­zio­ne del­le mi­su­re ar­chi­tet­to­ni­che e tec­ni­che per gli edi­fi­ci di cui all’ar­ti­co­lo 16 ca­po­ver­so 1 in Sviz­ze­ra. Con­cor­da con fed­pol la pia­ni­fi­ca­zio­ne de­fi­ni­ti­va del­le mi­su­re.

2 I ti­to­la­ri del di­rit­to di po­li­zia de­ci­do­no le mi­su­re da at­tua­re.

3 L’UF­CL si as­su­me, nei li­mi­ti dei cre­di­ti stan­zia­ti, i co­sti del­le mi­su­re pre­vi­ste nel­la pia­ni­fi­ca­zio­ne.

4 Le uni­tà or­ga­niz­za­ti­ve in­te­res­sa­te si as­su­mo­no, nei li­mi­ti dei cre­di­ti stan­zia­ti, i co­sti del­le mi­su­re che van­no al di là di quel­le pre­vi­ste dal­la pia­ni­fi­ca­zio­ne o che es­se af­fi­da­no a ter­zi.

Art. 21 Misure di protezione organizzative presso gli edifici della Confederazione in Svizzera  

1 Fed­pol rac­co­man­da mi­su­re or­ga­niz­za­ti­ve ai ti­to­la­ri del di­rit­to di po­li­zia pres­so gli edi­fi­ci di cui all’ar­ti­co­lo 16 ca­po­ver­so 1 in Sviz­ze­ra.

2 I ti­to­la­ri del di­rit­to di po­li­zia de­ci­do­no in me­ri­to al­le mi­su­re or­ga­niz­za­ti­ve e so­no com­pe­ten­ti per la lo­ro at­tua­zio­ne. Le uni­tà or­ga­niz­za­ti­ve in­te­res­sa­te si as­su­mo­no i co­sti nei li­mi­ti dei cre­di­ti stan­zia­ti.

3 I ti­to­la­ri del di­rit­to di po­li­zia pos­so­no af­fi­da­re l’ese­cu­zio­ne del­le mi­su­re a ser­vi­zi di si­cu­rez­za pri­va­ti.

Art. 22 Dichiarazione di rinuncia  

Se il ti­to­la­re del di­rit­to di po­li­zia ri­nun­cia all’at­tua­zio­ne del­le mi­su­re pre­vi­ste dal­la pia­ni­fi­ca­zio­ne de­fi­ni­ti­va o del­le mi­su­re or­ga­niz­za­ti­ve rac­co­man­da­te, fed­pol può esi­ge­re una di­chia­ra­zio­ne di ri­nun­cia scrit­ta.

Art. 23 Casi particolari  

1 Per gli edi­fi­ci di cui all’ar­ti­co­lo 16 ca­po­ver­si 2 e 3, le com­pe­ten­ti uni­tà or­ga­niz­za­ti­ve ese­guo­no au­to­no­ma­men­te l’ana­li­si dei ri­schi e le mi­su­re di pro­te­zio­ne che ne con­se­guo­no, sem­pre che fed­pol non prov­ve­da, su ri­chie­sta, al­la pro­te­zio­ne dei sud­det­ti edi­fi­ci.

2 I ti­to­la­ri del di­rit­to di po­li­zia pos­so­no af­fi­da­re l’ese­cu­zio­ne del­le mi­su­re di pro­te­zio­ne or­ga­niz­za­ti­ve a ser­vi­zi di si­cu­rez­za pri­va­ti.

Art. 24 Misure d’urgenza  

In ca­so di mi­nac­cia im­mi­nen­te, fed­pol può adot­ta­re le mi­su­re d’ur­gen­za ne­ces­sa­rie.

Art. 25 Analisi dei rischi e misure di protezione presso gli edifici del DFAE all’estero  

1 Fed­pol ese­gue l’ana­li­si dei ri­schi pres­so gli edi­fi­ci del DFAE all’este­ro d’in­te­sa con il DFAE e gli al­tri ser­vi­zi in­te­res­sa­ti.

2 Il Co­mi­ta­to di si­cu­rez­za DFAE, com­po­sto dai rap­pre­sen­tan­ti del DFAE, dell’UF­CL e di fed­pol, sta­bi­li­sce le mi­su­re di pro­te­zio­ne sul­la ba­se dell’ana­li­si dei ri­schi.

Art. 26 Misure di protezione presso domicili privati  

1 Fed­pol va­lu­ta i ri­schi a cui so­no espo­sti i do­mi­ci­li pri­va­ti del­le per­so­ne da pro­teg­ge­re.

2 For­ni­sce con­su­len­za al­le per­so­ne in­te­res­sa­te in me­ri­to al­le mi­su­re di pro­te­zio­ne or­ga­niz­za­ti­ve non­ché, in col­la­bo­ra­zio­ne con l’UF­CL e l’uni­tà or­ga­niz­za­ti­va com­pe­ten­te per il fi­nan­zia­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 53 ca­po­ver­so 1, al­le mi­su­re di pro­te­zio­ne ar­chi­tet­to­ni­che e tec­ni­che e for­mu­la le per­ti­nen­ti rac­co­man­da­zio­ni.

3 Le per­so­ne in­te­res­sa­te de­ci­do­no in me­ri­to all’at­tua­zio­ne del­le mi­su­re di pro­te­zio­ne rac­co­man­da­te. L’uni­tà or­ga­niz­za­ti­va com­pe­ten­te per il fi­nan­zia­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 53 ca­po­ver­so 1 prov­ve­de al­la lo­ro at­tua­zio­ne.

4 Se una per­so­na ri­nun­cia all’at­tua­zio­ne del­le mi­su­re di pro­te­zio­ne rac­co­man­da­te o di una par­te di es­se, fed­pol esi­ge una con­fer­ma scrit­ta dell’in­te­res­sa­to. In as­sen­za di una con­fer­ma scrit­ta, fed­pol chie­de una di­chia­ra­zio­ne di ri­nun­cia ora­le che prov­ve­de a do­cu­men­ta­re.

5 La Con­fe­de­ra­zio­ne non ri­spon­de dei dan­ni ca­gio­na­ti all’in­te­res­sa­to da una sua ri­nun­cia all’at­tua­zio­ne del­le mi­su­re o di una par­te di es­se o da una sua scar­sa col­la­bo­ra­zio­ne.

Art. 27 Controllo  

1 Fed­pol può con­trol­la­re l’at­tua­zio­ne del­le mi­su­re e la si­cu­rez­za de­gli edi­fi­ci di cui all’ar­ti­co­lo 16 ca­po­ver­so 1. A tal fi­ne gli è ga­ran­ti­to in ogni mo­men­to l’ac­ces­so al­le in­for­ma­zio­ni ri­le­van­ti sot­to il pro­fi­lo del­la si­cu­rez­za e agli edi­fi­ci.

2 Se ac­cer­ta la­cu­ne in ma­te­ria di si­cu­rez­za, le co­mu­ni­ca ai ti­to­la­ri del di­rit­to di po­li­zia non­ché all’UF­CL e rac­co­man­da di col­mar­le.

3 Se le la­cu­ne in ma­te­ria di si­cu­rez­za non so­no col­ma­te in tem­po uti­le a cau­sa di di­ver­gen­ze di opi­nio­ne, si ap­pli­ca quan­to se­gue:

a.
in ca­so di mi­su­re ar­chi­tet­to­ni­che e tec­ni­che, è svol­ta una pro­ce­du­ra di ap­pia­na­men­to del­le di­ver­gen­ze tra il ti­to­la­re del di­rit­to di po­li­zia e l’UF­CL ai sen­si del ca­pi­to­lo 4 dell’or­di­nan­za del 5 di­cem­bre 20087 sul­la ge­stio­ne im­mo­bi­lia­re e la lo­gi­sti­ca del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
b.
in ca­so di mi­su­re or­ga­niz­za­ti­ve, le di­ver­gen­ze di opi­nio­ne so­no ri­sol­te, nel li­mi­te del pos­si­bi­le, di co­mu­ne ac­cor­do tra fed­pol e l’uni­tà or­ga­niz­za­ti­va in­te­res­sa­ta. Qua­lo­ra non sia rag­giun­ta un’in­te­sa, fed­pol può esi­ge­re dall’uni­tà or­ga­niz­za­ti­va in­te­res­sa­ta una di­chia­ra­zio­ne di ri­nun­cia.
Art. 28 Rappresentanze diplomatiche e organizzazioni internazionali  

Fed­pol può for­ni­re con­su­len­za al­le rap­pre­sen­tan­ze di­plo­ma­ti­che e con­so­la­ri non­ché al­le or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li in Sviz­ze­ra per quan­to ri­guar­da la mi­nac­cia a cui so­no espo­sti i ri­spet­ti­vi edi­fi­ci e le even­tua­li mi­su­re di pro­te­zio­ne.

Art. 29 Servizio di sicurezza  

1 Fed­pol ef­fet­tua il ser­vi­zio di si­cu­rez­za nei se­guen­ti edi­fi­ci:

a.
gli edi­fi­ci in cui si tro­va il po­sto di la­vo­ro per­ma­nen­te di un mem­bro del Con­si­glio fe­de­ra­le o del can­cel­lie­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
b.
gli edi­fi­ci che ospi­ta­no fed­pol in­sie­me ad al­tre uni­tà or­ga­niz­za­ti­ve del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, su ri­chie­sta de­gli al­tri ti­to­la­ri del di­rit­to di po­li­zia;
c.
gli edi­fi­ci di cui all’ar­ti­co­lo 16 ca­po­ver­so 1 che so­no sta­ti de­si­gna­ti dal Con­si­glio fe­de­ra­le.

2 Su ba­se con­trat­tua­le e die­tro com­pen­so, può ef­fet­tua­re il ser­vi­zio di si­cu­rez­za ne­gli al­tri edi­fi­ci di cui all’ar­ti­co­lo 16 ca­po­ver­si 1–3.

3 Per l’adem­pi­men­to di ta­li com­pi­ti può ri­cor­re­re a ser­vi­zi di si­cu­rez­za pri­va­ti.

Art. 30 Presa di contatto con la persona che rappresenta una potenziale minaccia  

1 A sco­po di pre­ven­zio­ne e di al­len­ta­men­to del­la ten­sio­ne non­ché per rac­co­glie­re in­for­ma­zio­ni nell’am­bi­to del­la pro­te­zio­ne di edi­fi­ci, fed­pol e le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà can­to­na­li di po­li­zia pos­so­no pren­de­re con­tat­to con la per­so­na che rap­pre­sen­ta una po­ten­zia­le mi­nac­cia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 23 ca­po­ver­so 3bis LM­SI.

2 La pre­sa di con­tat­to è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­si 2 e 3.

Sezione 3: Videosorveglianza

Art. 31 Impiego di apparecchi di videosorveglianza  

1 Fed­pol può, con il con­sen­so o su ri­chie­sta dei ti­to­la­ri del di­rit­to di po­li­zia, im­pie­ga­re ap­pa­rec­chi di vi­deo­sor­ve­glian­za all’in­ter­no o all’ester­no de­gli edi­fi­ci di cui all’ar­ti­co­lo 16 ca­po­ver­si 1–3, in­clu­so nei luo­ghi pub­bli­ci e ac­ces­si­bi­li a tut­ti, per in­di­vi­dua­re mi­nac­ce:

a.
agli edi­fi­ci da pro­teg­ge­re;
b.
al­le per­so­ne da pro­teg­ge­re;
c.
agli og­get­ti in pos­ses­so del­le per­so­ne da pro­teg­ge­re.

2 Può im­pie­ga­re ap­pa­rec­chi di vi­deo­sor­ve­glian­za nei luo­ghi pub­bli­ci e ac­ces­si­bi­li a tut­ti per in­di­vi­dua­re mi­nac­ce al­le rap­pre­sen­tan­ze di­plo­ma­ti­che o con­so­la­ri e al­le or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li; l’im­pie­go av­vie­ne sol­tan­to d’in­te­sa con la rap­pre­sen­tan­za o l’or­ga­niz­za­zio­ne in­te­res­sa­ta.

Art. 32 Protezione dei dati  

1 Fed­pol pro­teg­ge le re­gi­stra­zio­ni vi­si­ve con­te­nen­ti da­ti per­so­na­li dal trat­ta­men­to non au­to­riz­za­to adot­tan­do ade­gua­te mi­su­re tec­ni­che e or­ga­niz­za­ti­ve.

2 La si­cu­rez­za dei da­ti è ga­ran­ti­ta dal­la le­gi­sla­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne in ma­te­ria di pro­te­zio­ne dei da­ti e del­le in­for­ma­zio­ni.

Art. 33 Messa al sicuro e distruzione di registrazioni visive  

1 Fed­pol met­te al si­cu­ro le re­gi­stra­zio­ni vi­si­ve su ri­chie­sta del­le au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le o del­le au­to­ri­tà am­mi­ni­stra­ti­ve.

2 Di­strug­ge le re­gi­stra­zio­ni vi­si­ve con­te­nen­ti da­ti per­so­na­li en­tro 30 gior­ni, an­che se so­no sta­te mes­se al si­cu­ro.

Art. 34 Comunicazione di registrazioni visive  

1 Se i ti­to­la­ri del di­rit­to di po­li­zia ma­ni­fe­sta­no un in­te­res­se og­get­ti­va­men­te giu­sti­fi­ca­to per re­gi­stra­zio­ni vi­si­ve non con­te­nen­ti da­ti per­so­na­li, fed­pol ne au­to­riz­za la con­sul­ta­zio­ne. Su ri­chie­sta, fed­pol può met­te­re a di­spo­si­zio­ne le re­gi­stra­zio­ni vi­si­ve non con­te­nen­ti da­ti per­so­na­li.

2 Fed­pol met­te a di­spo­si­zio­ne le re­gi­stra­zio­ni vi­si­ve con­te­nen­ti da­ti per­so­na­li so­lo in vir­tù di un’au­to­riz­za­zio­ne giu­di­zia­ria nell’am­bi­to di un pro­ce­di­men­to pe­na­le o am­mi­ni­stra­ti­vo.

Capitolo 5: Altre competenze

Sezione 1: Centrale d’allarme dell’Amministrazione federale

Art. 35 Competenze  

1 Fed­pol ge­sti­sce la Cen­tra­le d’al­lar­me dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le ven­ti­quat­tro ore su ven­ti­quat­tro, set­te gior­ni su set­te.

2 È re­spon­sa­bi­le del­la pia­ni­fi­ca­zio­ne del si­ste­ma d’al­lar­me non­ché del per­so­na­le e del­la ge­stio­ne tec­ni­ca del­la Cen­tra­le d’al­lar­me dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le.

Art. 36 Compiti  

La Cen­tra­le d’al­lar­me dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le svol­ge se­gna­ta­men­te i se­guen­ti com­pi­ti:

a.
sor­ve­glia e trat­ta le re­gi­stra­zio­ni vi­si­ve di cui agli ar­ti­co­li 31‑34;
b.
ri­ce­ve gli al­lar­mi e le co­mu­ni­ca­zio­ni;
c.
tra­smet­te gli al­lar­mi e le co­mu­ni­ca­zio­ni ai ser­vi­zi com­pe­ten­ti, con­vo­ca le or­ga­niz­za­zio­ni d’emer­gen­za in­ter­ne e sor­ve­glia l’in­ter­ven­to fi­no al ter­mi­ne dell’al­lar­me;
d.
coor­di­na la co­mu­ni­ca­zio­ne tra le per­so­ne com­pe­ten­ti sul luo­go dell’even­to e la po­li­zia, i pom­pie­ri o i ser­vi­zi sa­ni­ta­ri fi­no al lo­ro ar­ri­vo;
e.
ge­sti­sce i mez­zi di ac­ces­so ne­ces­sa­ri per l’in­ter­ven­to;
f.
as­si­cu­ra il con­tat­to con co­lo­ro che han­no un im­por­tan­te ruo­lo de­ci­sio­na­le.

Sezione 2: Centro audizioni della Confederazione

Art. 37  

1Fed­pol ge­sti­sce il Cen­tro au­di­zio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2Prov­ve­de al­la si­cu­rez­za dei lo­ca­li e del­le per­so­ne che vi si tro­va­no.

3 Fed­pol e il Mi­ni­ste­ro pub­bli­co del­la Con­fe­de­ra­zio­ne uti­liz­za­no con­giun­ta­men­te il Cen­tro au­di­zio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

4 Es­si al­le­sti­sco­no con­giun­ta­men­te il re­go­la­men­to d’eser­ci­zio.

Sezione 3: Documento di legittimazione federale

Art. 38  

1 Il do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne fe­de­ra­le ser­ve a com­pro­va­re l’ap­par­te­nen­za all’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le.

2 Su ri­chie­sta di un’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va fed­pol ri­la­scia i do­cu­men­ti di le­git­ti­ma­zio­ne fe­de­ra­li:

a.
agli im­pie­ga­ti dell’uni­tà in­te­res­sa­ta;
b.
al­le per­so­ne in­ca­ri­ca­te da que­st’ul­ti­ma, che la­vo­ra­no re­go­lar­men­te da più di un an­no ne­gli edi­fi­ci di cui all’ar­ti­co­lo 16 ca­po­ver­si 1–3.

3 I ser­vi­zi del per­so­na­le dell’uni­tà or­ga­niz­za­ti­va in­te­res­sa­ta for­ni­sco­no a fed­pol i da­ti ne­ces­sa­ri al ri­la­scio dei do­cu­men­ti. Es­si so­no com­pe­ten­ti per la con­se­gna e il ri­ti­ro dei do­cu­men­ti.

Capitolo 6: Trattamento delle informazioni

Art. 39 Sistema d’informazione e di documentazione  

1 Fed­pol ge­sti­sce il si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne e di do­cu­men­ta­zio­ne ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 23a–23c LM­SI.

2 Ac­qui­si­sce i da­ti con­cer­nen­ti gli even­ti ri­le­van­ti sot­to il pro­fi­lo del­la si­cu­rez­za e le per­so­ne a es­si col­le­ga­ti:

a.
da fon­ti ac­ces­si­bi­li al pub­bli­co;
b.
pres­so le per­so­ne da pro­teg­ge­re, le lo­ro fa­mi­glie e i lo­ro col­la­bo­ra­to­ri;
c.
pres­so rap­pre­sen­tan­ze di­plo­ma­ti­che e con­so­la­ri non­ché pres­so or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li;
d.
pres­so au­to­ri­tà di si­cu­rez­za sviz­ze­re ed este­re.
Art. 40 Trasmissione dei dati  

Fed­pol può, in via ec­ce­zio­na­le, co­mu­ni­ca­re da­ti di cui all’ar­ti­co­lo 39 ad au­to­ri­tà e ser­vi­zi non rien­tran­ti nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 23c LM­SI, se i da­ti so­no in­di­spen­sa­bi­li per l’adem­pi­men­to di un com­pi­to sta­bi­li­to in una leg­ge in sen­so for­ma­le.

Art. 41 Verifica del bisogno di protezione e distruzione dei dati  

1 Fed­pol ve­ri­fi­ca re­go­lar­men­te, ma al­me­no una vol­ta all’an­no, i da­ti an­co­ra ne­ces­sa­ri in fun­zio­ne del bi­so­gno di pro­te­zio­ne.

2 Di­strug­ge i da­ti non più ne­ces­sa­ri en­tro il ter­mi­ne san­ci­to dall’ar­ti­co­lo 23aca­po­ver­so 3 LM­SI. Ta­le ter­mi­ne de­cor­re dal­la da­ta dell’ul­ti­ma ve­ri­fi­ca in oc­ca­sio­ne del­la qua­le i da­ti era­no sta­ti clas­si­fi­ca­ti co­me ne­ces­sa­ri.

Art. 42 Regolamento per il trattamento  

1 Fed­pol è re­spon­sa­bi­le dell’os­ser­van­za del­le mi­su­re di si­cu­rez­za tec­ni­che e or­ga­niz­za­ti­ve del si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne e di do­cu­men­ta­zio­ne.

2 Al­le­sti­sce un re­go­la­men­to per il trat­ta­men­to.

Capitolo 7: Formazione e formazione continua

Art. 43 Formazione e formazione continua in materia di polizia di sicurezza del personale di fedpol  

1 Fed­pol prov­ve­de al­la for­ma­zio­ne e al­la for­ma­zio­ne con­ti­nua pe­rio­di­ca in ma­te­ria di po­li­zia di si­cu­rez­za del suo per­so­na­le ope­ra­ti­vo in­ca­ri­ca­to del­la pro­te­zio­ne di per­so­ne ed edi­fi­ci.

2 Può ri­cor­re­re ad al­tri ser­vi­zi fe­de­ra­li o can­to­na­li op­pu­re a pri­va­ti per l’al­le­sti­men­to di pia­ni di for­ma­zio­ne o per l’istru­zio­ne nell’am­bi­to del­la for­ma­zio­ne e del­la for­ma­zio­ne con­ti­nua.

Art. 44 Formazione e formazione continua degli incaricati della sicurezza  

Fed­pol prov­ve­de al­la for­ma­zio­ne e al­la for­ma­zio­ne con­ti­nua pe­rio­di­ca de­gli in­ca­ri­ca­ti del­la si­cu­rez­za.

Art. 45 Istruzione di altre persone  

1 Se ne­ces­sa­rio, fed­pol istrui­sce le per­so­ne da pro­teg­ge­re in ma­te­ria di di­fe­sa per­so­na­le. Le istrui­sce in par­ti­co­la­re all’uso di mez­zi au­si­lia­ri.

2 Può istrui­re an­che per­so­ne ap­par­te­nen­ti al­la cer­chia del­le per­so­ne da pro­teg­ge­re.

Capitolo 8: Indennità e ripartizione dei costi

Sezione 1: Indennità ai Cantoni

Art. 46 Indennità per compiti di protezione ricorrenti o permanenti  

1 Se un Can­to­ne adem­pie, su in­ca­ri­co di fed­pol, com­pi­ti di pro­te­zio­ne ri­cor­ren­ti o per­ma­nen­ti i cui co­sti am­mon­ta­no a ol­tre il cin­que per cen­to dei co­sti sa­la­ria­li an­nui del cor­po di po­li­zia in­te­res­sa­to o a più di un mi­lio­ne di fran­chi, la Con­fe­de­ra­zio­ne gli ac­cor­da un’in­den­ni­tà con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 28 ca­po­ver­so 2 LM­SI.

2 Il di­par­ti­men­to com­pe­ten­te con­cor­da con il Can­to­ne in­te­res­sa­to le mo­da­li­tà d’in­den­niz­zo te­nen­do con­to del­le con­di­zio­ni par­ti­co­la­ri e de­gli even­tua­li van­tag­gi eco­no­mi­ci e im­ma­te­ria­li.

3 La quo­ta par­te dei co­sti a ca­ri­co del­la Con­fe­de­ra­zio­ne per le pre­sta­zio­ni for­ni­te am­mon­ta all’80 per cen­to del co­sto glo­ba­le.

4 Il con­tri­bu­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne di nor­ma è fis­sa­to per tre an­ni. Il cal­co­lo è ef­fet­tua­to in ba­se al­la me­dia del­le spe­se de­gli ul­ti­mi tre an­ni.

Art. 47 Indennità per compiti di protezione all’estero  

1 Se un Can­to­ne met­te a di­spo­si­zio­ne il suo per­so­na­le per la pro­te­zio­ne di per­so­ne all’este­ro, l’in­den­ni­tà di nor­ma è ver­sa­ta con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 46.

2 Se il Can­to­ne non ri­ce­ve al­cu­na in­den­ni­tà con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 46, la Con­fe­de­ra­zio­ne rim­bor­sa:

a.
i co­sti sa­la­ria­li, in­clu­si i con­tri­bu­ti del da­to­re di la­vo­ro e i pre­mi dell’as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria per gli in­for­tu­ni pro­fes­sio­na­li per la du­ra­ta dell’im­pie­go;
b.
le spe­se e gli one­ri or­di­na­ri ri­sul­tan­ti dall’im­pie­go.
Art. 48 Indennità per compiti di protezione in caso di eventi straordinari  

1 In ca­so di even­ti qua­li­fi­ca­ti co­me straor­di­na­ri dal Con­si­glio fe­de­ra­le, la Con­fe­de­ra­zio­ne ac­cor­da, su ri­chie­sta e nei li­mi­ti dei cre­di­ti stan­zia­ti, un’in­den­ni­tà ai Can­to­ni in­te­res­sa­ti, in par­ti­co­la­re per com­pi­ti este­si di sor­ve­glian­za, guar­dia e pro­te­zio­ne di per­so­ne.

2 Il Can­to­ne ri­chie­den­te è com­pe­ten­te per l’in­den­niz­zo de­gli al­tri Can­to­ni da es­so chia­ma­ti a col­la­bo­ra­re.

Art. 49 Richiesta d’indennità in caso di eventi straordinari  

1 In ca­so di even­to straor­di­na­rio, il Can­to­ne ri­chie­den­te de­ve di nor­ma pre­sen­ta­re la ri­chie­sta d’in­den­ni­tà al Con­si­glio fe­de­ra­le pri­ma dell’even­to.

2 Se un even­to straor­di­na­rio è an­nun­cia­to a bre­vis­si­mo ter­mi­ne o se un even­to è qua­li­fi­ca­to co­me straor­di­na­rio sol­tan­to a po­ste­rio­ri al­la lu­ce del­la sua en­ti­tà o del­la cer­chia dei par­te­ci­pan­ti, il Can­to­ne può, in via ec­ce­zio­na­le, pre­sen­ta­re la ri­chie­sta en­tro tre me­si dall’even­to.

3 Nel­la ri­chie­sta de­vo­no es­se­re quan­ti­fi­ca­ti i co­sti pre­su­mi­bi­li per l’adem­pi­men­to dei com­pi­ti di pro­te­zio­ne. Oc­cor­re in­di­ca­re se l’in­den­ni­tà sa­rà ver­sa­ta in mo­do for­fet­ta­rio o per de­ter­mi­na­te pre­sta­zio­ni.

Art. 50 Importo dell’indennità in caso di eventi straordinari  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce l’im­por­to dell’in­den­ni­tà for­fet­ta­ria o dell’in­den­ni­tà per de­ter­mi­na­te pre­sta­zio­ni, in par­ti­co­la­re te­nen­do con­to dei se­guen­ti cri­te­ri:

a.
di­men­sio­ni del cor­po di po­li­zia;
b.
spe­se del Can­to­ne che ha ef­fet­tua­to l’in­ter­ven­to;
c.
even­tua­li van­tag­gi eco­no­mi­ci e im­ma­te­ria­li pro­cu­ra­ti al Can­to­ne dall’even­to;
d.
quo­ta par­te d’in­den­ni­tà con­for­me­men­te al­le di­ret­ti­ve sul­la col­la­bo­ra­zio­ne in­ter­can­to­na­le in ma­te­ria di po­li­zia con par­te­ci­pa­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 Se l’in­den­ni­tà con­cer­ne de­ter­mi­na­te pre­sta­zio­ni, il Can­to­ne for­ni­sce a fed­pol le in­di­ca­zio­ni ne­ces­sa­rie do­po l’adem­pi­men­to dell’in­ca­ri­co. Qua­lo­ra fed­pol e il Can­to­ne non tro­vas­se­ro un ac­cor­do sull’im­por­to dell’in­den­ni­tà, il DFGP de­ci­de do­po aver sen­ti­to la di­re­zio­ne can­to­na­le del­la po­li­zia.

Art. 51 Interventi intercantonali di polizia a favore della Confederazione  

1 I Can­to­ni che met­to­no a di­spo­si­zio­ne for­ze di po­li­zia per in­ter­ven­ti in­ter­can­to­na­li a fa­vo­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne ri­ce­vo­no per ogni per­so­na im­pie­ga­ta un’in­den­ni­tà for­fet­ta­ria di 600 fran­chi al gior­no. I gior­ni ini­zia­ti so­no in­den­niz­za­ti co­me gior­ni in­te­ri. Le spe­se so­no rim­bor­sa­te se­pa­ra­ta­men­te.

2 Le for­ze d’in­ter­ven­to che pre­sta­no ser­vi­zio di pic­chet­to ri­ce­vo­no un’in­den­ni­tà for­fet­ta­ria di 200 fran­chi per per­so­na e per gior­no ini­zia­to.

Sezione 2: Ripartizione dei costi tra la Confederazione e i privati

Art. 52 Costi delle misure di protezione nell’ambito di manifestazioni private  

1 I pri­va­ti as­su­mo­no da so­li i co­sti del­le mi­su­re di pro­te­zio­ne nell’am­bi­to di ma­ni­fe­sta­zio­ni al­le qua­li in­vi­ta­no per­so­ne da pro­teg­ge­re.

2 Se una ma­ni­fe­sta­zio­ne ri­ve­ste un’im­por­tan­za fon­da­men­ta­le e ha ri­per­cus­sio­ni con­si­de­re­vo­li su­gli in­te­res­si in­ter­na­zio­na­li ed eco­no­mi­ci del­la Sviz­ze­ra, i Can­to­ni in­te­res­sa­ti pos­so­no ri­chie­de­re un’in­den­ni­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 48.

Art. 53 Costi delle misure di protezione presso i domicili privati  

1 I co­sti del­le mi­su­re ar­chi­tet­to­ni­che e tec­ni­che pres­so i do­mi­ci­li pri­va­ti di cui all’ar­ti­co­lo 26 so­no as­sun­ti dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne co­me se­gue:

a.
per i do­mi­ci­li dei mem­bri dell’As­sem­blea fe­de­ra­le: dai Ser­vi­zi del Par­la­men­to;
b.
per i do­mi­ci­li dei mem­bri del Con­si­glio fe­de­ra­le non­ché del can­cel­lie­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne: dall’UC­FL;
c.
per i do­mi­ci­li dei giu­di­ci or­di­na­ri dei tri­bu­na­li del­la Con­fe­de­ra­zio­ne: dal tri­bu­na­le in­te­res­sa­to;
d.
per i do­mi­ci­li di al­tri mem­bri di au­to­ri­tà e dei ma­gi­stra­ti elet­ti dall’As­sem­blea fe­de­ra­le: dall’UC­FL;
e.
per i do­mi­ci­li de­gli im­pie­ga­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne: dal di­par­ti­men­to, dall’uf­fi­cio o dall’au­to­ri­tà fe­de­ra­le cui ap­par­tie­ne l’im­pie­ga­to.

2 I co­sti del­le mi­su­re che van­no al di là di quan­to ne­ces­sa­rio per ga­ran­ti­re la pro­te­zio­ne so­no as­sun­ti dal­la per­so­na in­te­res­sa­ta.

3 I ca­po­ver­si 1 e 2 si ap­pli­ca­no an­che in ca­so di pro­ro­ga o di di­spo­si­zio­ne di nuo­ve mi­su­re di pro­te­zio­ne (art. 9).

4 Una vol­ta ces­sa­ta la mi­nac­cia, il ser­vi­zio che ha fi­nan­zia­to la mi­su­ra as­su­me i co­sti di un even­tua­le sman­tel­la­men­to. Se non si pro­ce­de a uno sman­tel­la­men­to, i di­spo­si­ti­vi di pro­te­zio­ne di­ven­ta­no pro­prie­tà del­la per­so­na in­te­res­sa­ta o del pro­prie­ta­rio del fon­do, a ti­to­lo gra­tui­to. In ca­so di ul­te­rio­re uti­liz­zo dei di­spo­si­ti­vi o di sman­tel­la­men­to suc­ces­si­vo, la Con­fe­de­ra­zio­ne non as­su­me al­cun co­sto.

Capitolo 9: Disposizioni finali

Art. 54 Abrogazione di un altro atto normativo  

L’or­di­nan­za del 27 giu­gno 20018 sui Ser­vi­zi di si­cu­rez­za di com­pe­ten­za fe­de­ra­le è abro­ga­ta.

8 [RU 2001 1741, 2007 6657all. n. 1, 2008 4295, 2014 2291, 2017 4151all. 4 n. II 2]

Art. 55 Modifica di un altro atto normativo  

...9

9 Le mod. pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 2020 2929.

Art. 56 Disposizione transitoria  

Fi­no al 31 di­cem­bre 2022, la quo­ta par­te dei co­sti a ca­ri­co del­la Con­fe­de­ra­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 46 ca­po­ver­so 3 per le pre­sta­zio­ni for­ni­te dai Can­to­ni in ca­si par­ti­co­la­ri può ar­ri­va­re al 100 per cen­to.

Art. 57 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 2021.

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